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IL FUTURO DELLE AMERICHE


mystes
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L'ex presidente Jair Bolsonaro si incontrerà sabato prossimo  con l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump nel corso della riunione annuale del Conservative Political Action Conference (CPAC), il più grande evento conservatore del mondo. Bolsonaro sta pensando a una struttura politica internazionale basata sull'alleanza tra il Partito Liberale brasiliano e il Partito Repubblicano statunitense.

Secondo un alleato di Bolsonaro, l'obiettivo è verificare le buone pratiche politiche del Partito Repubblicano americano e applicarle in Brasile. Questo sarebbe il primo passo di un progetto basato sulle esperienze positive dei movimenti politici di destra delle principali democrazie del mondo. Un eventuale legame del partito brasiliano con il Partito Repubblicano darebbe alla destra una "rete internazionale di sostegno reciproco”. "La sinistra lo fa molto bene, è ora di iniziare a farlo anche noi", dicono alcuni esponenti conservatori nordamericani d´accordo con i rappresentati latino-americani. L'idea di Bolsonaro sarebbe quella di creare una struttura politica internazionale.

L'obiettivo sarebbe quello di agire in modo strategico e organizzato per sostenere e rafforzare la destra in Brasile uscita piuttosto malconcia dalle ultime elezioni presidenziali.

II gruppo politico di destra brasiliana ritiene che l'ex presidente degli Stati Uniti abbia ancora una forza politica e popolare significativa, paragonabile a quella di Bolsonaro in Brasile. Questo capitale politico può essere importante per l'organizzazione della struttura politica internazionale prevista.

La conferenza CPAC è iniziata mercoledì scorso a Washington, negli Stati Uniti, e durerà fino a sabato. Bolsonaro parlerà sabato prossimo e dopo il suo discorso, incontrerà l'ex Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che terrà il discorso di chiusura. All´evento rappresentato da un grande pannello intitolato "La minaccia rossa arriva nelle Americhe" sarà presente il fondatore del Movimento Viva Mexico, Eduardo Verastegui.

Il CPAC offre un palcoscenico importante ai leader della destra americana che stanno avviando una strategia comune per affrontare e battere quella sinistra che, dal guerrafondaio Biden al corrotto Lula oltre ad infangare l´immagine delle Americhe nel mondo, contribuisce a quell´instabilità internazionale (vedi crisi in Ucraina) che si ripercuote negativamente soprattutto sulla nostra Europa.

 

Questa argomento è stata modificata 1 anno fa da mystes

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Chicxulub2.0, Presidente del comitato “Salvate Bertozzi”
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In America Latina la situazione è complessa

Trump è alleato di Putin ma lo è anche la sinistra estrema latina, tipo Cuba, Venezuela, Argentina, Bolivia, Amlo in Messico e Lula nonostante tutto vuole stare nei Brics, cioè paesi non amici di Trump che però lo sono del suo alleato

Secondo me i latinos resteranno in mezzo al guado finché non avranno la sicurezza che gli US sono veramente in crisi e lì prevarrà il desiderio di affrancarsi dalla tutela statunitense

In particolare Lula portrebbe sentirsi libero di mollare gli alleati nordamericani che per contrastare Bolsonaro, ossia il populismo di Trump, lo hanno tirato fuori di prigione per farlo eleggere presidente

Nel 2019 uscì un articolo molto interessante di un ambasciatore caraibico relatore del Commonwealth che in anticipo rivelava fra le righe l'inedita alleanza fra dem americani e sinistra latina che in seguito si sarebbe concretizzata nell'elezione di Lula

Il punto chiave è che il fatto che gli US abbiano concesso alla sinistra sudamericana di raggiungere il potere dopo almeno 60 di interferenze molto violente è comunque lo si consideri un cedimento, un segno evidente di debolezza

Una debolezza che è stata messa a nudo dall'attacco russo all'Ucraina e che potrebbe diventare ingestibile nell'anno delle elezioni

Per cui credo che anche il punciuto Lula, l'ambiguo Boric, il poco incisivo Fernandez, una volta che dovessero accorgersi che gli US sono in crisi politica interna per le elezioni, overstretched dal punto di vista militare con l'ansia delle prossime mosse a sorpresa di Russia e Cina, forse anche in crisi finanziaria, quei tre presidenti e anche gli altri coglieranno immediatamente la palla al balzo per mollare i dem nordamericani e spostarsi dalla parte di Russia e Cina


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mystes
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La tua analisi é abbastanza convincente. In Brasile e Argentina le variabili impazzite e i sogni totalitari (vedi la censura in Brasile) e altri preoccupanti comportamenti tipici della sinistra latino-americana (la corruzione é il peggiore di tutti che continua nonostante i processi e le condanne) comprometteranno una certa visione geopolitica, giá emersa durante il governo Bolsonaro.


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