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BRASILE IN RIVOLTA: FRODE ALLE ELEZIONI PRESIDENZIALI


mystes
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Il silenzio che fa paura

 

Elezioni presidenziali 2022: una frode annunciata e consumata. Clima insurrezionale in Brasile, scioperi e blocchi stradali delle maggiori autostrade contro il risultato elettorale e il comportamento fraudolento della Suprema Corte che ha palesemente organizzato e dato il suo avallo alla frode elettorale.

Pubblichiamo un documento firmato (l’autore dello scritto si assume l’intera responsabilità) che ci è giunto stamattina dal Brasile e nel quale è descritta l’azione criminale dei “soliti noti”: la sinistra in combutta coi giudici della Suprema Corte Elettorale:

 

ELEZIONI 2022 IN BRASILE RIVELATO LO SCANDALO CHE TUTTI SOSPETTAVANO!

Forse questo spiega perché l'ex deputato Roberto Jefferson ha dichiarato la seguente frase: "Se la gente sapesse cosa succede dietro le quinte del Supremo Tribunale Federale, sarebbe disgustata".

Molti elettori sono rimasti sotto choc e sorpresi dalla sconfitta di Bolsonaro al ballottaggio del 2022. Non dovrebbero esserlo.

Quelle esposte qui di seguito sono notizie di prima mano che vengono già investigate da radio e giornali di tutto il Brasile e del mondo, in particolare dal Wall Street Journal of Américas. Dal New Yourk Journal e dalla CBC, e che dovrebbero essere pubblicate dai media tradizionali da un momento all'altro.

Fatto comprovato: Alexandre de Moraes ha VENDUTO il risultato delle elezioni presidenziali al PT di Ignazio Lula da Silva.

 I rappresentanti delle campagne elettorali dei candidati sono stati informati alle 00:00 del 29 ottobre, subito dopo il dibattito televisivo alla Globo Network, in una riunione a cui hanno partecipato José Roberto Marinho (Proprietario della Globo Tv, l'unica volta che l'ex presidente dell'emittente ha partecipato allo studio di registrazione), Cuca Belludo (direttore della campagna del PT), lo stesso William Bonner (presentatore televisivo della Globo), Frederick Wassef (avvocato di Bolsonaro), Jalim Habbei (avvocato di Lula al presso il Supremo Tribunale Elettorale).

Lula è rimasto nella hall dell'hotel con Jalim, mentre Bolsonaro è stato intervistato in diretta, subito dopo il dibattito.

Inizialmente molto contrariato, Alckmin (candidato alla vicepresidenza con Lula) si è rifiutato di partecipare ai colloqui, ma l'accettazione è avvenuta grazie alla promessa di corruzione con la consegna dei profitti della Petrobras, pari a oltre 200 miliardi di reais in tangenti, e alla concessione dell'indulto presidenziale ai condannati nei processi Mensalão e Petrolão, con la vittoria di Lula e il suo ritorno alla presidenza.

La frode al risultato sarebbe avvenuta con l'alterazione interna dell'algoritmo dell'urna elettronica effettuata dallo stesso Supremo Tribunale (che ha il controllo e il conteggio finale delle urne elettroniche), in modo che, con circa l'80% delle schede scrutinate, verso le 19 di domenica, la rete Globo avrebbe annunciato l'informazione privilegiata che Lula aveva ottenuto una "vittoria senza precedenti nella storia", con un margine minimo di differenza inferiore all' 1%, cambiando la previsione di vittoria di Bolsonaro indicata dai sondaggi DataPovo che si stava confermando, essendo stato superato da Lula solo negli ultimi sondaggi, confermando quanto concordato.

Il sistema di "auto hackeraggio" realizzato nella stanza segreta del Tribunale Elettorale Superiore, concordato durante la riunione, sarebbe avvenuto durante lo spoglio senza la supervisione delle Forze Armate brasiliane. La trattativa al Supremo Tribunale ha avuto l'appoggio del Presidente della Camera e del Senato, Pacheco, al quale è stata promessa la continuità del "Bilancio segreto", senza interferenze da parte del Supremo Tribunale o indagini da parte del Ministero pubblico, garantendo la corruzione per tutto il mandato di Lula, insieme al PSOL, al PCdoB e a tutta la sinistra brasiliana. Moraes ha assicurato che qualsiasi contestazione del risultato elettorale sarà inserita nell'inchiesta sulle Fake News presso la Corte Suprema e censurata immediatamente, eliminando dall'etere qualsiasi notizia contraria per garantire la vittoria del candidato di sinistra fino all'insediamento di Lula.

Così, è stato concordato che Lula avrebbe vinto le elezioni senza un controllo delle urne e con il riconoscimento immediato del risultato della vittoria del PT da parte del Tribunale Elettorale e della Corte Suprema, senza il diritto a un nuovo conteggio dei voti. La vittoria del PT confermerebbe il più grande scandalo di corruzione della storia del Brasile, concordato in anticipo alla vigilia delle elezioni con la Suprema Corte e il Tribunale Elettorale. Così il PT avrebbe facilitato la strada per impiantare il comunismo in Brasile e in America Latina, con l'insegnamento dell'ideologia gender di Paulo Freire nelle scuole e la chiusura delle chiese.

Bolsonaro, che non ha assolutamente partecipato a questa trattativa, è stato informato dai militari dei brogli elettorali nelle prime ore del giorno successivo, tramite un rapporto confidenziale, per cui le elezioni sarebbero state rinviate fino alla verifica delle urne da parte dei militari, che avrebbe dimostrato la sua rielezione nel rispetto della Costituzione.

La causa intentata da Lula per confermare la sua elezione e il suo insediamento, indipendentemente da una verifica delle urne, è già alla Corte Suprema, nelle mani del ministro Dias Toffoli, nominato al STF dal PT, in un'ingiunzione che sigillerà la farsa delle elezioni del 2022.

Diffondetelo, in modo che tutti possano sapere una volta per tutte dei brogli elettorali e di tutte le porcherie che circondano il mondo della politica. Il Brasile al di sopra di tutto, Dio al di sopra di tutto!

Cordiali saluti

Gunther Schweitzer

Centro di giornalismo Rede News FM

 


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mystes
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E' molto difficile governare un paese come il Brasile con i media della carta stampata ostile e volgarmente offensiva, con una giustizia corrotta o ideologizzata che ti minaccia tutti i giorni, con un ciongresso indolente e legato alla poltrona: si è davvero difficile. Adesso il "mito" (come Bolsonaro veniva acclamao dalle folle) l'idolo del popolo è solo, solo con la propria coscienza, tra un una incudine pronta a sbranarlo se dovesse fare un passo falso e un martello che reclama libertà e democrazia, valori che nei paesi socialisti latino-americani hanno totalmente dimenticato.

Ebbene, caro "mito" del popolo brasiliano, che fare? Nella tradizione storica il mito è "colui che è capace di polarizzare le aspirazioni di una comunità o di un'epoca, elevandosi a simbolo privilegiato e trascendente". Saprai corrispondere con le aspirazioni del tuo popolo e con la definizione storica, fino all'ultimo sacrificio, se necessario, o ti ritirerai contrito e sconfitto come il fuoco fatuo di un cadavere politico in putrefazione?


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Andreabras
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Uno legge interessato l'articolo,  poi quando arriva alla parte dove parla dell'impiantare il comunismo in Brasile e nell'America Latina e chiudere le chiese, allora si mette a ridere.

Il PT è stato al governo 14 anni. Non hanno collettivizzato neanche un bar, non hanno chiuso neanche un oratorio. Ma per favore !!!! E quando hanno perso le elezioni sono andati a cuccia tranquilli, a differenza di questi paranoici


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mystes
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Pubblicato da: @andreabras

Uno legge interessato l'articolo,  poi quando arriva alla parte dove parla dell'impiantare il comunismo in Brasile e nell'America Latina e chiudere le chiese, allora si mette a ridere.

Il PT è stato al governo 14 anni. Non hanno collettivizzato neanche un bar, non hanno chiuso neanche un oratorio. Ma per favore !!!! E quando hanno perso le elezioni sono andati a cuccia tranquilli, a differenza di questi paranoici

C'è sempre tempo al peggio del peggio, fatti un viaggetto a Caracas e poi parliamo!

 


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Andreabras
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Faccio scalo a Caracas, poi proseguo per Cuba


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mystes
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Bravo e quando arrivi ad Avana fumati un bel sigarone!

Questo post è stato modificato 1 anno fa da mystes

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