100w,
145w" data-was-processed="true" />
Poiché l’India, benché divisa in due, ha conseguito l’indipendenza politica con mezzi predisposti dall’Indian National Congress, quest’ultimo ha esaurito la sua funzione nella sua attuale forma e configurazione, cioè in quanto veicolo di propaganda e macchina parlamentare. L’India deve ancora ottenere un’indipendenza sociale, morale ed economica per quanto riguarda i suoi settecentomila villaggi, distintamente dalle sue città, grandi e piccole. La lotta per la preminenza del potere civile sul militare è destinata ad avvenire nell’avanzamento dell’India verso il suo fine democratico. Deve essere tenuta al di fuori da una concorrenza malsana con i partiti politici ed enti comunali. Per tali e analoghe ragioni, l’AICC (Assemblea dell’Indian National Congress, ndt) delibera di sciogliere l’organizzazione esistente del Congress e rifiorire in un Lok Sevak Sangh (2) secondo le seguenti norme, col potere di alterarle secondo quanto l’occasione esiga.
Ogni panchayat (3) di cinque uomini o donne adulti di villaggio o dediti al villaggio formeranno una unità.
Ognuno ditali panchayat contigui formeranno una squadra operativa sotto una guida eletta al loro interno.
Con cento di tali panchayat, i cinquanta capi di primo livello eleggeranno fra loro un capo di secondo livello e così via, con i capi di primo livello frattanto al lavoro sotto il capo di secondo livello. Continueranno a formarsi gruppi paralleli di duecento panchayat fino a coprire l’intera India, con ogni successivo gruppo di panchayat che elegga un capo di secondo livello come per il primo di essi. Tutti i capi di secondo livello saranno in servizio congiunto nell’intera India e proporzionatamente per le rispettive zone. I capi di secondo livello possono, qualora ritenuto necessario, eleggere fra loro un capo che regoli e diriga tutti i gruppi.
(Dato che la formazione finale delle provincie e dei distretti è ancora in corso, non si è tentato di dividere i gruppi di funzionari pubblici secondo consigli provinciali o distrettuali e si è attribuita la giurisdizione su tutta l’India nel gruppo o gruppi in essere in qualunque dato momento. Da notare che tale organismo di persone dedite al servizio deriva la propria autorità o potere dal servizio prestato senza riluttanza e con saggezza al proprio padrone, l’insieme dell’India .)
1. Ogni lavoratore indosserà abitualmente un khadi fatto con filo filato da sé o certificato dall’AISA (All Indian Spinners Association), e dovrà essere astemio. Se hindu, deve avere abiurato l’intoccabilità in ogni sua forma per quanto riguarda la sua persona o la sua famiglia e dev’essere un credente nell’ideale dell’unità inter-comunitaria, avere uguale rispetto per tutte le religioni e per l’uguaglianza di opportunità e status per tutti indipendentemente da razza, credo o sesso.
2. Entrerà in personale contatto con ogni abitante di villaggio nell’ambito della propria giurisdizione.
3. Assumerà e formerà lavoratori fra gli abitanti di villaggio, tenendone un registro.
4. Registrerà il proprio lavoro giorno per giorno.
5. Organizzerà i villaggi in modo da renderli auto-sufficienti mediante la propria agricoltura e il proprio artigianato.
6. Istruirà la gente di villaggio nella sanità e nell’igiene e prenderà tutte le misure profilattiche loro necessarie.
7. Organizzerà l’istruzione della gente di villaggio dalla nascita alla morte secondo i dettami del Nayee Talim (4), seguendo la politica stabilita dal Hindustani Talimi Sangh (5).
8. Provvederà a far debitamente registrare i nomi mancanti nell’anagrafe elettorale.
9. Incoraggerà chi non abbia ancora acquisito la qualifica legale a farlo per ottenere il diritto di voto
10. Per tali scopi e altri da aggiungere di tanto in tanto, si addestrerà secondo le norme stabilite dal Sangh (6) per l’adeguato svolgimento dei propri compiti.
Il Sangh affilierà i seguenti organismi autonomi:
1) AISA
2) AIVIA (7)
3) Hindustani Talimi Sangh
4) Harijan Sevak Sangh (8)
5) Goseva Sangh (9)
FINANZA
Il Sangh si procurerà finanze per l’adempimento della sua missione da parte degli abitanti dei villaggi e altri, con particolare enfasi sulla riscossione dell’obolo per i poveri.
New Delhi, 29 gennaio 1948
Note
1) L‘Indian National Congress è il partito del Congresso Indiano. Questo testo fu scritto da Gandhi il giorno prima del suo assassinio ed è considerato una sorta di testamento politico. L’invito rivolto ai politici del Congress non fu raccolto e questa bozza di costituzione venne ignorata e dimenticata. Recentemente è stata riscoperta da alcuni studiosi. (Per approfondire, si veda: India’s Constitution that Gandhi (never) wrote, http://polityinindia.wordpress.com/2010/06/06/indias-constitution-that-gandhi-never-wrote/ , C. Douglas Lummis,The Smallest Army Imaginable: Gandhi’s Constitutional Proposal for India and Japan’s Peace Constitution, http://japanfocus.org/-C__Douglas-Lummis/3288 ). Il testo che qui viene presentato è stato tradotto da Miky Lanza per il Centro Sereno Regis dai Collected Works of Mahatma Gandhi, “Draft constitution of Congress”vol. 98, p. 333-335, disponibili presso la biblioteca del Centro Sereno Regis. Questo documento è un contributo, che viene “da lontano”, al dibattito avviato dall’iniziativa “Movimento dei movimenti”, http://ilmovimento.intodit.com/ .
2) Lok Sevak Sangh è l’Associazione dedita al servizio del popolo.
3) Il panchayat significa letteralmente assemblea (yat) dei cinque (panch) anziani saggi e rispettati scelti e accettati dall’assemblea di villaggio.
4) Il Nayee Talim letteralmente signifca “Nuova educazione”, di base, che secondo Gandhi doveva essere realizzata “per la vita e attraverso la vita”.
5) L’ Hindustani Talimi Sangh è la società per l’educazione di base.
6) Sangh sta per comunità in generale, qui intesa anche come associazione od organizzazione.
7) L’ A.I.V.I.A. è la All IndiaVillage Industries Association.
8) Organizzazione fondata da Gandhi per sradicare l’intoccabilità.
9) Gruppo di sostegno dell’agricoltura dell’India.
Traduzione di Miki Lanza per il Centro Sereno Regis di Torino
https://elementidinonviolenza.blogspot.com/2025/01/29-gennaio-1948-gandhi-scrisse-una.html
Il 30 gennaio 1948, Godse, un giornalista estremista hindu, uccise Gandhi con tre colpi di una pistola italiana Beretta.
Il Mahatma era reduce da un digiuno finalizzato a fermare gli scontri violenti tra hindu e musulmani che erano aumentati dopo la divisione del paese tra India e Pakistan e la conseguente creazione di centinaia di migliaia di profughi che si spostavano da un paese all' altro per sfuggire i rischi di violenza.
Il Mahatma cessò il digiuno avendo ottenuto un impegno scritto di tutti i capi religiosi ad adoperarsi per fermare gli scontri e il pagamento da parte dell' India dell' ultima rata spettante al Pakistan. Una ingente somma di denaro che l' India si era impegnata a cedere al Pakistan ma che aveva congelato con la scusa che si era aperto un conflitto armato tra Pakistan ed India in una regione ancora contesa tra i due paesi.
Gandhi mentre stava riprendendo le forze da un digiuno che lo aveva stremato, visto anche che ormai aveva compiuto i 79 anni, il 29 gennaio scrisse una bozza di costituzione per il partito del Congresso.
Riteneva che ormai era termina una fase della storia dell' India e che il Congresso che aveva guidato la lotta di liberazione dovesse trasformarsi.
Non doveva rimanere un partito politico che gestiva il paese in concorrenza con altre organizzazioni, ma doveva uscire dalle istutuzioni parlamentari e trasformarsi in altro, una associazione diffusa in tutto il paese, in tutti i villaggi, per aiutare l' emancipazione equilibrata di ogni angolo dell' India.
ma dopo i suoi solenni funerali il progetto di Gandhi fu accantonato.
Il partito del Congresso è tuttora nel Parlamento indiano ed ha governato l' India soprattutto con i discendenti di Nheru, Indira Gandhi era figlia del primo presidente indiano.
L' idea di Gandhi era però valida e simile al progetto dei Cos portato avanti da Aldo Capitini in Italia.
La politica istituzionale porta sempre con sè rischi di corruzione, di lotte per il potere tra singoli politici o cordate di persone.
Il consenso elettorale diventa il fine deli partiti e non il mezzo per realizzare in pratica i progetti del partito.
la democrazia formale ha bisogno anche di altro, di democrazia di base e di sostegno alle persone, soprattutto ai cittadini più deboli.
i progetti di Gandhi e di Capitini, sconfitti entrambi nello stesso anno, il 1948 ,
sono tuttora validi, ricordarli aiuta.
Marco
elementidinonviolenza.blogspot