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cubainforma
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Percorso e fine delle menzogne

Dopo 57 anni dal vedere la luce, grazie alle azioni e al denaro della CIA, la controrivoluzione interna cubana percepisce la sua fine come attori delle campagne mediatiche contro la Rivoluzione.

Secondo l'oggi declassificato Programma di Azioni Coperte della CIA, approvato dal presidente USA il ​​17 marzo 1960, una delle prime misure era precisamente: "... creare un'opposizione cubana responsabile, attraente e unificata contro il regime di Castro, che si dichiari pubblicamente come tale ... "

Da allora, molti sono stati i gruppi che con la stessa rapidità con cui nascono, scompaiono dopo poco; alcuni per l'emigrazione verso gli USA, il principale fattore mobilizzativo per entrare in tali gruppi in cerca di avalli, dalle lotte intestine nella corsa al denaro, e altri al dichiararsi, pubblicamente, come agenti della Sicurezza di Cuba infiltrati in essi; da qui la mancanza di credibilità nel popolo per il loro atteggiamento da lacchè al servizio di una potenza straniera.

Il 17.12.2014 cambiò, bruscamente, l'orizzonte di questi piccoli e frammentati gruppi, a causa del ripristino delle relazioni diplomatiche tra USA e Cuba, un fatto che permette un maggior flusso di alti funzionari governativi e membri del congresso USA nell'isola, che ora possono comprovare le menzogne e travisamenti che, precedentemente, erano loro trasmessi da cablogrammi o da denunce sulla presunta repressione poliziesca.

Un altro aspetto che funge da catalizzatore di quelle campagne mediatiche è un aumento di cittadini USA che arrivano nelle province cubane, a partire dell'aumento del numero di licenze concesse dal Dipartimento di Stato, in grado di vedere la realtà, rendendosi conto che quello che hanno visto e sentito nel popolo non corrisponde alle storie dell'orrore raccontate dalla stampa USA.

Questo nuovo scenario fa sì che ogni giorno siano meno quelli che nel Congresso USA sostengano una vetusta politica che, da più di mezzo secolo, non ha dato i risultati per cui hanno approvato centinaia di migliaia di dollari ogni anno.

Il cambiamento non sarà da un giorno all'altro, ma ogni nordamericano che ritorna dalla sua visita all'isola, si va convincendo che il suo governo debba lasciarsi alle spalle una politica sbagliata, che non ha raggiunto i risultati attesi, qualcosa di cui sono convinti i membri del Consiglio di Sicurezza Nazionale che hanno approvato i passi compiuti dal presidente Barack Obama.

Questi funzionari hanno pensato che trasmettendo i valori della loro società a quella cubana, permettendo lo scambio di accademici, intellettuali, artisti e studenti, possano raggiungere gli obiettivi più plausibili senza dover logorarsi con una controrivoluzione rozza, ignorante, corrotta, senza sostegno popolare.

Esempio di cambiamento di atteggiamento l'ha appena fornito il Governatore della Virginia, Terry McAuliffe, che ha rifiutato di incontrare questi salariati e ha deciso di ampliare i suoi legami con funzionari cubani, nonostante le pressioni dei membri del Congresso di origine cubana.

McAuliffe ha detto che pensa che l'apertura delle relazioni commerciali è una strategia fondamentale per creare nuove attavità economiche e opportunità per le famiglie, allo stesso modo, in Virginia e Cuba, ed era accompagnato, in tale viaggio, da una delegazione composta da rappresentanti di aziende come Smithfield Foods, Perdue Agribusiness, T. Parker Host, Mountain Lumber Company, Virginia Natural Beef, Forever Oceans, Onduline North America, il Segretario dell'Agricoltura Todd Haymore; della Salute e Risorse Umane, William Hazel; della Tecnologia, Karen Jackson, e rappresentanti della Virginia Commonwealth University, il porto di Virginia, l'Associazione per lo Sviluppo Economico della Virginia ed il Museo di Belle Arti della Virginia.

Forse il Governatore Terry McAuliffe, aveva letto uno dei rapporti inviati a Washington d'allora Capo della Sezione di Interessi all'Avana, come il cablo riservato ID:202438, in data 15.04.2009, in cui dichiarava: [...] " Senza un vero miracolo tra i leader dell'opposizione e una diminuzione della repressione ufficiale delle loro attività, non è probabile che il tradizionale movimento dissidente possa sostituire il governo cubano". [...] "piuttosto indirizzano i loro migliori sforzi per ottenere risorse sufficienti per soddisfare le esigenze della vita quotidiana dei principali organizzatori e dei loro seguaci ..." [...] "... è necessario che cerchiamo altrove, anche all'interno dello stesso Governo, per identificare i più probabili successori del regime di Castro".

Data questa variante, e per evitare di essere in strada, senza soldi, i vecchi salariati, come lo screditato Elizardo Sanchez Santa Cruz Pacheco continuano con la vecchia cantilena che "c'è un sostenuto aumento della repressione politica", qualcosa che non vede né la Chiesa cattolica, né i diplomatici ed ancor meno la stampa estera.

Per loro il tempo stringe e gli abituati a ricevere il loro stipendio mensile dal Nord, non avranno altro modo che emigrare come "rifugiati politici" prima che tali programmi passino a migliore vita, o trovarsi un lavoro nelle centinaia di imprese private che sorgono a Cuba, per non morire di fame.

Questo scenario ci porta alla memoria le parole di José Martí, quando affermò: “Larga tomba si costruisce, con le proprie mani, la malvagità, ed è aperta la fossa in cui lo spirito popolare getta impauriti, coloro che hanno voluto seppellire in essa la coscienza della nazione e l'onore della patria".


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cubainforma
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Il Governatore contro il blocco
http://www.cubainformazione.it/?p=12788


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mincuo
Illustrious Member
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Ogni Paese ha i Conti dello Stato. Perché?
Come perchè?
Perchè sono conti pubblici, sono soldi dei cittadini. Che hanno diritto di conoscere conti e dati.

Beh, non ogni Paese.... A Cuba no, ad esempio, niente conti.
Cuba è di fatto una proprietà della Famiglia Castro, una cosa personale, cosa c'entrano quei pezzenti di Cubani?
Ma non è mica una novità quella dei fratelli Castro.
Tra i tanti come loro che c'erano o che ancora ci sono: Todor Živkov in Bulgaria, Ceausescu in Romania,, Enver Hoxha in Albania, Pol Pot in Cambogia, Kim Il-sung in Corea del Nord, Isaias Afewerki in Eritrea ecc...era lo stesso, niente conti per i pezzenti. E niente dati.
Al posto dei conti c'è invariabilmente el Comandante, el Lider Maximo, el Jefe, il Conducator, il Caro Leader.... Ci pensano loro ai conti.
Che cos'altro vogliono sapere quei pezzenti di sudditi?

E che altre caratteristiche avevano?
Beh, il Partito Unico innazitutto. Quello sempre.
Ma che vogliono quei pezzenti, degli altri Partiti? Scegliere, votare? Non ne hanno già uno di Partito? Non c'è già el Comandante, el Lider Maximo, el Jefe, il Conducator, il Caro Leader?
Non servono altri Partiti.

E poi?
Beh, sempre un bell'apparato militare, di polizia e di censura. Anche quello sempre.
E' per proteggere meglio il popolo. E per renderlo più tranquillo.
Infatti è la prima “conquista sociale” che instaurano ed espandono subito tutti i “Comandanti”.

E poi?
Beh sono tutti Paesi che hanno ridtto o riducono tuttora il popolo alla fame: Romania, Bulgaria, Eritrea, Albania, Cambogia, Corea del Nord....Tutti indistintamente popoli in miseria.

E poi?
Beh, poi hanno le gente che se può scappa. A Cuba più di un decimo della popolazione ad esempio.

E poi?
Beh, poi c'è una caratteristica davvero unica.
Al mondo ce ne sono degli altri dittatori, satrapi, affamatori, banditi, assassini, ladri come loro.
Anche lì vicino a Cuba. Ad Haiti ad esempio c'era François Duvalier ("Papa Doc") che si era autoeletto Presidente a vita, e in Nicaragua Anastasio Somoza, un altro farabutto.

E allora qual'è la caratteristica unica?
Che quelli, i Duvalier, i Somoza, i Videla ecc... sono conosciuti e valutati come dei farabutti, mentre quelli presunti Marxisti (anche se penso che nonostante tutto Marx si rivolti nella tomba) sono SEMPRE e per quanti orrori abbiano prodotto magnificati come autori di grandi “conquiste sociali”.
Eppure sono regolarmente dittatori militari, con tanto di divisa, Partito Unico, regolarmente la gente ha zero diritti, zero possibilità di votare, e regolarmente i popoli sono in miseria, coi 10 o 20 dollari al mese per vivere e la tessera per avere un hamburger misto a soia di 250 grammi, ma solo una volta ogni 15 giorni, come a Cuba.
Ma quelle porcherie si tramutano in meravigliose “conquiste sociali”.
Una caratteristica ormai da un secolo. Fin dai Paradisi dei lavoratori comprese le loro mitiche conquiste sociali fatte di centinaia di campi di lavoro forzato.


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spadaccinonero
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@mincuo

la possibilità di votare non la definirei una conquista sociale...


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sankara
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Beh sono tutti Paesi che hanno ridotto o riducono tuttora il popolo alla fame: Romania, Bulgaria, Eritrea, Albania, Cambogia, Corea del Nord....Tutti indistintamente popoli in miseria.

Nulla da eccepire su quanto scrivi. La Cambogia di Pol Pot e' stata qualcosa di inenarrabile, un orrore di cui si parla pochissimo o niente. Purtroppo Paesi come la Bulgaria e la Romania non hanno conosciuto miglioramenti nemmeno dopo la fine del "socialismo reale", anzi forse la situazione economica per la popolazione e' addirittura peggiorata. Bisognerebbe pero' aggiungere che Paesi come Vietnam, Polonia, Ungheria e Cecoslovacchia non erano fortunatamente cosi' ridotti alla fame, forse grazie ad un regime un po' piu' "morbido" rispetto agli altri o a "conducator" piu' "illuminati"...


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sankara
Honorable Member
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@mincuo

la possibilità di votare non la definirei una conquista sociale...

Spadaccino, non sara' stata una conquista sociale, oggi in particolare con l'adozione di sistemi elettorali maggioritari e con liste bloccate e la propaganda dei mass media sono in effetti una farsa, pero' tu oggi sponsorizzeresti un'abolizione del diritto di voto? Un Mario Draghi, per fare un nome a caso, penso che concorderebbe...


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spadaccinonero
Illustrious Member Guest
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@mincuo

la possibilità di votare non la definirei una conquista sociale...

Spadaccino, non sara' stata una conquista sociale, oggi in particolare con l'adozione di sistemi elettorali maggioritari e con liste bloccate e la propaganda dei mass media sono in effetti una farsa, pero' tu oggi sponsorizzeresti un'abolizione del diritto di voto? Un Mario Draghi, per fare un nome a caso, penso che concorderebbe...

lui concorderebbe comunque dato che ha ampiamente dimostrato che la sovranità degli Stati non esiste più

è un cane che si morde la coda, gentile Sankara

per come la vedo io si può solo ribaltare il tavolo e smettere di giocare

l'ho detto anche al makkia, non so dove potrebbe portare un'azione del genere


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