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Giuda e la Polonia


Stodler
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Da un commento al blog di Bagnai

Giuda14 gennaio 2016 02:22

Mi permetto di intervenire perché ho notato che gli ultimi fatti di Polonia sono stati largamente omessi dalla stampa italiana, mentre a me capita di seguirli per motivi familiari. Per inciso, non credo sia troppo maligno parlare di imbarazzo della stampa europea per essere stata spettacolarmente sbugiardata dagli elettori polacchi: hanno presentato per anni la Polonia come la success story per eccellenza della UE.

Il successo creato dal partito liberale europeista in carica per 7 anni era evidentemente tanto e tale che i polacchi hanno preferito rischiare (riuscendoci) di mettersi nelle mani di un partito discutibilissimo piuttosto che riconfermare gli incensati predecessori.

Ritornando ai fatti odierni della politica polacca, qualora non fossero noti vorrei riassumere alcuni punti e suggerire che il nuovo governo polacco presta il fianco molto seriamente ad accuse di anti-democraticità. Resta vero in ogni caso il senso di questo post (e di altri in precedenza): la UE non può dare lezioni di democrazia, visto che la viola più o meno indirettamente sia usando la rigidità monetaria, sia attraverso la propria agghiacciante architettura istituzionale. Ed è evidente che quando non c'è di mezzo l'Euro può pateticamente poco (e quando c'è, disgustosamente troppo).

D'altra parta però un torto non giustifica un altro torto. Si è sottolineato tante volte qui che l'Euro è stato ed è un progetto fascista. Ecco, questo non rende meno fascista il progetto anti-democratico del nuovo governo polacco per come si è presentato nei suoi primi due mesi di vita.

Fino al giorno delle lezioni il partito PiS aveva legittimamente (e forse strumentalmente) cavalcato il disgusto del popolo polacco per i propri predecessori, ingiustificabilmente allineati per anni alle politiche di austerità e moderazione salariale 'ispirate' dai vicini tedeschi (mai troppo amati da quelle parti). Alla fine PiS è riuscito nell'impresa di guadagnare una maggioranza parlamentare con solo il 20% dell'elettorato (sono andati a votare solo la metà degli aventi diritto, quindi hanno fatto il 40%).

Nei successivi 2 mesi hanno legiferato come se non ci fosse un domani, per lo più notte tempo, e il contenuto di alcune nuove leggi attacca i principi democratici in maniera abbastanza diretta e inequivocabile. La Corte Costituzionale non solo è stata modificata nella sua composizione ben oltre la misura di una semplice riparazione dei misfatti dei predecessori (al contrario di quanto lasciato intuire dalla lettera a Timmermans), ma è stata anche messa in condizione di non operare efficacemente con due semplici clausole:

- nessuna decisione avrà valore con meno di 13 su 15 presenti alle votazioni (e 5 su 15 li hanno appena rimpiazzati di forza, 3 dei quali in modo incostituzionale, come giudicato dalla stessa Corte in un cortocircuito istituzionale pazzesco. Dunque basterà che 3 dei nuovi si assentino per vanificare qualsiasi decisione)

- nessuna discussione potrà avere luogo se non in modo cronologico, ossia senza possibilità di procedure di urgenza (questo vuol dire che se si fa una legge elettorale a rischio di incostituzionalità poco prima delle elezioni, la Corte ne potrà discutere a legislatura ampiamente cominciata, se tre non si assentano...).

Fra le altre iniziative: epurazioni di massa nei CDA pubblici, TV di stato trasformata dichiaratamente in TV di governo, sostituzione lampo dei generali dell'esercito, ecc.. Se non si conosce il polacco (come me, che però vengo aiutato da mia moglie) i fatti sono ben coperti dalla stampa inglese e tedesca (l'ultima credibile in questo caso quanto Tommaso 'o Pallonaro, ne convengo).

La tentazione di adottare il nuovo governo polacco come feticcio anti-euro e anti-UE (come mi pare Salvini abbia già cominciato a fare) è forte, ma è opportuno valutarlo e pensarci bene. Il rischio è che nello sforzo (immane) di liberarsi dal giogo del sofisticato fascismo europeista si apra la strada a piccoli fascismi nazionalisti.

http://goofynomics.blogspot.it/2016/01/la-sovranita-monetaria-in-tre-tweet.html?showComment=1452734536496#c1081724690401260204


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sankara
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Alla fine PiS è riuscito nell'impresa di guadagnare una maggioranza parlamentare con solo il 20% dell'elettorato (sono andati a votare solo la metà degli aventi diritto, quindi hanno fatto il 40%).

Ad onor del vero, storicamente le elezioni parlamentari polacche sono caratterizzate da tassi di affluenza alle urne "bassi" per i nostri standard.

http://www.idea.int/vt/countryview.cfm?CountryCode=PL

ed il 50,92% di affluenza alle ultime elezioni e' sempre qualcosina in piu' del 48,92% del 2011 in cui vinse il PO dell'attuale presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk. Rilevo questo non perche' voglio fare il "tifoso" del PiS, partito di cui non mi piacciono in particolare gli accenti russofobi (quantomeno pensando al passato), ma per esortare a giudicare un Paese valutandolo non come fosse il nostro ma tenendo conto delle sue specificita' e diversita'.

Ho una conoscenza solo superficiale della Polonia (dal punto di vista economico forse Mincuo potrebbe dire qualcosa di piu' circostanziato), e mi viene quindi difficile esprimere giudizi. Mi chiedo comunque se quanto sta facendo oggi il PiS su media, esercito e composizione Corte Costituzionale non sia stato fatto anche in passato dal PO, senza pero' suscitare accuse "antidemocratiche" da parte di Bruxelles (il bue che dice cornuto all'asino). Anche la Corte Costituzionale italiana non puo' funzionare con meno di 11 componenti. Sarebbe da conoscere meglio il sistema istituzionale polacco per comprendere meglio la valenza di tale riforma. Azzardo una chiave di lettura diversa: e se il PiS stesse agendo in questo modo per evitare che eventuali leggi adottate in materia economico-sociale venissero poi dichiarate incostituzionali perche' confliggenti con le direttive di Bruxelles? Attenzione, non dico che sia cosi', provo solo a ragionare senza farmi trascinare dal "tifo" pro o contro, quello che mi sembra incontestabile e' che il PO negli anni passati sia stato un baluardo dell'Europeismo, fatto che nonostante la propaganda mediatica e' stato punito alle ultime elezioni.

Il commento si sofferma sui media di Stato, pero' non bisogna dimenticare la forte influenza di media stranieri in Polonia (la rivista statunitense Newsweek, ad esempio, ha un'edizione polacca). Ma in Polonia la colonizzazione straniera in termini ad esempio di banche, supermercati ed ipermercati e' visibile ad occhio nudo. Azzardo ancora una volta: e se il PiS volesse provare a frenare questa influenza? Attenzione, il mio non vuole essere un "manifesto" dei "tifosi del PiS", bensi' un invito a volgere uno sguardo attento a quanto succede all'esterno senza farsi ammaliare dalla propaganda mediatica internazionale. Perche' qui si parla solo di media e Corte Costituzionale, argomenti certo importanti, ma non si accenna affatto alla tassa sulle banche

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&p=298640&highlight=#298640

o agli intenti programmatici, criticabili o meno che siano, del PiS

http://formiche.net/2015/10/27/polonia-programma-szydlo/

azzardo allora un'altra ipotesi per concludere: non e' per caso che gli strali di Bruxelles vogliano essere un monito al governo polacco a non adottare "misure orbaniane" assolutamente non ben viste a Berlino e negli ambienti finanziari influenti a Bruxelles?


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sankara
Honorable Member
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La tentazione di adottare il nuovo governo polacco come feticcio anti-euro e anti-UE (come mi pare Salvini abbia già cominciato a fare) è forte, ma è opportuno valutarlo e pensarci bene. Il rischio è che nello sforzo (immane) di liberarsi dal giogo del sofisticato fascismo europeista si apra la strada a piccoli fascismi nazionalisti.

http://goofynomics.blogspot.it/2016/01/la-sovranita-monetaria-in-tre-tweet.html?showComment=1452734536496#c1081724690401260204

Qui e' meglio stendere un velo pietoso. Lasciamo stare Salvini. Da dove emerge questo "piccolo fascismo nazionalista"? La Polonia si sta "armando" per "conquistare l'Est Europa"? Semmai da quel punto di vista mi sembra perfettamente in linea con le tendenze aggressive NATO. Per i provvedimenti interni? Ma allora cosa rappresenterebbe il PD italiano, che da svariati anni intende a suon di maggioranze parlamentari (e bonta' loro ci si potra' esprimere in un referendum!) riformare la Costituzione con misure che farebbero impallidire Kaczynski?


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mincuo
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D'altra parta però un torto non giustifica un altro torto. Si è sottolineato tante volte qui che l'Euro è stato ed è un progetto fascista.

D'altra parte uno poteva sottolineare tante volte che l'Euro era un progetto vegetariano, o marxista-leninista (che forse anzi rischiava di azzeccarci di più), o anche tennistico.

Ma dove starebbe il fascismo?
Nel Nazionalismo? Non direi.
Nell'autarchia? Non direi.
Nelle tariffe e dazi? Non direi.
Nell'autonomia sui tassi? Non direi.
Nell'avere una valuta propria? Non direi.
Nell'avere una politica sociale simile alla Carta del Lavoro? Non direi.
Nell'avere un'industria pubblica Nazionale forte? Non direi.

O sta nella testa di qualche ignorante spampanato che usa sempre la parola "fascismo" come il click su "non mi piace" o per dire "è cattivo".
Ecco, forse......


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