Nella partita di calcio che ieri si è disputata fra Algeria e Libia a un certo punto i tifosi dell'Algeria hanno iniziato a cantare:
"Jourdaan...Jourdaan...Jourdaan..." ("Rats...Rats...Rats...").
http://www.libyaherald.com/?p=16226
Calcio: Algeria-Libia, tifosi Algeria inneggiano a Gheddafi
(ANSAmed) - TUNISI, 15 OTT - Sconcertante comportamento dei tifosi algerini che, nel corso del decisivo incontro con la Libia per la qualificzione alla fase finale della Coppa d'Africa di calcio, hanno inneggiato a Gheddafi insultando i giocatori ospiti.
Verso i giocatori della nazionale libica, la tifoseria biancoverde ha lanciato l'insulto "jerdhen" (ratti), lo stesso con cui Muammar Gheddafi chiamava gli insorti che ne avrebbero decretato la fine.
I tifosi algerini hanno, poi, ripetutamente celebrato il ricordo del Colonnello al grido di ''Yahia Gueddafi" (Gheddafi vive). Al 21/mo minuto del secondo tempo, quando la partita era sul 2 a 0 per i padroni di casa (che sarebbe stato il risultato finale), il capitano della formazione livbica, Ahmed Saad, ha chiesto ai suoi compagni di abbandonare il campo di gioco per protestare contro gli insunti e le provocazioni e anche per l'uso massiccio di laser contro di loro. Quanto accaduto durante la partita, commentano i giornali algerini, e' consegunza degli atti violenti subiti dai calciatori della nazionale d'Algeria, alla fine dell'incontro d'andata, da parte dei loro avversari. (ANSAmed).
Onore agli algerini.
Nonostante le calunnie, anche post mortem, il ricordo di Muhammar Gheddafi è potente.
Non uccideranno mai il suo ricordo .
Inoltre era già successo due volte una verso la fine dello scorso anno:
http://www.youtube.com/watch?v=4FBQAW-zAt8
www.youtube.com/watch?v=IkDTBE8OWJw
ma quest'ultima di oggi è stata ancora più poderosa come manifestazione d'affetto verso l'immortale coraggioso leader martire.
Ahhahahahahaha, grandissimi gli algerini. Viva Gheddafi, morte ai tagliagole subumani che insanguinano la Libia, masnada di venduti servi degli occidentali che hanno distrutto un paese civile e progredito come la Jamahiriyya e reso un inferno in cui conta soltanto più l'arbitrio delle orde di massacratori che spadroneggiano nei vari feudi locali, con un governo centrale debolissimo il cui unico potere consiste nel regalare il petrolio e le altre materie prime, di cui la Libia è ricchissima, ad anglofrancoamerDicani da una parte e monarchie teocratiche del Golfo dall'altra e nell'introduzione della shariah, che la maggior parte dei libici non vuole, tant'è che si diceva avessero votato l'NFA (ex ala del CNT facente capo al viscido Jalil) in quanto partito "laico moderato", peccato che fosse una balla, TUTTI i partiti libici sono integralisti ed ora il paese è un califfato islamico de acto, in cui la popolazione vive nella miseria più nera, nel terrore e nella disperazione. Un altro Iraq...