Notifiche
Cancella tutti

Ex agente CIA: sparano sulla Rivoluzione


cubainforma
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1957
Topic starter  

www,cubainformazione,it

Sparano: Il bersaglio è la Rivoluzione

Raul Antonio Capote

Nel mondo di oggi quasi nulla è spontaneo, molto meno quello che accade in Internet e ancor meno sui social network digitali. Ricordo i giorni prima della pubblicazione della denuncia conosciuta come 'Le ragioni di Cuba', nel 2011, il capitolo finale era pronto per andare in televisione, il 4 aprile, e dissi a Iroel Sanchez, penso che dovremmo stampare e salvare tutto ciò che appare su Google circa l'agente degli Organismi della Sicurezza dello Stato che apparirà nella denuncia; saggia idea, ore dopo della pubblica rivelazione contro i piani del governo USA e, specialmente, della CIA contro Cuba, migliaia di menzioni, centinaia di articoli, commenti, ecc, scritti da o su quell'intellettuale, apparentemente contro-rivoluzionario, ora conosciuto come combattente rivoluzionario, scomparvero, come per magia aveva cessato di esistere su Internet.

Attrezzature di lavoro dotate della necessaria logistica, gestite direttamente dai centri di operazioni di guerra psicologica dei servizi speciali USA, preparano e realizzano i piani contro Cuba, la voce prefabbricata, la calunnia, la falsa notizia, tutto è utilizzato per creare inquietudine e seminare la delusione, il dubbio, la paura, la confusione, le reti sociali sono ampiamente manipolate e si costruiscono leader di opinione spurie, che lavorano con falsi profili, gruppi di persino dieci persone condividono uno o diversi pseudonimi, alcuni di questi ciber-mercenari hanno diversi profili, veri maestri del pettegolezzo, delle dicerie, della menzogna sono emersi da questi ranghi.

Il tentativo di creare una blogosfera controrivoluzionaria non ha dato risultato, la creazione di una piattaforma cubana di blog e l'emergere di una blogosfera rivoluzionaria, ha convertito tale scenario in molto complesso per la CIA. La cosiddetta "Stampa Indipendente", formata, addestrata e pagata dagli USA attraverso la Sezione di Interessi degli Stati Uniti all'Avana, non è mai riuscita ad essere credibile, screditata, sminuita, entrò in una crisi senza uscita e cessò di essere utile.

Si è anche cercato di costruire reti di info-comunicazioni all'interno del paese, utilizzando mezzi tecnici che potessero operare "in modo indipendente" dallo stato cubano, che non possano essere "controllati" dal Ministero delle Comunicazioni o dal Ministero degli Interni; in violazione di leggi nazionali ed internazionali.

Il cambio di strategia contro Cuba, motivato dal fallimento di più di 50 anni di piani per sconfiggere la Rivoluzione, si basa sulla creazione di una piccola e media classe borghese opposta alla Rivoluzione, ha lo scopo di organizzare settori socialdemocratici, neo annessionisti e plattisti, con persone scollegate dalla realtà del mondo in cui vivono e dal paese.

Gli imprenditori hanno spazio nel socialismo, gli innovatori, i razionalizzatori, che cercano risposte, iniziative a beneficio dell'economia nazionale, hanno il loro posto nell'Associazione Nazionale di Innovatori e Razionalizzatori (ANIR), per esempio, ed in ogni impresa statale cubana ci sono cellule di base di tale organizzazione. Lo Stato protegge e stimola l'iniziativa creatrice, che permette sostituire le importazioni, il socialismo ha bisogno dell'inventiva, della creatività, grazie a tale creatività il paese è riuscito a sopravvivere a mezzo secolo di aggressioni economiche.

Gli inventori e razionalizzatori rivoluzionari li muove l'altruismo, il desiderio di contribuire al benessere di tutti, allo sviluppo dell'economia nazionale, ed hanno giocato un ruolo di primo piano nella resistenza del nostro popolo.

Ma colui che l'Impero promuove dentro Cuba, è l'imprenditore individualista, l'uomo egoista, pieno di ambizione e senza scrupoli di alcun tipo. La nuova strategia promuove la cosiddetta "imprenditorialità" alla maniera dell'impresa privata, la stessa cosa con un nuovo nome, promuovere la self-made woman o self-made man (donna/uomo che si fa sa sé) del capitalismo.

Questa classe, questa nuova controrivoluzione ha bisogno di una nuova stampa, ha bisogno di una stampa d'affitto, comprare giornalisti, comprare coscienze, "convincere" alcuni con gli argomenti del pensiero neoliberale, con le insidie ​​della fine della storia, dell'uomo di Musil, il nulla vale e il tutto è permesso del postmodernismo, il si salvi chi può, l'essenza della dottrina borghese primordiale.

Il Capitalismo non crede nell'essere umano lo disprezza e sfrutta, compra e vende, lo utilizza, sa come farlo, ha l'esperienza di secoli, sa come tirar fuori il peggio da lui.

Un prodotto tipico del sistema capitalistico è lo schiavo assunto, schiavo che "disprezza la Libertà; accenta come folli i ribelli, rivoluzionari, dissidenti; educa i propri figli in modo che sappiano obbedire, e si sente orgoglioso di tradire, anche, quelli che lottano per lui". L'essere un mass consumer democracy (consumatore di democrazia di massa), del sogno d'oro, che crede che è libero quando in realtà mai, nella storia, è stato tanto schiavo.

La fitta rete di media e social network tessuta intorno Cuba, con alleati interni e collaboratori, gente che un giorno è capace di scrivere sulla stampa popolare rivoluzionaria, Granma, Juventud Rebelde, ecc, e il seguente sulla stampa nemica; gente capace di negare ciò che affermarono con forze ore prima, per convenienza; gente che pensa e scrive secondo i dettami di chi li pagare di più; gente che scrive per i media privati ​​al servizio del capitale, ovviamente, per soldi, come ho detto, tutto questo ha un unico scopo: screditare lo stato rivoluzionario, indebolire i pilastri che sostengono l'istituzione rivoluzionaria.

Giovani quadri della UJC, FMC e PCC sono bersaglio di campagne ben organizzate, preparate meticolosamente, articolate da parte dei grandi media o da media digitali di ultima creazione, che agiscono insieme per costruire un'immagine negativa dei quadri rivoluzionari, degli intellettuali, degli artisti impegnati con il loro popolo e con la loro Rivoluzione.

Necessitano togliere dal gioco persone come Randy Alonso, Iroel Sanchez e tanti altri giornalisti, comunicatori sociali, che non affittano la loro vergogna ed il loro onore, hanno bisogno di screditarli con qualsiasi mezzo, per questo si avvalgono delle più basse risorse del giornalismo da paparazzi, li fanno bersaglio di satire sui social network, travisando quello che dicono ed usano, spudoratamente, la menzogna.

L'attacco mediatico contro le parole di Randy sull'ex cubano Ortega (lo stesso, Ortega, si è dichiarato ex cubano, o no?). Non ha altra giustificazione, era contro Randy la questione, dopotutto forse alcuni di coloro che hanno guidato la valanga di calunnie sono tanto ex cubani come Ortega, capaci di negare la propria bandiera, la propria storia e le loro radici.

Il bersaglio è la Rivoluzione, il bersaglio sono i suoi difensori, la strategia del golpe blando stabilisce come una delle sue regole fondamentali distruggere i pilastri basici che sostengono lo Stato. Non è quello che stanno cercando di fare?

Verità, mezze verità, vere e proprie bugie, calunnie, voci, il "meglio" dell'arsenale propagandistico controrivoluzionario, viene miscelato in una pesante bordata, mentire, mentire e tornare a mentire, il denaro fluisce dalle casse dell'Impero e ci sono anime che si vendono a buon mercato.

Il bersaglio è la Rivoluzione ed il suo immediato futuro, perciò non vogliono lasciare pietra su pietra, perciò cercano di seminare la confusione, lo scoraggiamento, la smobilitazione, perciò promuovono l'egoismo, la mancanza di fede, la bassa autostima nazionale.

I cavalieri dell'apocalisse cavalcano intorno all'isola, non importa il nome che portano, non importa il travestimento che si pongono, le m
aschere che utilizzano, sono i messaggeri della restaurazione del capitalismo, l'unico modo per distruggere la Rivoluzione e, infine, rubare l'anima di Cuba.


Citazione
Condividi: