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Mosca, si è svolto regolarmente il previsto summit tra ministri di Turchia, Iran e Russia


marcopa
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"A Mosca si è tenuto regolarmente l'incontro tra i ministri degli esteri e della difesa di Russia, Turchia ed Iran. La crisi siriana – hanno convenuto i presenti – deve essere risolta politicamente; e va garantita la sovranità e l'integrità territoriale del Paese"

da sanMarino

Turchia: l'uccisione dell'ambasciatore russo non ferma i colloqui sulla Siria

martedì 20 dicembre 2016 |
L'analisi di Daniele Scalea: Direttore dell'Istituto di Alti Stdi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie

Mevlut Mert Altintas. Questo il nome del 22enne killer di Andrei Karlov: ambasciatore russo in Turchia, ucciso davanti agli obiettivi delle telecamere nel corso dell'inaugurazione di una mostra fotografica ad Ankara. L'assassino – un poliziotto - era stato richiamato in servizio il 16 novembre: dopo un mese e mezzo di sospensione. Prima di essere crivellato di colpi, dalle forze speciali, ha inneggiato ad Allah, e dichiarato di aver agito per vendetta per quanto successo ad Aleppo.

Non è ancora chiaro se si trattasse di un cane sciolto, o se invece avesse legami con uno dei gruppi islamisti radicali operanti in Turchia. Secondo l'analista Daniele Scalea colpire l'ambasciatore russo aveva un duplice scopo. In effetti il Cremlino ha già inviato in Turchia 18 investigatori, per far luce sulla vicenda.

Sette le persone fermate fino ad ora, per i loro legami con il terrorista. Le indagini seguono la pista della rete di Fethullah Gulen: un tempo sodale ed oggi arcinemico di Erdogan. Quel che al momento appare certo è che l'assassinio non manderà a monte i colloqui sulla stabilizzazione della Siria, dopo la vittoria dei Governativi ad Aleppo.

A Mosca si è tenuto regolarmente l'incontro tra i ministri degli esteri e della difesa di Russia, Turchia ed Iran. La crisi siriana – hanno convenuto i presenti – deve essere risolta politicamente; e va garantita la sovranità e l'integrità territoriale del Paese. Prima di iniziare i lavori è stata omaggiata la memoria di Karlov, che lascia la moglie ed un figlio.


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marcopa
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da www.ilsole24ore.com

Il summit della troika Iran, Turchia e Russia

Chiameranno con il suo nome, Andrej Karlov, la via di Ankara in cui si trova la rappresentanza diplomatica di Mosca. Il giorno dopo l’assassinio dell’ambasciatore russo, ucciso lunedì mentre interveniva all’inaugurazione di una mostra fotografica ad Ankara, Vladimir Putin ha inviato nella capitale turca la squadra di 18 inquirenti - uomini dei servizi e del ministero degli Esteri - che affiancheranno i colleghi turchi in un’inchiesta congiunta. L’attentato, contrariamente alle probabili intenzioni degli autori, non sembra destinato a compromettere le relazioni tra Mosca e Ankara. Al contrario, l’asse da poco ricostituito tra Putin e Recep Tayyep Erdogan potrebbe uscirne rafforzato. Passando per quello che il ministro degli Esteri russo Serghej Lavrov ha definito «lo strumento più efficace per risolvere la crisi siriana»:  una “trojka” composta da Russia, Iran e Turchia.

È l’esito del vertice trilaterale che si è svolto martedì a Mosca: i ministri degli Esteri e della Difesa di Paesi che finora hanno combattuto su fronti opposti in Siria. L’Iran sciita a fianco di Bashar Assad, la Turchia sostenitrice delle milizie sunnite dell’opposizione: portati a un unico tavolo dalla Russia di Putin, regista che lascia ai margini della scena gli Stati Uniti e che in qualche modo esce rafforzato anche dall’attacco di Ankara, che indebolisce ulteriormente Erdogan. La cooperazione fra i tre Paesi riuniti a Mosca, ha detto a Lavrov, «garantirà l’evacuazione dei civili e dei gruppi armati da Aleppo, entro uno o due giorni». Senza risparmiare critiche al Gruppo internazionale di sostegno per la Siria che, come ha detto Lavrov, «non è riuscito a far rispettare le decisioni adottate fino a oggi», la nuova trojka non nasconde l’ambizione di andare oltre la riconquista di Aleppo: «Il nostro modello di cooperazione ha già condotto a un successo definitivo», ha aggiunto il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu. È arrivato il momento di estendere tali modalità di intervento ad altre zone della Siria.

20 dicembre 2016


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