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IL CASO DELLA SOSPENSIONE DI TELEGRAM IN BRASILE


mystes
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Desidero intervenire e in parte rettificare le informazioni apparse oggi su CdC nell’articolo intitolato “Brasile: La Corte Suprema sospende Telegram”.

In primo luogo non si tratta di una sospensione decisa a seguito di una riunione plenaria della Suprema Corte Federale, bensì della decisione unilaterale di un giudice già da tempo molto chiacchierato in Brasile per le sue esplicite posizioni politiche a favore del partito dell’ex-presidente Lula e per le sue simpatie verso una formazione politico-criminale-terroristica che in Brasile è conosciuta con la sigla PCC.

Lo scontro a cui accenna l’autore dell’articolo è tra il governo, con in testa il Presidente Bolsonaro e i partiti che lo sostengono contro la candidatura alle prossime elezioni presidenziali di ottobre di Lula come possibile avversario di Bolsonaro.

Lula è giunto a questa candidatura semplicemente perché la Suprema Corte, senza aver minimamente messo il becco nei processi che lo hanno condannato per corruzione a numerosi anni di galera e senza che sia stata pronunciata nessuna assoluzione o riduzione di pena, ne ha semplicemente decretata la legittimità a candidarsi, appunto per opporlo alla candidatura del presidente Bolsonaro.

Senonchè, mentre da un lato Bolsonaro marcia trionfale verso la rielezione, dall’altro il Lula, candidato della sinistra, non può neanche apparire in pubblico perché rischia come minimo di essere fischiato e cacciato via a calci nel sedere.

E qui scende in campo il Supremo Tribunale Federale, come partito e non come Tribunale di giustizia e attraverso alcuni giudici politicamente corretti di estrema sinistra, si servono della loro autorità per tentare di ribaltare a favore del loro pupillo un risultato elettorale che appare scontato.

“La decisione “avrà grandi ripercussioni politiche ed elettorali”, ha twittato l’analista politico e specialista di comunicazioni digitali Pablo Ortellado. “Questo potrebbe spostare una delle principali pedine della campagna elettorale” scrive l’autore dell’articolo citato.

La decisione di questo giudice, che segue altre più o meno dello stesso tipo, non sposterà assolutamente nulla nel quadro politico brasiliano, semmai porterà, come sta già portando, più consensi al presidente Bolsonaro e più disprezzo verso una Suprema Corte che viola apertamente la Costituzione del 1998. Numerosi video e articoli di blog e giornali sono già apparsi in Brasile, curati o scritti da esponenti del Congresso e della giustizia ordinaria e da giornalisti seri con una condanna severa di un provvedimento che rasenta il ridicolo, perché, a parte tutto, tecnicamente è impossibile bloccare un operatore come Telegram seguito in tutto il mondo da milioni di iscritti e di conseguenza nessuno potrà limitare o bloccare la libertà di parola e di espressione che una democrazia garantisce ai propri cittadini.

Per concludere, anche questo diktat di un solo giudice finirà nel nulla e si concluderà col produrre maggiore sfiducia da parte dei brasiliani verso un Tribunale da tempo screditato e che per legge dovrebbe essere al di sopra delle parti. Dovrebbe si incoraggiare e accompagnare con serenità ed equilibrio l’andamento di un processo elettorale che per altri versi si sta svolgendo in maniera tranquilla e ordinata.

Questa argomento è stata modificata 2 anni fa 2 volte da mystes

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mystes
Noble Member
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Pubblicato da: @mystes

Desidero intervenire e in parte rettificare le informazioni apparse oggi su CdC nell’articolo intitolato “Brasile: La Corte Suprema sospende Telegram”.

In primo luogo non si tratta di una sospensione decisa a seguito di una riunione plenaria della Suprema Corte Federale, bensì della decisione unilaterale di un giudice già da tempo molto chiacchierato in Brasile per le sue esplicite posizioni politiche a favore del partito dell’ex-presidente Lula e per le sue simpatie verso una formazione politico-criminale-terroristica che in Brasile è conosciuta con la sigla PCC.

Lo scontro a cui accenna l’autore dell’articolo è tra il governo, con in testa il Presidente Bolsonaro e i partiti che lo sostengono contro la candidatura alle prossime elezioni presidenziali di ottobre di Lula come possibile avversario di Bolsonaro.

Lula è giunto a questa candidatura semplicemente perché la Suprema Corte, senza aver minimamente messo il becco nei processi che lo hanno condannato per corruzione a numerosi anni di galera e senza che sia stata pronunciata nessuna assoluzione o riduzione di pena, ne ha semplicemente decretata la legittimità a candidarsi, appunto per opporlo alla candidatura del presidente Bolsonaro.

Senonchè, mentre da un lato Bolsonaro marcia trionfale verso la rielezione, dall’altro il Lula, candidato della sinistra, non può neanche apparire in pubblico perché rischia come minimo di essere fischiato e cacciato via a calci nel sedere.

E qui scende in campo il Supremo Tribunale Federale, come partito e non come Tribunale di giustizia e attraverso alcuni giudici politicamente corretti di estrema sinistra, si servono della loro autorità per tentare di ribaltare a favore del loro pupillo un risultato elettorale che appare scontato.

“La decisione “avrà grandi ripercussioni politiche ed elettorali”, ha twittato l’analista politico e specialista di comunicazioni digitali Pablo Ortellado. “Questo potrebbe spostare una delle principali pedine della campagna elettorale” scrive l’autore dell’articolo citato.

La decisione di questo giudice, che segue altre più o meno dello stesso tipo, non sposterà assolutamente nulla nel quadro politico brasiliano, semmai porterà, come sta già portando, più consensi al presidente Bolsonaro e più disprezzo verso una Suprema Corte che viola apertamente la Costituzione del 1998. Numerosi video e articoli di blog e giornali sono già apparsi in Brasile, curati o scritti da esponenti del Congresso e della giustizia ordinaria e da giornalisti seri con una condanna severa di un provvedimento che rasenta il ridicolo, perché, a parte tutto, tecnicamente è impossibile bloccare un operatore come Telegram seguito in tutto il mondo da milioni di iscritti e di conseguenza nessuno potrà limitare o bloccare la libertà di parola e di espressione che una democrazia garantisce ai propri cittadini.

Per concludere, anche questo diktat di un solo giudice finirà nel nulla e si concluderà col produrre maggiore sfiducia da parte dei brasiliani verso un Tribunale da tempo screditato e che per legge dovrebbe essere al di sopra delle parti. Dovrebbe si incoraggiare e accompagnare con serenità ed equilibrio l’andamento di un processo elettorale che per altri versi si sta svolgendo in maniera tranquilla e ordinata.

La decisione di sospendere Telegram ha avuto ripercussioni negative in tutto l'ambiente politico brasiliano. Inoltre alcuni giuristi hanno dichiarato che una decisione come questa non può essere presa da un solo giudice ma nel corso di una sessione plenaria della Suprema Corte.

https://jovempan.com.br/programas/jornal-da-manha/suspensao-do-telegram-deve-ir-a-plenario-diz-advogado-sobre-decisao-monocratica-de-moraes.html


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mazzam
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come dai nazisti è tempo di ripulirsi dai sinistri.

desinistrasi per sempre.

... e intanto, un poco fuori tema ma non troppo, qualcuno ha notizie di Moretti?

intendo il registra girotondista di una cosa di sinistra... non la birra

 


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cedric
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Pubblicato da: @mazzam  è tempo di ripulirsi dai sinistri. desinistrasi per sempre.

 Ma davvero c'è ancora qualcuno di sinistra in italia? E poi che vuol dire ormai essere di sinistra a parte sedersi sul semiarco sinistro del parlamento come ai bei tempi di Togliatti ed Almirante?

E' ben vero che fino a qualche decina di anni fa c'era la sinistra (i comunisti!) e la destra (i fascisti!), ma serve accettare che ora ci sono solo due diverse categorie sociali e politiche in italia ed anche in europa: i ricchi ed i poveri. Ed indovinate un pò per chi voteranno festanti i milioni di poveri italiani di oggi? E' da loro che la feldmarescialla raccoglierà una enorme massa di voti a febbraio del prossimo anno. Poco male, poveri erano e poveri resteranno.

Ai bei tempi delle guerre contadine durante la messa i ricchi pregavano recitando  a furore rusticorum libera nos domine I ricchi di oggi dovrebbro pregare allo stesso modo, sempre che riescano a rimanere ricchi quando i loro investimenti finanziari diventeranno pezzi di carta e le loro case in riviera saranno espropriate per i migranti (pero' che siano poco abbronzati e che recitino l'avemaria).

 


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mystes
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Per chi legge e capisce un pò di portoghese consiglio la visione di questo video dove il decano dei giornalisti brasiliani Augusto Nunes spiega i fatti in modo chiaro ed esemplare:

https://www.youtube.com/watch?v=sKD2mXdytVU


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