l sei volte campione del mondo di Formula 1 spiega le ragioni della sua scelta fatta tre anni fa: «L’impatto dell’alimentazione sul mio corpo mi dà un vantaggio gratuito che ho intenzione di sfruttare». E così ha pure aperto un ristorante
Sono stati l’amore per gli animali (due su tutti, i suoi adorati cani Roscoe e Coco, che hanno pure il loro seguitissimo profilo Instagram) e il rispetto per il pianeta a spingere Lewis Hamilton a cambiare dieta tre anni fa e a diventare vegano. Poi però il 35enne campione di Formula 1 si è accorto che quel tipo di alimentazione faceva bene anche a lui, perché si sentiva pieno di energia e pure le sue prestazioni miglioravano sensibilmente. Così non solo non ha più mollato il veganismo, ma ha pure aperto un ristorante a Londra — il Neat Burger — dove si servono piatti rigorosamente senza carne, latticini e prodotti di origine animale.
«In definitiva, l’obiettivo di tutti è di sentirsi bene e restare costanti, senza avere quelle continue oscillazioni nei livelli di energia che ti portano su e giù — ha spiegato il pilota britannico della Mercedes al magazine GQ Hype — e il veganismo ha sradicato proprio questo. Quando avevo 22 anni, ero un talento grezzo, avevo un sacco di energia, ero in forma e non avevo dolori, ma nella vita bisogna sempre cercare di migliorarsi ed è appunto quello che ho cercato di fare». Per alzare l’asticella delle sue performance Hamilton si è posto domande del tipo «come posso affinare la mia vista? Come posso migliorare le mie reazioni? Come posso semplificare l’ergonomia nella macchina?» e tutte le risposte che ha trovato sembravano spingerlo nella direzione vegana.
«Il modo in cui dormivo sapevo che non andava bene — ha concluso infatti il sei volte campione iridato nell’intervista — perché l’intestino non era a posto e quello è il nostro secondo cervello. Poiché però ci viene insegnato fin da piccoli a bere latte e a mangiare carne per garantirci l’apporto di proteine, ho iniziato a esaminare altre aree di ricerca attorno a questo. Il primo pensiero è stato per gli animali e per il pianeta, ma poi ho testato l’impatto di questo tipo di alimentazione sul mio corpo ed è un vantaggio gratuito che ho intenzione di sfruttare, ma se gli altri non vogliono farlo, pazienza, sono loro che ci perdono».
Simona Marchetti
Fonte: /www.corriere.it
Link: https://www.corriere.it/sport/20_gennaio_22/hamilton-vegano-ragioni-una-scelta-per-animali-stare-meglio-chi-non-ci-perde-4a03f9b4-3c6d-11ea-a78f-84ea93852c9b.shtml
22.01.2019