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In morte di un ballerino


cubainforma
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Il terribile paradosso di un emigrato cubano morto in uno sfratto... nelle Asturie

S'immaginano che a Cuba un cittadino spagnolo morisse dopo essere stato arrestato dalla polizia?Quanto tarderebbe a versarsi la cataratta mediatica?

Quanti attacchi contro il governo cubano sentiremmo in talk show tv e radiofonici, quanti editoriali sulla stampa spagnola? Quante pressioni diplomatiche avremmo, quante dichiarazioni di condanna da parte delle istituzioni europee?

Se lo immaginano? Come è accaduto ... al rovescio. Ma non vi è stata alcuna campagna mediatica, né condanna internazionale.

Lennier Ramirez, un emigrato cubano di 28 anni, moriva pochi giorni fa nella città asturiana di Oviedo, dopo aver resistito a lasciare la casa in cui abitava. La Polizia Nazionale lo sloggiò con la forza, compiendo l'ordine del tribunale di sfratto per il mancato pagamento del canone di locazione. Successivamente, è morto presso l'Ospedale Universitario Centrale delle Asturie.

Né sulla stampa spagnola, né nel web della mediatica "dissidenza" cubana, abbiamo letto un solo articolo di opinione che condanni tale morte. Né reportage o editoriali che analizzino come il dramma degli sfratti, 448000 in territorio spagnolo, dal 2008, colpisca anche coloro che, un giorno, emigrarono da Cuba - e da altri paesi del Sud - in cerca di un futuro economico migliore.

Lennier Ramirez, cantante e ballerino, era diventato famoso per la sua partecipazione a tre concorsi televisivi: "Adamo ed Eva", "Cambiami" e "Got Talent Spagna". In uno di essi, curiosamente, ha dichiarato di aver lasciato "tutto a Cuba per cercare di sognare meglio”. Un sogno convertito, infine, in un terribile e triste paradosso.


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