Mi riferisco a quell'epoca, molto caratterizzata dal termine "Atomico" che va da "Ultimatum alla Terra" fino a "Plan 9 from outer space", forse il "peggior film di fantascienza mai prodotto" passando per L'invasione degli Ultracorpi, Blob, Ho sposato un mostro venuto dallo spazio e tanti altri. Sono film che, me ne rendo conto, son quasi sconosciuti ai più ma trasmettono dei contenuti a volte decisamente inquietanti e, purtroppo, in qualche caso molto attuali. E' anche vero che i soggettisti/sceneggiatori erano autori del calibro di Richard Matheson, per citarne uno, che non erano propio gli "ultimi arrivati". Certo visti adesso e con l'ottica dell'attuale fruitori di cinema sono un po' "artigianali", specie negli effetti speciali però non mi fermerei solo all'aspetto "packaging" del film ma vorrei che si approfondisse l'aspetto contenutistico. Be' io l'ho lanciato, il sasso nello stagno, vediamo che succede 🙂
Non lo conoscevo, poi letto la recensione di Plan 9: budget minimale, effetti risibili, alieni, zombi e vampiri tutti insieme appassionatamente e c'è pure Bela Lugosi!... insomma, checché se ne dica, un capolavoro! bisogna vederlo assolutamente.
ecco il link per la gioia di grandi e piccini
Ultimatum alla terra (The day the earth stood still) è un film spettacolare da vedere e rivedere nella versione originale. Evitare con cura il remake.
Quel film da l'unica soluzione: solo con la forza, pacifica ma determinata e risoluta, si possono sconfiggere l'elite dominanti.
E' solo fantascienza purtroppo.
Piccola considerazione socio economica: il film è del 1951 e si vede in una scena una famiglia raccolta intorno alla TV. Ecco noi nel 1951 non sapevamo neanche che cos'era la TV. A parte questo, ho letto, non so se qua posso citare un altro sito, casomai se è concesso lo farò dopo, una "storia del cinema di fantascienza" in cui l'autore citava il perchè sia un genere che, almeno fino al primo Guerre Stellari, non era molto gradito ai produttori cinematografici ed è un perchè molto "banale": i costi degli effetti speciali. Allora, prima della computergrafica, l'effetto speciale "fatto bene" quindi non grossolano e che contribuiva a rendere "credibile" tutta la narrazione del film era, e credo lo sia ancora adesso, la parte più "costosa" del film stesso. Difatti la maggior parte di questi film non aveva come protagonisti le grandi "star" hollywoodiane e la qualità degli effetti speciali lasciava a desiderare, si capisce subito che son "posticci" specie nei film a basso budget. Dato che dovevano rimediare a questa scarsezza, per motivi di costi, sugli effetti speciali dovevano ripiegare su una "storia" che fosse in grado di reggere la narrazione del film. A me pare facendo il confronto con molti dei film di fantascienza attuali che questi ultimi utilizzino gli effetti speciali per mascherare la "pochezza" della storia, l'esatto contrario di quei film che usavano la "storia" per mascherare la "pochezza" degli effetti speciali. E' ovvio che un film in cui si percepisce una "storia che regge" è più godibile di un'altro in cui si fa sfoggio di mirabolanti effetti speciali ma che, sotto sotto, non hanno una storia minimamente credibile. E, personalmente, li considero delle "pizze", per usare un termine cinematografico, indigeribili.
Ecco un film, del 1956, che è ben fatto sia dal punto di vista degli effetti speciali che della storia, abbastanza attuale in questo tempo dove si tende a rendere tutto il più tecnologico possibile, è Forbidden Planet, in italiano il Pianeta Proibito, ma era un film che, secondo l'autore che citavo prima, era il primo tentativo (decisamente ben riuscito) della MGM nel filone fantascienza e costò la cifra, astronomica, di circa 1 milione di $, al pari di un "normale" film drammatico, con la partecipazione delle "grandi Star" e quindi dotato di effetti speciali ancora adesso molto apprezzabili. Senza parlare della storia che si basa sulla scomparsa civiltà dei Krell che, verso la fine del fine si capisce perchè è scomparsa. E' un bel film, sia per la morale contenuta che per la realizzazione, e siccome dura circa 1 ora e quaranta non è una di quelle "pizze indigeribili" di cui parlavo prima. E' che temo questi "vecchi" film, che essendo vecchi sono da cestinare per definizione, non credo siano mai trasmessi in TV a meno ché non lo facciano dei canali "d'essai", se così si può dire ma io è dal 2011, switch-off della TV Analogica, che non ho più il mentitore elettronico.
Be' i remake nel 99,9% dei casi sono sempre inferiori all'originale un po' perchè la storia è "vecchia" un po' perchè si vogliono caricare dei messaggi che non c'entrano un tubo con quello originale della storia, e di solito viene fuori un "flop". Un esempio tipico è l'Invasione degli Ultracorpi del 1956. Negli anni '70 è uscito un remake, attualizzato, con Donald Sutherland e con un finale diverso ma non l'ho trovato "avvincente" come l'originale. Era ben fatto, intendiamoci, ma non aveva la stessa "verve". Tra l'altro l'originale è stato caricato di una tale quantià di "intenzioni politiche" tipo la lotta al comunismo (è stato girato in pieno maccartismo) e compagnia cantante che il regista Don Siegel, intervistato in merito è, in pratica, "cascato giù dal pero" affermando che non s'era mai sognato di caricare di chissà quali significati il film: era una "bella storia" e si è pure "divertito" a dirigerla.
Se si vedono in successione le due versioni di Ultimatum alla terra è l'esempio perfetto di quello che dici tu.
Nella versione originale gli effetti speciali sono quasi ridicoli ma la storia è un portento, nel remake gli effetti speciali sono eccezionali ed ha anche un gran attore (Keanu Reeves) ma la storia è stata indebolita e trasformata quanto basta per perdere di forza il messaggio del film.
Nel remake dell'invasione degli ultracorpi anche se la storia è cambiata e perde un po' è pur sempre un ottimo film e che ha una storia che regge l'idea. Terrore dalla spazio profondo.
Ne hanno fatti altri due di remake del film "Ultracorpi - l'invasione continua" Di Abel Ferrara (1993) ed "Invasion" del regista Oliver Hirschbiegel con Nicole Kidman (2007). Visti tutti e due. Decenti ma niente di che.
Si, qualcuno ci ha voluto vedere "il pericolo comunista" nel film ma non credo fosse nelle intenzioni dell'autore del romanzo. Un po' come succede con il romanzo 1984 -a proposito anche di quello ci sono due ottimi film- che lo si è visto come una critica verso l'URSS. Vero ma in parte. Orwell ce l'aveva con tutte le forme di autoritarismo essendo lui un socialista convinto.
@luxignis Buongiorno , credo che Orwell nel suo 1984 , ci abbia voluto avvertire su quello che certi "Personaggi" ci stavano preparando , e dai fatti recenti mi sembra che purtroppo aveva ragione.. Probabilmente , un estremo tentativo di lavarsi la coscenza , visto che sembra pure Lui apparteneva a certe "ambienti/logge". In ogni caso anche il "popolo bue" ci ha messo del suo... ricordo con imbarazzo quando fecero la prima trasmissione del "Grande Fratello" , io che avevo letto 1984 da ragazzo , mi sono detto : "ma chi sarebbe quell'imbecille che gli piace farsi spiare H24 , e sopratutto che gusto avrebbe la gente di veder certe cose..." ed avrei scommesso tutto quello che avevo , che sarebbe stato un terribile flop... per fortuna non ho scommesso... 😀
Buongiorno a te.
Molti grandi scrittori lo hanno fatto. Qualunque persona con un po' di ragione sulla testa e con una bella dose di talento ha spesso messo nei suoi romanzi o in altre forme d'arte quello che vedeva anche se solo in germe.
Orwell ed Huxley sono quelli che vanno per la maggiore, i più conosciuti alla grande massa (ma poi è da vedere se li hanno letti i romanzi, io ho a volte dei dubbi) ma ce ne sono molti altri.
Giusto per fare un esempio di letteratura che viene classificata per bambini, cito Michael Ende col suo la storia infinita (il romanzo non il film) o meglio ancora Momo.
Oppure il grande Philip Dick nell'ambito della fantascienza.
E tanti altri.
Per quanto riguarda il fatto che gli si attribuiscono chissà quali partecipazioni a logge segrete od oscure, ritengo che siano delle grandi sciocchezze. Il tentativo da parte delle elite di infangare coloro che hanno visto lungo. E questo è uno sport molto ben praticato. E di cui bisogna fare molta attenzione. Uno che sta in queste logge oscure non scrive 1984 o La fattoria degli animali, od altro per quanto riguarda altri autori. Scriverebbe qualcos'altro.
Comunque è vero simbolicamente il Grande fratello della TV è un esempio di sdoganamento ma anche di sminuimento di certe tematiche. Le si rende ridicole in modo che non se ne percepisca il pericolo.
@luca-vfr Purtroppo la fantascienza cinematografica è stata ed è ancora particolarmente saccheggiata per portare avanti agende che hanno poco a che vedere con gli intenti originali dello scrittore.
Un esempio attuale è l'ultima stagione di Star Trek "Discovery": ormai nella plancia il maschio caucasico è stato completamente bandito e anche sull'intera astronave l'unico bianco di rilievo rimasto, è rigorosamente gay e mangia funghi magici. Nell'universo civilizzato le elite sono rappresentate perlopiù da donne afro. I maschi bianchi con ruoli di qualche rilievo sono perlopiù reietti, infidi.
Logica e gerarchia hanno lasciato il campo a sentimentalismo a buon mercato, emotività a piene mani e la afroprotagonista indiscussa segue la logica del si fa come mi dice sul momento.
Nel bene e nel male, considerato cos'era Star Trek di 60 anni fa col Cpt. Kirk, una involuzione totale da una serie inclusiva e positivista, a una serie sessista, discriminatoria e nichilista, all'insegna della subcultura woke e del politically correct portato all'estremo.
Se potesse, il vecchio Gene Roddenberry si rotolerebbe nella tomba..tanti effetti grafici spettacolari sprecati per propaganda politico-sociale anzichè per narrare storie.
Mi raccontava mio nonno, classe 1895, cavaliere di Vittorio Veneto, la storiella delle "Spezie fine che si vede e non si tocca". Per la farla breve la storia di uno che ha avuto la brillante idea di vendere la M...a al mercato confezionandola con un bellissimo pacchetto (adesso si direbbe packaging) e di intortare i possibili clienti, o meglio le possibili clienti (ai tempi di mio nonno al mercato ci andavano solo le donne), con una massiccia campagna di réclame, adesso si direbbe marketing (o, meglio, marketting, con due "t" essendo, in effetti, i pubblicitari delle vere e proprie peripatetiche).
La moderna cinematografia, che sinceramente non riesco a reggere, è un "bel pacchetto pieno di M...a" come le "Spezie fine" della storiella del nonno. Sono pochissimi i film moderni che sopporto, specie di fantascienza. Ci vedi il messaggio contro l'uomo bianco etc. etc. ma almeno è decentemente confezionato e non esaltato all'ossessione. Ma la maggior parte di questi moderni film sono delle vere "pizze indigeribili". E, banalmente, non li guardo né in privato né, tantomeno, in un cinematografo.
Per quanto riguarda Star Trek per me dopo la III ed ultima serie con il Capt. Kirk non esiste più e così vale per i "films": dal primo al VI e non oltre, anzi non so nemmeno se ne hanno fatti altri dopo il VI, ultimo coi personaggi della serie classica.
Ho visto un video, in spagnolo, relativo ad un bambino nato dopo che entrambi i genitori sono stati vaccinati. Inquietantissimo: pareva di essere nel film "Il villaggio dei dannati", del 1960. Vedere questo neonato con quegli occhi così neri da non avere quasi il "bianco" dell'iride è un qualcosa che è decisamente inquietante.
Sapendo che sarebbe stato così, il remake di Ultimatum alla Terra non l'ho nemmeno preso in considerazione. Io sono cresciuto, data la mia età, coi film che trasmetteva la RAI, all'epoca unica rete TV in Italia, al lunedì sera sul primo canale e lì giravano, di solito film della "Golden Age" di Hollywood anche se raramente avevo il permesso di stare alzato a vedere la TV, appartengo alle generazione " a nanna dopo Carosello", regola praticamente ferrea. Poi al sabato sera, che tanto la domenica non dovevi andare a scuola, allora potevi guardare la TV e o stavi sulla RAI a vedere il classico "Varietà" (e per quanto possa sembrare Dadaumpa, quello con le gemelle Kessler, sta agli attuali varietà come Quark stava a Dadaumpa, per dire quanto "becera" è la attuale televisione), etc. etc oppure, da me si prendeva la RTSI, guardavi dopo lo "Scacciapensieri" (cartoni animati) e il loro TG il film del sabato sera, ma era sempre un film di quelli del lunedì sera della RAI. Tra le pochissime eccezioni alla regola feriale del "a nanna dopo Carosello" ricordo i tre film del ciclo di Fantomas e ben pochi altri. Te pensa che Ombre Rosse, un classico della cinematografia Western, l'ho visto da quarantenne (anche perché certi film non li trasmettono proprio in TV, non so se per ragioni di "politicamente corretto" o altro).
Meno male che adesso esiste il Mulo o lo streaming altrimenti se aspetti la TV certi film non li vedresti mai.
Ho letto da qualche parte che è costato nemmeno 60.000 dollari cifra assolutamente ridicola anche per l'epoca, dato che un film standard con attori di successo costava mediamente 1 milione di dollari. Ma anche il mitico "Blob" costò una cifra irrisoria ed così pure per L'invasione degli Ultracorpi. Budget ridotti all'osso, se non oltre, ma risultati piuttosto "eclatanti" se rapportati alle risorse disponibili. Ed è in questo che salta fuori la "maestria" di chi li ha diretti, prodotti e recitati.