Dove mettiamo gli immigrati? “Compriamoci una nazione!”

Arrenditi. Non c'è niente da fare: vedono dei problemi solo l'aspetto statico, e cercano soluzioni statiche; non riescono a capire che le risoluzioni statiche non esistono, generano immediatamente problemi dinamici che richiedono risoluzioni dinamiche.

Aiutiamo a casa il Marocco sviluppando la sua produzione di agrumi … fatto … ora ce lo troviamo come competitore temibile (prodotto migliore a più basso costo) nel settore; che facciano vetrifichiamo la Sicilia come hanno fatto gli Spagnoli con il sud della Spagna.
http://www.melabu.it/almeria-citta-ricoperta-serre/

Ovviamente si tratta di un esempio banale, ma può servire per capire.

Mi e' piaciuto molto il suo paradosso. Ma si puo' migliorare:
nigeriani, maliani, libici, gente del Bangladesh... li mettiamo assieme in Italia, cosi' al momento buono, quando cominciano a scannarsi, entriamo anche noi nell'orgia di sangue!

Di sicuro a me non passa per la mente di trasferire gli africani in Brasile (un'altra volta!) ne' tantomeno di rifare un nuovo stato africano ... per farci immigrare gli africani. Queste sono burlette, magari pure consapevoli!
(pero' sono divertenti)
Comunque si', basta volerlo e si risolve il problema IMMIgrazione con schiocco di dita! Confermo tutto.

SanPap;238917 wrote:
Aiutiamo a casa il Marocco sviluppando la sua produzione di agrumi … fatto … ora ce lo troviamo come competitore temibile (prodotto migliore a più basso costo) nel settore; che facciano vetrifichiamo la Sicilia come hanno fatto gli Spagnoli con il sud della Spagna.
http://www.melabu.it/almeria-citta-ricoperta-serre/

Ovviamente si tratta di un esempio banale, ma può servire per capire.

@SanPap
L'aiutiamoli a casa loro della UE ha un'unica caratteristica essenziale: deve picchiare in c*lo all'Italia ed essere favorevole alla Germania (nostro principale competitor per i prodotti industriali), l'esempio degli agrumi l'hai fatto tu, avresti potuto fare anche quello dell'olio tunisino o del riso cambogiano. Risulta che la Germania produca agrumi, olio o riso? A me no, però in cambio sono sicuro che la UE si è aperta nuovi mercati per esportare le auto tedesche. Avremmo potuto esportarle anche noi... solo che non le produciamo più, e perchè? Perchè qualche genio ha pensato a mettere le quote latte, ma si è dimenticato di mettere le quote automobili, che creano molti più squilibri (come stanno vedendo bene anche anche negli USA).
Non conosco bene la situazione, ma mi sembra strano che non si vedano in giro bisarche di auto cinesi a prezzi stracciati, però li aiutiamo a esportare i loro cenci, che potremmo produrre anche noi... bisognerebbe indagare.
La mia liguria è già vetrificata, bel ricordo dell'Italia di mezzo secolo, quando eravamo degli ottimi produttori floricoli, ma vuoi mettere quanto vengono a costare i fiori in euro, quando puoi aiutare gli equadoregni e i kenioti ad esportare i loro. Adesso le serre sono tutte abbandonate, così ne soffre anche l'indotto; un mio caro amico d'infanzia lavorava nell'azienda di famiglia e faceva il serrista, viveva in una villa da paura con anche la voliera, mi hanno detto ultimamente che ora lavora in un "Self" come commesso.

e le lenticchie canadesi (a Natale ho casualmente guardato l'etichetta delle lenticchie, provenivano dal Canada … le famose lenticchie canadesi … non le conoscevi ?! )
a Bogliasco mi ricordo le serre per i fiori nelle fasce ricavate dagli argini del torrente, tra gli ulivi e le siepi di lavanda: un equilibrio di produzione e rispetto della natura, ma li vuoi paragonare con i fiori olandesi … prodotti in africa ( filiera della B****r, hanno delocalizzato, ci hanno messo un anno, ma ora tutto funziona alla perfezione: li ho chiamati per avere informazioni sulle piante per le siepi che propongono a catalogo, volevo sapere quale era il loro portamento - se sono rampicanti necessitano di un supporto se arbusti no, non è una domanda difficile - ho ottenuto un silenzio imbarazzato, povera centralinista romena, una vittima anche lei …)

SanPap;238923 wrote: e le lenticchie canadesi (a Natale ho casualmente guardato l'etichetta delle lenticchie, provenivano dal Canada … le famose lenticchie canadesi … non le conoscevi ?! )
a Bogliasco mi ricordo le serre per i fiori nelle fasce ricavate dagli argini del torrente, tra gli ulivi e le siepi di lavanda: un equilibrio di produzione e rispetto della natura, ma li vuoi paragonare con i fiori olandesi … prodotti in africa ( filiera della B****r, hanno delocalizzato, ci hanno messo un anno, ma ora tutto funziona alla perfezione: li ho chiamati per avere informazioni sulle piante per le siepi che propongono a catalogo, volevo sapere quale era il loro portamento - se sono rampicanti necessitano di un supporto se arbusti no, non è una domanda difficile - ho ottenuto un silenzio imbarazzato, povera centralinista romena, una vittima anche lei …)

@SanPap
No, non conoscevo le lenticchie canadesi e nemmeno gli affari della Bayer in Africa, ma mi sembrano ulteriori conferme della mia teoria. L'unica tradizione millenaria che la UE non disconoscerà mai è quella dello sfruttamento.
Già mi immagino, in caso qualcuno agisse per alzare i salari degli agricoltori sfruttati, la Confqualcosa del paese fare affermazioni tipo: "Nooo!!! Sono in pericolo N posti di lavoro perchè non arriverebbero più gli investimenti esteri!"

Siamo da anni a un bivio che ci mette davanti soluzioni discutibili una strada porta ad essere un paese serio che difende con intelligenza e lungimiranza i propri cittadini capendo dove va il mondo è agendo di conseguenza. L’altra strada porta allo sfascio dello stato sociale appesantito da troppi furbetti italici e non, la desertificazione industriale che colpisce i piccoli perché i grandi delocalizzano e infine un massacro dell’anima del bel paese che reagisce chiudendosi a riccio sperando che passi presto la buriana. Secondo voi quale strada abbiamo scelto? Dai vostri commenti credo “ la seconda che hai detto”...,,,