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Francia-Mèlenchon-X sinistra sempre alternativa a Psf


marcopa
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Le Parti de la Gauche di Mèlenchon afferma che il voto francese ha punito il Psf ma che quando il Front de la Gauche (Parti de la gauche insieme al Pcf) si è presentato in modo autonomo ha avuto un buon risultato. Quindi sempre deve essere autonomo dal Psf.

Tornerò sul tema. Sul risultato della sinistra alternativa al Psf in queste elezioni e delle sue prospettive ha scritto in Italia Checchino Antonini su Popoff globalist.

marcopa

Le Parti de gauche pointe un vote sanction pour le PS

Pour le Parti de gauche, si la gauche a subi une défaite,

le Front de gauche tire son épingle du jeu.

Hier soir, le PG, pour qui « la gauche a subi une défaite », s’est félicité de « très belles performances des listes Front de gauche autonomes ». « J’observe que le Front de gauche, lorsqu’il est présent sous cette étiquette ou lorsqu’il est allié avec E.E.L.V, fait à peu près partout des scores à deux chiffres », a réagi Jean-Luc Mélenchon, coprésident du PG. « Dans l’ensemble, même si c’est difficile à dire, cela signifie clairement qu’une partie de l’électorat a voulu s’emparer de cet espace politique pour montrer son opposition aux politiques gouvernementales menées par la majorité actuelle », a pour sa part commenté Martine Billard, pour qui une chose est sûre : « Si nous étions partis ensemble, systématiquement avec le Parti communiste, nous aurions pu enregistrer, dès le premier tour, des scores importants. » La coprésidente du Parti de gauche souligne de beaux résultats, comme à Guéret (Creuse) où la liste Front de gauche, à plus de 15 %, passe devant le Front national, à Avignon (Vaucluse), avec 13 % , ou à Tarbes (Hautes-Pyrénées), avec 14,50 % des voix.

Rééquilibrage

Jean-Luc Mélenchon a pointé « des résultats dans de nombreuses villes qui traduisent un enracinement et une nette progression, faisant ainsi du Front de gauche l’alternative dynamique à un PS en déconfiture ». Pour le PG, qui avait comme stratégie de présenter des listes autonomes dans les villes de plus de 20 000 habitants, « il y a une volonté claire dans les milieux de gauche de sanctionner la politique du gouvernement ». Mais pour Jean-Luc Mélenchon, les scores des listes Front de gauche autonomes prouvent qu’« un rééquilibrage est en cours à l’intérieur même de la gauche ».

http://www.humanite.fr/politique/le-parti-de-gauche-pointe-un-vote-sanction-pour-le-561585


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marcopa
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Perché la Francia non vota più o vota Le Pen
Marine Le Pen impazza sulle tv che censurano la sinistra. Così la gente non vede alternative al fiscal compact e Hollande può sembrare l'antidoto e non il virus [Checchino Antonini]
Redazione
lunedì 24 marzo 2014 13:11
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di Checchino Antonini

Quando l'insicurezza sociale e la miseria nuociono gravemente alla democrazia. Il tasso di astensione in Francia ha registrato ieri, in occasione del primo turno delle municipali, un nuovo record, oltre il 35% a livello nazionale e più della metà della popolazione che nemmeno s'è iscritta alle liste elettorali in grandi città come quella della cintura parigina. E' una sanzione per le politiche liberiste e social-liberiste anche dove governa il Partito socialista che, dall'Eliseo, ha di nuovo disilluso le aspettative popolari all'indomani della cacciata di Sarkozy: servizi pubblici amputati, politiche sociali trascurate, tagli al budget per la cultura, democrazia partecipata rimasta lettera morta.

Raramente, è stato segnalato, in Francia una tornata elettorale intermedia si è sviluppata in un contesto tanto ostile alla presidenza. Secondo gli ultimi sondaggi, Hollande e il suo primo ministro Jean-Marc Ayrault godono della fiducia di appena il 20 o 25 per cento dei francesi. E una cappa mediatica avvolge il risultato del Fn che è grave anche se il partito dei Le Pen ha presentato liste solo sul 7% del territorio. L'Humanite, quotidiano del Pcf, denuncia l'oscuramento nei fatti delle maree spagnole (ignorate anche dai giornali nostrani), delle grandi marce per la dignità dei lavoratori dello stato spagnolo che si sono tenute a ridosso dell'apertura delle urne francesi. Ma la censura in campagna elettorale nei confronti delle forze di sinistra è stata pressoché totale - mentre lo stesso non si può dire per il Front national coccolato dai grandi media - e viene denunciata dal Front de gauche con tabelle piuttosto allarmanti che ricordano una dinamica tipica in Italia dove l'estinzione della sinistra è stata una profezia che alla fine s'è autoavverata grazie all'insistente oscuramento e ai ripetuti annunci di morte che hanno costituito un senso comune interiorizzato dai cittadini-spettatori che si sono visti costruire il mito di Grillo solo in apparenza antitelevisivo.

Anche in Francia sembra impossibile che si denuncino in televisione i massacri sociali determinati dalle direttive Ue su debito e competitività. Olivier Besancenot (Nuovo partito anticapitalista, Npa) ha spiegato che l'astensione record registrata nel primo turno ha dimostrato «che il sistema politico è carbonizzato». «Prima ancora del risultato del Fronte nazionale, c'è l'astensione. La prima lezione di oggi è che il sistema politico è carbonizzato», ha detto l'ex candidato dell'estrema sinistra francese che nel 2007 registrò un impressionante 4,8% alle presidenziali presentandosi con la Lega comunista rivoluzionaria che poi decise di avviare il percorso che avrebbe costruito l'Npa. Aveva 33 anni e per tutti è il "postino rosso" che lavora in un sobborgo di Parigi.

«Se si somma l'astensione con le persone che non sono registrate nelle liste elettorali vuol dire che la maggior parte delle persone ha scelto di non votare». I risultati del primo turno, che delineano una svolta del Fronte Nazionale, costituiscono «un grande schiaffo dato nel modo peggiore» al governo di Jean - Marc Ayrault. «Si può dire un grande grazie alla politica del governo - ha spiegato amaramente - che rafforza solo la svolta di estrema destra».

Besancenot si è detto pronto a lavorare a un'«insurrezione democratica», in modo perché «tutti quelli che hanno il cuore a sinistra e che sono molto preoccupati possano sperare di nuovo e che la paura cambi campo». Per il Front de gauche il risultato potrebbe anche ribaltarsi al prossimo turno in molte situazioni purché la gauche sia determinata a voltare pagina rispetto alle politiche di austerità. La presenza di una opposizione di sinistra al governo socialista è difficile da conteggiare per via della divisione a sinistra e del carattere municipale della tornata ma questa opposizione in più di 100 città, con il Front de gauche e l'Npa, supera il 10 % dei voti.

«Ecco quello che accade se la gente non vede alternative credibili alle politiche del fiscal compact - commenta, con Popoff, Nicoletta Dosio, valsusina No Tav e candidata per il Nord Ovest della Lista Tsipras - i risultati francesi dimostrano che quelle politiche sono fatte apposta per mettere all'angolo ogni speranza di difesa di un futuro comune e le istanze di uguaglianza e libertà. La mannaia dell'Ue, infatti, colpisce immediatamente il tenore di vita e i diritti e scatena la guerra tra poveri che non trovano strumenti per difendere collettivamente lo stato sociale. A governare nel mito dell'Europa delle banche i risultati sono questi, la gente pensa che si possa salvare solo da sola mentre solo le lotto comuni di chi sta in basso possono essere utili e proprio per questo, come dimostrano i dati sulla censura, vengono oscurate. L'unico modo per dare voce all'Altra Europa è dire che l'Europa si può solo demolire collettivamente in base a un modello di socialità e internazionalismo, se pensiamo di "aggiustarla" la protesta sarà catalizzata su spinte xenofobe come quella del Fn in Francia».

«In Francia, come nel resto d'Europa, non c'è solo la Le Pen - dice Fabio Amato, coordinatore europeo della campagna di Tsipras e candidato nell'Italia centrale - a contrastare le politiche antipopolari di Hollande e della Troika c'è un'opposizione di Sinistra a questa Europa. Un'opposizione che non gioca sul sentimento nazionalista, sulla propaganda xenofoba e razzista contro gli immigrati, ma sul tema della rifondazione democratica e sociale dell'Europa. Sulla disobbedienza ai trattati neoliberisti e alle loro regole che producono recessione economica, disuguaglianza e disoccupazione. Un'opposizione che alle Europee sarà unita con il Front de Gauche, nel sostegno alla Sinistra Europea e ad Alexis Tsipras. E' l'unità dei popoli, e non la loro divisione su basi nazionaliste, che può battere l'austerità e la grande coalizione che la sostiene».

Ma la borghesia preferisce lo spauracchio di Marine Le Pen per potersi raffigurare da antidoto. Ma è il virus.

Intanto, mentre Grillo e Salvini esultano per il dato francese, Paolo Ferrero, segretario del Prc dice che «La soluzione alla crescita del FN in Francia è fare come la Grecia e cioè costruire una sinistra vera, antiliberista, che metta al centro la giustizia sociale e la difesa del welfare, rovesciando le politiche di austerità e il funzionamento di questa Unione Europea. Per questo anche in Italia vogliamo fare Syriza, per questo siamo impegnati per le elezioni europee con la lista L'Altra Europa con Tsipras. Dal neoliberismo se ne esce a sinistra oppure la barbarie sociale dovuta all'austerità si trasforma in barbarie politica e nel successo dei razzisti».

http://popoff.globalist.it/Detail_News_Display?ID=100166&typeb=0&Perche-la-Francia-non-vota-piu-o-vota-Le-Pen


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dana74
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le fregnacce insulse di Antonini erano già state postate
i moralmente superiori crepano di invidia?

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=69151

Come mai?

Dieudonné e la libertà di espressione secondo il massone Mélenchon

Dieudonné disgustato da Jean Luc Mélenchon

Dal blog di Paul-Éric Blanrue:
http://blanrue.blogspot.fr/2014/01/le-trotskiste-melenchon-du-grand-orient.html
Il trotskista Mélenchon, del Grande Oriente di Francia, parla dell’affare Dieudonné:
“Noi abbiamo vinto, noi repubblicani, quindi gli altri si chiudano la bocca … bisogna reprimere con pugno di ferro … Non tutte le espressioni sono permesse. Non vi è libertà assoluta”.
http://andreacarancini.blogspot.it/2014/01/dieudonne-e-la-liberta-di-espressione.html

al link c'è anche il video

La sinistra è marcia dato che è una creatura delle banche, della finanza e della massoneria

E' così evidente in ogni cosa che fa


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marcopa
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Si, Antonini era già presente, l' ho riproposto per collegarlo alle posizioni di Mèlenchon.

Il tema di una sinistra alternativa al partito Socialista europeo e quindi all Unione europea è importante e purtroppo non riuscirò ad approfondirlo in modo chiaro in questi giorni.

Però rimarrà presente sicuramente fino al 25 maggio e ci sarà modo di parlarne in modo adeguato ("adeguato" per tempo disponibile e per chiarezza nei contenuti).

Non ho resistito però alla tentazione di proporlo subito,

basta leggere Repubblica e l' Unità e si vede che per loro non c'e' sinistra in Francia al di fuori del Psf.

Ed anche il manifesto parla di batosta della sinistra come se Hollande fosse l' unica sinistra francese esistente e possibile.

Non è così, ci sono altri ambienti, piccoli ma di dimensioni "visibili". Le Fronte de la Gauche ha preso nelle principali città dal 5 al 7%. E a Parigi era diviso con il Pcf alleato del Psf (qui Mèlenchon da solo ha preso comunque il 4,60%, e i Verdi quasi il 10%).

Ma soprattutto è POSSIBILE una sinistra alternativa al Partito socialista europeo e all' UE.

In Italia la Lista Tsipras è rappresentata da una giornalista di Repubblica....e da Vendola..ne parlano il Fatto quotidiano e il manifesto ma con il loro taglio, non alternativo al centrosinistra.

Ma Tsipras è, nel suo paese, alternativo ai socialisti greci.

Comunque vedremo gli sviluppi futuri e ricordo...

il 12 aprile manifestazione nazionale a Roma, tema principale, anche se non l' unico, l' opposizione alle politiche dell' austerità.

Oggi questo appuntamento ha acquistato "importanza" rispetto a dieci giorni fa, anche per la marcia di Madrid di sabato 22 marzo.


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