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ALEKSANDR DUGIN, IL SOLE DI MEZZANOTTE


mystes
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Il volumetto "Il Sole di mezzanotte" di Aleksandr Dugin intende condensare brevemente, in pochi punti affilati e taglienti, la visione del mondo sottintesa alla Teoria e fenomenologia del Soggetto Radicale di Aleksandr Dugin, studio tanto complesso quanto essenziale per muoverci nel mondo contemporaneo, preda di una transizione paradigmatica abissale: a una modernità sempre più esangue segue una postmodernità che non è stata ancora indagata adeguatamente, soprattutto nel suo complesso e chiaroscurale rapporto con la pre modemità tradizionale. Aleksandr Dugin si muove proprio in questa direzione, offrendo agli uomini (post)modemi una chiave di lettura per decifrare le mostruosità di un mondo spersonalizzato e nemico del sacro, dell’identità e dei popoli. Un’autentica Rivolta contro il mondo postmoderno, per così dire, epocale, fondamentale e intransigente come poche altre, indispensabile per orientarsi nella descens io ad inferos dei tempi ultimi.

Ne raccomandiamo la lettura a tutti gli uomini di buona volontà che intendono farla finita con questo grande sfascio di valori e di idee rappresentato dalla globalizzazione del mondo occidentale putrido e criminale.


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mystes
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"La dissoluzione del sesso, d'altronde, non può essere arrestata facendo riferimento alla differenza organica e biologica tra uomo e donna. Gli argomenti dei conservatori contro il movimento LGBT o le femministe postmoderne sono del tutto inutili. Il sesso non è un fenomeno soltanto corporale ma anzitutto metafisico; esiste grazie ad archetipi che denotano una diversità tra uomini e donne, dèi e dee. Se neghiamo questa dimensione spirituale, è inutile battersi per la famiglia "tradi-zionale”. Il femminismo postmoderno vincerà, perché abbiamo perso del tutto la base del sesso. La lotta per difendere la famiglia sedicente “naturale” non porterà da nessuna parte: l’uomo '‘naturale” è solo il cammino discendente che dal divino conduce al demoniaco.
Quando l’uomo nega la propria relazione con la trascendenza, perde se stesso. La dissoluzione dell’identità sessuale e umana è il preludio del post-umanesimo. Fino a ventanni fa era impossibile immaginare che il gender sarebbe diventato così importante nel dibattito politico. Chi avesse sostenuto una cosa del genere sarebbe stato preso per un idiota totale. Nel futuro, invece, ci attenderà una politica che imporrà in modo totalitario la tolleranza verso altre categorie ancora — ad esempio, gli extraterrestri. Chi non si batterà per i diritti degli Ufo sarà chiamato “razzista” e “fascista”. Oggi questa prospettiva ci diverte. Domani sarà criminale riderci sopra."

Da "Il sole di mezzanotte" di Aleksender Dugin.


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cedric
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Lungi da me me contraddire Dugin che a modo suo rappresenta una delle poche voci innovative del pensiero moderno.  Ha impararato la lezione dai preti ortodossi (che sono ancora peggio dei preti cattolici) e quindi anche lui invoca una trascendenza che, in quanto appunto trascendente, è impossibile da confutare con argomenti umani. Un approccio degno dei domenicani post concilio di trento.

Tuttavia in merito al superamento dei sessi giova ricordare come la standardizzazione dei ruoli maschili e femminili è nata e cresciuta col passaggio da una cultura di cacciatori nomadi ad una cultura di coltivatori e pastori stanziali.

Per sopravvivere cacciando servono capacità strategiche e leadership che coordini un gruppo mentre la forza fisica è tutto sommato secondaria rispetto al coraggio ed all'abilità. Queste doti erano (e sono) possedute da entrambi i sessi ed in una cultura di cacciatori, in cui l'umanità visse fino a 6-7000 anni fa, uomi e donne erano pari nel rango e nel rispetto. Avere figli era una scelta e non un destino così come scegliersi il sesso proprio e qello del parterne con cui dividerlo era socialmente accettato.  Sono state esclusivamente le tre religioni monoteistiche a trasformare tale libera e naturale scelta in comportamento antisociale mentre in tutte le religioni monoteistiche non era neppre oggetto di dibattico. Il sesso era davvero fluido, mentre ovviamente il ruolo sociale del sesso invece non lo era affatto: la cultura era ormai agricolturalizzata e la femmina era relegata al ruolo di badante della dimora.

Dugin fa ovviamente riferimento alla cultura stanziale contadina che ancora è diffusissima ad est della linea verticale dei fiumi Weser e Danubio ed è quindi logico che sostenga la differenziazione dei sessi e dei ruoli sessuali senza la quale il nucleo familiare contadino e quindi la società rurale stessa collassa.

Per contro ad ovest del Weser-Danubio l'industrializzazione diffusa ha fatto evolvere la società verso una cultura  simile a quella dei cacciatori di 100.000 anni fa nella quale i ruoli tradizionali di femmina casalinga e madre assieme al maschio lavoratore e padrone (i figli sono solo braccianti che lavorano gratis) non solo non servono più ma impediscono l'espressione di capacità intellettuali e sociali ripartite in egual misura fra maschi e femmine. Come una volta serve nuovamente leadership, capacità di condurre un gruppo, capacità di raggiungere risultari e di elaborare strategie adattandole al contesto sempre più mutevole.E come una volta ciascuno si sceglie liberamente i propri orientamenti sessuali, compreso ovviamente quello di avere figli.

C'è uno reale scontro di culture, quella orientale ancorata al modello stanziale agricolo e quella occidentale che si sta evolvendo velocemente verso il modello nomade di cacciatori. Dugin lo ha capito benissimo e sta cercando di elaborare un pensiero strategico che aiuti  la nazione russa (e forse anche tutta quella asiatica) nel cambio culturale senza eccessivi scossoni. Perchè il cambiamento ci sarà comunque, sempre che prima non ci sia una guerra atomica, ma in tal caso serviranno i cacciatori e le cacciatrici e non gli agricoltori o le custodi delle greggi.

La religione (deus vult), la spiritualità (siamo parte di un tutto superiore)  e la trascendenza (credici perchè non puoi capirlo) sono efficaci strumenti di potere. In casa nostra i preti ci hanno sguazzato per 15 secoli costruendoci sopra un vasto e duraturo regno secolare. E se funzionano ancora oggi ai tempi delle repubbliche 8 e di qualche regno da operetta),  saranno le armi vincenti al servizio dei prossimi due o tre imperi mondiali. Che probabilmente governeranno su un mondo in gran parte radioattivo per i prossimi 50.000 anni.

 

 

 

 


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