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I sionisti si odiano da soli


afragola
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I sionisti si odiano da soli
Inviato da Redazione il 5/2/2009 300 (1696 letture)
Chavez non ha dubbi: “Sono stati loro, e io lo dico davanti al paese”, ha dichiarato parlando dell’attacco alla sinagoga di Caracas, avvenuto nella notte del 30 gennaio.

Ufficialmente, la sinagoga è stata attaccata da 15 “chavistas” - ovvero uomini mandati da Chavez – che hanno distrutto alcuni oggetti sacri, strappato la Torah e imbrattato i muri con scritte e simboli antisemitici, prima di scomparire nella notte.

Il mattino seguente il capo della ADL, Abrahm Foxman, sapeva già tutto: "La comunità internazionale - ha dichiarato - ha appena finito di commemorare l’olocausto, e una sinagoga di Caracas è stata teatro di una moderna Notte dei Cristalli. Per cinque ore violenti antisemiti hanno profanato e vandalizzato gli oggetti e lo spazio più sacri della tradizione ebraica, lasciando scritte sui muri che dicevano “Andatevene!”, “Morte a tutti” e “Maledetto Israele, morte”. Questo violento attacco ricorda i giorni più scuri che hanno portato alla Shoah…” eccetera eccetera.

A sua volta la ADL, nel pubblicare il comunicato di Foxman, ha scritto: “La Anti-Defamation League (ADL) condanna il violento attacco ad una sinagoga di Caracas e chiede al presidente Hugo Chavez di denunciare prontamente questo disgustoso gesto di odio antiebraico, e di portare al più presto i colpevoli di fronte alla giustizia”.

Forse l’ultima parte della frase potevano risparmiarsela, perchè Chavez ha subito mandato alla sinagoga i suoi investigatori, i quali hanno scoperto delle cose molto curiose.

Bisogna infatti sapere che quella sinagoga è una specie di fortezza impenetrabile, circondata da alti muri sormontati da fili elettrici, …

… e si trova in una zona molto frequentata della città. Quella sera inoltre era in corso, nel vicino stadio, un importante incontro di calcio. Nonostante la quantità di gente che è transitata nella zona in quelle ore, gli investigatori non sono riusciti a trovare un solo testimone che abbia visto “15 chavisti” arrampicarsi sui muri della sinagoga.

Più che devastati, inoltre, gli oggetti sacri apparivano appoggiati al suolo in ordine sparso, e le foto non mostrano certo i segni di una furia belluina. Dopo 5 ore in cui "violenti antisemiti hanno profanato e vandalizzato" tutto, ti aspetti come minimo di trovare un rabbino abbrustolito, e l'altro incinto con un candelabro che gli esce dalla bocca. Invece le scritte sui muri, più che denunciare un violento odio antisemitico, denunciano un violento stato di demenza da parte dei deturpatori, che hanno lasciato degli scarabocchi degni di un bambino di 7 anni.

Ma poi, vanno in quindici-dico-quindici, per rompere due candelabri e fare quattro scritte sui muri? In quindici hanno assaltato l'Hotel di Bombay, e lo hanno tenuto in ostaggio per tre giorni. Inoltre, perchè mai fare le scritte sui muri dentro, e non sui muri fuori? Preferisci fare un dispetto al rabbino, che dopo deve pulirle, piuttosto che far conoscere il tuo messaggio a tutta la città?

Ma la più bella deve ancora arrivare. Bisogna infatti sapere che la sinagoga è dotata di dozzine di telecamere di sicurezza, collocate in ogni angolo, stanza o corridoio, ma quando gli investigatori hanno chiesto le videocassette ai rabbini, si sono sentiti dire che “le avevano rubate tutte gli chavisti”.

Come è noto infatti le videocassette della security non vengono tenute in locali speciali, chiusi a chiave, e difficilmente accessibili agli estranei, ma spuntano direttamente da sotto ciascuna telecamera, ad altezza d’uomo, in modo che il ladro scappando possa ritirarle senza stare a perdere tempo.

Fra l'altro, questo significa che i "violenti antisemiti" si sarebbero dimenticati di portare il classico passamontagna, per cui hanno passato mezz'ora a rovesciare candelabri, e le altre 4 ore e mezza a cercare le maledette cassette che li avevano ripresi mentre lo facevano a volto scoperto.

- Cazzo, ma tu da che parte eri girato, mentre rompevi quel bicchiere?
- Non lo so, non mi ricordo.
- Meglio premunirsi, cerchiamole tutte.
- Tutte? Ma ci vorranno delle ore!
- Non preoccuparti, c'è tempo. Il comunicato dell'ADL non esce prima delle nove del mattino.

Alla fine gli astuti chavisti si sono portati via tutte le cassette di sicurezza, ma si sono dimenticati di uccidere i rabbini, che li avevano visti in faccia per 5 ore consecutive.

A quel punto Chavez, che ha studiato l'undici settembre e sa bene cosa significhi la "mancanza" delle videocassette, è andato dritto in TV e ha sparato a zero: “Sono stati loro, lo dico davanti al paese, e cercherò di dimostrarlo con ogni mezzo a mia disposizione, perchè è l’oligarchia quella violenta, quella che minaccia di incendiare il paese, mentre noi siamo i portatori di pace”.

Dimenticavamo di dire che poco tempo fa il ministro degli esteri venezuelano aveva dichiarato di voler portare Israele davanti ad un tribunale internazionale per i massacri di Gaza. Mentre in Venezuela a giorni ci saranno le elezioni, e il partito di Chavez è nuovamente in forte vantaggio sull’opposizione.

Trattasi di congiunzioni cosmiche fortemente sfavorevoli, che possono portare certe persone o gruppi di persone direttamente all’autocombustione.

Massimo Mazzucco

http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=3053


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afragola
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vedete questo video con un po' di attenzione
(VIDEO) Vea "Dossier" con Walter Martínez (04.02.09)
Por: VTV / Aporrea.org
Fecha de publicación: 05/02/09
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tus panas

Walter Martínez
Credito: Aporrea.org

5 de Feb. 2009.- En el programa "Dossier" se transmiten los sucesos internacionales y noticias de resonancia mundial en "pleno desarrollo" analizados por el periodista y corresponsal de guerra, Walter Martínez, a través de la señal del canal de todos los venezolanos, Venezolana de televisión.

“Dossier”, único en su estilo en la televisión venezolana, es una herramienta necesaria, que brinda información de actualidad, en un lenguaje directo y de fácil comprensión.

Visite también nuestro canal de videos: http://www.mogulus.com/aporrea

http://www.aporrea.org/medios/n128316.html


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Saysana
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Tanto va la gatta al lardo, che ci lascia lo zampino!!

Purtroppo la notizia che tutti ricorderanno (perche' tutti, o quasi, leggono solamente gli organi di "disinformazione" classici) sara' che 15 chavistas hanno violato la sinagoga.


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afragola
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beh dalle ultime notizie fresche fresche sono stati individuati i cosidetti "chiavisti" ...beh sono tutti militanti di un organizzazione filosionista legati ai padroni di globalvision ... jajajajajajaj ...


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afragola
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En fotos: La sinagoga de Maripérez y las mezquitas en Gaza
Por: Yvke Mundial (Luigino Bracci Roa)
Fecha de publicación: 04/02/09
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Sinagoga en Caracas (izq.) en comparación con una de las muchísimas mezquitas destruidas en Gaza entre diciembre de 2008 y enero de 2009. Ninguno de los dos hechos es justificable, pero sólo uno ha sido repudiado.

04 de febrero 2009. - El gobierno bolivariano, comenzando por el propio Presidente Hugo Chávez, el canciller Nicolás Maduro, el ministro del Poder Popular para las Relaciones Interiores, Tareck El Aissami -de origen libanés y padre sirio-, la Asamblea Nacional y casi todas las instituciones del gobierno nacional han condenado rotundamente el ataque a la sinagoga judia en Maripérez, Caracas, al igual que las organizaciones sociales que han marchado contra la masacre en Palestina.

En el ataque afortunadamente no hubo muertos ni heridos, no fueron sustraídos bienes de importancia, no hubo daños de infraestructura y los daños materiales fueron pequeños.

Y sin embargo, los medios de comunicación y los políticos de oposición llevan días hablando de este ataque, que achacan al gobierno, sus partidarios y los medios del Estado. El tema ha sido llevado incluso a la OEA, pronunciándose numerosas naciones en torno al mismo. El propio secretario general de la organización, José Miguel Insulza, emitió un pronunciamiento.

Pero hagamos una pequeña comparación. Durante 22 días, los bombardeos en Gaza acabaron con numerosas viviendas, edificios gubernamentales, infraestructuras... y mezquitas, las cuales eran bombardeadas directamente por el Ejército Israelí bajo las acusaciones de que, desde las mismas, francotiradores efectuaban disparos contra sus tropas. También se bombardearon escuelas de la ONU, refugios de civiles y -lo más grave de todo- se acabó con la vida de 1.350 personas, se hirió a más de 5 mil y se produjo un daño psicológico irreparable a cientos de miles de niños.

Jamás vimos a ninguna de las personas que se están rasgando las vestiduras por la sinagoga de Maripérez, repudiar los ataques a las mezquitas en Gaza, ni a las escuelas de la ONU.

Dejamos las fotos para que usted pueda comparar el ataque a la sinagoga, con el ataque a las mezquitas en Gaza. Son fotos de agencias internacionales, y todas recogen daños en mezquitas de Gaza durante diciembre de 2008 y enero de 2009.

De ninguna forma esto puede servir de excusa para atacar a los israelíes ni a la comunidad judía. Pero queremos que usted compare los daños ocurridos en un lugar y otro, y el espacio mediático que ambos hechos han ocupado. Así como la cantidad de "rechazos" y "condenas" que se han emitido en un caso y otro.

Mezquita de Al-Abrar

http://www.aporrea.org/tiburon/n128292.html

VEDERE QUESTO


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