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intervista al prefetto Franco Gabrielli (delegato ai servizi segreti)


cedric
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Intervista su Mediaset Rete 4 dell' 8 aprile al prefetto Franco Gabrielli  sui fatti di Bucha. Franco Gabrielli è l'attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti ed alla  sicurezza della Repubblica ed è stato capo della Polizia,  direttore della Protezione civile e direttore  dei servizi segreti per l’estero.

Il testo è pubblicato (al solito) dal Fatto Quotidiano
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/04/08/bucha-gabrielli-e-stato-un-eccidio-ma-sulle-responsabilita-dobbiamo-essere-molto-cauti-in-questi-casi-bisogna-spogliarsi-della-sicumera/6553286/

“Al momento noi riteniamo che sia stato ovviamente un eccidio, poi sulle responsabilità dobbiamo essere molto attenti, molto cauti. Anche perché, se ci sono situazioni che possono essere rappresentate in maniera diversa, la lesione che si produce alla credibilità di una narrazione è devastante”.

“Atteniamoci ai fatti, atteniamoci alle immagini e atteniamoci soprattutto al racconto di chi sta sul campo, perché io considero fondamentale il ruolo di un’informazione libera che trasmette sensazioni, immagini, testimonianze, avendo sempre presente che le guerre portano con sè orme di degenerazione e di mistificazione”,

“La cosa da cui rifuggo sempre è il tentativo di dare risposte semplici a problemi complessi“, soprattutto quando quelle risposte sono dettate da “schieramenti o impostazioni preconcette: rischiano di produrre danni allo stesso schieramento” che le propaganda.

“la propaganda è sempre esistita, in queste vicende bisogna spogliarsi di una certa sicumera, di un certo manicheismo. Bisogna essere attenti, avere la possibilità di confrontare più fonti”.

"La nostra intelligence sta gestendo la vicenda ucraina “in forte collaborazione con i servizi collegati: fin dall’inizio la questione è stata seguita da un quintetto di Paesi dell’alleanza atlantica, gli Usa, la Gran Bretagna, la Francia, la Germania e l’Italia. Noi siamo parte di un sistema più ampio e usufruiamo di imformazioni che altri servizi sono in condizione di fornirci con più precisione”.

Gli episodi di degenerazione violenta del conflitto anche nel nostro Paese (come l’incendio alla villa del presentatore russo sul lago di Como) sono “indice di qualcosa che sta covando sotto la cenere e sono all’attenzione delle forze di polizia e dell’apparato d’intelligence”, e “non vanno nè amplificate nè sottovalutate”.

 

Visto il riferimento alle informazioni precise fornite da vari servizi segreti (probabilmente francesi e tedeschi)  pare proprio che i tecnici italiani stiano prendendo le distanze dai politici per prepararsi a quello che accadrà quando si scoprirà come stanno davvero le cose. La campagna elettorale per le elezioni del 2023 inizia alla fine dell'estate passata a condizionatori spenti e senza riserve di gas per l'inverno.

 


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