Notifiche
Cancella tutti

Grecia, l'euroreferendum non si farà


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 33516
Topic starter  

Papandreou: sì a governo di transizione
Il premier fa retromarcia dopo le critiche Ue e le spaccature nel governo. Ma non intende dimettersi

Il referendum greco sulla volontà o meno di rimanere nell'euro non si farà. Dopo aver provocato un terremoto nella già devastata situazione economico-finanziaria dell'europa, il premier greco Papandreou fa marcia indietro. Niente consultazione popolare, affronterà il voto di fiducia in Parlamento ma con un'apertura all'opposizione per un governo di transizione. Anche se, al momento, non ha intenzione di dimettersi. Papandreou è in grande difficoltà. Voci della sua maggioranza lo volevano dimissionario subito dopo il consiglio dei ministri d'emergenza. E proprio in quella riunione almeno quattro membri dell'esecutivo avrebbero chiesto a Papandreou il passo indietro. Anche la Bbc era convinta che il premier fosse pronto a lasciare nel giro di poche ore. Un'ipotesi poi smentita dall'ufficio di Papandreou. Mentre la tv di stato greca spiegava che l'ex vicepresidente della Banca centrale europea, Lucas Papademos, avrebbe sostituito Papandreou in caso di dimissioni.

IN PARLAMENTO- Insomma, il dramma si consuma all'ombra del Partenone. Papandreou sarebbe sotto pressione anche dal suo partito che chiede la testa del premier. Ma lui, secondo altri, sarebbe sempre più convinto a chiedere la fiducia in Parlamento e, una volta ottenuta, andare avanti. Una fiducia che al momento sulla carta il premier non dovrebbe poter ottenere, considerati i dissidenti all'interno del Pasok.

REFERENDUM- La crisi di governo è stata formalmente aperta dalla scelta del premier di indire un referendum sul piano salva-euro varato la scorsa settimana dall'Unione. Una mossa che ha creato ondate di ribassi sui mercati con effetto a catena sui titoli di altri paesi e delle banche. Di conseguenza, era palese l'irritazione dei principali leader europei, senza contare la reazione di alcuni ministri greci, tra cui il titolare delle Finanze e numero due del governo Evangelos Venizelos, che rivendicano la «conquista storica» dell'ingresso nell'euro. In Parlamento due deputati della maggioranza socialista hanno annunciato intanto che non voteranno venerdì la fiducia al governo, che rischia di perdere così la maggioranza in Parlamento, ridotta a 150 voti su 300. Il ritiro del referendum potrebbe far cambiare loro idea.

OBAMA: «ALLEATI DELL'UNIONE» - Insieme all'Italia, la Grecia è il grande tema del G20 in corso a Cannes. Arrivando al summit il presidente americano Obama ha chiesto di dare «priorità alla ricerca di soluzioni per la crisi» assicurando che gli Stati Uniti «sono pronti a dare un mano» a conferma del ruolo di «alleati dell'Unione»

MERKEL: «AVANTI SENZA LA GRECIA»- L'Eurozona si sta comunque attrezzando per minimizzare i danni di una possibile uscita della Grecia dalla moneta unica. E dell' eventualità fino a qualche ora prima ritenuta drammatica, quasi impronunciabile, in realtà i leader stanno prendendo atto. «Andremo avanti anche senza la Grecia» avevano affermato al termine del vertice con Papandreou, mercoledì note a Cannes, il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy. «Lavoriamo per ridurre i danno per i cittadini tedeschi e della zona dell'euro» ha poi confermato il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker intervistato da una tv tedesca.

JUNCKER: NON A OGNI COSTO- Sulla stessa lineac'era il presidente dell' Eurogruppo Jean-Claude Juncker: «È auspicabile che la Grecia resti nell'euro, ma non a ogni costo» ha affermato ammettendo che si sta già «lavorando sulla questione di come assicurarci che non ci sia un disastro per i cittadini tedeschi, del Lussemburgo, della zona euro. Siamo assolutamente preparati per la situazione».

Fonte: www.corriere.it
3.11.2011


Citazione
marcopa
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 8292
 

Per la UE-Bce il referendum sarebbe stato peggiore del default greco.

Questi due giorni penso che abbiano dimostrato che per la Ue e la Bce il referendum greco sulle misure economiche imposte dall' Unione sarebbe stato forse la fine o almeno un grosso colpo al dogma della "infallibilita' e mancanza di alternative al neoliberismo".

Questo pericolo sembra sventato, rimane il pericolo del fallimento della Grecia ma e' questo secondo un pericolo minore. L' articolo di Paolo Ferrero che parla di un eventuale referendum anche in Italia ed altri paesi e' la prova che un pronunciamento del popolo greco sarebbe stata la rottura del tabu', nessuno avrebbe piu' accettato le privatizzazioni, il taglio dei servizi sociali, la diminuzione dei diritti dei lavoratori come il toccasana dei problemi collettivi.

Bastera' questo recupero in extremis della U.E. nella penisola ellenica ? No, perche' il meccanismo e' rotto e non ripartira' piu'. Le reazioni alla macelleria sociale si devono indirizzare in proposte alternative e non verso la violenza o la pura protesta e ribellione. Occorre ridistribuire, togliere a chi ha enormi patrimoni, difendere i piu' deboli.
Prima ci organizzeremo in questa direzione meglio sara'.


RispondiCitazione
dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14327
 

OBAMA: «ALLEATI DELL'UNIONE» - Insieme all'Italia, la Grecia è il grande tema del G20 in corso a Cannes. Arrivando al summit il presidente americano Obama ha chiesto di dare «priorità alla ricerca di soluzioni per la crisi» assicurando che gli Stati Uniti «sono pronti a dare un mano» a conferma del ruolo di «alleati dell'Unione»

No grazie ci avete già "aiutato" abbastanza.
Ma perché non pensi a casa tua?

Brava Merkel, vai dove ti pare ma più lontana possibile dalla Grecia e dall'Italia.

Sulla stessa lineac'era il presidente dell' Eurogruppo Jean-Claude Juncker: «È auspicabile che la Grecia resti nell'euro, ma non a ogni costo»

Oh signur....Junker concede alla Grecia la possibilità di uscirsene....ma quanto son democratici...

Allora perché avete fatto ringoiare il referendum a Papandreu?
Perché un gov tecnico o di transizione sappiamo benissimo che significa


RispondiCitazione
viviana
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 646
 

Papandreu no tenía balas

😆 Il referendum era solo un bluff. Papandreou non aveva nemmeno l'appoggio del suo partito (non solo di quel bufone di Ministro del Economia ricoveratosi in ospedale per mal di pancia). E si è visto benissimo oggi: i deputati del PASOK hanno detto al Guardian che il governo era un malato terminale e Papandreou politicamente morto. Che avesse anche l'opposizione nel mirino non c'è dubbio. Probabilmente non voleva fare la fine di Socrates che ha perso le elezioni dopo di che, la Destra ha implementato le stesse misure di austerità che prima criticava tanto.

Ma, come scrive l'autore, domani sera alle 22,00

Mañana a las 10 de la noche, se vota la cuestión de confianza que puede acabar con Papandreu. Pero si consigue una mayoría absoluta ajustada, no creo que importe mucho. El farol no ha funcionado ni con Berlín ni con la oposición griega. El primer ministro se había puesto la pistola en la sien, amenazaba con disparar y crear con ello el caos, y al final ha descubierto que no tenía balas en el cargador.

Il bluff non ha funzionato né con Berlino e né con l'opposizione greca. Il primo ministro aveva messo la pistola alla testa, ha minacciato di sparare, e quindi a creare il caos...
http://www.youtube.com/watch?v=weSB1dk-X8g&feature=related

e alla fine ha scoperto

21.00
Reuters: Papandreu ha pactado con Venizelos y otros ministros socialistas dimitir mañana para que se forme un Gobierno de coalición si el Pasok le apoya en la moción de confianza. Una forma de abandonar el poder sin que parezca que lo echan a patadas.

che aveva proiettili nel caricatore! 😉 lo sapremo domani sera al più tardi.


RispondiCitazione
AlbaKan
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2015
 

"Quant'è bella democrazia,
Che si fugge tutta via!
Chi vuol essere lieto, sia:
Di doman non c'è certezza"


RispondiCitazione
Condividi: