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INSEDIATO BOLSONARO PRESIDENTE

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mystes
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Ieri in Brasilia in un tripudio di popolo e di sostenitori si è insediato il nuovo presidente del Brasile Jair Bolsonaro.
Questi i brani più salienti del suo discorso alla folla accorsa nella enorme piazza di fronte al palazzo presidenziale che sottolineano la nuova linea politica del grande paese latino-americano:
Confermo il mio impegno assunto in campagna elettorale di costruire una società senza discriminazioni e divisoni.
A cominciare da oggi il nostro popolo si libererà dal socialismo dall’inversione di valori e dal politicamente corretto
Non potremo permettere che ideologie nefaste dividano i brasiliani. Ideologie che distruggono i nostri valori e le nostre tradizioni, che distruggono le nostre famiglie, fondamento della nostra società, non saranno permesse.
Il brasiliano può e deve sognare. Sognare con una vita migliore, con migliori condizioni per usufruire del frutto del suo lavoro e della meritocrazia. E il governo ha il dovere di essere onesto e efficiente.
Faremo le riforme necessarie. Amplieremo le infrastrutture, ridurremo la burocrazia. Semplificare per restituire fiducia a chi lavora davvero e produce.
Abbiamo abbondanti risorse minerarie, terre fertili benedette da Dio e un popolo meraviglioso. Abbiamo di fronte a noi una grande nazione da ricostruire e questo faremo insieme.
E’ con umiltà e onore che mi dirigo a tutti voi come presidente del Brasile. E mi pongo difronte a tutta la nazione, in questo giorno, nel giorno in cui il popolo ha cominciato a liberarsi dal socialismo, dall’inversione dei valori, dal gigantismo statale e dal politicamente corretto.

E il popolo nella piazza di fronte al Palazzo di governo gli ha risposto con un sol grido: MITO, MITO, MITO lo stesso appellativo che usava durante la campagna elettorale quando Bolsonaro appariva nelle piazze.
https://g1.globo.com/politica/noticia/2019/01/01/discursos-de-bolsonaro-na-posse-frases.ghtml


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mystes
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I falsi del Corriere della Sera.
Sottotitolo all'articolo sul Brasile: "Il presidente di estrema destra invoca Dio e promette di liberare il Paese «dal politicamente corretto. Anche se fosse necessario il sangue»
Si da il caso che Bolsonaro non ha pronunciato la frase: "Anche se fosse necessario il sangue".
L'ha aggiunta il Corriere per denigrare un Presidente che ha sempre combattuto le fake news divugate da giornali come il Corriere.
Ha detto di essere pronto a difendere la bandiera del Brasile anche a costo del nostro sangue.


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oriundo2006
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A me pare un ciarlatano. Aspettiamo i fatti per giudicare. Per ora, aver consegnato ad un ministro donna ampiamente legato ai latifondisti la cura e la tutela dell' Amazzonia mi pare in nuce la quintessenza del suo progetto politico: affidare al lupo ( poteri forti al gran completo ) la cura del pecorume ( già di suo molto debilitato ) sperando che entrambi si ingrassino a dovere pascendosi ampiamente a dovere dei valori antisocialisti... Una riedizione della moltiplicazione dei pani e dei pesci come miracolo del messia Bolsonaro ?
Io starei attento a sentire cosa ne pensa e cosa fa il lupo: mi pare assai attento molto più prosaicamente alle ricchezze dell' oro verde dell' Amazzonia.
Poveri Indios e povero mondo.


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Tibidabo
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Lo ha detto davvero che ci vuole il sangue

La nostra bandiera non diventerà mai rossa [cioè comunista] e per farla restare verde oro sono disposto a versare il mio sangue

Si dovrebbe parlare di sangue per difendere il paese dai nemici esterni, non dall'opposizione politica, altrimenti è evidente che sta dicendo che se versa il suo di sangue verserà anche quello dei comunisti

Un pazzo scatenato e se ne vedranno le conseguenze

https://extra.globo.com/noticias/brasil/bandeira-jamais-sera-vermelha-diz-bolsonaro-em-discurso-no-palacio-do-planalto-23339528.html


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mystes
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La rabbia e la frustrazione dei vinti non ha confini


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oriundo2006
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Guarda che qui non si tratta di odio, almeno da parte mia, ma di preoccupazione verso un esito politico, quello dell'elezione di Bolsonaro, che potrebbe portare alla guerra civile: https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/01/04/brasile-bolsonaro-vara-purghe-per-i-dipendenti-pubblici-fuori-subito-300-comunisti-riassunti-se-convertiti/4874430/: veramente un presidente democratico...sono degli stagisti, puo' non rinnovare loro il contratto ma dire che non lo rinnova solo perche' costoro gli paiono vicini alla sinistra, significa buttare a mare almeno 30 anni di tolleranza brasileira sulle idee e tornare diritti diritti agli anni della dittatura.
Come se cio' non bastasse, mentre stigmatizza con accenti di vera e propria ostilita' le recenti 'manovre' russo-venezoelane ( in realta' solo la visita di due, dico due, aerei militari di Mosca ), pare estremamente desideroso di concedere basi agli Usa in funzione di un suo ruolo di gendarme anticomunista, come se 1) gli americani avessero bisogno di Bolsonaro per fare qualcosa in quello che hanno da sempre definito essere il giardino di casa loro 2) non esistessero istanze politiche latinoamericane utili e necessarie per discutere della situazione politica internazionale: non esistono solo gli Usa 3) la guerra fredda e' finita da un pezzo e Trump stringe la mano a Ciccio Kim, a capo dell'ultimo stato esplicitamente comunista del globo. Che fa Bolsonaro, bombarda la Corea ?
In definitiva, e' una persona pericolosa: e' uno dei tanti psicotici alla guida del mondo di oggi.


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mystes
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...significa buttare a mare almeno 30 anni di tolleranza brasileira ... No Bolsonaro butterà a mare 30 anni di intolleranza e corruzione comunista


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oriundo2006
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Qui un aggiornamento: https://notizie.virgilio.it/top-news/le-prime-cose-che-sta-facendo-il-governo-di-bolsonaro-230866?ref=virgilio.
E' notevole la notizia che nel Cearà, in particolare a Fortaleza, la situazione stia diventando incontrollabile per l'azione di bande armate non meglio identificate: Bolsolaro ha mandato l' esercito ( che ha notoriamente la mano pesante ). Ne ricavo l' idea ( già da me segnalata come ipotesi ) che il Paese si stia spaccando: nel Nordeste, a grande maggioranza nera e filo-Lula, sta cominciando una situazione insurrezionale.
Non penso che questo meraviglioso Paese, che rimane nel cuore di chi lo visiti, possa uscire indenne da 'pronunciamenti' vari come reazione legittimista da sedizioni armate dei tanti, troppi, dimenticati da sempre ( anche da tanta parte della sx...).
Se i nodi vengono al pettine, neppure Bolsonaro ne uscirà indenne: sarà sostituito da uno dei tanti generali che stanno aspettando il momento buono ( ha dato loro fastidio l' idea di B. di aprire agli Usa concedendo una base militare...sanno benissimo che in questo modo non conterebbero più niente...e in Brasile sono un potere, anzi il potere per eccellenza ). E' sempre a mio avviso una situazione simile, con tutte le differenze del caso, con l' Egitto: anche lì la casta militare detiene le redini del vero potere e al buon momento cambia le carte in tavola, preferendo una destituzione 'morbida' ad una situazione ingovernabile, con una scissione del paese in due o tre parti.


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mystes
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Come sempre siete disinformati: Bolsonaro non ha mandato l'esercito nello stato del Cearà, ma la Forza Nazionale e la richiesta di tale intervento è stata fatta dal Governatore dello Stato (un comunista) al ministro della Giustizia Sergio Moro l'ex-giudice che ha imprigionato il corrotto e disonesto Lula. Inoltre per il Nordest brasiliano il governo Bolsonaro ha in programma una serie di interventi economici che dovrebbero cambiare il volto di quella regione. Si metta l'anima in pace: i generali non hanno nessuna voglia di sostituire Bolsonaro e Bolsonaro governerà i quattro anni previsti dalla Costituzione. Dopo, ha detto, che non intende ricandidarsi.


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oriundo2006
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@Mystes: guardi che lei sbaglia a vedermi come uomo di parte: non lo sono mai stato. Dico solo che Bolsonaro acutizza il conflitto sociale, politico, ideologico, sperando di uscirne vincitore e di plasmare il paese a sua immagine e somiglianza ovvero stile neocons. E' un progetto aperto di restaurazione del passato, che importa come sua logica conseguenza un sovrapotere militare su tutto il resto, come lo fu negli anni della dittatura, e come allora questo avvenne, oggi questo tentativo produrrà una frattura sociale irrimediabile che potrebbe portare anche alla scissione di una parte degli stati che compongono il Basile attuale, che è uno stato federale, in cui appunto è ammesso l' exit. Circa l'invio dell'esercito, è l'articolo citato che lo indicava.
Sono stato diverse volte in quel paese e ho capito alcuni fatti importanti, ovvero la difficoltà di amalgamare le diverse etnie, fattore dai risvolti di carattere sia sociale che economico: tirare troppo la coperta verso certi ceti, bianchi o assimilati, e farlo partendo dalla una confessione neocristiana, provoca necessariamente un riacutizzarsi dell' opposizione banchineri, con tutte le conseguenze del caso, anche di carattere religioso ( l' Islam in forte crescita: http://www.opiniojuris.it/radicalizzazione-terrorismo-america-latina-caso-del-brasile/ ). Ci sono tutti gli elementi per una destabilizzazione del contesto politico, unitamente ( anche e forse ) ad un interesse USA a scorporare alcune parti del Paese per farne un avamposto militare, a ridosso di stati come il Venezuela o la Colombia, notoriamente assai poco stabili.
Fantapolitica ? Così non sembra pensarlo Meyssan, sempre ben informato e di prima mano su risvolti geopolitici dell' Impero USA ( http://www.voltairenet.org/article204653.html ). Morale: che Bolsonaro si dia una calmata. Ne guadagnerà il Brasile e ( forse ) l'Amazzonia, ultimo avamposto naturale di questo nostro povero mondo...


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mystes
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Bene nemmeno io ho compromessi di parte. Dico solo che seguo con piacere l'attuale politica dei paesi latino-americani improntati alla difesa e alla valorizzazione dei valori nazionali e se è necessario nazionalisti. Perciò senza cedimenti filo-americani e filo qualunque cosa.


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oriundo2006
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Sono d'accordo con te. Una analisi di quanto nel passato si è perso, di cosa si può recuperare, di messa in valore del principio di realtà, della PROPRIA realtà e non quella imposta dalla pensiero unico americanizzante, è indispensabile per cominciare a ragionare seriamente. Il lascito del passato è materia che non si può lasciare alla propaganda mondialista che vuole azzerare tutto per imporre una nuova società fondata sulla menzogna e sull'elevazione di un popolo o due a modello degli altri. Ad ognuno il suo. Il Brasile, se vuole davvero farlo, deve assolutamente proteggere e non distruggere l' Amazzonia ed i popoli autoctoni che ancora lì vivono. Mi pare invece che Bolsonaro, con il suo battesimo nel Giordano, con il suo filoamericanismo esasperato, con i suoi figli dalle magliette proJewis, sia vittima del delirio neocons ( la s stà per sionismo ) che abbiamo già visto in Bush e altri.


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mystes
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A proposito di Amazzonia desidero raccontare un aneddoto ascoltato alcuni giorni fa in rete. Alcune regioni di confine sono in mano già a numerose ong straniere autorizzate ad operare dai vecchi governi. Una di queste diretta da un prete non permette di entrare nel territorio che ha occupato, ricco di minerali pregiati. Il governo Bolsonaro ha deciso di fare un censimento di tutte queste ong normalmente straniere e di rimandarle al paese di origine: Stati Uniti e Europa. Stanno li non per i vantati fini umanitari e difesa dei diritti umani, ma solo per rapinare le ricche risorse minerarie; Negli Stati Uniti i dem hanno protestato e denunciato il governo Bolsonaro per violazione dei diritti umani. Questa è la situazione.


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oriundo2006
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Qui ulteriori interessanti interventi ( https://reseauinternational.net/chaos-total-au-bresil-ou-les-gangs-se-dechainent-contre-la-repression-dechainee-par-bolsonaro/ ) sulla situazione di Fortaleza. Quanto vi si dice mi pare inimmaginabile pensando ai miei soggiorni laggiù: solo in città vi sono stati 27 attacchi armati ed una quarantina nel resto dello Stato. Pensando alle persone che ho conosciuto, mi sento assai preoccupato...


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oriundo2006
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E per chi volesse capirne di più sul continente sudamericano, cosa che consiglio a tutti, sopratutto chi mastichi un poco di francese, ecco un saggio interessante:
http://lesakerfrancophone.fr/wp-content/uploads/2019/01/geopolitique_de_l_amerique_du_sud.pdf
E' dello studioso Andrew Korybko. Non lo posso riassumere perchè troppo lungo, ma per tutto valga la descrizione della nuova via della seta cinese che traverserebbe il continente da est a ovest, da San Paolo al Cile ed al Perù ( ).
Un progetto gigantesco, una immane opera che dimostra le capacità cinesi ( ma non solo ) di pensare in grande attraendo popoli finora estranei al Celeste Impero, e scalzare in via 'soft' lo strapotere yankee nello sfortunato 'cortile di casa'.
Così si spiegherebbe il 'fenomeno Bolsonaro' come tentativo estremo di confermare l' egemonia USA di contro all'adesione ai Brics: questo progetto TORR è l'emblema significativo della creazione di un mondo multipolare che attrae popoli e stati in una unione commerciale, dapprima, e poi dichiaratamente politica per estromettere definitivamente il potere 'occidentale' dal Continente e con ciò si faccia finalmente tabula rasa della Conquista e del retaggio coloniale, anche se i costi ambientali del progetto sono ancora tutti da definire ( https://www.theguardian.com/world/2015/may/16/amazon-china-railway-plan ) e da valutare.
Di fronte a tanta capacità economica, politica, di informazione, di progettazione, e di vera presa di responsabilità delle sorti di popoli stranieri, pare davvero di essere su di un altro pianeta con la nostra povera e meschina Italia.


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