“Cucù cucù”, musica e parole di Juan del Encina (Encinas, Salamanca, 12 luglio 1468 – León, 1529)
Cucù cucù!
Guarda no lo seas tú.
Compadre debes saber,
que la más buena mujer,
rabia siempre por hoder,
harta bien la tuya tú.
Compadre has de guardar,
para nunca encornudar,
si tu mujer sale a mear,
sal junto con ella tú.
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Cucù cucù
attento a non diventarlo anche tu
Compare devi sapere che le donne
vanno matte per sc...
quindi riempi per bene la tua
Compare devi fare attenzione
per non diventar cornuto
quindi se tua moglie esce per far pipì
esci anche tu con lei
un piccolo brano molto spiritoso sia nel testo che nella musica ma niente affatto banale.
devo sottolineare che, dopo l'abbuffata di sardine e coronavirus, questo post è davvero una boccata d'aria fresca.
Grazie, Giambo.
Divertente. Un buon pezzo per i cinque "madrigalisti moderni" di Amici Miei!
Ma vi preoccupate ancora delle cor(o)na ? La donna è mobile...