“L’AMAZZONIA È NOSTRA”

Preceduto da una campagna di odio e di diffamazione messi in atto in primo luogo da quel Macron che non solo non conosce l’Amazzonia e non ha una lontana idea di cosa sia la vita della foresta, interessato solo a quei predatori ladri e fanatici che si annidano nelle cosiddette ong e che entrano nella foresta amazzonica per saccheggiare e rubare gli immensi tesori che essa contiene e preserva.
Il presidente del Brasile oggi spiegherà nel discorso di apertura dell’Assemblea Generale dell’ONU quali sono le ragioni che spingono il grande paese sudamericano a ribadire la difesa della sovranità sull’Amazzonia e a denunciare nello stesso tempo la tesi ingannevole e criminosa di quei paesi (soprattutto europei) che usano la copertura del pericolo ambientale per inconfessabili interessi.
In realtà certi paesi non hanno perso la loro vocazione colonialista che perseguono anche oggi coprendola e mascherandola con intenti umanitari e ambientalisti. Intenti che però non ingannano più quelle popolazioni che dormivano fino a ieri e si sono di botto svegliati al richiamo perentorio di un presidente che ha canalizzato il loro orgoglio nazionale verso la difesa della sovranità nazionale e degli immensi tesori che la loro terra occulta nelle viscere.
Superata la tragica parentesi, durata quasi venti anni, di un governo sinistro, di nome e di fatto, il Brasile oggi, guidato da una classe politica illuminata dai colori della patria e dai sentimenti nazionali, non si farà più ingannare dai tanti uccelli rapaci, siano essi di natura religiosa o politica o soprattutto finanziaria.
“Il gigante si è svegliato” recita un’antica filastrocca carioca, dispone di forza politica e militare e di idee per difendere i propri confini da ogni genere di ingerenza, si chiami papa, chiesa, o ong olandese, tedesca, svedese, le quali ong se in Italia lucrano con il traffico di esseri umani, in Brasile vorrebbero lucrare depredando metalli preziosi e fonti energetiche dalla foresta amazzonica.
Non appena sarà disponibile in rete pubblicherò per i lettori di “Comedonchisciotte” il discorso di apertura dell’Assemblea dell’ONU, del presidente del Brasile.