Come noto nelle elezioni USA conta la vittoria secca in ciascuno stato, che sia al 51% o al 100% non fa differenza.
Dove Trump ha vinto la percentuale di voti a suo favore à stata più netta.
Sommando le percentuali pure e semplici dei singoli stati, indipendentemente dal numero di votanti e di grandi elettori, Trump ha raccolto mediamente il 49% dei voti e Biden il 48%.
Nell'ipotesi di brogli questi si sarebbero concentrati com'è ovvio sugli stati più neutrali, tralasciando quelli più nettamente repubblicani.
I dati - non aggregati - sono questi
Indizi? Chi si è informato su quanto sta succedendo nei riconteggi e nelle audizioni pubbliche nei vari stati ha capito che sono successe cose turche : 'spikes' da 300 000 voti tutti per Biden che sono apparsi improvvisamente nella notte, macchine conta voti che contavano quello che il software gli diceva di contare, scrutatori repubblicani ai quali era impedito di vedere le schede ecc. ecc. Roba da Paese del terzo mondo. Quello che i democratici stanno facendo è un colpo di stato vero e proprio. C'è però il lato pericoloso per i dem : il 30% del loro elettorato, secondo i sondaggi, crede che ci siano stati i brogli e unito al 70% degli elettori repubblicani che sono convinti che le elezioni sono state rubate, vuol dire delegittimazione della nuova amministrazione presso una buona parte dell'opinione pubblica, qualunque cosa faccia Trump. Ai lobbisti che manovrano Trump importa poco, loro pensano di dare la cittadinanza a 11 milioni di immigrati irregolari sperando che questi poi votino dem alle prossime elezioni. Stanno mettendosi contro i bianchi e stanno destabilizzando il Paese. Gli USA sono diventati una polveriera sociale, altro che superpotenza.
D'accordo. Sono cose che qui su CDC sappiamo tutti. Peraltro sono cose assenti dall'informazione ortodossa e all'esame di giudici non insospettabili. I numeri invece sono pubblici (come del resto i "sorpassi" nei conteggi), e suggeriscono non solo la presenza di brogli, ma anche la loro influenza decisiva.
Sui brogli non ci piove. In realta' la cosa maggiore NON sono i brogli ma la separazione dell'apparato militare e informativo in due correnti contrapposte e potenzialmente pronte al confronto aperto: i militari e le agenzie di informazione sono di fronte uno all'altra pronte a tirar fuori la pistola, come nei western d'antan. Ragionare sul perche' o sui perche' e' forse prematuro dato il poco che ufficialmente ed ufficiosamente si sa.
Personalmente ho una teoria: la CIA detiene le chiavi dell'egemonia sul mondo intero a prezzo della nazione americana in senso stretto: e' il piano sionista 'rettificato', con annessa la 'legittimazione' post-shoa' e internazionalismo di complemento. Balle: dei restanti stati se ne fregano. I militari invece detengono il centro del potere USA ma non hanno la proiezione internazionale ( dovuta a saperi e poteri segreti ) necessaria per imporre a tutti la loro agenda: e' il piano post II G.M. riveduto e corretto dopo l' '89 ma carente di una legittimazione internazionale 'aperta': il RussiaGate l' ha bloccata sul nascere ( serviva solo a quello, non era necessaria la prova provata ) e l'attrazione della Cina nell' orbita internazionalista ha reso impossibile la 'sponda'.
E' dunque una lotta a chiasmo, in cui entrambi i contendenti sono avvinghiati in una lotta mortale per l'egemonia all' interno dell' Impero.
La esporteranno ? Sara' prima o dopo quella interna ? Nulla e' da escludere.
Forse non lo avete notato se non seguite qualche media americano ma Trump ha iniziato la campagna elettorale per il 2024. In teoria stava sostenendo i senatori repubblicani che andranno ai voti a Gennaio e che potrebbero benissimo mantenere repubblicano il senato, cosa importantissima negli USA. Biden sarà costretto a mediare. L'aria però era da campagna elettorale sua e probabilmente non smetterà perché vuole dimostrare al 'vecchietto vincitore' che il consenso del popolo americano è dalla sua parte.