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Biden, la NATO e ...Romolo Augustolo

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PietroGE
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Ci sono momenti nella storia quando un evento sintetizza un processo che si è sviluppato per decenni ma che è sempre rimasto, tranne che per pochi analisti, lontano dai radar dei media e dell'opinione pubblica mondiale. Quello che succede in Afghanistan è epocale nel senso che mette sotto i riflettori la nuda realtà del declino di una superpotenza che ha fatto la storia del mondo negli ultimi 70 anni e che sta portando con se nell'abisso quel poco che era rimasto dal suicidio delle guerre mondiali del secolo scorso dell'Europa.

La tragica figura di un presidente americano che come l'ultimo imperatore romano Romolo Augustolo cerca di salvare il salvabile dell'impero conquistato il secolo scorso con la vittoria in due guerre mondiali, riassume l'impotenza e soprattutto l'ignoranza di una leadership occidentale che si era messa in testa che poteva trasformare il mondo a sua immagine e somiglianza. La sua apparizione mediatica in lacrime dice tutto : un vecchio, confuso, incapace persino di organizzare una ritirata che poteva essere fatta con calma e senza perdite in inverno quando il Paese è regolarmente bloccato dalla neve e dal freddo. E le sue dimissioni non porteranno a nulla di buono perché la Kamala Harris è li come quota rosa e quota nera,  e di politica non ne capisce un beneamato piffero. È la 'libanizzazione' dell'America : ogni gruppo etnico vuole avere il suo rappresentante ai posti di potere, non importa se è un totale incompetente.

In realtà la società basata sull'individualismo, sull'emancipazionismo e sulla abolizione del concetto di popolo è già fallita in occidente e non viene neanche presa in considerazione nel terzo mondo. E non bisogna neanche andare lontano in Afghanistan, dove l'individuo di fatto non esiste perché esistono i clan le tribù e le etnie, basta guardare al cosiddetto 'unico Paese democratico del MO'. Quando il 'famigerato esercito afgano' forte di 300 000 uomini, ha visto che i soldi non arrivavano e che doveva scegliere tra gli infedeli occidentali ( e i loro servi corrotti) e i propri fratelli tribali, ha ovviamente scelto questi ultimi. Chi si meraviglia di questo è un ignorante.

Rimane il danno inferto alla NATO e le giustificazioni ridicole con le quali, ad esempio, il nostro esercito, non invitato da nessuno, è andato in Afghanistan spendendo 8 miliardi (a debito) e perdendo 53 soldati. Anche le servitù militari dovrebbero avere un limite invalicabile. Se durante la guerra fredda l'ombrello nucleare americano (che è sempre stato un bluff) è servito a evitare una terza guerra mondiale, ora anche il più sprovveduto capisce che l'Europa (e l'Italia) non ha più un sistema di difesa e costruirne uno non sarà cosa né facile né a buon mercato.


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cedric
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l'Europa (e l'Italia) non ha più un sistema di difesa e costruirne uno non sarà cosa né facile né a buon mercato.

La vera domanda è: dobbiamo difenderci da un esercito militare invasore  o da una massa enorme di civili invasori?

Un esercito, organizzato da  una nazione  o da una coalizione di nazioni,  arriva con carri armati, con mezzi di trasporto truppe e se serve con aerei per la copertura dal cielo ed anche per bombardare obiettivi militari difensivi. Occupa il territorio ed impone  un governo fantoccio.

Ma chi cavolo potrebbe pensare di invadere militarmente l'italia per poi gestirla con un governo di Vichy? Ed ancora chi ha la tecnologia per lanciare missili a medio raggio sull'italia? Ci ha  provato con uno scud l'africano ma è arrivato al massimo a lampedusa, la sicilia , anzi roma è parecchio più a nord. E poi ce li vedete i francesi o i tedeschi a varcare le alpi per occupare la fangosa pianura padana e governare sessanta milioni di anarchici?

Ben diverso è il caso della migrazione di un popolo di civili (quindi non militari)  che si mette in marcia come fecero quelli che scapparono dai faraoni cattivi per cercare nuove terre. Per fermare qualche milione di migranti  non servono armi sofisticate e costose, bastano le mine antiuomo bresciane. Costano poco, si fabbricano in fretta e sono efficaci perchè creano terrore (le fanno apposta!) mozzando piedi, gambe ed anche mani se uno le tocca per spostarle.

La difesa dei prossimi venti anni sarà basata sulle mine antiuomo a terra e sulle catene sommerse in mare per tranciare le chiglie dei barconi.

La guerra di secessione americana fu vinta solo con Sherman che brucio' tutti i campi  facendo morire di fame metà della popolazione confederata: per vincere serviva colpire i civili, non i militari. Oggi è esattamente lo stesso: dovremo difenderci dai civili, non certo dai militari anche perchè dai sarmat russi e cinesi non c'è difesa e non saranno certo le batterie patriot a difenderci.

Non sarà facile raccogliere con le ruspe ogni giorno centinaia di cadaveri mutilati di uomini, donne, vecchi e bambini, ma a tutto si fa l'abitudine. Questo sarà il nostro sistema di difesa.

 


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PietroGE
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@cedric

Un sistema di difesa con armi convenzionali serve sempre se non altro ad evitare ricatti o a controllare zone strategicamente importanti, come ad esempio la Libia. Si diceva, quando qualcuno propose di inviare truppe italiane a garantire i nostri interessi economici e a impedire l'invasione di migranti, che si voleva una nuova edizione del colonialismo, che l'Italia ripudiava la guerra (salvo quando bisogna andare a rimorchio degli altri) ecc. ecc.. Beh ora in Libia ci sono truppe turche e russe (oltre a gruppi di estremisti islamici) e nessuno parla di colonialismo. E noi come scemi a guardare mentre anche  le navi militari servono ad alimentare l'invasione dei migranti.

Ammetto che, per quanto riguarda l'armamento atomico, le cose sono molto difficoltose perché in tutte le altre nazioni c'è un responsabile civile (eletto o no) a dare l'ordine del loro impiego, in Europa no perché non c'è un governo europeo. La vicinanza tra le nazioni però fa si che non è possibile colpire una nazione senza colpire anche quella vicina per cui il deterrente atomico, se ci sarà, funzionerà molto meglio di quello americano. Credere ad esempio che gli USA siano disposti a perdere New York (dove vivono più ebrei che in Israele) per Berlino significa credere alla Befana. 


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cedric
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Le argomentazioni sulla protezione degli interessi economici all'estero sono ineccepibili, oltetutto lo fanno già tutti, dai francesi nel Niger e nel Mali ai tedeschi nel Baltico, ai turchi nell'Egeo.E tutti usano i cannoni senza farsi problemi.

Quindi un sistema  di difesa italiano ed europeo opererebbe solo fuori dai territori nazionali. E servirebbe a difendere  gli interessi economici nazionali (concessioni estrattive di gas, petrolio e minerali nonchè i diritti di passaggio)  allocati in territori stranieri, magari poco affidabili.

Lasciando da parte il  gas libico ed il gasdotto greenstream che arriva a Gela (e che paga la protezione ai clan locali), un buon esempio di impiego potrebbe essere la difesa militare (con fucili e baionette) del gasdotto TAP che dall'Azerbaijan arriverà in Italia passando per Georgia, Turchia, Grecia ed Albania.

Se ad esempio qualche clan albanese chiedesse una commissione per non sabotare la pipeline, noi potremmo mandare i fanti di mare a presidiare la tratta albanese in ausilio alle milizie locali che forse non sparerebbero sui connazionali. I clan  italiani possimo pagarli perchè i soldi restano in italia, mentre pagare i clan esteri sarebbe un pessimo esempio per l'europa, magari anche altri ci prendono gusto.

E' difficile non chiamare colonialismo l'impiego militare all'estero per difendere i nostri interessi economici, ma in fondo ce ce frega? Basta che in europa arrivi il gas per scaldare l'acqua del bidè ed il resto sono chiacchere da salotto champagnardo. e E poi per sostuituire il gas  col solare e l'eolico serviranno decenni ed anche allora si sarà dipendenti dai fornitori di elettronica. Non bastano le pale e le turbine, servono le terre rare per fare i semiconduttori e serve il litio ed il cobalto per fare le batterie. Indovinate un pò chi ce ce l'ha?

 


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BrunoWald
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@cedric

Non servono mine antiuomo né catene sommerse. Basterebbero governi degni di questo nome. 


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cedric
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@brunowald

 

E come fermi qualche milione di disperati disposti a rischiare la vita? Aiutandoli a casa loro (che fa sempre figo)? O forse chiudendoli in un campo di sterminio a vita come facciamo in turchia? Dai campi di concentramento turchi (pagati con i nostri soldi) non uscirà nessuno vivo, loro semplicemente aspettano la morte.

L'importante è che tutto accada fuori dal nostro giardino con le ortensie (NIMBY) e che non li si veda in televisione durante la cena.

Non c'è alcuna differenza fra le mine antiuomo ed i campi di sterminio europei (a cui l'italia contribuisce attivamente), cambia solo il modo in cui eliminiamo chi vuole entrare in casa nostra. E che diamine, belle pretese che hanno, magari sporcano il parquè appena lucidato!


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BrunoWald
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@cedric

Mai avuto il parquè, ma a casa mia entra chi voglio io, e immagino che sia così anche a casa tua. Se poi qualcuno vuol lasciare la porta aperta a vagabondi e bisognosi, dimostra una generosità degna di rispetto, ma che appartiene alla sfera personale e non si può imporre a intere nazioni.

I "disperati", perlopiù robusti giovanotti, arrivano in massa perché qualcuno vuole che arrivino (ovvero, gli stessi che hanno organizzato l'operazione pandemica), le "crisi umanitarie" sono solo un pretesto per i gonzi da far sentire in colpa. Vengono perché li vogliono le banche, le imprese, le chiese, il crimine organizzato, i politici che campano sul pro o contro immigrazione, le ONG di Soros & soci, ecc. Vengono perché esistono complicità evidenti, perché li invogliano a venire, perché per i suddetti giovanotti è una grande avventura, l'opportunità di venire a farsi i caxxi loro e in prospettiva conquistare una terra, i cui attuali proprietari essi considerano una massa di checche e di mignotte. Ma sono sicuro che queste cose le sai meglio di me.

Come hai detto perfettamente, è una guerra: l'invasione e conquista dell'occidente, e progressiva sostituzione di popolazioni invecchiate e sterili con gente capacissima di tagliare la gola a un nemico (al contrario dei nostri eunuchi) e fare 7-8 figli a testa, come minimo. Il tutto a maggior gloria dei Rothschild, Rockefeller e gli altri "architetti". Siccome non mi ritengo colpevole di nulla, ed ho un concetto antiquato dell'onore, non lascio agli altri di combattere le mie guerre: né ai turchi né alle mine antiuomo. E se avessimo un governo degno di questo nome, ossia sovrano e deciso a difendere la nazione, tornerei in Italia da volontario, anche se non sono più giovincello, a sporcarmi le mani personalmente, se necessario. Altro che ortensie.

Ammetto di aver semplificato in eccesso la questione, ma in poche righe era inevitabile. Il dibattito comunque è molto interessante, un grazie a tutti voi.


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oriundo2006
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Ma alla fine questa sostituzione etnica sara' gestibile dalle note centrali sioniste ? 

Penso sia una manovra, gia' con precedenti nel passato medievale, che non puo' replicarsi nel nostro mondo se non al prezzo della perdita per generazioni della PACE, cioe' di un senso minimo condiviso da attribuirsi alla vita in quanto tale, per il solo fatto che...si sia al mondo.

Onestamente, non vedo proprio le avanguardie di tali movimenti di massa, capaci di simili prese di coscienza ne' di esser felici di spaccarsi la schiena come hanno fatto generazioni di italiani: il loro 'manifesto' sta nelle canzoni 'rapper' che invitano a tutto tranne al duro lavoro ed anzi esaltano proprio la perdita di ogni coscienzialita' attraverso l' uso delle droghe da 'sballo', luogo eminente della loro totale perdita di senso.

Prendendo per buona dunque la sostituzione etnica ( ma sperando che MAI si verifichi ) l'esito non puo' esser che una proiezione su scala amplificata di quanto gia' oggi avviene nelle nostre desolate periferie, cementata dall'assenza di qualsivoglia spinta ideale nella gioventu' 'mixed': il risultato e' la destrutturazione totale della vita collettiva e prima ancora della psiche individuale di tantissimi gettati sulla strada senza appigli per capire dove siano, cosa siano, che caxxo ci stiano a fare in questo mondo.

Perche' dunque la sostituzione se questa e' solo pars destruens ? Pensano davvero i cabalisti ( perche' hanno i mezzi esoterici per farlo, impadronendosi delle coscienze ... ) questo e' l' elemento essenziale e loro corifei di poter gestire una situazione con milioni di islamici tipo Palestina ?

Penso invece che l' Italia sia la loro pattumiera preferita per diminuire la pressione ai loro confini...e se poi la cosa riesce, nel senso che il nostro Paese diviene come da sempre un luogo di metamorfosi di comportamenti e pratiche un tempo violente, bene si eleveranno alti ringraziamenti al 'dio', sia nelle sinagoghe che nelle chiese con molte messe cantate e tanti bei chierichetti al loro servizio...e se non riesce chi se ne frega, il risultato e' comunque raggiunto.


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cedric
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Eppero' non si è mica risposto alla domanda posta da se medesimo

 

 
Postato da: brunowald @cedric

Non servono mine antiuomo né catene sommerse. Basterebbero governi degni di questo nome. 

Di grazia, cosa dovrebbe fare un governo degno di questo nome senza usare mezzi drastici come le mine antiumo? Tirare su un muretto di cemento come fanno i polacchi, come se non bastasse scavalcarlo salendo sui mucchi di cadaveri di chi è  morto prima? O aprire una decina di campi di sterminio, beninteso fuori dall'europa?

Il punto non è chi e perchè stia inondando l'europa di  manodopera a basso costo ma anche di professionisti ad alto livello (medici, ingegneri, chimici, agronomi), ognuno puo' pensarla come vuole.

Il punto è come fermarli senza offendere i pii sentimenti delle sciure milanesi e dei valligiani veneti che fanno la comunione tutte le domeniche. Il sangue raggrumato, i piedi mozzati ed i bambini mutilati fuori dalle chiese non si abbinano alle borsette di gucci ed alle giacche di armani.

Cosa quindi dovrebbe fare un governo degno di questo nome per fermare  i barbari? Io non lo so proprio, magari altri piu' preparati di me lo sanno....

***

Già che ci siamo e finiamola con questa storia indegna di chi si spaccava la schiena per lavorare.  Solo nei testi dei pastori che dormivano con le capre sta scritta questa stronzata (mangerai il pane col sudore del tuo volto) assieme all'altra stronzata sulle donne (con doglie partorirai figli) . E i discendenti degli antichi romani, mezzo rincoglioniti da un manipolo di esaltati, le hanno pure fatto proprie e ce le dobbiamo sorbire ancora oggi.

 


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BrunoWald
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@cedric

Parliamo di un problema immenso, un evento storico paragonabile alle invasioni barbariche o all'espansione coloniale; un evento che probabilmente, insieme ad altri fattori, porrà fine alla nostra civiltà. Per cui queste righe risulteranno inevitabilmente semplicistiche, e a non pochi anche moralmente ripugnanti. Ma mi fai una domanda diretta ed è giusto risponderti.

Postato da: @cedric

Cosa quindi dovrebbe fare un governo degno di questo nome per fermare  i barbari?

Ammettiamo, per assurdo, che si instauri un governo, non "sovranista", ma sovrano. Integrato da quadri consapevoli di assumersi una responsabilità storica, e decisi a non scendere a compromessi. Bisognerebbe smantellare il sistema esistente per avviare un'autentica ricostruzione nazionale, investire nell'educazione e la ricerca, dare soprattutto ai giovani un compito, un progetto condiviso. Nel mentre, chiudere le basi USA/NATO ed allearsi in funzione difensiva con... Russia? Iran? Non sono nemmeno sicuro che questi paesi siano veramente "liberi" come alcuni di noi suppongono.

Fin qui, sto facendo fantapolitica, ma continuiamo a sognare.

Contestualmente, dichiarare l'immigrazione un problema di sicurezza nazionale ed agire di conseguenza. Chiunque attraversi illegalmente le frontiere terrestri o marittime, riceverà prima un'avvertenza, poi si spara. In quanto a quelli che sono già sul nostro territorio: chi si è integrato, è in regola, ha un lavoro, rimane senza problemi. I clandestini, quelli che vagano, spacciano, delinquono, o lavorano per mafie locali o esotiche, vengono messi su navi, con cibo e medicinali, e rispediti al mittente. Se li respingono, non ci riguarda. Se tornano indietro, vedi sopra.

Secondo me, i "flussi" s'interromperebbero molto presto. Non sono mica scemi. Figuriamoci poi se non si trattasse di un solo paese, ma dell'intero continente. Ovviamente, le condizioni pietose dell'Europa e i rapporti di forza nel mondo reale rendono queste mie divagazioni delle semplici fantasie, persino patetiche, che non mancheranno comunque di procurarmi gli insulti e il disprezzo di "antifa" ed anime belle. Me ne farò una ragione.

Ma non voglio ingannare nessuno, tantomeno me stesso: anche a prescindere dal loro irrealismo nel contesto attuale, programmi del genere presupporrebbero popoli sani, con abbastanza forza vitale da combattere per il proprio futuro. Si uccide, se necessario, per un'Idea, un progetto nazionale, non certo per difendere l'opulenza di un mondo marcio e condannato, senza ideali e senza dignità. Saranno semmai i barbari a togliere di mezzo noi.


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BrunoWald
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Postato da: @oriundo2006

Ma alla fine questa sostituzione etnica sara' gestibile dalle note centrali sioniste ? 

Ottima domanda. Onestamente lo ignoro. Possiamo solo constatare ciò che avviene sotto i nostri occhi, e ipotizzare i possibili moventi e obiettivi di coloro che lo fanno succedere.


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cedric
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Bene discutiamo su questo approccio che non è molto diverso dalle mine antiuomo e dalle catene sommerse.

 

 

BrunoWald wrote:
1) Chiunque attraversi illegalmente le frontiere terrestri o marittime, riceverà prima un'avvertenza, poi si spara.
2) In quanto a quelli che sono già sul nostro territorio: chi si è integrato, è in regola, ha un lavoro, rimane senza problemi.
3) I clandestini, quelli che vagano, spacciano, delinquono, o lavorano per mafie locali o esotiche, vengono messi su navi, con cibo e medicinali, e rispediti al mittente. Se li respingono, non ci riguarda.
4) Se tornano indietro, vedi sopra

1) piazzare mine antiuomo per mozzare piedi e gambe e catene sommerse per far annegare i migranti in mare  è molto meglio.  Si evita al cittadino soldato l'incarico di uccidere, magari poi va in depressione e picchia la moglie per sfogarsi. In fondo è come piazzare tagliole per le volpi, il contadino mica ammazza lui la volpe e puo' tranquillamente continuare a fare la comunione ogni domenica. Se qualche migrante muore per le mine se l'è cercata da solo, non l'ha mica ammazzato nessuno.

2) questo e' uno splendido comma22: per essere in regola ed avere il permesso di soggiorno serve un lavoro ma per avere un lavoro serve il permesso di soggiorno. Che se la prendano con aristotile ed i suoi sillogismi, tutto va bene per tenerli fuori.

3) questo e' piu' facile a dirsi che a farsi, infatti lo dicono molti politici. In caso di rimpatrio forzato il governo tunisino (o di qualunque altro paese) puo' giustamente vietare  l'atterraggio o lo sbarco di un qualunque aereo o nave italiana che riporti al mittente gli illegali. Puo' anche sparare con i cannoni ad aerei e navi italiane, e sarebbe nel suo diritto.  Che si fa, mandiamo gli F35(!) italiani e la portaaerei Garibaldi  a "coprire con i missili" i nostri C130 e le nostre navi  cariche di illegali durante l'arrivo a Tunisi, Algeri, Bengasi,  Tripoli, Lagos, ecc? E poi come facciamo con le concessioni petrolifere?

Potrebbe invece essere più semplice trasportarli, previo opportuno accordo,  nei campi di sterminio turchi o libici pagando il doppio della quota di vitto ed alloggio prevista dagli accordi europei.

4) vedi il punto uno: mine antiuomo in terra per amputare gambe  e catene sommerse per affogarli in mare, Efficace, pulito e senza schizzi di sangue addosso ai nostri fanti e marinai.

Se poi si fa la fine del Sudafrica bianco con le sanzioni e l'espulsione dall'ONU, dal CIO e dal WTO come ai bei tempi dell'apartheid, ce ne faremo una ragione, magari ci ammettono nello SCO. Con un po' di sana autarchia possiamo tirare avanti lo stesso: grano, riso, frutta e carne ne abbiamo, basta bloccare le esportazioni alimentari e razionando un po' si va avanti ristampando le littorie tessere annonarie.  L'importante è che arrivi il gas libico ed algerino dall'africa.

Magari anche gli altri paesi ci prendono gusto e ci imitano, in una decina d'anni ci riammettono all'ONU e ci rimborsano pure.


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PietroGE
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Prima di parlare di campi minati al confine sarebbe opportuno cambiare la legislazione con riguardo all'asilo e alla cittadinanza, perché sono queste regole che insieme ai soldi attirano le masse di immigrati dal terzo mondo.

  • L'asilo era stato istituito per dare un rifugio a gente perseguitata per ragioni politiche, con particolare riguardo ai dissidenti dei regimi comunisti. Poi è stato allargato a dismisura dalla lobby immigrazionista per giustificare l'invasione di fronte a una opinione pubblica contraria. Deve ritornare ad essere quello che era originariamente. I profughi di guerra devono essere aiutati a trovare una sistemazione provvisoria nei Paesi confinanti e in quelli che hanno la stessa cultura e religione.
  • La cittadinanza si da a chi può e vuole integrarsi nella società italiana definita come insieme di valori e diritti garantiti da una costituzione. Chi crede a valori contrari alla costituzione non può avere la cittadinanza italiana. Questo vale ad esempio per tutti gli islamici. Il welfare, così come il lavoro e la casa sono riservati in primo luogo ai cittadini italiani. Prima devono essere sistemati loro poi gli altri.
  • Io non sono contrario in via di principio all'immigrazione. Va riservata però a gente  qualificata capace di contribuire alla società. Quelli che riceviamo oggi sui barconi sono analfabeti buoni solo alla raccolta dei pomodori. Quando non arrivano anche criminali perché ai Paesi fa comodo svuotare le carceri e mandare i criminali sui barconi in direzione Europa, risparmiando così soldi e crimini.

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oriundo2006
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Pietro, ti do in parte ragione: ma tutto si reggerebbe, anzi si deve reggere, su di una natalita' italiana forte, con legami familiari coesi, con una tavola dei valori nettamente diversa da questa che ci e' stata imposta dalla 'modernita' di profittatori, drogati e invertiti.

Quello che succede oggi lo sappiamo: metti pero' nel conto la pessima attitudine di troppi italici giovani volti alla loro completa ed assoluta deresponsabilizzazione in tutto, a partire dal legame di coppia o comunque di relazione. Cosi' non si puo' costruire niente ed anzi cosi', con questi comportamenti oltre la propria vergogna umana, si invitano altrettanti sciagurati giovani in Italia, laddove si scopa aggratis, laddove ci sono un mucchio di anziani finocchi che sono pronti a pagare qualsiasi cifra pur di vedersi soddisfare nei propri vizi, laddove spacciare e guadagnare e' un gioco da ragazzi, dove farla franca e' senza problemi.

Insomma, tu ti riferisci implicitamente ad un mondo valoriale, con connessa razionalita' 'quadrata', che pero' non c'e' piu'. La deriva e' inarrestabile e neppure governarla si puo': non conviene e comunque nun se po' fa'.


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BrunoWald
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@cedric

1) Quand'ero ragazzo, sul confine c'erano le guardie di frontiera jugoslave pronte a sparare. Dubito molto che sarebbero andate in depressione.

2) Sillogismi di Aristotile? "Tenerli fuori"? Cioé, se mi arrampico di notte per la grondaia, m'infilo in casa tua dal terrazzo e mi trovi a dormire sul pavimento del salotto, non c'è problema?  Immagino che non vorrai "tenermi fuori", o afferrarti a cavilli come il fatto di chiedere e ottenere il permesso di soggiorno a casa tua, prima di depositare i miei stracci sul pavimento... Ma non preoccuparti, che non ho di queste abitudini.

Mi sono trasferito all'estero passando per una lunga trafila burocratica di visti turistici, poi residenze, infine seconda nazionalità. Sono sempre stato in regola, e ho rispettato le regole. Conosco un sacco di latinoamericani che han fatto la stessa cosa nella direzione inversa, han formato una famiglia, pagano le tasse e svolgono lavori socialmente utili. Non ne faccio una questione di "etica": semplicemente, stiamo al gioco senza rompere i coglioni a nessuno.

Chi arriva in un gommone; chi gira da un posto all'altro, smerdando ovunque perché non è la sua terra e non gliene frega niente, fottendosene dei fogli di via, spacciando, prostituendosi, delinquendo, formando bande più o meno armate, accampando in parchi e stazioni, o nei centri sociali prestandosi di passata a fare da manovalanza antifa; chi pretende "solidarietà" solo perché ha capito che siamo una massa di castrati governati da mafiosi; chi occupa interi quartieri imponendo la sua legge; chi ingrassa gli affari di malavitosi, ong e imprenditori senza scrupoli... Tutti costoro invece i coglioni li rompono.

3) e 4) Vuoi lasciarli fare? Ok. Ma sai bene che la "disperazione" non c'entra nulla. C'è un disegno globale. Decisioni prese al massimo livello, e messe in atto per decenni, accompagnate da una pressione mediatica senza precedenti. Il Sudafrica bianco era una enclave europea in Africa. Qui abbiamo a che fare con il trasferimento pianificato del terzo mondo in Europa. Per questo dicevo che l'invasione ad opera di milioni di clandestini semi-selvaggi, orchestrata da potenze nemiche, dovrebbe essere dichiarata un problema di sicurezza nazionale, e trattato come tale: sparando, se necessario, come in qualsiasi altra guerra. E si fottano l'ONU, il WTO e le altre schifezze.

Ma ho anche detto che ciò presupporrebbe una trasformazione radicale del nostro modo di vivere e di pensare, a livello continentale; presupporrebbe una forza vitale e una volontà di sopravvivenza ormai del tutto assenti negli europei, infrolliti e marci di nichilismo. Popoli che oggettivamente non meritano un futuro, e infatti riceveranno quel che la Storia ha in serbo per loro: un calcio nel culo. A mio personalissimo parere.

Detto questo, ribadisco il commento iniziale: non dipende dall'ospite, ma dal padrone di casa.


oriundo2006, PietroGE e Hospiton hanno apprezzato
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