Erdogan a Gaza il 5 luglio
Dopo mesi di rinvii e pressioni statunitensi, il premier turco visiterà la Striscia tra una settimana. Obiettivo, farsi leader nella regione e all'interno della Fratellanza.
giovedì 27 giugno 2013 13:49
Roma, 27 giugno 2013, Nena News - La visita di Erdogan a Gaza si farà, dopo mesi di tentennamenti e pressioni esterne, soprattutto da parte degli Stati Uniti che temevano che un viaggio ufficiale del premier turco nella Striscia governata da Hamas potesse mettere in pericolo il processo di riconciliazione con Tel Aviv.
Il primo ministro turco visiterà Gaza tra una settimana, il prossimo 5 luglio. Lo ha annunciato oggi il segretario generale di Hamas, Abdelsalam Siyyam, in un'intervista con il quotidiano Falestin. "Una delegazione del governo e una della stampa sono già arrivate nella Striscia due giorni fa - ha aggiunto Siyyam - Hanno incontrato il primo ministro Haniyeh e il vice ministro degli Esteri Hamad, per organizzare la visita". Haniyeh, insieme al capo del politbiuro di Hamas Meshaal avevano incontrato Erdogan una settimana fa ad Ankara.
Il mese scorso, reiterando l'intenzione di un viaggio a Gaza, Erdogan aveva detto di voler andare anche in Cisgiordania, come messaggio alle due fazioni politiche palestinesi, Hamas e Fatah, e ai loro deboli tentativi di unità nazionale.
Un viaggio atteso, soprattutto da Erdogan, che nell'anno appena trascorso ha fatto di tutto per ritagliarsi un ruolo di primo piano nel mondo arabo. Abbandonato il vecchio alleato Assad al suo destino, il premier turco - il cui partito è parte del movimento dei Fratelli Musulmani - si è avvicinato ai Paesi del Golfo, accogliendo, finanziando e sostenendo in svariati modi i gruppi di opposizione siriani.
E ora Gaza: da tempo Erdogan guarda alla causa palestinese come ad un modo per farsi amare nella regione e assurgere al ruolo di leader. La bandiera palestinese va quindi sventolata, anche se con l'altra mano si fanno accordi commerciali e militari con Israele. Il caso della Mavi Marmara - nave di attivisti turchi diretta a Gaza e attaccata da un raid militare israeliano in acque internazionali - e l'uccisione di nove cittadini turchi avevano provocato una rottura dei rapporti diplomatici tra i due Paesi. Ad intervenire era stato il presidente Obama durante la visita di fine marzo in Israele: Netanyahu chiese scusa alla Turchia e gli affari ripresero senza grossi intoppi. Nena News
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