La pretesa è che le banche svolgano effettivamente un ruolo produttivo nella società, fornendo i soldi alle fabbriche per acquistare macchinari, costruire impianti, fare ricerca e sviluppo e assumere manodopera; e che in qualche modo i soldi che le banche creano sono tutti prestati per l'economia industriale, e che ciò consentirà alle aziende di fare più soldi che spenderanno per il lavoro; e naturalmente, poiché spendono più soldi per il lavoro, ciò supporta l'aumento dei prezzi quando l'esercito di riserva dei disoccupati è esaurito.
Ora, volevo anche avere una tua risposta, Professor Hudson, a questi commenti che hai evidenziato in un panel organizzato dall'International Manifesto Group: una grande organizzazione, le persone possono trovarla qui, il loro canale qui su YouTube. E hanno tenuto una conferenza sull'inflazione. E tu eri uno dei tanti oratori.
E possiamo vedere, dopo il crollo finanziario, o durante il crollo finanziario, è aumentato a circa $ 2 trilioni. E poi intorno al 2014, è aumentato a circa $ 4,5 trilioni. E poi, soprattutto alla fine del 2019 e del 2020, è salito alle stelle da circa $ 4 trilioni a $ 7 trilioni. E da allora, ha continuato a salire alle stelle fino a $ 9 trilioni di asset.
Bene, guarda l'umorismo di questo. Russia, Cina, Iran, India, Indonesia e altri paesi stanno dicendo, ah, dici che non possiamo andare d'accordo? Chi fornisce i tuoi produttori? Chi fornisce le tue materie prime? Chi ti fornisce petrolio e gas? Chi fornisce la tua agricoltura, e l'elio, il titanio, il nichel?
Quindi gli Stati Uniti ei loro alleati pensano di poterla sfidare con 600 miliardi di dollari in partnership pubblico-privato.
Ma in realtà hai una buona colonna su questo sul tuo sito web, che è di nuovo michael-hudson.com: "Stati Uniti/NATO (con l'aiuto del WEF) stanno spingendo per una carestia nel sud globale?"
‘’..Quindi la chiave sono le plusvalenze, sono i guadagni finanziari, i guadagni del mercato azionario, i guadagni dei prezzi degli immobili, il reddito da lavoro..’’ nella realizzazione del profitto, del surplus. Estendendo il ragionamento pare chiaro che la caduta tendenziale del saggio di profitto, elemento cardine nella teoria marxiana, pare oggi avverarsi in forma ambivalente, come notato da Hudson, i quanto i fatti eonomici come gli altri fatti sociali hanno un carattere bifronte in quanto sono ‘politici’ ovvero dominati da un rapporto-conflitto di classe e dalle ’tecniche’ appropriate per rimediarvi, ovviamente senza condividerne più di tanto i benefici: questo è uno degli elementi che gravitano nell’ analisi del discorso sopracitato.
Dunque, la caduta del profitto è stata ‘tamponata’ in svariati modi, negli ultimi due decenni, alla fine apertamente ‘finanziari’, conservativi dello status quo, ma è ben reale e domina questa ultimo quadrante della nostra vita. La sua origine, che Hudson non mi pare indichi, sta nel predominio del ‘lavoro morto’ sul ‘lavoro vivo’, altra dicotomia ‘classica’: ovvero dal dominio dell’ automazione computerizzata in tutti i settori dell’ attività umana.
Ma è ‘redimibile’ una simile necessaria modalità di produzione, possiamo davvero farne a meno per ’salvare’ il plusvalore e per ritornare almeno in parte al ‘passato’ ?
Oppure siamo in presenza o no di un nuovo ‘modo di produzione’ ‘quantico’ che mandando al macero tanta parte della sovrastruttura precedente può davvero ‘liberare’ ’tendenzialmente’ il genere umano dalla fatica del lavoro ma inserendolo definitivamente nella famosa ‘gabbia d’acciaio’ ?
La caduta del profitto, senza rimedio dopo aver esperito la finanziarizzazione in tutte le sue forme, può da sola portarci ad una produzione computerizzata o meno ma che sia ‘sociale’ cioè condivisa ‘democraticamente’ ?
Le risposte assai contraddittorie stanno nella cronaca convulsa di questi anni con tuttavia un fatto che è venuto progressivamente meno: la comprensibilità per larghe fette della popolazione di quanto sta accadendo.
Timidi tentativi nella 'programmazione’ mi paiono evidenti, come mi pare un ‘work in progress’ la presenza di sofisticate pratiche monetarie in grado di anticipare i trend negativi ( intendendoli e mistificandoli come ‘opportunità’ ) per uscirne a proprio comodo, ovvero con privilegio di pochissimi, senza però che tutto ciò divenga qualcosa di diverso dall’appannaggio di pochissimi ‘chierici’.
Il punto è questo allora: abbiamo in prospettiva la gestione della complessità affidata e monopolizzata a vantaggio di pochissimi attraverso algoritmi computerizzati, i quali sono i soli che hanno davvero le redini in mano, destituito il lavoro umano ‘semplice’ di importanza ed anche di conoscenza sia pure parcellizzata: questi algoritmi possono davvero fare la differenza se applicati in generale all’ attività umana nel suo complesso.
Oggi si può, we can, sembra voler dire l’elite dominante che, proprio per questo, celebra il suo potere assoluto estendendolo alla ‘fabbrica umana’ della natalità, quali uomini e di quale razza, ed anche della mortalità, come far fuori graziosamente, senza che se ne accorgano, i ‘mangiatori inutili’, molti dei quali sono davvero ‘stanchi della vita’, di una vita resa inutile dall’alienazione totale e dalla totale impotenza a cambiarla.
Vi prego di notare come siamo ad un passo da una dittatura che facendo il verso a quelle precedenti le supera in modo inarrestabile levando ogni forza, ogni vitalità a intere parti del corpo sociale.
L’esito finale è infatti sia la distruzione della macchina oramai non più capitalistica, dopo un reset andato a male 'a schermo blu', sia contemporaneamente la sua ‘evoluzione' nella pianificazione globale ‘dall’alto’ attraverso l’eliminazione dei superflui, non più necessari a niente.
Le alternative sono terribili.
Un ultima domanda, ‘classica’, da porsi è questa, utile forse a minimizzare il danno colpendo il fulcro vero del capitalismo, la sua capacità di innovare: può la gestione accentrata dell’ economia favorire il ‘nuovo’ oppure no ? Possono gli algoritmi pianificare e regolare non solo il presente ma anche il futuro dell’economia e in prospettiva del genere umano ? Schumpeter, se ci sei batti un colpo…Ma qui la risposta la forniscono direttamente i cabalisti, cosa non capita che da alcuni…i loro poteri in prospettiva si estendono anche a questo, ai ‘semi del futuro’.
Direi che non abbiamo scelta, nel senso che tutte le scelte sono già state fatte e sono tutte terribili. O pianificazione, con o senza reset, ed enorme dolore prima e follia computerizzata dopo, o barbarie, con regressione senza fine ad un mondo divenuto incomprensibile in quanto la ‘razionalità’ verrebbe imputata di tutto il ‘male’ pregresso e nel contempo solo la forza bruta dominerebbe in quanto sarebbe ben difficile che lo ‘spirito’ possa esser privilegiato da una umanità resa comunque entità ‘nègligeable'.
Forse quest’ultima ipotesi non mi vede del tutto contrario se attraverso la barbarie possiamo evitare di essere mere appendici di un sistema di produzione e consumo globale che considera ininfluenti gli essere umani, meri sottoprodotti, un domani completamente artificiali, da programmarsi anch’essi in modalità ritenute più consone al Decisore Supremo: barbarie sarebbe conservare la nostra umanità, orbata però della necessaria ‘razionalità’ utile alla fine all’ autoconservazione come specie ed orbata sopratutto dai Piani Superiori dell’ Essere, vera ‘cifra’ del progresso umano.
Se devo esser sincero, vedo in queste insanabli dicotomie sia la prova provata della nostra tragedia collettiva storica di esseri umani sia la certezza della fine della nostra umanità ‘ceteris paribus’, come dicono gli economisti.
ho riletto la tua analisi, penso stia a noi, come soggetti storici, costruire una terza via, un'alternativa non regressiva al capitalismo, anche a quello cinese, che del resto, come quello occidentale, si basa sulla continua distruzione della natura, e sul consumo infinito delle risorse della terra, che sono limitate.
Siamo nel Necrocene, il Capitalismo occidentale, adesso è arrivato all'accumulazione finale, alla privatizzazione della natura e alla distruzione programmata della maggioranza degli esseri umani, ormai inutili. Un'apoteosi del nazismo, in cui i diversi, gli Untermenschen da rinchiudere nei lager, criminalizzare e sterminare sono l'80% degli abitanti della terra.
Aveva ragione Günther Anders, quando nel 1964 scriveva: «La tecnica che il Terzo Reich ha avviato su vasta scala non ha ancora raggiunto i confini del mondo, non è ancora “tecno-totalitaria”. Non si è ancora fatto sera. Questo, naturalmente non ci deve consolare e soprattutto non ci deve far considerare il Reich che ci sta dietro come qualcosa di unico e di erratico, come qualcosa di atipico per la nostra epoca o per il nostro mondo occidentale, perché l’operare tecnico generalizzato a dimensione globale e senza lacune, con conseguente irresponsabilità individuale, ha preso le mosse da lì (...) l’orrore del Reich che verrà supererà di gran lunga quello di ieri che, al confronto, apparirà soltanto come un teatro sperimentale di provincia, una prova generale del totalitarismo agghindato da stupida ideologia» (Günther Anders, Noi figli di Eichmann, p. 66, 1964)»
Si vuole uscire, almeno a parole, dal capitalismo che distrugge l'ambiente, (e indirettamente anche l'uomo) e si passa ad una nuova forma di capitalismo dove la merce deperibile, il prodotto (ma nota bene, questa volta non più il produttore, e questo è un punto fondamentale), è l'essere umano stesso, che essendo destinato ad essere geneticamente modificato, non è più un essere umano, non ha più nemmeno i diritti degli esseri umani, non è più un soggetto storico, è un asset da spremere, che non possiede più niente e non produce più niente. E' inutile. Anche il proletariato dell'800, di cui parla Marx, non possedeva niente, l'unico bene che possedeva era la sua prole, i suoi figli, per questo non aveva niente da perdere da una rivoluzione. Ma quel proletariato era anche la classe produttrice, col suo lavoro era la base economica del vecchio capitalismo, era indispensabile. Per questo Gramsci parlava di aristocrazia operaia. Pensa anche al concetto di popolo sovrano. I parassiti erano i padroni, la classe padronale che viveva dello sfruttamento del lavoro della classe operaia. Adesso, diventeremo noi la classe parassita, nessun riscatto, nessuna possibilità di rivoluzione. La rivoluzione la stanno facendo loro...
Adesso l'elite bianca che vuole controllare il mondo, dice: basta, il mondo è in piena sesta estinzione di massa, il lavoro umano non serve più, o comunque non ha più un ruolo centrale, e non servite più nemmeno voi, che siete l' ex- classe lavoratrice, siete diventati inutili. Per questo stiamo costruendo le smart cities, enormi stalle modello, lager, dove rinchiudervi, e controllarvi.
In questo modo i padroni occidentali del mondo vogliono chiudere la storia, che ha l'uomo come soggetto, e il lavoro non alienato dell'uomo come motore di cambiamento, chiudere con la visione dialettica della storia, la prassi, in cui gli esseri umani sono il soggetto della storia e la cambiano attraverso la lotta di classe.
Viene in mente il film profetico di Pasolini Salo Sade e le 120 giornate di Sodoma:
''Con questo film mi rivolgo in generale a tutti, ad un altro me stesso, a tutti quelli che come me detestano il Potere per quello che fa del corpo umano: la riduzione di questo a cosa, l’annullamento della personalità dell’uomo.
E quindi anche contro l’anarchia del potere, perché nulla è più anarchico del potere, il potere fa ciò che vuole, e in ciò è completamente arbitrario spinto da sue necessità economiche che sfuggono alla logica comune. Ognuno odia il potere che subisce, quindi io odio con particolare veemenza questo potere che subisco: questo del 1975. ... È un potere che manipola i corpi in modo orribile e che non ha nulla da invidiare alla manipolazione fatta da Hitler: li manipola trasformando la coscienza, cioè nel modo peggiore; istituendo dei nuovi valori alienanti e falsi, che sono i valori del consumo; avviene quello che Marx definisce: il genocidio delle culture viventi, reali, precedenti.''
Caro Ekain, vogliamo dirla tutta ? L' umanità ha sempre fatto eugenetica sin dalle epoche antichissime. Cro Magnon caucasoide, ovvero BIANCO, ha vinto a colpi di mazza sull' 'inferiore' Neanderthal 'SCURO DI PELLE'...e secondo le nei personali cognizioni questo avvenne proprio nel centro dell' Europa, tra Ucraina e Polonia.
Oggi questo nessuno osa dirlo, come nessuno osa rammemorare l'eugenica dei romani e dei greci, che viene pudicamente sottaciuta: troppo simili gli effetti nella storia recente. Nietzsche nella 'Genealogia della Morale' e nello scritto postumo sulla 'volontà di potenza' lo aveva ben indicato. Il 'progresso' umano è fatto così e nulla, ripeto nulla ci autorizza a pensare che debba essere diverso o che il futuro sia 'alla Disney' tipo 'là ci darem la mano'.
Terribile.
Quanto alle origini politiche di questo nel quadrante novecentesco, è limitato attribuirlo al solo nazismo, che peraltro ha fatto esplicitamente in modo 'industriale' quanto altri hanno fatto tacendolo o dandogli un' impronta più 'artigianale', come 'danno collaterale' quando era pianificato nei dettagli per essere proprio così, senza alcun senso di colpa. Lo sterminio sino all' ultimo degli Ottentotti da parte del reich anglosassone ha fatto scuola per tutto l' 800. E nel '900 deliberatamente Pol Pot sterminò più del 50% del suo popolo perchè refrattario al 'comunismo' come lo intendeva la sua testa bacata: anche lì vi era un motivo 'razziale', perchè si pensava che uomini di città fossero ipso facto da 'rieducare' in quanto adusi intimamente alle sirene del capitalismo, in questo seguendo l' 'ottimo' Stalin che fece altrettanto con gli abitanti delle città, quasi tutti ebrei. Nessuno lo dice ma fu così.
E non vediamo forse anche adesso in Ucraina muoversi questi fantasmi, a tratti alterni ma sempre disumani, da parte russa ad esempio come eradicazione del 'fascismo' nazionalista ucraino, tipico dei territori 'non-Donbass', abitati questi ultimi da 'buoni' perchè filogeneticamente 'slavi-russi'...gli altri cattivi da cacciare via dalla nuova Ucraina finalmente 'purificata'. Chi lo ha detto ? E sopratutto non è specularmente IDENTICO a quanto vogliono fare gli ucro-nazi ?
Chi può mai AUTORIZZARE IL CREMLINO a fare una purga politica sterminatrice di chi non ne accetta l'egemonia se non questa antica e orrenda prassi che destituendo di valore l'avversario, lo elimina senza pietà alcuna, come già tante volte è accaduto nel passato ?
E non parliamo di tutto il resto. L' unica consolazione è la filosofia, sopratutto la metafisica, che fa intravedere una percorso differente per la Storia umana: percorso differente nella politica come nell' economia e nella società...
Sai cosa penso: che siano tutti i residui del cannibalismo primitivo che ancora assediano i nostri cuori e le nostre coscienze. Il profitto è infatti questo desiderio cannibalico di appropriarsi delle sorgenti della vita altrui, con la forza lavoro ieri ed oggi con la modifica satanica del DNA.
''Per i Cree , e per la maggior parte dei nativi americani del nord, l'avidità era un serio malfunzionamento psicologico.
l Cree la chiamarono Wétiko . Il filosofo nativo americano Jack Forbes spiega che la caratteristica principale di un wétiko, una parola Cree che letteralmente significa "cannibale", e con cui i Cree definivano l'uomo bianco, è "che egli consuma altri esseri umani per profitto, cioè, è un cannibale
Castenada , un prete francescano che accompagnò la spedizione di Coronado, descrisse gli Hopi del Nuovo Messico come viventi nella "completa uguaglianza, senza alcun esercizio dell'autorità né esigenze di obbedienza".
L'osservazione di Castenada fu un'osservazione non rara da parte degli invasori cristiani bianchi delle società comuniste nordamericane libertarie.
I popoli indigeni dell'America del Nord credevano che gli esseri umani fossero semplicemente parte del mondo naturale, non una specie scelta incaricata di dominarlo e sfruttarlo impunemente. Non avevano alcuna concezione della proprietà privata, credendo che il mondo e la sua generosità fossero concessi a tutti dal loro "Creatore" e che nessun gruppo o individuo avesse il diritto di possedere alcuna parte di esso.
Dopo l'arrivo del brutale barbaro Colombo, i nativi americani furono sottoposti a cinque secoli di razzismo, schiavitù, genocidio e furto delle loro terre.
A differenza degli europei cristiani e delle loro fissazioni bibliche dogmatiche, i popoli nativi del Nord America non avevano leggi scritte o codici religiosi dottrinari, solo un dialogo continuo in cui tutti gli accordi verbali non erano mai calcificati o immutabili, ma aperti, spesso ambigui e soggetti a cambiamenti .
Forbes riassume:
''Dovrebbe essere chiaro che gli wetidi non mangiano altri umani solo in senso simbolico.
La morte di decine di milioni di ebrei, zingari, comunisti, slavi, ecc., per mano dei nazisti, la morte di decine di milioni di neri ai tempi della schiavitù, la morte di 30 milioni o più di indiani nel 1500, la durata della vita terribilmente breve degli operai agricoli indiani messicani negli Stati Uniti, e dei nativi americani in generale oggi, l'alto tasso di mortalità nei primi centri industriali tra gli operai e così via, tutto testimonia chiaramente il fatto che i ricchi e gli sfruttatori consumano letteralmente le vite di quelli che sfruttano.
Tutto questo, affermerei, è veramente e letteralmente cannibalismo ed è un cannibalismo che non è accompagnato da cerimonie o rituali spiritualmente significativi. Si tratta semplicemente di consumo grezzo a scopo di lucro, eseguito spesso in modo diretto e brutale. Non c'è rispetto per un peone la cui vita viene mangiata.
Nessuna cerimonia Nessuna comunicazione mistica - solo consumo fine a se stesso.''
https://www.bibliotecapleyades.net/esp_colon_5.htm?fbclid=IwAR3CBCICIuhcXuSz1XfKCqTZ902ECB2TnTTEwFETnpywBYTq4ervOEryEeY
Grazie... hai confermato le mie approssimative intuizioni.
Probabilmente qui opera un residuo filogenetico antichissimo, forse già presente agli albori dell' ominazione, che si costituisce a partire da una 'regressione' e 'ri-aumento' ( non trovo i termini adeguati ) della fase orale, caricandola di significati eccedenti la mera sopravvivenza materiale attraverso il cibo.
Attraverso la presa di possesso del corpo altrui ( elemento messo in luce da Focault, ad esempio ) si compie e si perfeziona l'accrescimento super-umano del soggetto A che diviene + A, come nel circuito economico 'classico'. Se lì era il 'lavoro' a condurre al secondo termine amplificato, qui è l'atto di divorarne la fisicità intera per appunto appropriarsi del 'mana' del nemico: non siamo 'animali' che si 'contentano' del solo cibo: L' Uomo non vive solo di quello...Purtroppo.
Ma che cosa era in effetti quella 'qualità' di cui il cannibale si voleva appropriare...? La forza del vinto, le sue capacità, le sue qualità, la sua identità autonoma...voleva diventare altro per introiettarlo e vincerlo nei propri visceri, aumentando a dismisura la propria 'volontà di potenza' che qui trova la sua giustificazione e spiegazione più propria.
Ed oggi non lo vediamo trasmutato e amplificato nelle guerre, questi orrendi sacrifici umani sotto mutati nomi ma non nel loro carattere, come anche nel lavoro bestiale a cui sono costretti miliardi di uomini per estrarre un plusvalore sempre più inutile al beneficio complessivo della vita sul Pianeta, Pianeta che sta morendo...mentre gli umani sono vittime di loro stessi ?
Anche l' omosessualità potrebbe essere intesa in questo senso, non come regressione alla freudiana seconda fase, ma come desiderio folle di appropriarsi dell' intimo di un soggetto identico a sè, levandogli 'qualcosa' prendendone possesso nell'atto sessuale: la sua autocompletezza, la sua perfezione naturale, per permettere al soggetto attivo di costituirsi padrone di un 'altro da sè' attraverso la 'distruzione' simbolica di costui nell'anti-natura.
Bisognerà riflettere su questi legami inconsci, che si sovrappongono all'amore 'naturale' uomo-donna come ad un lavoro realmente 'produttivo', perchè se riusciamo a chiarirli forse possiamo andare oltre questa fase dell' Umanità, che non è 'preistoria' come voleva il tizio di Treviri ma sempre storia che si rinnova nella sua orrenda ciclicità: e la costituzione di un super-governo mondiale su queste basi sarebbe solo l'apoteosi del negativo.
Ciao