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Apple: scivolone. Colpa del fiscal cliff?


Anonymous
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http://www.forexinfo.it/Apple-scivolone-in-Borsa-Colpa-del

L’azienda più grande del mondo, l’Apple, è vittima di uno scivolone che la porta ad una perdita di quasi il 20%: si passa infatti da 705 dollari a 570 dollari nell’arco di due mesi, mentre in termini di capitalizzazione l’azienda americana scende di 117 miliardi di dollari, cifra che Ilsole 24 ore paragona al Pil di un paese come il Kuwait, lasciando poi la parola agli esperti finanziari che si chiedono ancora le cause di questa caduta e le prospettive future del colosso statunitense.
Il parere degi esperti

Esaminiamo i pareri dei principali analisti finanziari intervistati da Ilsole 24 ore sull’argomento:

Gabriele Roghi, responsabile gestioni patrimoniali di Invest Bank, sostiene, "Nel settore tech è difficile se non impossibile mantenere per lungo tempo la leadership incontrastata anche di un prodotto che un’azienda si è inventato di sana pianta. Prima o poi i competitor arrivano e allora si torna alla pari o quasi con gli altri e la parabola potrebbe poi diventare discendente, vedi Nokia o RIM che passano da leader assoluti di mercato ad aziende di cui si mette in dubbio la sopravvivenza nel giro di pochi anni". Fra i motivi principali del calo, Roghi annovera i seguenti:

- un aumento nei costi della produzione,
- un livello di crescita troppo ottimista,
- infine, le recenti rivendicazioni sindacali verificatesi nei paesi asiatici, che hanno avuto come conseguenza un forte calo della produzione.

Roghi aggiunge poi che il rischio che l’Apple potrebbe correre è quello di subire la stessa sorte di marchi come Microsoft e di Oracle e a proposito dice, "A parte Apple, molti dei grandi nomi della tecnologia americana presentano valutazioni molto contenute: il mercato percepisce che, dopo una fase iniziale in cui un’azienda si afferma come innovatrice, nella fase di consolidamento del business passa a una modalità di protezione del proprio mercato e viene messa sotto pressione da newcomer che finiscono per trasformare l’ex stella della tecnologia in una sorta di utility".
Colpa del fiscal cliff?

Edoardo Chiozzi Milellire, responsabile per l’Italia di Convictions AM, pensa ancora che una delle cause principali dello scivolone dell’Apple si potrebbe rintracciare nei timori legati agli effetti recessivi del fiscal cliff americano che potrebbero portare ad un forte aumento della fiscalità, ma ancora non crede sia il momento di preoccuparsi, infatti dichiara, "Nulla di fondamentalmente preoccupante per ora in termini di valorizzazione e senza contare la possibilità di reinvestire o restituire tramite "buy-back" o super-dividendi la montagna di quasi 100 miliardi di dollari di liquidità, il prezzo dell’azione Apple riflette una valorizzazione più che prudente. Se prendiamo un multiplo di base come il p/e ratio, Apple tratta a meno di 12 volte gli utili previsti per il 2013, cioè è veramente poco caro. Quindi la Mela ci piace sempre e siamo investiti".

Infine James Ross, senior portfolio manager presso Alliance Bernstein (società di gestione degli investimenti, n.d.r.) ritiene che il calo sia dovuto al tentativo da parte degli investitori di monetizzare i grandi guadagni registrati a Gennaio, oltre al fatto che la "Mela" sta pagando lo scotto per la particolare transizione che sta attraversando, che la sta portando da azione con un altissimo potenziale di crescita ad azione, se si vuole, quasi "commerciale" e "tradizionale".


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