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Attacco terroristico alla comunità siro-cattolica di Bagdad


Affus
Famed Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 3261
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Nell’augurare a tutti una buona festa di Ognissanti, vorrei ricordare le vittime dell’attacco terrorista alla chiesa siro-cattolica di Saiydat al-Najat a Bagdad. Come sapete, il blitz delle forze di sicurezza per liberare gli ostaggi si è trasformato in un bagno di sangue. Secondo il resoconto di un portavoce militare, le forze di sicurezza avrebbero «avuto la meglio» sui terroristi islamici, ma si contano oltre 20 morti e numerosi feriti. Secondo un bilancio della britannica Bbc sono ben 37 i morti: 25 ostaggi, 7 soldati iracheni e 5 terroristi. Tra le vittime anche una bambina, come ha rivelato Shlemon Warduni, vescovo ausiliare caldeo della capitale irachena. Nella chiesa, in cui gli ostaggi erano almeno 120, si contano anche una trentina di feriti. Un gruppo di uomini armati era riuscito a entrare nell’edificio e le notizie sulla presenza di ostaggi erano state confermate dal vescovo Shlemon Warduni, sentito dall’Afp. Chiedevano «la liberazione di terroristi in Irak e in Egitto» aveva detto il prelato. A quanto pare l’inziale obiettivo dei terroristi era il palazzo della Borsa valori. Gli assalitori, non essendo riusciti ad entrarvi, hanno ripiegato sulla chiesa, una delle più frequentate di Bagdad, dove si stava celebrando la messa domenicale. La chiesa, insieme ad altri cinque luoghi di culto cristiani della città, era stata oggetto il 1° agosto 2004 di un altro attacco che aveva provocato diversi morti e feriti. Come non ricordare, in questo momento, la sapienza del vecchio Papa Giovanni Paolo II, che nel 2003 chiese con tutte le sue forze che non s’iniziasse la guerra in Irak? Nessuna giustificazione per la dittatura sanguinaria di Saddam Hussein, ma non ci si può nascondere che il Paese è diventato la sentina di tutti i terrorismi dopo quella sciagurata guerra, non prima (Saddam non aveva armi di distruzione di massa, non c’erano legami con Al-Quaeda, non c’entrava nulla con gli attacchi dell’11 settembre). L’Irak è nel caos più totale, le fazioni dell’islam sciita e sunnita si fronteggiano, si vorrebbero deportare i cristiani in un apposito ghetto, un’enclave al nord del Paese, come è stato denunciato anche al recente Sinodo. Mi piacerebbe che tanti fautori dello «scontro di civiltà» e della «guerra giusta» contro il terrorismo riconoscessero che Giovanni Paolo II aveva semplicemente ragione.

http://blog.ilgiornale.it/tornielli/2010/11/01/i-martiri-di-bagdad-e-quella-voce-di-papa-wojtyla/


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stefanodandrea
Honorable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 748
 

Non ho mai voluto studiare la lingua dell'impero. Mi sembra, però, che questo messaggio-video riguardi proprio il tema da te segnalato.
http://dailymotion.virgilio.it/video/xfic53_message-du-bataillon-shaheed-s-t_news


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cortesia
Active Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 14
 

"nessuna giustificazione per la dittatura sanguinaria di Saddam Hussein"
sono d'accordo; infatti non era una dittatura sanguinaria. leggete "l'impero si è fermato a Baghdad"


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licia
Estimable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 178
 

CIO acui assistiamo oggi non è la conseguenza della guerra ma rappresenta lo scopo per cui è stata iniziata.Saddam era il tappo in grado di tenere a freno il deflagrare degli scontri tra le fazioni a cui oggi assistiamo e la violenza del suo governo era l'unico modo per reprimerli.Ora cè la guerra civile e le ricchezze del paese sappiamo dove vanno a finire certamente non agli iracheni.


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