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In Messico l'assassino del Che?


cubainforma
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Angel Guerra Cabrera cubainformazione.it
                                
Come ha pubblicato, lunedì, La Jornada, nella sua edizione cartacea, starebbe per giungere in Messico Felix Rodriguez Medigutía, l'ex ufficiale della CIA che diede l'ordine di assassinare il Che in Bolivia nel 1967.

Rodriguez raggiunse il grado di colonnello nella suddetta agenzia dove fu insignito della Medaglia d'Intelligence al Valore e nove medaglie per la sua azione in Vietnam.

Iniziò la sua carriera come operativo controrivoluzionario nel 1960 aderendo alla Legione Anti-comunista dei Caraibi, organizzata nella Repubblica Dominicana dal dittatore Rafael Leonidas Trujillo per implementare un'invasione di Cuba. Sconfitta sul nascere, l'operazione si proponeva lo scopo di porre fine alla Rivoluzione cubana ed assassinare Fidel Castro.

Rodriguez ritorna negli USA per terminare i suoi studi, alla fine dello stesso anno fu reclutato dalla CIA e, nel febbraio 1961, realizza la sua prima missione di infiltramento nell'isola per la costa nord della provincia di Matanzas, ma la sicurezza di Stato sequestrò il deposito di armi ed esplosivi che fu sbarcato anche se il terrorista riuscì a fuggire.

Poi parteciperà all'invasione della Baia dei Porci, nel 1961, come parte del selezionato gruppo Operazione 40, di cui facevano parte, tra gli altri, Jorge Mas Canosa e Luis Posada Carriles.

Come membro di quel gruppo entra a Cuba prima dell'invasione con funzioni di intelligence, controspionaggio e sabotaggio. La sua missione principale era rilevare militanti rivoluzionari, a tutti i livelli, e assassinarli. L'invasione lo sorprende all'Avana e riesce a fuggire e chiedere asilo presso l'Ambasciata del Venezuela.

Poi avrà una lunga carriera nell'agenzia di spionaggio e contro-insurrezione che lo porterà in Vietnam, dove fu un attivo partecipante dell'Operazione Phoenix della CIA (il cui obiettivo era individuare, torturare e assassinare migliaia di quadri rivoluzionari vietnamiti) e più tardi percorrerà l'America Latina come partecipante alle operazioni di tortura e omicidio, della CIA, contro i leader e gli attivisti delle lotte per la democrazia ed i rivoluzionari.

E' in quell'epoca che il suo caro amico e collega, Posada Carriles, viene inviato dalla CIA a fondare il sinistro DISIP, anch'egli torturatore e assassino di rivoluzionari e oppositori, con lo pseudonimo di Commissario Basilio.

Si evidenzia l'attività di Rodriguez, alias El Gato, nell'Operazione Condor come consulente della sanguinosa dittatura militare in Argentina ed in El Salvador come consigliere in azioni belliche contro la guerriglia del FMLN e come capo delle operazioni della CIA nella base d'Ilopango. Da lì i voli trasportano armi, provenienti dagli USA, ai Contras del Nicaragua e ritornavano, a quel paese, carichi di cocaina, che la CIA vendeva, sul suolo USA, per continuare l'acquisto di armi ai suoi mercenari in Nicaragua.

Il suo secondo in comando, allora, era l'anche multi assassino Luis Posada Carriles.

Questa operazione mise Rodriguez nel cuore dello scandalo Iran-Contra e lo porta a tenere almeno tre riunioni con George H. Bush (padre), che termina chiamandolo suo amico in una lettera manoscritta e poi lo invita alla cena di Natale alla Casa Bianca, essendo G.Bush vice presidente. Necessariamente deve averlo conosciuto anni prima poiché Bush padre era il suo ufficiale superiore della CIA incaricato di scegliere gli uomini che fecero parte dell'Operazione 40.

In seguito il governo cubano ha denunciato il suo coinvolgimento in diversi tentativi di assassinare Fidel Castro.

Rodriguez è stato menzionato, sotto giuramento, da tre ufficiali della CIA e della DEA, in audizioni del Congresso, come la persona a cui la CIA ordinò l'assassinio di Enrique "Kike" Camarena, ufficiale della DEA di origine messicana.

Lo si collegata anche, da vari investigatori, all'assassinio del presidente John F. Kennedy, dove, come ha dimostrato il generale di divisione (R) Fabian Escalante, ex capo dei servizi segreti cubani, in diversi articoli e in un libro di recente apparizione, c'è una diretta implicazione di membri cubani dell'Operazione 40. Tutto questo si fonda ed è documentato in Wikipedia Ecured ed articoli del generale Escalante.

Questo è il soggetto che viene in Messico, il 27 gennaio, nientemeno come principale oratore di una cerimonia per il 164 anniversario della nascita di José Martí che si terrà, il 28 gennaio, alle 20:00, al Circolo "Cubano", centro di attività controrivoluzionaria splendidamente equipaggiato, nella via Cordova 14, Colonia RomaNorte [AG1]. La storia di questo centro risale agli anni '30 del XX secolo, come centro di incontro di ricchi imprenditori cubani e messicani, divento un feudo dei Bacardi dopo il trionfo della Rivoluzione cubana. Alle volte ospita la minuscola controrivoluzione (anti) cubana in Messico.

È semplicemente un insulto alla decenza che, nel cuore dell' "Occidente", presumibilmente promotore di una crociata contro il terrorismo, giunga, tranquillamente, nella capitale messicana, paese amato da Martí, questo assassino di rivoluzionari e democratici. La sua stessa presenza macchia la memoria dell'Apostolo, che promise di difendere il Messico dal colosso del nord e morì "per impedire che, nello stesso momento dell'indipendenza di Cuba, gli USA cadano con quella ulteriore forza" sulle nostre sorelle terre d'America.


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