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Gli psicopatici tra di noi.


popof
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Martha Stout - Il sociopatico della porta accanto
Lo trovate qui, in italiano:
https://www.mediafire.com/file/p0z92gc39khf9r1/Martha_Stout_-_Il_sociopatico_della_porta_accanto.pdf/file

Molti psicopatici (alias sociopatici) arrecano del male senza violare la legge o senza essere neanche scoperti. Hanno successo in politica, dove la menzogna è di serie, e da lì fanno danni incalcolabili.
L'autrice dà anche indicazioni per individuarli e tenerli a bada.

Per quanto riguarda l'influenza che costoro hanno in politica segnalo nuovamento l'opera fondamentale di Łobaczewski - Ponerologia politica.
Lo trovate qui, in italiano:
https://www.mediafire.com/file/papcw2ej8jx7nrs/Andrew_M._Lobaczewski_-_Ponerologia_politica.pdf/file


Citazione
comedonchisciotte
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Tutti e due i saggi espongono problematiche interessanti. Tendo a disapprovare la loro risposta a tali problematiche, ma restano problemi interessanti.
Il motivo della mia disapprovazione può essere espresso da un vecchio koan della tradizione zen. Il saggio disse all'allievo: batti le mani e ascolta il suono del battito delle mani. Lo hai sentito? Adesso prova a sentire il battito di una sola mano.

In modo analogo, l'insistenza sul male fa dimenticare che esso è il riflesso del bene, o forse che il bene è il riflesso del male.


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popof
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Non ho ben presente quale risposta disapprovi, né ho capito quale atteggiamento verso il male suggerisci con la tua citazione, comunque il nocciolo del problema non è filosofico bensì psichiatrico, ed è molto concreto.
I due saggi parlano di anomalie caratteriali, la risposta degli autori è quella del medico di fronte alla malattia. Non credo ci sia bisogno del male che questi soggetti provocano e provano.
Inoltre data la capacità di costoro di arrivare al potere, e quindi di imporre su larga scala gli effetti nefasti della loro mentalità, diventa fondamentale prendere diffusa coscienza del problema.
Mentre il mondo ha fatto un balzo scientifico e tecnologico gigantesco, le logiche del potere sono rimaste all'età della pietra.


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Giambo
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Se il mondo ha fatto un balzo scientifico è precisamente perché gli psicopatici sono al potere
Per essere più chiari non sono genericamente psicopatici ma “narcisisti sadici”
La razionalità moderna, la metafisica, il linguaggio scientifico sono espressione, appunto, del narcisismo sadico
Se si capisce questo si può iniziare a immaginare una reazione e un'altra società
Se non lo si capisce si resta a chiacchierare


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oriundo2006
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Direi proprio di no. La conoscenza è una cosa, la selezione della stessa per scopi 'sadici' ne è un'altra, il suo utilizzo finale pure...
La cosa interessante è capire come mai costoro sono giunti alla piramide del potere, CHI ne ha selezionato le caratteristiche assolutamente contrarie al principio cardine della specie ( la sopravvivenza ), PERCHE' è avvenuto, come mai lo è stato nel silenzio complice, ottuso o semplicemente inane, dei più, l'accesso essendo avvenuto 'ceteris paribus' ovvero in tutti i sistemi politici delle epoche 'storiche' ( tranne qualche eccezione lontana ).
La risposta ce la fornisce proprio la metafisica, che nasconde e nel contempo lascia capire parecchie cose. Grattando grattando sotto l'aurea maschera buonista ed autorevole del pseudo 'dio' biblico e neotestamentario si capisce che razza di mostro sia: ed oltretutto è divinità che si pregia di farci sapere che ha creato gli umani ... come del resto faceva il suo avatar precedente, Baal, molto lodato e adorato in quel di Sichem ( tanto per dar qualche spunto in materia ). Questi rapidi cenni dovrebbero chiarire assai bene la portata della deviazione 'teologica' incorsa a quei pecorai del deserto chiamati ebrei. Da allora, come nazione eletta, hanno riattivato il residuo filogenetico del mostro, già da tempo dormiente nel nostro DNA, ed ancor più nel loro, sino a farne il dominus di questo disgraziato Pianeta. Il Potere, la Morte, il Sangue, lo sterminio ad opera dei 'dio degli eserciti', l' Olocausto come sacrificio PRINCIPE ATTO A REALIZZARE I PROPRI DESIDERATA, hanno avuto ampio ed incontrastato dominio.
Ad majora...


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Giambo
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Direi proprio di sì ma se non avete cognizioni di cosa vuol dire metafisica, che è la base della violenza del logos, diventa difficile

Se volete iniziare a capire ascoltate il filosofo Carlo Galli in questo video dal minuto 32:10 per minimo 10 minuti

I primi sono di necessaria introduzione al problema poi entra nel vivo della questione “metafisica/logos/razionalità”

Non è obbligatorio per carità, ma volendo parlare con cognizione di causa invece che a vanvera può servire

https://www.youtube.com/watch?v=_1AuJsLz210


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popof
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Non so bene perché, ma l'argomento stimola divagazioni filosofico-metafisiche.
Eppure la questione è molto semplice, si tratta di una vera e propria scoperta che dovrebbe stimolare la ricerca di rimedi sociali: il 6% della popolazione presenta disturbi psichici correlati con le dinamiche del potere. In altre parole verso la cima della piramide le percentuali di questi disturbi salgono.
Secondo Lobaczewski l'1% di questi soggetti sono psicopatici, altri ricercatori danno stime diverse.


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Giambo
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popof;c-242298 wrote: Non so bene perché, ma l'argomento stimola divagazioni filosofico-metafisiche.
Eppure la questione è molto semplice, si tratta di una vera e propria scoperta che dovrebbe stimolare la ricerca di rimedi sociali: il 6% della popolazione presenta disturbi psichici correlati con le dinamiche del potere. In altre parole verso la cima della piramide le percentuali di questi disturbi salgono.
Secondo Lobaczewski l'1% di questi soggetti sono psicopatici, altri ricercatori danno stime diverse.

Sono narcisisti sadici.

Il potere consiste in quello e si inizia a comprenderlo se si capisce il significato di “violenza del logos” cioè della razionalità che vuole conoscere tramite la riduzione dell'altro a “oggetto” e quindi a “concetto”.

Non a caso nel link che ho postato a un certo punto Galli ricorda come Heidegger dica che Nietzsche rompe l'uovo della filosofia/metafisica e ne estrae il tuorlo (parole di Galli) che è volontà di potenza pura.
Volontà di potenza in Nietzsche significa nelle sue stesse parole che il forte deve distruggere la soggettività del debole.
In una nota metafora: il forte è come la liana delle foreste di Giava che si arrampica sugli alberi (i deboli) succhiandone la linfa per arrivare oltre la cima e mostrare la propria gioia al cielo.

Nietzsche non era un forte come racconta la sua biografia ma è il primo filosofo che svela la reale mentalità della classe dominante, che si fa beffe dei discorsi umanitari della religione prima e del buonismo borghese poi.
Anzi ne svela l'ipocrisia come quando afferma che il “perdono” del cristiano è volontà di potenza ancora più feroce di quella “naturale” che il forte esercita sui deboli (quelli con difetti fisici chiamati da FN i “malriusciti” ma anche le razze extraeuropee considerate inferiori).

In breve: leggendo Nietzsche non si conosce la verità né il buono o il giusto - per quanto in maniera contraddittoria insista in tutti i modi a definire sostanzialmente buona e giusta la volontà di potenza nella sua crudeltà originaria - ma si conosce la vera mentalità del potere.
Discorso simile a quello di Losurdo che di Nietzsche forse non aveva capito le parti più sottilmente speculative ma aveva colto in pieno qual era l'essenza concreta “politica” ossia ciò che davvero ci riguarda da vicino del suo pensiero.


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