Sito: Blog movimentoroosevelt
Autore: Edoardo Vaccaretti
Articolo, parte conclusiva, sopra il link all'intero pezzo:
L’attuale crollo di domanda di petrolio causato dal lockdown attuato da diversi paesi e il mancato accordo sui tagli di produzione dei paesi OPEC ha prosciugato le entrate delle casse statali saudite. L’attuale crisi ha portato a rivedere completamente le spese dello stato ed ha fatto arrivare nella società saudita un’idea a noi conosciuta ma assolutamente inimmaginabile per i sauditi ovvero: l’austerità.
Ebbene sì, per la prima volta, nella sua storia di paese ricco e opulento si è parlato e si sono attuate politiche di austerità e spending review. Per evitare gravi rischi sul fronte del debito e della tenuta del bilancio pubblico si è immediatamente intervenuto su tasse e spesa pubblica. Le tasse sono aumentate, per esempio l’iva è triplicata e tutti i progetti di Vision 2030 sono rivisti al ribasso: la futuristica città di Neom forse non verrà realizzata ed inoltre viene rivisto completamente il sistema di sussistenza ai cittadini. Si aprono importanti spiragli per profonde riforme in senso democratico, rappresentativo e liberale, perché viene meno il rapporto clientelare tra monarchia saudita e la popolazione. Chiaramente se viene meno la dimensione di uno stato fortemente assistenzialista i cittadini chiedono, in cambio della riduzione dei privilegi economici, maggiori libertà e democrazia. Si aprono per l’Arabia Saudita scenari che possono portare grandi effetti in tutto il mondo musulmano e cambiamenti radicali nelle società i cui luoghi ci affascinano per storia, arte e cultura.