Il futuro ha gli occhi a mandorla https://twitter.com/michele_geraci/status/1177936487826018309
È una specie di reinvenzione controllata del mondo che si vorrebbe, una volta scoperto e conquistato il paradiso capitalista, oppure, immaginando la burocrazia come un grande lago, una grande riserva di opportunità a disposizione di ogni aspetto del potere, uno di questi si impossessa di tutto il bacino e ne dispone.
La Cina, pur incombente, è molto lontana, mancano un Tolstoi e un Giulietto Chiesa a permetterci di coglierne gli aspetti reconditi che la governano, a distinguerli e riconoscerli nella cronaca reticente e smargiassa.
Ne abbiamo coltivato per troppo tempo un'iconografia pittoresca, dominata dal "vaso cinese", troppo superficiale nella sua monotonia che non aiuta a comprendere, ora che servirebbe.
Che dire?
Prof.Geraci e seguaci statevene pure in Cina che e' tanto grande e quindi e' in grado di accogliere anche voi. Ma purtroppo so che dire questo non impedira' certo il decorso tecnocratico in via di ingegnerizzazione, che andra' affrontato diversamente che a suon di colpi di testa.
vediamo un po' chi è codesto sor Geraci che ostenta un bel titolone di prof. pure su tweeter così sappiamo da quale pulpito viene la predica
Michele Geraci si è laureato con lode in ingegneria elettronica presso l'Università degli Studi di Palermo[1] e ha lavorato dal 1989 per la British Telecom.[2] Ha poi ottenuto, nel 1996, un master in business administration presso la Sloan School of Management del Massachusetts Institute of Technology di Boston[1] e ha iniziato la carriera come banchiere d'affari, lavorando per 10 anni in diverse banche e società d'affari tra New York e Londra, come Merrill Lynch, Bank of America, Donaldson, Lufkin & Jenrette e Schroders.[1][2]
Dal 2008 si è trasferito in Cina, dove insegna finanza in tre università: University of Nottingham Ningbo China, New York University Shanghai e Università dello Zhejiang.[1]
Nel 2015 ha ricevuto l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine della Stella d'Italia,[3] per aver contribuito alla diffusione della conoscenza della Cina in Italia.[2]
Vicino alla Lega, ha collaborato con Matteo Salvini e ha partecipato ad alcune iniziative del partito, proponendo l'economia cinese come modello per l'Italia.[4][5] Ha inoltre teorizzato la compatibilità tra il reddito di cittadinanza (in realtà, tecnicamente, un reddito minimo garantito) proposto dal Movimento 5 Stelle e la flat tax proposta dalla Lega,[2][6] sostenendo, dopo le elezioni politiche del 2018, la possibilità di un'alleanza tra i due partiti.[6]
È stato quindi sottosegretario allo Sviluppo economico nel neonato Governo Conte I, sostenuto proprio da una coalizione tra M5S e Lega,[7] dal 2018 al 2019.
(fonte wikipedia italia)
L'esimio multiprof delle università cinesi nonchè cavaliere della stella d'italia e pure sottosegretario allo sviluppo(!) economico, una volta tornato al paesello ha trovato il "medioevo della tecnologia" e se ne duole assai?
Pofforbacco, invece di pane e lavoro si distribuiscano subito smartphone (cinesi!) ai poveri, ai disoccupati, agli invalidi, ai vecchi delle rsa, agli immigrati, ai braccianti, cosi' potranno tutti mendicare tecnologicamente tendendo il cellulare invece dell'antiquato cappello.
Magari si puo' anche sviluppare una app "fai la carità" collegata alla propria carta di credito e con limite massimo di 50 centesimi per ogni elemosina, altrimenti i mendicanti chiedono subito un paio di euri a botta.
Il mondo e' bello perche' e' vario
Ma che vada a comprarsi una bella confezione di lassativo e ne faccia buon uso...