Esoterismo e matema...
 
Notifiche
Cancella tutti

Esoterismo e matematica: un legame


oriundo2006
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3172
Topic starter  

https://www.altrogiornale.org/scoperta-lequazione-de-la-musica-delle-sfere-del-sistema-solare/

Nell'articolo sopra indicato si esplicita ad opera di uno studioso napoletano la relazione tra corpi celesti intendendola non solo matematicamente ma anche 'armonicamente' e dunque musicalmente.

Vi è argomento per capire e riflettere sulla non-casualità della nostra presenza nel Cosmo e sul sapere degli Antichi a paragone del tecnicismo senz' 'anima' di troppa scienza 'moderna': avendo escluso ogni riferimento teologico alla infinita meraviglia del Cosmo, e concependolo in termini di astratte 'forze' unicamente 'quantificabili' a prescindere da ogni altra considerazione, ne ha levato  la profondità e la comprensibilità, riservandola a degli specialisti, sdimentichi di tutto quello che non è inseribile in un paradigma falsamente 'oggettivo', sempre utile a scopi manipolatori, tanto meglio se militari.

Ma quest'ultimo paradigma 'scientista' non è forse il punto di vista privilegiato di una 'entità' estranea al nostro Cosmo ?

Ahi ahi, qui si scopre l' inganno che si cela nelle fallaci vesti del 'monoteismo', i cui più conseguenti adepti negano muhammadicamente ogni importanza alla musica come alle arti in generale oppure amano ricomprenderle 'sub specie christiana' tanto per costruirsi un mondo immaginario 'metaversato' e ordito sulle loro cangianti fole, di ieri e di oggi.

Se la matematica ha radici che toccano l' Infinito ( come da articolo ad hoc sempre sulla stessa rivista ), queste sono radici ben più antiche dell' Uomo sulla Terra...ed è questo forse che impedisce di comprenderle appieno.

Siamo 'importanti' ma non siamo 'unici' né il mondo attuale è definitivo...e con ciò molte delle idee passate finiscono laddove sono iniziate...

N.B.: Nel Sutra del Loto, il Buddha tra le altre cose importanti, indica la sua Persona come proiezione terrena del Buddha Molti Tesori, presente da tempo immemorabile nel Cosmo intero anche se situato in un Palazzo di Luce aderente alla Terra stessa ( come non ricordare a questo proposito la 'nave dei molti milioni di anni' degli antichi egizi ? ), luogo in cui le vicende microcosmiche terrestri si intersecano inscindibilmente con l'esistenza stessa del macrocosmo in un caleidoscopio di suoni, luci, presenze ed alterita' volte a render conto dell' infinita meraviglia del mistero della Vita. La complessita' non e' un 'meccanismo' impersonale ma e' traboccante di interrelazioni vitali fra innumerevoli esseri, presenti nel Cosmo come sulla Terra. La Terra e' il luogo in cui si rifrange questa complessita' per acquisire nuova forma e nuova dimensione la cui 'cifra' e' il reaggiungimento della 'buddita', sia per gli umani che per gli 'altri' esseri, nessuno escluso...( ma su questo confronta anche il SurangamaSamadiSutra ).

 

 

 

 

Questa argomento è stata modificata 2 anni fa 2 volte da oriundo2006

Madrigalista, Papaconscio, danone e 2 persone hanno apprezzato
Citazione
danone
Eminent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 29
 

Le tecnologie evolutive interiori, viene detto in certe tradizioni esoteriche, che non nascono con l'uomo sulla Terra, ma il filo d'oro della vera Conoscenza  era già operativo nel passato, nei luoghi dell'universo dove ce n'era bisogno. Arrivarono sulla Terra quando l'essere tricerebrato locale, fu maturo per riceverle perchè in grado di disporne proficuamente, essendo in grado di attivare i processi che portano all'auto-coscienza, ma chissà da quale provenienza cosmica precisa arrivarono.

Da Nibiru forse? o da altre dimensioni dell'essere? chissà.

 Je ne sais pas encore 


Madrigalista e oriundo2006 hanno apprezzato
RispondiCitazione
Papaconscio
Eminent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 33
 

Su queste tematiche ci sono interessanti fonti nel web, di cui mi permetto di segnalare in particolare SANKHYAKARIKA (kapillavastu.com) e Home Page (vedicganita.org). Il primo si concentra sulla decodifica del testo seminale della visione filosofica Sankhya, considerandolo un trattato di logica assiomatica basata su matematica combinatoria di numeri interi, in cui ha un ruolo centrale la sezione aurea, il secondo rivela le relazioni matematiche tra le scritture vediche, alla luce delle scoperte sugli spazi dimensionali di ordine superiore. Sono scritti in inglese, e il fatto che siano una trasposizione in inglese di concetti vedici rende la traduzione e l'interpretazione più ostica. Ho cercato di cominciare a tradurre qualcosa, sebbene il lavoro sia immenso e sono riuscito appena a scalfirne la superficie in una serie di articoli all'indirizzo Scienza Vedica Archives - Suryanamaskara.


Madrigalista, oriundo2006 e danone hanno apprezzato
RispondiCitazione
oriundo2006
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3172
Topic starter  

Papaconscio, grazie dei link ... Ho iniziato l’improba fatica di decodificare a mia volta il tuo lascito e devo dirti che l’ impresa mi pare assai superiore alle mie esauste forze di sessantenne…non che da giovane andasse meglio: avevo problemi anche con le tabelline ! Poi ho capito perchè ... ma si inizia sempre con poco e poi si aumenta. Almeno lo spero …!


RispondiCitazione
cedric
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1697
 

Una buona dose di romanticismo, come le religioni e le pipe di oppio, migliora la vita!

Il buon Nicola Scafetta (Scienze della Terra, ecc di Napoli) e  Michael J. Bank  (Musicologo del Connecticut) hanno riadattato, rendendola simmetrica rispetto alla cintura degli asteroidi,  la vecchia regola di Titius-Bose, i due tizi che nel 1700 si inventarono una relazione che dovrebbe collegare  i semiassi delle orbite dei pianeti.

Una legge fisica è degna di tale nome solo se vale sempre ed ovunque, quindi la regola di Titius-Bode e pure la regola di Scafetta-Bank  debbono essere applicabili a tutti sistemi solari dell'universo per assurgere al rango di legge, non basta mica che funzioni solo  nel  nostro sistema solare. E finchè non lo si prova entrambe restano congetture interessanti ed intriganti, ma indimostrate.

L'umanità, dal pastore errante per l'asia al docente universitario, si è sempre rifiutata di accettare che la maggior parte delle correlazioni che osserva siano dovute al puro caso e si ostina ad assegnare una qualche causa a tutto. Quindi  è tutto nella norma di una umanità ancora rimasta inconsciamente alla  cultura pre-glaciale di 20.000 anni fa quando fare correlazioni poteva salvarti la vita. 

Tutto sommato sognare non fa male, se non alla ragione, quindi lasciamoli fantasticare di Antichi, di divinità e di forze trascendenti che pervadono l'universo. Pero', di grazia,  che non chiedano la regola di Scafetta-Bank agli studenti che sostengono l'esame di astronomia.

Per chi fosse interessato qui c'è il link all'articolo originale di 18 pagine, la parte musicale è notevole.
https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fspas.2021.758184/full

 

 


danone hanno apprezzato
RispondiCitazione
oriundo2006
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3172
Topic starter  

Non riesco a capire il criticismo di Cedric quando lui stesso cita un articolo in cui le asserite 'fantasie' vengono invece documentate come esistenti:

''...In conclusione, i rapporti dei raggi orbitali di pianeti adiacenti del nostro Sistema Solare, quando elevati ai 2/3 di potenza, esprimono i rapporti semplici che si trovano nelle consonanze musicali armoniche e possono essere espressi da un'equazione semplice, elegante e altamente precisa che rivela simmetrie di scala e speculari della sua distribuzione orbitale planetaria rispetto alla cintura di asteroidi, la cui struttura interna è prevista anche dallo stesso modello illustrato nella Figura 7 . Le equazioni (25) e (26 ) suggeriscono che le simmetrie orbitali dello specchio di scala del Sistema Solare potrebbero essere espresse dall'epogdoon pitagorico(il rapporto di tono 9/8) e la sua aggiunta con un massimo di sei ottave. Inoltre, il rapporto 9/8 è strettamente correlato alle risonanze 3:1 e 7:3 di Giove che formano la cintura degli asteroidi ( Eq. (24) ), che indica il ruolo primario svolto da Giove nell'organizzazione delle orbite planetarie del Sistema solare.

La correlazione matematica che abbiamo presentato tra rapporti musicali idealizzati e dati planetari è molto simile a quella che cercava Johannes Kepler quando pubblicò le sue Harmonices Mundi nel 1619. Il nostro risultato indica inoltre che i movimenti orbitali dei principali corpi del Sistema Solare sono probabilmente altamente organizzati. A questo proposito, vorremmo anche sottolineare che la percezione estetica dei modelli nel nostro ambiente è una dimensione fondamentale della cultura umana ed è stata cruciale nello sviluppo di una comprensione scientifica del mondo naturale. Pertanto, il nostro modello empirico potrebbe portare alla futura scoperta di importanti strutture dinamiche di sistemi orbitali, che oggi sono ancora sconosciute. Vale la pena citare l'ultimo paragrafo del documento originale di Geddes e King-Hele del 1983: “Il significato delle molte quasi-uguaglianze è molto difficile da valutare.Gli hard-boiled possono liquidarli come semplici giochi di numeri; ma coloro che hanno occhi per vedere e orecchie per udire possono trovare tracce di " qualcosa di molto più profondamente interconnesso " nel fatto che l'intervallo medio tra le note musicali emerge come l'unica costante numerica richiesta, un risultato che sicuramente avrebbe soddisfatto Keplero ...''.

( traduzione di Google 'arrangiata' ).

Dunque l' articolo indica come esistente una correlazione tra rapporti musicali, dati planetari e geometria generale della parte del cosmo in cui noi abitiamo. Non mi sembra siano 'fantasie' di Antichi o speculazioni idealistiche su 'divinità' antropomorfe dedite a realizzare complesse simbologie al solo scopo di perpetuare la riverenza verso le stesse ...

Chiedo naturalmente venia se ho travisato. Dopotutto non sono un esperto della materia...e la mia citazione era intesa ad approfondire, non a censurare.


danone hanno apprezzato
RispondiCitazione
cedric
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1697
 

Troppo spesso si fa confusione sul termine correlazione (e va dato il giusto merito a Scafetta-Bank di aver usato tale termine) confondendolo, se non spacciandolo,  con nesso di causa-effetto,  legge fisica, regola universale, equazione risolutiva, ecc  ed è quello che fa, magari inconsciamente,  l'articolo linkato col suo titolo accattivante

Scoperta l’equazione de “La Musica delle Sfere” del Sistema Solare

Che una manciata di pianeti di un oscuro sistema solare al limite esterno della nostra galassia siano disposti secondo una formula ad esponente frazionario 3 e 2  è un mero e fortuito caso (anche se c'è lo zampino della terza legge di Keplero). Il fatto  che pure i rapporti armonici musicali  abbiano rapporti simili è naturalmente  vero ma è del tutto scorrelato dai rapporti dei semiassi delle orbite, anche mettendo in conto una sorta di simmetria centrale.  Il riferimento alla correlazione di Titius-Bode è sempre valido.Sono casualità senza nessi di causa-effetto che l'umanità fa fatica ad accettare.

La mia critica, probabilmente male esposta,  era rivolta solo alla correlazione fra l'ambito astronomico e l'ambito musicale. Che ci sia non c'è dubbio, che sia dovuta alla "musica delle sfere celesti" è una assurdità. (anche Keplero prese parecchi abbagli e ci volle Newton per  dare fondamento alla faccenda). Pero' se ci piace credere all'armonia celeste, non c'è nulla di male.

Aggiungo che gli antichi non li ho introdotti mica io

Vi è argomento per capire e riflettere sulla non-casualità della nostra presenza nel Cosmo e sul sapere degli Antichi a paragone del tecnicismo senz' 'anima' di troppa scienza 'moderna

e termino proponendo una ghiotta correlazione, conosciuta già dagli antichi cinesi,  fra i tre numeri primi 1,3,5 e pigreco
1,3,5
11,33,55
113 355
355/113=3.141592920
pi.greco=3.141592654

con un errore assoluto di sole 0.26 parti per milione!


RispondiCitazione
danone
Eminent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 29
 

Cedric se vuoi esplorare la correlazione fra l'ambito astronomico e l'ambito musicale, devi giocoforza conoscere la legge dell'ottava che seguono tutti i fenomeni dell'universo, in qualunque scala si manifestano, dalla micro alla macro.

La legge dell'ottava o l'enneagramma si struttura sull'intreccio di due leggi di base per la formazione di tutti i fenomeni, ovvero la legge del 3 e la legge del 7.

La legge del 3 prevede che ogni fenomeno si generi dall'incontro di 3 forze, non di 2, come sostiene l'osservazione bipolare del nostro mondo duale degli opposti, la forza attiva, quella passiva e la neutralizzante, con la neutralizzante che interviene spesso come forza non implicata direttamente, ma favorente l'incontro delle due altre forze, rendendolo fecondo e germinante il nuovo, e non lasciandolo ad un passivo e sterile scontro di due opposti.

La legge del 7 invece indica lo sviluppo naturale, conforme alle leggi universali, che segue ogni fenomeno nella sua evoluzione ed è descritta dagli antichi saggi proprio come lo sviluppo di una scala di ottava musicale, con le 7 note intese come stati preci e successivi dell'evoluzione del fenomeno, che passerà nella sua crescita e manifestazione, proprio come una scala di ottava che parte con lo stato iniziale in do, poi passa allo stato re, mi, fa e così via.

Ogni nota è una fase di sviluppo del fenomeno ed anche i semitoni presenti nel salto fra il mi e il fa e il si finale che passa al do successivo dell'ottava superiore, indicano precisi stati e fasi del fenomeno e chi le sa conoscere, può davvero interagire coi fenomeni e con se stesso, in quanto essendo anche lui un fenomeno dell'universo, funzionante nello stesso modo di tutti gli altri fenomeni di questo universo.

Quindi il parallelo della musica con l'armonia celeste delle sfere, indica che le leggi che governano il tuo sviluppo di uomo, nel corpo fisico, nei sistemi sanguigni, ossei, endocrini e nel corpo animico interiore coscienziale, sono le stesse leggi di crescita e sviluppo, che costruiscono i sistemi solari e le galassie e si sviluppano come le fasi e i rapporti delle note di una scala musicale.


Madrigalista, absitiniuriaverbis, oriundo2006 e 1 persone hanno apprezzato
RispondiCitazione
cedric
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1697
 

 e ti pareva che non ci fossero di mezzo i soliti antichi....

danone wrote: ... è descritta dagli antichi saggi...

Chiedo venia perchè nel post ci sarà parecchia ironia e un pochettino di sarcasmo, ma proprio poco, giusto per insaporire.

Che sia anatema su chi usa il termine legge se tutto ciò che tale legge descrive non valga da sempre e per sempre nel tempo ed ovunque nello spazio fino ai limiti dell'universo.
Che sia anatema su chi non fornisce evidenze sperimentali misurabili delle previsioni che tali leggi debbono fornire

Pare che  l'enneagramma si riferisca ad una figura a nove vertici formata da un esagono (sei vertici) ed un triangolo (tre vertici), mentre  l'ottava è una definizione  per descrivere un salto fra due note di frequenza due volte prese fra sette su dodici disponibili (si conta sia la nota iniziale che la nota finale)

Finora abbiamo usato i numeri due, tre, sei, sette, otto, nove e dodici. Dove diamine  finito il cinque? Se nel sentiero spirituale ci fosse anche il cinque avremmo usato tutti i numeri iniziali della sequenza infinita, sia i numeri primi che i numeri composti  (quattro è due volte due) ed avremmo pure il dieci (due volte cinque)

Il cinque lo ritroviamo ovviamente in armonia musicale nel circolo delle quinte, un grazioso modello che mette in relazione le dodici note usando il temperamento pitagorico: è l'intervallo di quinta quello perfetto con il rapporto di 3 a 2. Che guarda caso sono gli stessi numeri  3 e 2 presenti nella terza  legge (e qui il termine legge è adeguato) di Keplero e della correlazione astro-musicale di Scafetta-Bank (in questi casi sono sotto esponente).

Ed è proprio la scala pentatonica  costruita con cinque note consecutive sul circolo delle quinte che è usatissima nel folk, nel jazz, nel  blues e soprattutto nel rock perchè attiva reazioni primordiali nel cervello. Pitagora è stato il primo rocchettaro della storia, peccato non avesse una Gibson.

Quindi che sia anatema su chi non usa il cinque come cifra guida per il proprio sentiero spirituale.

 

 Azz, ci manca pure l'undici  fra il nove ed il dodici......

 

hh

 


RispondiCitazione
absitiniuriaverbis
Active Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 10
 

Mahabharata: they were perhaps whispers of God, or maybe insights of the wise. They gave the world meaning and life purpose.

Come vedi, sei e siamo in buona compagnia. 


RispondiCitazione
absitiniuriaverbis
Active Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 10
 

... e ti pareva che non spuntasse George Gurdjieff...


Madrigalista e danone hanno apprezzato
RispondiCitazione
cedric
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1697
 

 

Il Mahabharata l'ho letto con la sua  congrega di deficienti, l'unico personaggio con la testa sulle spalle era Krisna. Gli  inglesi hanno avuto vita facile a colonizzarli. Ammetto di non vedere il nesso della citazione, ma è solo un mio limite.

Mahabharata: erano forse sussurri di Dio, o forse intuizioni dei saggi. Hanno dato al mondo un significato e uno scopo della vita

Perchè l'uomo si ostina a voler dare al mondo un significato ed uno scopo?

Uno scopo puo' averlo solo una qualche entità senziente ed intenzionata, mentre  il mondo è solo un  nome collettivo  e non è assolutamente una entità esseribile ma solo una astrazione.

Non c'è speranza: l'animismo dell'uomo di 3-400.000 anni fa vive ancora in noi.


RispondiCitazione
Condividi: