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Missili atomici russi a Kaliningrad?


cedric
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La Tass pubblica questa dichiarazione di Aleksander Grushko, Vice Ministro degli Esteri della Russia.

 

Aleksander Grushko:
Abbiamo soltanto chiarito di essere pronti a discutere di come tradurre lo scenario militare o quello tecnico-militare in un processo politico che rafforzi veramente la sicurezza militare … di tutti gli stati dell’area, OSCE, euro-atlantica ed euroasiatica. Se questo non avviene, noi li abbiamo già avvertiti [gli Stati Uniti e la NATO] che passeremo a creare contromisure; allora sarà troppo tardi per chiederci perché abbiamo preso tali decisioni e posizionato tali sistemi d’arma.

Kaliningrad è la base navale russa sul Baltico e dista 300 km da Varsavia e 500 Km da Berlino e Stoccolma. Preparate i popcorn come ad ottobre del 1962.


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PietroGE
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Molto probabilmente i missili atomici a Kaliningrad già ci sono. Ma nel caso non ci fossero e i russi volessero usare il loro posizionamento come ricatto, gli USA potrebbero metterli allora al confine dell'Ucraina e sarebbero a qualche minuto di volo da Mosca. Su queste cose è meglio non scherzare perché la possibilità di un errore diventa sempre più catastrofica quanto meno tempo c'è per ripararlo. Una volta, nel '62 è andata bene. Meglio non riprovarci.


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oriundo2006
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Io penso che tutte queste analisi ( del Saker, di Martyanov e altri ) siano dovute da una precisa motivazione psicologica: la Russia sta dicendo che è pronta a sostenere la guerra ma che preferisce la pace. Un trattato vero di pace, un rispetto reciproco degli obblighi, un atteggiamento costruttivo e non fasullo dei suoi interlocutori occidentali. Dunque, i commentatori si premurano di farlo chiaramente capire. Guardate che Putin non scherza e neppure il suo Stato Maggiore. Occhio.

Come possono rispondere gli USA ? In tanti modi, ma uno mi pare che sia nel loro carattere storico: vedere le carte per capire che si tratti o meno di un bluff. Dunque, è probabile, ma non certo, che la situazione in Ucraina possa rapidamente degenerare: è uno stato 'in corpore vili' su cui saggiare le capacità militari ( ed anche politiche ) del ritorno della Russia come prima attrice internazionale, cosa che gli USA hanno da tempo negato, vedendosi come attore militare incontrastato nel panorama attuale. Semplicemente non riescono ad accettare nulla che non sia il loro Paese al comando generale del 'mondo'. 

Conclusione minima: penso che un false flag, una provocazione, un 'incidente' militare in Ucraina oppure nel Mar d'Azov vicino alla Crimea sia probabile. L' unica cosa che può fermarlo è lo stato declinante delle capacità intellettuali del POTUS, oramai ridotte a qualche ora al giorno di lucidità, come era stato nel passato per Andropov, Cernienko e lo stesso Breznev.

Probabilmente non è questo aspetto a costituire il vero 'rischio' come lo percepisce il 'direttorio' USA al comando: ed è questo che mi fa paura. Non è un elemento strettamente militare ad essere in gioco nelle valutazioni yankee, anzi è un elemento che per loro è un' opportunità...

Il potere tecnico-militare privo di legittimità 'democratica' si inserisce nella catena di comando e fa prendere decisioni ad un soggetto oramai declinante nelle sue capacità, attribuendogliele dopo che le cose sono già in moto e non c'è modo più di fermarle. Questo è l'elemento finale critico.

Di questi 'dottor Stranamore' nell'apparato americano di 'back office' non sappiamo nulla tranne che esistono e che scrupoli non ne hanno mai avuti.

Ho parlato prima dell' Ucraina ma anche la Siria o l' Irak o l' Iran possono essere bersagli 'ideali' per questo 'total recall' controllato ma facilmente incontrollabile. A questo punto probabilmente se le cose dovessero prendere una china catastrofica per la Russia è meglio per Mosca eliminare completamente le truppe USA dalla Siria, takfiri e banditaglia compresa. Un colpo da maestro in uno scenario non critico per le città russe, lontano dai propri confini e con ampia capacità d'azione considerata l' opinione pubblica internazionale. Stornare l' aggressività militare per rivolgerla ad un bersaglio secondario. Mi pare l' unica mossa oggi utile a far capire chiaramente che la Russia non scherza. 


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BrunoWald
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Il deep state USA è l'equivalente politico-territoriale dell'elite finanziaria apolide (alla quale è solo parzialmente sovrapponibile): entrambi sono pericolosi parassiti autoreferenziali, drogati di potere, che possono esistere solo al prezzo del male che infliggono a tutti gli altri, e con i quali non esiste alcun margine di negoziato perché non riconoscono interlocutori ma soltanto sudditi. Vogliono il dominio del pianeta, il famoso "full spectrum dominance" dei loro deliranti manifesti, cioé il potere assoluto, senza limiti e senza regole. Anche se oggi firmassero un accordo con i russi, i cinesi, o chicchessia, sarebbe puramente strumentale: un modo per guadagnare tempo e tornare alla carica in futuro.

È dunque evidente che entrambi questi soggetti - il militarismo USA e la cabala globalista - sono oggettivamente i nemici dell'umanità, e dovranno essere eliminati dalla faccia della terra, oppure provocheranno la nostra estinzione; nel migliore dei casi, la distruzione della civiltà e lo sprofondamento dei sopravvissuti nella barbarie totale. Capisco bene che a molti questo modo di pensare sembrerà eccessivo, se non ridicolo, da "profeti di sventura": non è facile rendersi conto pienamente del tipo di mostri con cui abbiamo a che fare, ma se questa coscienza non si affermerà quanto prima, il destino dell'umanità sarà segnato.


oriundo2006 hanno apprezzato
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cedric
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Giusto oggi il buon Stolteberg, segretario generale della nato, ha annunciato di di aver organizzato una riunione del comitato speciale Nato-Russia per il 12 gennaio. Quindi gli americani hanno già concordato qualcosa con i russi in qualche riunione già avvenuta in questi giorni, si vede che il pizzino dei russi è stato recepito. I russi hanno annunciato la fine delle esercitazioni al confine ucraino e gli europei prenderanno atto degli accordi fra americani e russi nel corso della riunione del 12 gennaio. I russi si sono prestati volentieri alla sceneggiata giusto per non far perdere la faccia agli europeii concedendo loro una riunione puramente simbolica.

Chissà che accordi avranno fatto, forse fra una decina di anni sapremo che siamo andati un'altra volta parecchio vicini al botto grosso. Chissà quando sarà la prossima volta.

 


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Luca VFR
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Credo che i missili atomici nell'enclave russa di Karlsberg, l'attuale Kaliningrado, ci siano da mo' come si suol dire. Han solo pubblicizzato il fatto. Il problema che Zio Vlad a parte gli attori dall'altra parte della barricata non sono più i Kennedy ma dei, si può dare del decerebrato a Biden?


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Luca VFR
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Ci siamo andati molto vicini anche nella guerra del 1973 tra arabi ed israeliani quella del famoso embargo petrolifero. Aggiungo una cosa semicomica: allora l'embargo energetico lo dovemmo subire, ora ce lo autoimponiamo in un parossimo tafazzoide che non avrà, temo, mai più eguali.


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cedric
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Come da copione è  stato annunciato anche un incontro bilaterale russia-stati uniti a Ginevra il prossimo 10 gennaio e quindi due giorni prima dell'incontro russia-nato. Quindi è confermato che gli sherpa russi ed americani si sono già incontrati per condividere le rispettive posizioni sulla proposta di trattato per l'ucraina. Ne consegue che la nato dovrà accettare tutto quel che gli americani avranno concordato con i russi, dire che è umiliante è poco, ma è il prezzo da pagare per la protezione. Non è molto diverso dal rapporto mignotta-pappone...

 


BrunoWald hanno apprezzato
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