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IL SUICIDIO POLITICO DELLA SINISTRA BRASILIANA


mystes
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A OTTOBRE CI SARANNO ELEZIONI per il Presidente e per il rinnovo del Congresso del grande Paese latino-americano e i sondaggi  dei più qualificati osservatori politici e istituti indipendenti di ricerca prevedono una conferma del Presidente Bolsonaro probabilmente già al primo turno. La popolarità di Bolsonaro in Brasile è alle stelle con manifestazioni di piazza e di consenso popolare strabilianti che rasentano il fanatismo. Basti pensare che all’ultima passeggiata in motocicletta da San Paolo in direzione di una città turistica sull’Atlantico Bolsonaro ha attirato al suo seguito un fiume di quasi due milioni di motociclisti. Ecco qui un video a conferma di quel che scrivo:

https://www.youtube.com/watch?v=uguKYBCpXoI&t=30s

Ma a questo punto la mia domanda è la seguente: come mai la sinistra brasiliana non riesce più ad esprimere una opposizione politica degna di questo nome?

A parte il precedente storico di un Lula, storico esponente e rappresentante della sinistra in America del Sud, sorpreso a derubare le casse dello Stato nel corso della sua Presidenza degli anni passati e per tale motivo processato e condannato a quasi 20 anni di prigione, dalla quale è stato tirato fuori solo per ordine della Suprema Corte, non perché dichiarato innocente, ma soltanto per dargli la possibilità di candidarsi alle prossime elezioni politiche; a parte ciò non appena la candidatura di Lula è stata confermata come unico oppositore del presidente uscente, il comunista Lula ha scelto come suo vice un politico socialdemocratico che in altri tempi, esattamente nel corso del processo per corruzione, è stato un suo fiero nemico.

A questo punto sorge legittima una prima considerazione: perché Lula, invece di scegliere tra i comunisti storici e i sindacalisti storici che non mancano in Brasile, si lega mani e piedi a un socialdemocratico iscritto all’Opus Dei ( https://www.observatoriodaimprensa.com.br/entre-aspas/as-relacoes-perigosas-entre-alckmin-e-opus-dei/ ) e longa manus dell’alta finanza globalista di matrice nordamericana?

Che cosa bolle in pentola? Risposta: forse bolle in pentola la carne rinsecchita della sinistra che ha ormai perso la sua carica di riscatto sociale dei ceti più umili e più depressi che l’aveva contraddistinta nei decenni passati di lotte operaie e sindacali?

E qui il nostro pensiero va obbligatoriamente a questi due ultimi anni di pandemia durante i quali in Brasile come in Italia abbiamo visto la sinistra porsi accanto alla Big Pharma nel difendere i vaccini e i governi repressivi e oligarchi che combattevano il legittimo dissenso di coloro che non accettavano l’obbligo di un vaccino considerato un farmaco sperimentale e non un siero di prevenzione e difesa. La fortuna del paese latino-americano è stata la presidenza Bolsonaro, il quale paradossalmente ha agito politicamente più in forma libertaria, quella forma che ricorda un Pannella, e che con l’appoggio dei suoi ministri non ha imposto nessuna obbligatorietà vaccinale e non ha mai limitato la libertà di movimento dei cittadini.

Dal lato opposto la sinistra, con l’appoggio di alcuni giudici dichiaratamente di estrema sinistra, si è sempre battura per la restrizione autoritaria della libertà dei cittadini, contrariando gli stessi dettami costituzionali che in democrazia non permettono alcuna restrizione di pensiero e di scelta individuale.

Concludiamo con una semplice osservazione anche perché seguiamo con attenzione l’evoluzione politica italiana dove ormai le storiche separazioni partidarie sono cadute e vediamo un Salvini, considerato uomo di destra, appoggiare un Draghi che governa con l’appoggio di ciò che è rimasto della sinistra.

Stando così le cose c’è da pensare che la sinistra è stata risucchiata dall’odore e dal sapore del grande capitale che come sappiamo ha solo un grande progetto: definire lo schema migliore per distruggere nazioni sovrane e ideologie e definire le strategie di un futuro governo mondiale e mondialista al quale dovranno ubbidire tutti e nel quale le idee indipendenti e le opposizioni verrebbero annichilite in tutti i modi e con tutti i mezzi.

Stando cosi le cose noi pensiamo che la sinistra si è ormai avviata verso un processo politico già concluso e che oltre a non avere più un futuro, al massimo, per sopravvivere, potrà solo sperare avere un posto come quello di una Kamala Harris in posa di diva del cinema hollywoodiano.

 

 

 

Questa argomento è stata modificata 2 anni fa 4 volte da mystes

oriundo2006 hanno apprezzato
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oriundo2006
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Difficile enucleare le cause profonde. Penso superficialmente che in Brasile abbiano capito che se si vuole 'progresso' ci vuole anche 'ordem'. Spero che questa ricerca di una struttura  economica più solida su basi 'cesariste' non urti, come già lo vediamo, con l'Amazzonia ed i diritti degli indios o la situazione delle favelas: troppo facile far ricorso al potere militare in tutti i casi. Spero invece che sappiano creare una 'terza via' che porti i troppi svantaggiati in una condizione migliore.

Ma non voglio fare l'apologia del progresso come panacea di tutti i mali nè pensare che la ricchezza curi antichi problemi e sofferenze. Il problema del Brasile, come ho potuto osservarlo nelle mie ripetute visite, è dato da troppa ignoranza della più parte della popolazione a causa di una istruzione insufficiente, molta superficialità per il sesso e le sue conseguenze, assoluta indifferenza per il domani ed il dopodomani, terribile carenza delle basi spirituali ( solo piccole realtà pentecostali insieme ad una chiesa cattolica assai prossima al potere ed alle classi alte ) e con una idea 'vecchia' alla base: che la vita sia tutto sommato 'facile', che basti darsi da fare senza guardare troppo per il sottile e hop, le cose si aggiustano...Una inadeguatezza mentale che oggi condanna qualsiasi paese all' irrilevanza ( Italia compresa ). Mancano le basi.

Bolsonaro anche lui è un uomo 'vecchio', perchè strizza l' occhio al mondo yankee, fa capire come quello sia il suo modello, l'arricchimento e sgomitate belli...Non vedo una idea realmente nuova, nè tantomeno considero Lula una alternativa, 'populista' o 'opusdeista' che sia: la sx come espressione politica di contenuti sociali è finita, rimane solo come contenitore elettorale per una elite che vuole avere una base di massa utile alla gestione personalistica del potere. Lula ha spianato la strada a Bolsonaro in questo.

Come ti ho detto, occorrerebbe capire se nella 'società dei due terzi', che lì è dell' 85% ad essere ottimisti, qualche uomo nuovo portatore di un messaggio nuovo possa emergere ed affermarsi: o forse una donna. Ci starebbe eccome: sarebbe coerente con la storia ancestrale. Sono la parte più consapevole ... se solo le lasciassero fare. Da lì probabilmente potrebbe nascere un cambiamento profondo. Non da altri. Preghiamo per questo.


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mystes
Noble Member
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Pubblicato da: @oriundo2006

Difficile enucleare le cause profonde. Penso superficialmente che in Brasile abbiano capito che se si vuole 'progresso' ci vuole anche 'ordem'. Spero che questa ricerca di una struttura  economica più solida su basi 'cesariste' non urti, come già lo vediamo, con l'Amazzonia ed i diritti degli indios o la situazione delle favelas: troppo facile far ricorso al potere militare in tutti i casi. Spero invece che sappiano creare una 'terza via' che porti i troppi svantaggiati in una condizione migliore.

Ma non voglio fare l'apologia del progresso come panacea di tutti i mali nè pensare che la ricchezza curi antichi problemi e sofferenze. Il problema del Brasile, come ho potuto osservarlo nelle mie ripetute visite, è dato da troppa ignoranza della più parte della popolazione a causa di una istruzione insufficiente, molta superficialità per il sesso e le sue conseguenze, assoluta indifferenza per il domani ed il dopodomani, terribile carenza delle basi spirituali ( solo piccole realtà pentecostali insieme ad una chiesa cattolica assai prossima al potere ed alle classi alte ) e con una idea 'vecchia' alla base: che la vita sia tutto sommato 'facile', che basti darsi da fare senza guardare troppo per il sottile e hop, le cose si aggiustano...Una inadeguatezza mentale che oggi condanna qualsiasi paese all' irrilevanza ( Italia compresa ). Mancano le basi.

Bolsonaro anche lui è un uomo 'vecchio', perchè strizza l' occhio al mondo yankee, fa capire come quello sia il suo modello, l'arricchimento e sgomitate belli...Non vedo una idea realmente nuova, nè tantomeno considero Lula una alternativa, 'populista' o 'opusdeista' che sia: la sx come espressione politica di contenuti sociali è finita, rimane solo come contenitore elettorale per una elite che vuole avere una base di massa utile alla gestione personalistica del potere. Lula ha spianato la strada a Bolsonaro in questo.

Come ti ho detto, occorrerebbe capire se nella 'società dei due terzi', che lì è dell' 85% ad essere ottimisti, qualche uomo nuovo portatore di un messaggio nuovo possa emergere ed affermarsi: o forse una donna. Ci starebbe eccome: sarebbe coerente con la storia ancestrale. Sono la parte più consapevole ... se solo le lasciassero fare. Da lì probabilmente potrebbe nascere un cambiamento profondo. Non da altri. Preghiamo per questo.

 

Alcune osservazioni: il problema dell’istruzione è antico in Brasile ma con i governi di sinistra si è fatto cronico e difficilmente risolvibile in pochi anni. Ci stanno provando i ministri dell’attuale governo, ma sono radicalmente boicottati da gestioni parassitarie e clientelari, che non mollano l’osso, tanto è vero che Bolsonaro in due anni è stato costretto a sostituire tre ministri dell’educazione.

Quanto al comportamento delle persone, specialmente dei giovani di tutti le classi sociali, incluse quelle più basse, il cambiamento che si osserva è epocale, merito soprattutto dei nuovi mezzi di comunicazione e della tecnologia moderna: fatto sta che i giovani non parlano più solo di calcio, di mulatte e di carnevale, ma si interessano con passione dei temi della politica e della giustizia e il merito di questo cambiamento va soprattutto all’attuale classe politica che ha promosso grandi cambiamenti nella promozione di nuovi mezzi di comunicazione: risultato, il declino della rete TV O Globo che sostiene soluzioni politiche da “terza via e da terzo mondo” aperte a sinistra alla Draghi e il grande successo  di una “Jovem Pan” (TV e reti internet) dichiaratamente di destra.

In occasione della recente pandemia Bolsonaro, sostenuto dalle reti internet indipendenti, è stato l’unico presidente nelle Americhe che ha dato fiducia alle persone e difeso la costituzione.

Non credo che Bolsonaro sia un uomo “vecchio, le riforme sociali recentemente fatte approvare dimostrano il contrario: dimostrano che il Brasile è un paese con un forte bisogno di modernizzarsi e di mettersi in linea con le grandi democrazie moderne, e a questa domanda Bolsonaro sta dando risposte molto chiare; inoltre dopo l’incontro con Putin non strizza più l’occhio agli americani che hanno capito che agire nei confronti del Brasile come il “cortile di casa” non paga. Il Brasile si appresta a diventare un poderoso concorrente, detentore di enormi ricchezze che in pochi anni potrebbero trasformarlo in una potenza non solo economica (lo è già) ma anche politica e militare.

Infine: una donna presidente il Brasile l’ha avuta ma era pronuba di Lula e a seguito del fallimento politico e finanziario del suo governo, è stata cacciata sulla spinta di grandi manifestazioni popolari contro di lei e di un voto di impedimento a governare da parte del Parlamento.

 


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