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Brasile: Rousseff, Lula candidato alle presidenziali 2018


Eshin
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L'ex presidente brasiliano Luis Inacio Lula da Silva si candiderà alle presidenziali del 2018.
Lo ha rivelato la presidente Dilma Rousseff, sospesa dalle sue funzioni per impeachment, in un'intervista in cui conferma la disponibilità espressa a più riprese dallo stesso Lula fin dall'anno scorso.
"È il motivo principale del colpo di Stato: evitare che Lula si ripresenti alle presidenziali. Ma, nonostante tutti i tentativi di distruggere la sua immagine, Lula rimane una delle persone più amate. Posso confermare che si candiderà alle prossime elezioni", ha dichiarato Rousseff, sospesa dalle funzioni il 12 maggio scorso per 180 giorni, in attesa della pronuncia definitiva del Senato.
La presidente ha sempre detto di considerare la richiesta di impeachment "un golpe" ordito dalle opposizioni di destra. Nell'intervista al settimanale francese L'Express, la presidente sospesa ha denunciato la rinuncia per corruzione di tre ministri del governo ad interim del suo ex vice Michel Temer e ha definito "grave" l'attuale situazione del Brasile.
sda-ats

http://www.swissinfo.ch/ita/brasile--rousseff--lula-candidato-alle-presidenziali-2018/42264984

Brasile, il voto finale del Senato sull'impeachment per Rousseff si terrà il 20 agosto
Il 9 dello stesso mese la Commissione speciale dovrà presentare un rapporto con le sue conclusioni sulla vicenda, che verrà poi discusso in aula. I sondaggi danno la presidente sospesa come sfavorita

In Brasile il voto finale del Senato legato al processo d'impeachment del presidente sospeso, Dilma Rousseff, si terrà il 20 agosto: un giorno prima della cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro. Lo ha affermato il presidente della Camera, Renan Calheiros. L'apertura dei Giochi, i primi in Sud America, sarà il 5 agosto in un clima di agitazione politica e di preoccupazione per l'epidemia del virus Zika, nonché per più profonda recessione che il paese vive dal 1930. I media locali avevano ipotizzato che il processo Rousseff, accusata di aver violato regole di bilancio, sarebbe potuto finire nel mezzo dei Giochi. Il Senato ha stabilito il 12 maggio l'inizio della causa contro il presidente. Questo prevede che una commissione senta una serie di testimoni e poi presenti le sue conclusioni il 9 agosto. La situazione, almeno al momento, non sembra favorire Dilma. Numerosi sondaggi condotti tra un campione di senatori, infatti, suggeriscono che rischia di essere giudicata colpevole. Se l'ipotesi dovesse concretizzarsi, si dovrebbe dimettere in modo permanente dall'incarico e il presidente ad interim Michel Temer, le subentrerebbe fino alla scadenza naturale del mandato. Secondo alcuni giornali brasiliani, peraltro, sarebbe stato proprio lui a spingere per una rapida conclusione del processo d'impeachment, in quanto ritiene che Rousseff perderà. Il suo obiettivo, in base a quanto scrivono i media, sarebbe infatti ottenere al più presto la legittimità necessaria per prendere dure misure che ritiene necessarie al fine di rilanciare l'economia locale.

http://www.ilvelino.it/it/article/2016/06/30/brasile-il-voto-finale-del-senato-sullimpeachment-per-rousseff-si-terr/58c8040a-e743-4c94-bc2d-5a97741d9dc1/

Dilma Rousseff: «Tornerò per ricostruire il paese»

La presidente del Brasile denuncia che il governo Temer è illegittimo e che continuerà a lottare contro il colpo di stato orchestrato dalle élite

Per descrivere quanto accaduto nel suo paese, la presidente del Brasile (sospesa per 180 giorni) Dilma Rousseff non utilizza mezzi termini, davanti al Fronte Popolare del Brasile: «Si tratta di un golpe, hanno infettato l’albero della democrazia con dei parassiti», una metafora davvero efficace e calzante.

Rousseff ha poi indicato le conseguenze per il popolo brasiliano, nel caso il colpo di stato ordito da Temer dovesse andare fino in fondo con la sua destituzione definitiva. «Ci sarebbero conseguenze permanenti per i diritti dei brasiliani - ammonisce Dilma - per il programma sociale della casa, l’accesso all’educazione, sua tecnica che universitaria». Insomma, il Brasile finirebbe per abbracciare il liberismo più selvaggio.

Forte dei 54 milioni di voti conquistati nelle urne in occasione delle ultime elezioni presidenziali, Rousseff ha ricordato che il governo golpista di Temer «è illegittimo e non ha ottenuto nemmeno un voto», frutto di una congiura ordita dalle élite per porre fine alle politiche sociali in beneficio del popolo brasiliano.

Dilma Rousseff, da vera combattente, una donna abituata a lottare sin da giovane, quando si è trovata in clandestinità e ha subito le torture della dittatura militare, fa una promessa: «Tornerò, se torno ad agosto ricostruisco il paese e cancello l’odio e il razzismo con cui hanno realizzato questo colpo di stato».
http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=5694&pg=16356


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fendente
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Si a volte tornano.
Vedasi in Itaglia dopo "mani pulite". In Itaglia sono tornati ancora più virulenti di prima di "mani pulite" e ne stiamo amaramente pagando le conseguenze (Merkel e Brexit non hanno nessuna colpa)
La profonda crisi in cui si dibatte il Brasile non è nata e crsciuta nei pochi mesi del processo d'impedimento, essa è figlia della corruzione che sta divorando le istituzioni brasiliane da parecchi anni e diligentemente perpetuata, deleteriamente in peggio, dai governi Lula-Dilma.
Una cosa è certa se Dilma non riesce a ritornare si aprono per lei e per Lula altri scenari in cui verrà resa manifesta la loro responsabilità penale.
L'Argentina sta già operando in questo senso e chiede spiegazioni. attraverso la magistratuta con arresti e perquisiszioni, all'ex presidenta come sia riuscita a moltiplicare enormente il suo patrimonio nel bel mezzo della crisi che attanagliava il resto del paese.


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