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La Sacra Sindone di Torino non è un falso medievale.


TarasBulba
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Turin Shroud 'is not a medieval forgery'
By Nick Squires, Rome correspondent
Telegraph.co.uk

Un recente studio italiano afferma che la Sacra Sindone di Torino non è un falso medievale – come a lungo sostenuto – ma potrebbe essere proprio dell’epoca di Cristo

Molti cattolici ritengono che il tessuto di lino lungo alcuni metri recante l’impronta del volto e del corpo di un uomo con barba, fu usato circa 2.000 anni fa per seppellire il corpo di Cristo quando fu deposto dalla croce dopo la crocefissione.
Ora, alcuni nuovi esperimenti condotti dagli scienziati dell’Università di Padova, riaccendono il mistero della datazione del tessuto, datando il sudario in epoche collocabili di molto vicine all’epoca di Cristo. L’analisi è pubblicata in un recente libro intitolato: “Il Mistero della Sindone” scritto da Giulio Fanti – professore di meccanica e misurazioni termiche presso l’Università di Padova – e da Saverio Gaeta, giornalista.
I tests riaccenderanno il dibattito circa le vere origini di una delle reliquie più apprezzate e più discusse di tutta la Cristianità, ed è probabile che saranno pesantemente contestati dagli scettici. Per analizzare le fibre prese dal sudario, gli scienziati, Fanti incluso, hanno usato gli infrarossi e la spettroscopia – cioè la misurazione dell’intensità della radiazione tramite lunghezze d’onda. Il sudario è conservato a Torino in un contenitore apposito onde evitare influenze atmosferiche.
I tests hanno finora datato il tessuto fra il 300 a.C e il 400 d.C. e sono stati condotti su fibre prelevate nel 1988 per un precedente studio che ricorse alla datazione al carbonio 14. Quei tests furono condotti nei laboratori di Oxford e Zurigo ed in Arizona, e siccome suggerivano una datazione fra il 1260 ed il 1390 dopo Cristo, sembrarono dare sostegno alla teoria secondo la quale il sudario fosse opera di un abile falso medievale.
Tali risultati furono messi in discussione sulla base di una possibile contaminazione da parte del tessuto usato per riparare la reliquia quando fu danneggiata dal fuoco proprio in età medievale. Il professor Fanti, cattolico, ha dichiarato che i suoi risultati sono il frutto di 15 anni di ricerche e che i tests al carbonio 14 condotti nel 1988 erano inattendibili a causa della contaminazione di laboratorio.
Il mistero del sudario ha lasciato perplessa la gente per secoli, stimolando non solo la devozione, ma anche la produzione di libri, documentari e teorie cospirazioniste.
Il tessuto di lino sembra mostrare l’impronta di un uomo dai lunghi capelli e dalla barba, il cui corpo mostra delle ferite compatibili con una crocifissione. Attrae ogni anno migliaia di fedeli nella cattedrale di Torino, dove è conservato in una teca speciale.
Gli scienziati non sono mai stati in grado di spiegare come si sia potuta formare nel tessuto l’immagine di un corpo umano completa di ferite da chiodi ai polsi ed ai piedi e da spine sulla fronte, oltre ad una ferita da lancia al costato. Fanti afferma che lo stampo è stato causato da un’esplosione eccezionale di radiazioni, anche se si astiene dal definirla un miracolo.
Afferma anche che i suoi tests danno sostegno alle prime indagini secondo le quali, sul tessuto, erano state rinvenute tracce di polvere e pollini che potevano provenire solo dalla Terra Santa.
Anche il giornalista Gaeta è un cattolico convinto: ha lavorato per L’Osservatore Romano, il quotidiano del Vaticano, ed ora scrive per Famiglia Cristiana, settimanale cattolico.
Il Vaticano non si è mai pronunciato sull’autenticità del sudario, benché il Papa Emerito Benedetto XVI° abbia dichiarato che l’immagine enigmatica impressa sul tessuto ci ricorda sempre le sofferenze di Cristo. Come il suo successore, Papa Francesco, che in occasione del sabato di Pasqua 2013, ha avuto modo di dire: “l’esposizione della Sindone in un giorno così speciale come il Sabato Santo, significa che esso rappresenta un’importante testimonianza della Passione e Resurrezione di Nostro Signore.
Per la prima volta nella storia, è stata creata un’applicazione che permette alla gente di esplorare la sacra reliquia su smartphones e tablets. L’app, approvata dalla Chiesa cattolica e chiamata “Sudario 2.0”, presenta foto ad alta risoluzione del tessuto che permettono all’utente di vedere dettagli che altrimenti sarebbero invisibili ad occhio nudo.
Haltadefinizione – il produttore dell’app – ha dichiarato che “per la prima volta nella storia, diventano disponibili per il mondo intero le più dettagliate immagini del sudario mai ottenute; tutto ciò grazie ad un sistema in streaming che premette una vista del tessuto incredibilmente ravvicinata. Ogni dettaglio del tessuto può essere infatti ingrandito e visualizzato come mai prima d’ora”.

Nick Squires, corrispondente da Roma
Traduzione EFFEDIEFFE.com

http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&view=article&id=260984worldwide&Itemid=100018

FONTE http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/italy/9958678/Turin-Shroud-is-not-a-medieval-forgery.html


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Turin Shroud 'is not a medieval forgery'
By Nick Squires, Rome correspondent
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Un recente studio italiano afferma che la Sacra Sindone di Torino non è un falso medievale – come a lungo sostenuto – ma potrebbe essere proprio dell’epoca di Cristo

Molti cattolici ritengono che il tessuto di lino lungo alcuni metri recante l’impronta del volto e del corpo di un uomo con barba, fu usato circa 2.000 anni fa per seppellire il corpo di Cristo quando fu deposto dalla croce dopo la crocefissione.
Ora, alcuni nuovi esperimenti condotti dagli scienziati dell’Università di Padova, riaccendono il mistero della datazione del tessuto, datando il sudario in epoche collocabili di molto vicine all’epoca di Cristo. L’analisi è pubblicata in un recente libro intitolato: “Il Mistero della Sindone” scritto da Giulio Fanti – professore di meccanica e misurazioni termiche presso l’Università di Padova – e da Saverio Gaeta, giornalista.
I tests riaccenderanno il dibattito circa le vere origini di una delle reliquie più apprezzate e più discusse di tutta la Cristianità, ed è probabile che saranno pesantemente contestati dagli scettici. Per analizzare le fibre prese dal sudario, gli scienziati, Fanti incluso, hanno usato gli infrarossi e la spettroscopia – cioè la misurazione dell’intensità della radiazione tramite lunghezze d’onda. Il sudario è conservato a Torino in un contenitore apposito onde evitare influenze atmosferiche.
I tests hanno finora datato il tessuto fra il 300 a.C e il 400 d.C. e sono stati condotti su fibre prelevate nel 1988 per un precedente studio che ricorse alla datazione al carbonio 14. Quei tests furono condotti nei laboratori di Oxford e Zurigo ed in Arizona, e siccome suggerivano una datazione fra il 1260 ed il 1390 dopo Cristo, sembrarono dare sostegno alla teoria secondo la quale il sudario fosse opera di un abile falso medievale.
Tali risultati furono messi in discussione sulla base di una possibile contaminazione da parte del tessuto usato per riparare la reliquia quando fu danneggiata dal fuoco proprio in età medievale. Il professor Fanti, cattolico, ha dichiarato che i suoi risultati sono il frutto di 15 anni di ricerche e che i tests al carbonio 14 condotti nel 1988 erano inattendibili a causa della contaminazione di laboratorio.
Il mistero del sudario ha lasciato perplessa la gente per secoli, stimolando non solo la devozione, ma anche la produzione di libri, documentari e teorie cospirazioniste.
Il tessuto di lino sembra mostrare l’impronta di un uomo dai lunghi capelli e dalla barba, il cui corpo mostra delle ferite compatibili con una crocifissione. Attrae ogni anno migliaia di fedeli nella cattedrale di Torino, dove è conservato in una teca speciale.
Gli scienziati non sono mai stati in grado di spiegare come si sia potuta formare nel tessuto l’immagine di un corpo umano completa di ferite da chiodi ai polsi ed ai piedi e da spine sulla fronte, oltre ad una ferita da lancia al costato. Fanti afferma che lo stampo è stato causato da un’esplosione eccezionale di radiazioni, anche se si astiene dal definirla un miracolo.
Afferma anche che i suoi tests danno sostegno alle prime indagini secondo le quali, sul tessuto, erano state rinvenute tracce di polvere e pollini che potevano provenire solo dalla Terra Santa.
Anche il giornalista Gaeta è un cattolico convinto: ha lavorato per L’Osservatore Romano, il quotidiano del Vaticano, ed ora scrive per Famiglia Cristiana, settimanale cattolico.
Il Vaticano non si è mai pronunciato sull’autenticità del sudario, benché il Papa Emerito Benedetto XVI° abbia dichiarato che l’immagine enigmatica impressa sul tessuto ci ricorda sempre le sofferenze di Cristo. Come il suo successore, Papa Francesco, che in occasione del sabato di Pasqua 2013, ha avuto modo di dire: “l’esposizione della Sindone in un giorno così speciale come il Sabato Santo, significa che esso rappresenta un’importante testimonianza della Passione e Resurrezione di Nostro Signore.
Per la prima volta nella storia, è stata creata un’applicazione che permette alla gente di esplorare la sacra reliquia su smartphones e tablets. L’app, approvata dalla Chiesa cattolica e chiamata “Sudario 2.0”, presenta foto ad alta risoluzione del tessuto che permettono all’utente di vedere dettagli che altrimenti sarebbero invisibili ad occhio nudo.
Haltadefinizione – il produttore dell’app – ha dichiarato che “per la prima volta nella storia, diventano disponibili per il mondo intero le più dettagliate immagini del sudario mai ottenute; tutto ciò grazie ad un sistema in streaming che premette una vista del tessuto incredibilmente ravvicinata. Ogni dettaglio del tessuto può essere infatti ingrandito e visualizzato come mai prima d’ora”.

Nick Squires, corrispondente da Roma
Traduzione EFFEDIEFFE.com

http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&view=article&id=260984worldwide&Itemid=100018

FONTE http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/italy/9958678/Turin-Shroud-is-not-a-medieval-forgery.html

Ero sinceramente incazzato per i vari Napolitano, Renzi, Obama, F 35, ecc., ecc.

Sei riuscito a farmi ridere, ( ma a crepapelle ) nonostante tu non abbia studiato n'a ceppa, del caso.

Piano, piano, ci riuscirai...

Comunque grazie.


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TarasBulba
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Ridere libera endorfine ( ormoni naturali capaci di dare un senso di benessere).Quindi buon per te.
E poi qualcuno ha detto che " l'uomo è l'unico animale che ride".....
Anche se francamente non capisco il motivo della tua ilarità.


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Anonymous
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Ridere libera endorfine ( ormoni naturali capaci di dare un senso di benessere).Quindi buon per te.
E poi qualcuno ha detto che " l'uomo è l'unico animale che ride".....
Anche se francamente non capisco il motivo della tua ilarità.

Evidentemente non riesci a ridere quindi...

Tranquillo tornerò a trovarti, soprattutto perché riuscirai, nonostante tutto,
a farmi ridere ancora...

Mai sentito che anche cani e scimmie ridono ?

Se mi considererai fra loro, stai tranquillo, saprò risponderti ugualmente e sempre perché mi fai ridere.

" Anche se francamente non capisco il motivo della tua ilarità. "

Non è colpa mia.


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qasiqasi
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la sindone,i maghi,le streghe, le fate, gli oracoli,gli amuleti,il woo doo,gli zombies,i fantasmi,gli ufo,ecc ecc basta per favore.sennò vi scateno contro qualche licantropo e/o vampiro.


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Eracle
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la sindone,i maghi,le streghe, le fate, gli oracoli,gli amuleti,il woo doo,gli zombies,i fantasmi,gli ufo,ecc ecc basta per favore.sennò vi scateno contro qualche licantropo e/o vampiro.

Aggiungerei anche:
il BigBang, i buchi neri, la particella di Dio, i muoni, la teoria dell'evoluzione, l'onda che si comporta come particella che si comporta come onda, il petrolio che deriva dagli alberi morti, uomini che discendono dalle scimmie...


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