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Gli uomini di buona volontà


Pegaso
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Warring bells, warring bells, warring all the way ...

 

Ecco qua, con innovativo spirito natalizio, il segretario generale della Nato augurarci 'Pace e Prosperità' per il futuro:

 

I 32 Paesi membri dell'Alleanza atlantica stanno attualmente discutendo per aumentare la spesa destinata alla difesa oltre l'attuale 2 per cento del Pil

I cittadini degli Stati membri della Nato dovrebbero "accettare di fare sacrifici", come tagli alle pensioni, alla sanità e ai sistemi di sicurezza, per aumentare le spese per la difesa e garantire la sicurezza a lungo termine in Europa, ha dichiarato giovedì il Segretario generale della Nato, Mark Rutte.

 

Egli infatti rivolge, a noi sudditi direttamente, le sue illuminate parole:

"Oggi chiedo il vostro sostegno, l'azione è urgente. Per la nostra libertà, la nostra prosperità e il nostro stile di vita, i vostri politici devono ascoltare le vostre voci. Dite loro che accettate di fare sacrifici oggi per poter stare al sicuro domani", ha detto Rutte durante un discorso a Bruxelles.

"Dite loro che devono spendere di più per la difesa in modo da poter continuare a vivere in pace, dite loro che la sicurezza conta più di ogni altra cosa", ha aggiunto.

 

e precisando:

L'ex primo ministro olandese ha invitato l'alleanza a "passare a una mentalità bellica" e a "mettere il turbo" alla produzione e alla spesa per la difesa. Ha avvertito che il 2 per cento del Pil che la maggior parte degli alleati della Nato spende per la difesa non è sufficiente a lungo termine per scoraggiare potenziali avversari.

 

Potete ascoltare queste richieste dalla sua voce (in inglese, dal minuto 0:22), e leggere l'intero articolo, al seguente collegamento:

https://it.euronews.com/my-europe/2024/12/12/nato-rutte-chiede-sacrifici-ai-cittadini-europei-per-aumentare-la-spesa-per-la-difesa

 

Nello stesso articolo potete trovare un grafico delle spese militari, come percentuale del PIL, dei vari paesi Nato (grafico che qui vi riporto, in formato statico, per comodità):

dal quale si può ricavare che l'Italia è passata in dieci anni dallo 1,4% allo 1,49%, mantenendosi stabilmente tra i paesi europei meno disposti a spu spendere i loro soldi in armi ed armati.

 

L'articolo prosegue:

Rutte, che ha parlato a un evento organizzato dal think tank Carnegie Europe, ha fatto appello ai cittadini dei Paesi della Nato affinché dicano ai loro politici che sostengono un aumento delle spese per la difesa anche se ciò significa "spendere meno per altre priorità".

 

concludendo:

Per sbloccare ulteriori fondi per il settore della difesa, i cittadini dei Paesi della Nato, soprattutto in Europa, dovrebbero anche dire alle loro banche e ai loro fondi pensione che è "semplicemente inaccettabile che si rifiutino di investire nell'industria della difesa", ha sostenuto Rutte.

"La difesa non è nella stessa categoria delle droghe illegali e della pornografia. Investire nella difesa è un investimento nella sicurezza. È un dovere".

 

Come ogni cosca criminale assicurazione che si rispetti, la Nato ci offre 'protezione' dai nemici che non abbiamo ma che si premura di procurarci; il tutto in cambio di un modesto contributo: prima era il 2, poi il 3, infine si arriverà al 5% del PIL in spese militari!

Servirà qualche piccolo sacrificio ma non sarà troppo difficile: basterà tagliare pensioni e sanità!

 

Per coloro che volessero invece rimanere ancorati alla tradizione natalizia dei nostri padri e madri resta invece saldo l'antico inno:

"Gloria a Dio nell'alto dei cieli e Pace in Terra agli uomini di buona volontà".

 

E la buona volontà si può manifestare, concretamente, oltreché rivolgendo una sonora pernacchia alle richieste del Rutte, pretendendo dalle nostre banche di rifiutarsi di investire nell'industria bellica e richiedendo con forza ed insistenza ai nostri governanti:

"Fuori l'Italia dalla Nato! Fuori la Nato dall'Italia!"

 

 

 

 

 

Questa argomento è stata modificata 2 mesi fa 4 volte da Pegaso

BrunoWald, Bertozzi, sarah e 1 persone hanno apprezzato
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sarah
Honorable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 657
 

Il papa di recente ha imposto di sostituire l'espressione "uomini di buona volontà" con una definizione molto più annacquata, quasi a sottolineare l'inutilità di questo tratto, a favore di passività e acquiescenza. Buona volontà che però non manca a questi emissari intenti a chiedere il pizzo, letteralmente, ai governi che, anche qualora ne fossero capaci, sono stati privati di ogni possibilità di gestione della propria politica estera in ottica rappresentativa o per lo meno legata ad interessi nazionali. Alla guerra, allora, costi quel che costi. Incredibile anche la retorica con cui questo soggetto - rigorosamente immune da qualsiasi esame elettorale - vorrebbe che fossero i cittadini stessi a fare questa richiesta ai propri governi. Siamo oltre l'inverosimile. Io confesso che fatico a dare un'interpretazione chiara a queste dichiarazioni, nonostante la loro veemenza. Si parla di programmi a medio termine, per lo meno, che non farebbero pensare ad uno sviluppo imminente in senso bellico ma ad uno sforzo di riconversione economica e industriale di un'europa al momento nel caos totale. Poi ci sono le contraddizioni più grottesche: provo ad immaginare la ridicola convivenza delle politiche green (che impongono oneri e sanzioni alle industrie automobilistiche) con la produzione su larga scala di carri armati, munizioni, aerei da combattimento... Tra l'altro: è sicuro, questo rutte, che qui nel "giardino europa" sarebbero in molti quelli disposti a fare qualsivoglia sacrificio per preservare "il nostro stile di vita?". Quale? Quello dell'utilitaria che costa come un piccolo appartamento, quello della transizione di genere dove più sei "alternativo" più il tuo apparente stile di vita è lussuoso? Questo almeno secondo i "loro" messaggi pubblicitari. Oppure quello delle pandemie, delle emergenze, delle periferie invivibili? Si fa prima a dirlo chiaramente: vi chiediamo finanche di morire in guerra per salvare le terga e i privilegi della nostra casta che regna per diritto divino e se ne frega altamente del vostro consenso. Come ai tempi di casa savoia, tolta la divisa ai soldati si fa indossare loro nuovamente quella di servitori e domestici. Riflettano gli infatuati della democrazia... Poi c'è anche questa propaganda qua, su tutta la stampa "perbene":

https://www.rainews.it/articoli/2024/12/la-svezia-prepara-30mila-tombe-siamo-pronti-a-seppellire-i-soldati-caduti-a4128109-8ccb-40d7-a9c1-d1b005c1698d.html

Qualcuno con le idee più chiare di me potrà aggiungere elementi interessanti...


oriundo2006 hanno apprezzato
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