Anne Boleyn è una fiction recentemente apparsa nell’Inghilterra modernista di oggi nella quale si raccontano gli ultimi mesi della vita della Boleyn e la sua lotta contro la presunta società patriarcale dell’Inghilterra dei Tudor. Nella nuova serie anglicana Anna Bolena è interpretata dalla modella nera Jodie Turner-Smith, in palese disprezzo della realtà storica, ed Enrico VIII dal musico jazzista americano nero Mark Stanley in palese ed eclatante umiliazione della realtà storica.
Anna Bolena, oggi
Non vogliamo difendere a tutti i costi le immagini dei due personaggi della storia inglese interpretati dalla bionda Scarlett Johansson e dall'affascinante attore Eric Bana il mai dimenticato interprete dell'Ettore nel celebre film Troia.
Ma è superfluo ribadire che questi due ultimi attori sono stati i più aderenti alla realtà storica, mentre i due soggetti di colore sembrano usciti dalle storie americane della Louisiana dell’800 nella quale si svolgevano le lotte a favore degli schiavi e contro i sudisti giudicati schiavisti e oppressori.
Se vuol essere solo una provocazione contro l’Europa che ancora in qualche modo resiste all’invasione dell’emigrazione clandestina proveniente dall’Africa, è solo tempo perso perché la politica europea di oggi sotto il ricatto della sinistra globalista di George Soros, sta gradualmente cedendo e svendendo in primo luogo la sua storia e unitamente alla sua dignità.
Per concludere cito un breve commento apparso su serialminds.com:
“Anne Boleyn – Troppo mediocre per indignare davvero Anne Boleyn, miniserie in tre puntate andata in onda in Inghilterra su Channel 5, ha l’aspetto delle produzioni medio-basse della fiction italiana…” nel quale si legge il ripudio unito forse a un certo imbarazzo da parte della critica dei mezzi di informazione.
Davvero patetico, al punto che capisco il commento imbarazzato di serialminds, che dire davanti a mistificazioni così sfacciate? Se una fetta del pubblico apprezza questo scempio* significa che sono pronti per esser accantonati dalla storia.
*scommetto che non vedremo mai Frederick Douglass interpretato da Chris Hemsworth o Emma Stone nelle vesti di Billie Holiday, e se qualche regista si cimentasse in tale operazione (che sarebbe disgustosa tanto quanto Anna Bolena in salsa black) sbucherebbero prontamente i soliti penosi boldriniani, vomitevoli indignados prezzolati.
Certo che dei capipopolo no-vax di colore e omosessuali creerebbero un cortocircuito assoluto.
Cancella e sostituisci, la cancel culture al suo meglio. Gente che non avendo nessuna storia e non essendo in grado neanche di inventarne, si prende quelle degli altri e le fa sue. Come ne "L'Invasione degli Ultracorpi".
Già è tanto che oltre ad essere nera non sia pure un trans...
Ovviamente è una provocazione. È una forma di guerra psicologica, volta alla demoralizzazione della popolazione europea e al plagio dei più giovani. Alcuni sottovalutano questo tipo di cose, ma si sbagliano. Soros e i suoi mandanti usano gli immigrati come meri strumenti per la distruzione dell'Europa; la sinistra globalista è il loro alleato principale, e quindi è il nostro nemico principale. I tempi non sono ancora maturi, ma presto diventerà evidente: o noi o loro.
Anne Boleyn è una fiction recentemente apparsa nell’Inghilterra modernista di oggi nella quale si raccontano gli ultimi mesi della vita della Boleyn e la sua lotta contro la presunta società patriarcale dell’Inghilterra dei Tudor. Nella nuova serie anglicana Anna Bolena è interpretata dalla modella nera Jodie Turner-Smith, in palese disprezzo della realtà storica, ed Enrico VIII dal musico jazzista americano nero Mark Stanley in palese ed eclatante umiliazione della realtà storica.
Anna Bolena, oggi
Non vogliamo difendere a tutti i costi le immagini dei due personaggi della storia inglese interpretati dalla bionda Scarlett Johansson e dall'affascinante attore Eric Bana il mai dimenticato interprete dell'Ettore nel celebre film Troia.
Ma è superfluo ribadire che questi due ultimi attori sono stati i più aderenti alla realtà storica, mentre i due soggetti di colore sembrano usciti dalle storie americane della Louisiana dell’800 nella quale si svolgevano le lotte a favore degli schiavi e contro i sudisti giudicati schiavisti e oppressori.
Se vuol essere solo una provocazione contro l’Europa che ancora in qualche modo resiste all’invasione dell’emigrazione clandestina proveniente dall’Africa, è solo tempo perso perché la politica europea di oggi sotto il ricatto della sinistra globalista di George Soros, sta gradualmente cedendo e svendendo in primo luogo la sua storia e unitamente alla sua dignità.
Per concludere cito un breve commento apparso su serialminds.com:
“Anne Boleyn – Troppo mediocre per indignare davvero Anne Boleyn, miniserie in tre puntate andata in onda in Inghilterra su Channel 5, ha l’aspetto delle produzioni medio-basse della fiction italiana…” nel quale si legge il ripudio unito forse a un certo imbarazzo da parte della critica dei mezzi di informazione.
Inversione totale della storia