Finalmente ce l'hanno fatta. E ce l'hanno fatta perchè hanno trovato un governo di sinistra disposto a fare sua la proposta di adottare nella cultura un linguaggio neutro, per cui oltre al maschile e al femminile sarà usato nelle scuole il genere neutro relativo ai soggetti che si dichiarano di sesso nè maschile, nè femminile.
Una legge sul "linguaggio neutro" è stata preparata dal governo comunista del brasiliano Ignazio Lula da Silva, suscitando una forte reazione nella società di quel paese.
Nel caso fosse approvata, questa misura comporterebbe la formazione di studenti, educatori e dirigenti scolastici ad adottare termini come "todes" (intraducibile) invece di "todos" (tutti) o "todas" (tutte), e "menine" (intraducibile) invece di "menino" (bambino) o "menina" (bambina).
La proposta ha provocato forti reazioni nella società brasiliana. Il presidente delia Commissione Istruzione delia Camera dei Deputati era già riuscito, durante la presidenza di Bolsonaro, a far approvare una legge che vietava l'uso del "linguaggio neutro" nelle scuole comunali.
Il parlamentare ha ribadito il suo impegno a preservare la lingua portoghese tradizionale.
La promozione del "linguaggio neutro" è stata decisa in occasione di un evento politico a Brasilia, a cui hanno partecipato piu di 4.000 persone provenienti da diversi settori artistici e dello spettacolo. Il Presidente Luiz Inácio Lula da Silva era presente e con la sua presenza ha dato l'avallo all'ideologia gender.
Gli analisti politici più serie e responsabili ritengono comunque improbabile che la proposta del "linguaggio neutro" avanzata dai movimenti di sinistra, faccia passi avanti.
Vista la tendenza attuale in altre regioni del mondo non sarei tanto ottimista!
Fonte https://revistaoeste.com/brasil/governo-lula-quer-linguagem-neutra-na-cultura/