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...Aggiornamenti su Tripoli (1)


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Alle 02,30 ora locale di Tripoli arriva una diretta importante su Press-Tv. Vengono trasmesse live le immagini del figlio di Geddafi, Seif al-Islam, mentre festeggia nelle strade di Tripoli, circondato da una folla giubilante. Ricordiamo che Seif al-Islam era stato dato per spacciato, o meglio, catturato dai 'ribelli'. Subito si collega con Press-Tv la corrispondente Lizzie Phelan che fornisce un resoconto sorprendente, ma neanche tanto se si tiene conto di quanto scritto in questo post - e soprattutto da Stephen Lendman - in merito alle menzogne dei media di massa.

Diceva Lizzie: «Le immagini che vedete sullo schermo mostrano proprio ciò che sta accadendo ora. Seif al-Islam circolava poco fa liberamente nel compound residenziale dei Geddafi e ora è qui, davanti al nostro albergo, a festeggiare insieme alla folla la cui gioia è incontenibile. I bombardamenti che secondo i media di massa sarebbero in atto in questo momento - come riportano nei loro Tg in America proprio ora che è prima serata - sono in realtà cessati da ore, e le gang di saccheggiatori sono di conseguenza subito scomparsi. Molti sono stati catturati e arrestati: si trattava in prevalenza di mercenari male in arnese al soldo del Qatar (il paese di Al Jazeera) e di altri desperados stranieri. Niente libici tra le gang che hanno approfittato dei bombardamenti per entrare nella città e saccheggiare tanti edifici compresi il nostro albergo. Niente 'ribelli' o 'forze rivoluzionarie' nell'intera capitale. E perfino le forze Nato sbarcate nel porto di Tripoli sono scomparse. Tutto è tranquillo, tutti festeggiano. Muhammar Geddafi - dicono i figli - è in casa e sta bene.»

Subito dopo in collegamento da Washington interveniva Brent Budosky, editore della famosa rivista The Hill (ovvero 'il colle' di Washington, che sta a significare 'il Parlamento'). Diceva Budosky: «che magra figura ci ha fatto Obama, che oggi si è rivolto trionfante alla Nazione dal suo luogo di vacanza - anche lui vittima dei resoconti ingannevoli dei media, che riportavano prematuramente un successo solo auspicato e per niente raggiunto. Obama si era spinto fino al punto di vantarsi che la Nato fosse riuscita a catturare il tiranno senza colpo ferire e senza invasione via terra (bella faccia tosta). Figuraccia anche dei suoi "advisers" che lo hanno mal consigliato e ne pagheranno le conseguenze. Brutta figura anche del premier britannico Cameron, che cantava vittoria oggi in diretta da Downing Street, dichiarando che l'Inghilterra era fiera di appoggiare un popolo che lottava per la democrazia e la libertà.»

Alle 04,30 ora di Tripoli torna di nuovo Lizzie Phelan in diretta su Press-Tv. «Saif al-Islam è appena uscito dal nostro albergo. Era venuto a salutarci e stringerci la mano, ci conosce bene. Ci ha ringraziato per il lavoro prezioso che facciamo e per avere raccontato la verità. Appena uscito, siamo stati di nuovo avvicinati dai colleghi dei media di massa [credo Lizzie abbia nominato la CNN, ma non ricordo bene], che ci hanno di nuovo minacciato perché non raccontavamo la versione voluta dalla Nato, dicendo che siamo nemici delle forze di liberazione della Libia e che l'avremmo pagata cara. Loro stanno continuando a trasmettere le solite versioni opposte alla realtà, insistendo che la Corte Penale Internazionale sta preparando l'estradizione di Seif al-Islam per essere consegnato appunto al Tribunale dell'Aia. Poco fa abbiamo visto il figlio maggiore di Geddafi, Mohammad, parlare in diretta alla televisione di Stato, quella che sarebbe stata catturata dai 'ribelli'. Mohammad è stato liberato dall'esercito libico, ora in totale controllo di Tripoli. L'esercito ha anche usato efficacemente la contraerea per contrastare le incursioni aeree della Nato.»

Non possiamo sapere cosa succederà domani o nei prossimi giorni in Tripoli. Sicuramente la Nato tornerà all'attacco, ma per oggi Tripoli può di tirare un sospiro di sollievo e piangere i suoi 1.300 morti in dignità.

Termino citando le parole di Stephen Lendman nella parte conclusiva del suo articolo in alto.

« ... come al solito, i media sono in pieno assetto di guerra - truffano il pubblico e tradiscono la professione con i loro reportage ingannevoli che provengono direttamente dalle scrivanie del Pentagono.

«Se negli articoli del prestigioso New York Times dilagano le menzogne, immaginate cosa non fanno i media che arrivano direttamente nelle nostre case attraverso la televisione. Non sono altro che pozzi di profanità senza fondo. Spegneteli, evitateli, accedete all'informazione vera, spargetela e agite con responsabilità.»

Fonte: http://civiumlibertas.blogspot.com/
Link: http://civiumlibertas.blogspot.com/2011/08/tripoli-2011-in-tempo-reale-1-cosa.html
23.08.2011


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