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CH - Lindt & Sprüngli nr. 1


vic
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http://www.gdp.ch/economia/lindt-si-conferma-al-primo-posto-id153042.html

Economia
Lindt si conferma al primo posto
Le vendite di cioccolato Lindt & Sprüngli registrano un buon fatturato di vendita per l'anno 2016, aumentando del 7% rispetto all'anno precedente.

Ats - 17 gennaio 2017

Lindt & Sprüngli ha continuato la sua crescita nel 2016. Il fatturato del produttore zurighese di cioccolato è aumentato del 7% rispetto all'anno prima, a 3,9 miliardi di franchi.

Corrette dagli effetti del cambio, le vendite sono cresciute dello 0,8%, ha indicato oggi il gruppo con sede a Kilchberg (ZH). La crescita organica del 6% è in linea con gli obiettivi.

Ancora una volta Lindt & Sprüngli è riuscita a registrare una crescita più rapida di quella dell'insieme del settore del cioccolato, ossia guadagnare importanti parti di mercato e migliorare il proprio giro d'affari, secondo gli obiettivi fissati, si legge nel comunicato. Tutte le regioni registrano una progressione.

Per l'insieme di quest'anno il gruppo prevede un importante aumento dell'utile netto, grazie a una riduzione del tasso di imposizione. Il risultato dettagliato sarà reso noto il 7 marzo.


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vic
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Peccato che non si indichi l'impatto della robotica d'avanguardia, specialmente nel maneggiare i cioccolatini a gran velocita'.
C'e' pure l'altro verso della medaglia. Ad esempio le tavolette al latte che si trovano sugli scaffali ticinesi provengono dalla fabbrica di Induno Olona, che sta in Italia, appena al di la' del confine. Dove viene impiegata la robotica umana, prevalentemente femminile, pagata in euro, gia'. Traduzione: come far lavorare i frontalieri a casa loro.

De gustibus:
si', secondo me la Lindt fabbrica il miglior cioccolato. Sara' la ricetta, ma e' pure il latte a fare la sua parte. Cacao? Uhm, in generale ce n'e' sempre meno nel cioccolato, per far posto ai surrogati, naturalmente promossi dalla legislazione UE. Per questo motivo la Lindt scrive bene in evidenza "90 % cacao" sulle sue migliori tavolette.


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SeveroMagiusto
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Grazie al cielo, Vic!
Quando ho visto il titolo del post, temevo di trovarmi davanti ad un articolo che scriveva “peste e corna” della famosa fabbrica di cioccolata. Va ben tutto, umiliateci, rendeteci schiavi e in miseria, ma non toccateci le palle…della Lindt!
Le loro boule per me sono “pura libidine allo stato cioccolatoso” (ne ho appena ingollata una favolosa all’amaretto). E, a proposito, visto che come Svizzero sarai un’autorità in materia, secondo te qual è il modo migliore di gustare il Lindor? Un boccone e via, mescolando guscio e interno, oppure facendo sciogliere il tutto in bocca a poco a poco? 🙂


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vic
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Illustrious Member
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Mi prendi in contropiede.

Sono letteralmente decenni che cerco, senza trovarli, i cioccolatini con dentro la ciliegia intera ed un bel po' di kirsch attorno. Niente da fare, introvabili. Quelle signorine che talvolta reclamizzano la cioccolata nei negozi propongono dei facsimile improponibili.

Per me eran quelli il non plus ultra del cioccolatino.

Poi sono passato alla cioccolata, ehm liquida. Quella bevanda calda che d'inverno e' una delizia. Ma ora, siccome non dovrei piu' bere latte, sono mezzo fritto, addio cioccolata calda. Cosi' la casa si sta riempiendo di te e tisane.

Comunque un quadretto di cioccolato assieme all'espresso lo prendo volentieri.
Il trucco e' di lasciarlo vicino alla tazzina, di modo che comincia a sciogliersi.

Ah, mi viene in mente mia nonna. Quando m'invitava a mangiare la polenta m'aveva insegnato un trucco: la palla di polenta calda con dentro il cioccolato (che si fonde ovviamente). Fin qui la Lindt non c'e' ancor arrivata.

A dir la verita' preferivo la palla di polenta con dentro il gorgonzola.
Erano gli ultimi scampoli della cosiddetta civilta' contadina.

Frammezzo ci fu pure il periodo delle donne casalinghe che confezionavano a casa loro i coniglietti pasquali di cioccolato nella carta argentea o dorata. Davo una mano a mia zia in questo lavoretto, anche per il fatto che mi lasciava mangiare i coniglietti rotti. Altro che robot!

Stavo quasi per dimenticare un dolce molto gustoso a base anche di tanto cioccolato (e tanto latte): la famosa torta di pane, che ha dentro pure uvetta, pinoli e .. grappa.

😉


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fuffolo
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Lindt è ottima ma Sprüngli, quella fatta nei negozi artigianali a Zurigo, è un'altro tipo di esperienza (e di costo). Se la provi ti rendi conto della qualità, e degli ingredienti, industriale di tutte le marche conosciute.
Il rapporto potrebbe essere quello che c'è tra una mozzarella in busta di plastica al supermercato ed una (a chi piace di bufala) mangiata in caseificio appena fatta.


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SeveroMagiusto
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Grazie della dritta Fuffolo.

Vic: non è la stessa cosa, ma la cioccolata calda la puoi fare anche con l’acqua. Peraltro non penso che i Maya preparassero la bevanda col latte di mucca…
I miei primi ricordi di cioccolata e dolcezze varie sono legati a mia nonna (cuoca sopraffina) e a Trieste. Le cioccolate calde erano fatte con il preparato della Van Houten; i cioccolatini erano i “bottoni” della Droste, i quadrati della Cailler, le “bananine” della Perugina… Poi nella bottega sotto casa – allora c’erano soprattutto i “casolini”; i supermercati erano pochi – trovavamo dei favolosi biscotti svizzeri: i “Toggenburger” della Kagi. Da allora li ho trovati solo un’altra volta qualche anno fa in un supermercato dalle mie bande. Erano dei biscotti rotondi decorati a “nido d’ape”, dei frollini unti, da tanto burro che contenevano. Ma per noi bambini non era abbastanza, quindi ci spalmavamo su una zolla di burro e poi sovrapponevamo un altro biscotto. Il tutto veniva poi tuffato nella cioccolata calda. Forse i miei problemi di colesterolo sono cominciati allora…
Per quanto riguarda il gorgonzola…”long life to zola!”. Anche accoppiato al mascarpone, in culo ai puristi! Beninteso se acquisti i due prodotti freschi e li accoppi personalmente, meglio ancora. Anche sciolto su un hamburger (ah, scusa, volevo dire una “svizzera”) adagiato su una fetta di pane abbrustolito che assorba il sugo della carne e il formaggio che cola. O appunto sciolto su una fetta di polenta. Qualche volta propongo agli amici come stuzzichino del pane abbrustolito, caldo, con zola al mascarpone, e quadratini di polenta calda col baccalà mantecato; due bollicine, e la serata comincia bene!
A proposito di formaggi a pasta molle: qualche sera fa abbiamo provato un formaggio francese a latte crudo, prodotto al confine con la Svizzera, dove so che ne esiste una versione simile. Si tratta del Mont d’Or. Una formaggetta dall’aspetto del brie, ma un po’ più alta e più…odorosa. Si mette in un coccio e si cucina una mezz’ora in forno, dopo aver preventivamente aggiunto un po’ di vino bianco in dei fori scavati apposta nel formaggio. Il formaggio fuso va poi servito a cucchiaiate su delle patate cotte al forno con la buccia e gli odori. Una favola. Ci ho bevuto un rosso francese, visto che l’avevo, ma l’avrei visto bene con un Sauvignon o un Gewürztraminer.
Basta! Vado a sbocconcellare qualcosa.
P.S.
Per i tuoi problemi di intolleranza (non solo al latte), dai un’occhiata a questo prodotto – www.kolfarma.it – che avevo suggerito proprio a Fuffolo. E’ un “nutraceutico” che può contribuire a ripristinare le funzioni dell’organismo. Io mi trovo bene. Mi ha aiutato per diverse patologie.


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