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i Neanderthal europei furono distrutti dagli homo Sapiens africani

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Tibidabo
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@Deheb

Barra da Tijuca esiste per i fatti suoi indipendentemente da quei due calciatori.
Poi Romario si è comprato la casa di Edmundo a Barra e se non ricordo male i due non sono amici.
Romario è in politica, Edmundo non lo so.

Come sempre andate avanti col paraocchi e sui binari quindi prendete fischi per fiaschi.
Io credo che le razze esistano e non mi sembra che ci sia una grande differenza se le chiami razze o sottospecie.
Credo anche che sia possibile che esistano attitudini intellettuali diverse.
Ma non nei termini elementari in cui ragionate voi.

La prova la si ha qui in Brasile studiando la complessa storia della relazione fra bianchi, mulatti, neri e immigrati europei, in primis gli italiani che ovviamente, come riconoscono gli stessi brasiliani, spaccavano il k... a tutti in quanto a capacità imprenditoriali.
Ma non per questioni genetiche tanto è vero che con il tempo, con l'avvento del capitalismo, dello Stato che soppianta il sistema patriarcale degli schiavisti, certe presunte differenze innate di attitudine si sono rivelate del tutto infondate.
Lula voi non avete idea di cosa sia, è una forza della natura, è un genio eccezionale ed è un sangue misto che faceva il lustrascarpe nel Pernambuco.
Immaginati da noi uno che era un disoccupato di Scampia che diventa pluripresidente del consiglio.
Jesse Souza è un mulatto del nordeste ed è un sociologo con i controcoglioni.

So che non mi leggereste quindi non mi dilungo ma ricordate che esistono diversi tipi di qualità intellettuali ossia logico deduttive e analogico intuitive.
A occhio, non ho fatto esperimenti, bianchi e asiatici sono migliori nelle prime mentre neri e meridionali in generale sono migliori nelle seconde.
E tutto da vedere che, per esempio, le scienze possano essere comprese esclusivamente nel primo modo e non anche nel secondo.
Tanto per dire (le scienze) sono nate proprio dal secondo modo che è quello che abbiamo di default.
La cosa fondamentale però è che partendo da quelle presunte attitudini la cultura, l'affetto delle relazioni familiari, le istituzioni portano a un plus valore che trascende il limiti previsti “di natura” e ci distingue in questo dagli animali che invece sono (o sembrano) quasi interamente determinati dal patrimonio genetico.

Puntare sulla “cultura” ossia sulla “umanità” ha delle implicazioni politico filosofiche.
Puntare sull'innatismo ne ha altre.

Discorsi lunghi che a voi non interessano perché avete come fine reale quello della conferma di qualche vostro presupposto filosofico o, diciamo cosí, sociologico.

State facendo un errore doppio: seguite un percorso intellettuale improduttivo ma soprattutto state sottomettendovi alla weltanschauung che vi vuole imporre chi vi domina.


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Deheb
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@George
I gemelli omozigoti di mincuo non li ricordavo, la questione della razza ebraica si.
Ma parlare del mondo ebraico è solo un pretesto, non è quello l’oggetto del discorso.

Georgejefferson;236398 wrote: fino alle abitudini malsane di accoppiamento tra parenti

Guarda alle volte….abitudini malsane….malsane….malsane per chi? per te forse e per la tua cultura introiettata. A loro sembrano (o sembravano) abitudini normalissime e comunemente accettate (nel loro gruppo). Nulla di malsano.

Mongolo nel linguaggio parlato può essere dispregiativo, a livello medico indica una malattia genetica, il mongolismo. Ma anche per gli addetti non si può utilizzare al di fuori di una cerchia o ambiente, pena l’accusa di superiorità o razzismo o chissà quale disturbo o disturbo possa arrecare nell’interlocutore (?!?!?!?).


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MarioG
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Non e' detto che quei "discorsi lunghi" non interessino.
Molta della discussione precedente, portata avanti soprattutto da Nat, è stata proprio in polemica con chi il discors lo vuole BREVISSIMO: "le razze non esistono". Punto, non c'è molto da discutere su ciò che non esiste.

"Discorsi lunghi che a voi non interessano perché avete come fine reale quello della conferma di qualche vostro presupposto filosofico"

Appunto.


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Georgejefferson
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Si, le credenze religiose esistono ancora, e sono da rispettare come fatto privato, ci mancherebbe. Ma oggi sempre meno si fa scupolo religioso riguardo alle cure mediche (specie quando si rischia la pelle), e meno male. L' uso delle parole con accezioni qualitative, nel dire comune, seguono un percorso storico di tradizione, non sempre nobilissima e spesso funzionale alle divisioni tra le genti a sua volta come strumento per la consercazione dei rapporti sociali prestabiliti...una parola in se' vale l' altra, ma qua, su questa terra, hanno preso connotazioni precise, ed esistono, negarle non le annulla dalla realta'.


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Georgejefferson
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L' abitudine malsana e' riferita al punto di vista medico moderno. Le tradizioni storiche di coniugarsi tra parenti stretti trae la sua origine reale (sotto il velo della supertizione) dalla ragione pratica di fronteggiare la paura, (insieme al desiderio di mantenimento di usi e costumi).. dato che solo l'unita' poteva fronteggiare il sopruso e la violenza...e' capibile storicamente parlando ma, a parte che non e' peculiarita di una sola tradizione, oggi il mondo e' diverso, il mondo cambia e si evolve e allora il problema qual' era? Quello ancora di oggi, abbastanza e di ritorno..la esasperazione degli istinti primordiali della paura e conseguente violenza, sia fisica che psicologica. Almeno alcuni gesuiti lo vedono, diversamente di altri, fratelli di opere, che fingono di non vedere.


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Georgejefferson
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E pensare che stizza che fa il cambio (anche spontaneo) delle parole. E chi gli dice ai mistici supertiziosi che sono solo parole. Guarda l' etimo di potere, che deriva da pater. Che succede a cambiare parola (per es. Responsabilita), niente, e' sempre una parola...che se perde la magia del richiamo simbolico al padre violento si ma protettivo? (Pro domo sua)...bisognerebbe spiegare ai bambini che sono favolette buone per spaventare la sera.


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Tibidabo
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MarioG;236401 wrote: Non e' detto che quei "discorsi lunghi" non interessino.
Molta della discussione precedente, portata avanti soprattutto da Nat, è stata proprio in polemica con chi il discors lo vuole BREVISSIMO: "le razze non esistono". Punto, non c'è molto da discutere su ciò che non esiste.

"Discorsi lunghi che a voi non interessano perché avete come fine reale quello della conferma di qualche vostro presupposto filosofico"

Appunto.

Tu avere letto quello che io scritto, sí?
Io avere scritto che secondo me razze esistere, sí?


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Deheb
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DesEsseintes;236399 wrote:
Puntare sulla “cultura” ossia sulla “umanità” ha delle implicazioni politico filosofiche.
Puntare sull'innatismo ne ha altre.

Cosa significa per te puntare sull’innatismo? (o determinismo o creazionismo come dir si voglia). Che conseguenze avrebbe ciò?

DesEsseintes;236399 wrote:
So che non mi leggereste ...
Discorsi lunghi che a voi non interessano

E sai male, primo perchè, come dice MarioG, presupponi tu che non interessino, secondo perchè io (ma credo anche Nat visto che dovremmo avere la stessa “visione”,... e se mi sbaglio mi corigerete -CIT-) non abbiamo da confermare presupposti filosofici, ma anteporre dati oggettivi e teorie delle quali si può benissimo discutere, non scartare, eliminare, cancellare, nascondere a priori.

Siamo partiti da qua: “Una interessante ricerca propone una nuova teoria sull'estinzione” per affermare che le razze (umane) non esistono.
Precisando che “nonna era negra”, “qui si gioca sull'evoluzione, così ci si distingue dai parenti sgraditi e si dorme tranquilli”.
Questo non lo chiami “conferma di qualche presupposto filosofico-sociologico”?
Chi ha messo la questione non su un pinao scientifico (neutro) ma su un piano morale?


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Tibidabo
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@Deheb

Troppi mojitos... 😀

Ti rispondo meglio domani o dopo.

Solo una nota.

Scrivi:

“innatismo? (o determinismo o creazionismo come dir si voglia)”

Attenzione: innatismo è legato a determinismo ma non c'entra nulla con creazionismo.
Anzi, se il creazionismo è cristiano, il determinismo è per molti aspetti satanico.
E mi pare ovvio, no...?
Su questo sarebbe necessaria una riflessione.

Secondo punto: io non ho mai parlato di un “piano morale”.
Almeno non mi ricordo...boh...? Andrò a controllare...


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Deheb
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DesEsseintes;236420 wrote: @Deheb

Troppi mojitos... 😀

Ti rispondo meglio domani o dopo.

Solo una nota.

Scrivi:

“innatismo? (o determinismo o creazionismo come dir si voglia)”

Attenzione: innatismo è legato a determinismo ma non c'entra nulla con creazionismo.
Anzi, se il creazionismo è cristiano, il determinismo è per molti aspetti satanico.
E mi pare ovvio, no...?
Su questo sarebbe necessaria una riflessione.

Secondo punto: io non ho mai parlato di un “piano morale”.
Almeno non mi ricordo...boh...? Andrò a controllare...

Si, creazionismo non molto attinente, ma lo lascio, non correggo.

Il piano morale non era riferito espressamente a te.


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Georgejefferson
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Il vittimismo dei propagandisti , e' una persuasione morale. Sono retoriche politiche. La sacralità del significato simbolico delle parole, e' superstizione funzionale al mantenimento dei vecchi paradigmi.


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DesEsseintes;236420 wrote: Attenzione: innatismo è legato a determinismo ma non c'entra nulla con creazionismo.
Anzi, se il creazionismo è cristiano, il determinismo è per molti aspetti satanico.
E mi pare ovvio, no...?

Ovvio un par de ciufoli
L’innatismo può essere legato al determinismo nella stessa misura in cui può essere legato al creazionismo. Ed il determinismo può essere sia cristiano che satanico, o nessuno dei due. Vi sono varie forme di creazionismo religioso e quello di stampo cristiano è solo uno dei tanti. Inoltre vi sono “creazionisti” atei e agnostici.

DesEsseintes;236420 wrote: Su questo sarebbe necessaria una riflessione.

Già... Troppi mojitos?

DesEsseintes;236420 wrote: Secondo punto: io non ho mai parlato di un “piano morale”.
Almeno non mi ricordo...boh...? Andrò a controllare...

Ecco, controlla bene perchè "il piano morale" è l’unico che consideri. Anzi, trattasi del tuo personalissimo piano morale.


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Deheb
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Georgejefferson;236422 wrote: Il vittimismo dei propagandisti , e' una persuasione morale. Sono retoriche politiche. La sacralità del significato simbolico delle parole, e' superstizione funzionale al mantenimento dei vecchi paradigmi.

Catarella e le parole semplici

https://youtube.com/watch?v=hMtuB3cDEbE


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Georgejefferson;236422 wrote: Il vittimismo dei propagandisti , e' una persuasione morale. Sono retoriche politiche. La sacralità del significato simbolico delle parole, e' superstizione funzionale al mantenimento dei vecchi paradigmi.


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Deheb;236425 wrote: Catarella e le parole semplici

https://youtube.com/watch?v=hMtuB3cDEbE

E’ neander-taliano stretto, della famosa caverna (scuola) di Nomascus Concolor.


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