Prendo e ricopio un pezzetto dell'UniTrento (il grassetto è nel testo originale): "[...] La programmazione del bersaglio di Cas9 avviene attraverso una molecola di RNA, chiamata RNA guida, che può essere facilmente modificata in laboratorio e, una volta associata a Cas9, agisce come una specie di guinzaglio, ancorandola alla sequenza di DNA bersaglio da noi scelta [...]".
TOMBOLA! Adesso sappiamo a cosa servono i sieri genici a mRNA.
Per approfondimenti:
https://www.unitn.it/ateneo/68544/cose-il-sistema-crisprcas9
https://www.osservatorioterapieavanzate.it/terapie-avanzate/editing-genomico
Grazie GioCo, era ora che qualcun altro cominciasse a parlare di CRISP/CASx e dei pericoli immensi che si porta dietro.
Crisp/CASx non è solo terapia umana, è anche approccio genetico all'agricolura ed all'allevamento (e forse all'eugenetica umana) . La manipolazione CRISP/CASx è considerata OGM dalla Unione Europea, ma ci sono fortissime pressioni per declassarla a OGE (Organismo Geneticamente Editato), perchè non si inseriscono nuovi geni ma si tolgono geni esistenti. Cosa accadrà fra 3-4 generazione ai discendenti (vegetali, animali ed umani) dell'organismo editato non lo sa nessuno perchè nessuno sa come interagiscono i geni attuali, soprattutto quelli che vengono silenziati.
Finora ero stato solo io a parlarne e cominciavo a credere che si volesse volutamente soprassedere, almeno adesso siamo in due.
Grazie GioCo, era ora che qualcun altro cominciasse a parlare di CRISP/CASx e dei pericoli immensi che si porta dietro.
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Finora ero stato solo io a parlarne e cominciavo a credere che si volesse volutamente soprassedere, almeno adesso siamo in due.
Per ogni argomento c'è un tempo e per ogni tempo c'è un azione. Se sbagli i tempi, semplicemente non verrai considerato.
Un po' come certi artisti, che anticipano un po' troppo i tempi e diventano poi famosi dopo essere passati a miglior vita.
Questi argomenti sono complessi, in tempi già di loro molto complessi. Mentre noi tentiamo di spostare l'attenzione sulle nuove tecnologie (cosa che va fatta lentamente considerato l'impatto devastante, alla portata di una rivoluzione atomica al giorno) e le possibilità che dischiudono, putroppo cadute nelle mani sbagliate e forse pure le peggiori di sempre, le persone stanno facendo molta fatica a emergere da un sonno secolare, in cui c'era la provvidenza e poi il governo a gestire le cose importanti.
Realizzare che così non è vuole tempo, tanto tempo. Non bastano vite intere. Certo, noi abbiamo fretta, vediamo l'abisso e lo raccontiamo per ciò che ci appare, ma proprio per questo siamo tra i primi a cadere vittima delle illusioni e dobbiamo esserne coscienti. Se il tempo che viviamo è quello del caos significa che il potere di sconvolgere la genetica della vita su questo pianeta dovrà essere una delle forche caudine da cui dovremo passare prima di capire che è bene togliere dalle mani sbagliate quel potere per il bene di tutti. Comunque accadrà, ma nel frattempo il nostro rapporto con la scienza e il progresso dovrà cambiare radicalmente, essere messo in discussione alla base, cioé ripartendo dall'idea di cosa sia "scienza" e cosa "progresso". Perché l'uso che si farà di queste tecnologie geniche straordinarie ancora una volta sarà quello che è stato fatto della atomica e solo quando avremo davanti il disastro allora troveremo la forza per contenerne gli effetti e rispensare da capo il suo utilizzo in termini "più umani".
Ora come ora, tutto ciò che possiamo provare a fare è preparare il terreno per quelli che verranno dopo di noi, dopo ciò che ne conseguirà. Perché gli effetti della accellerazione tecnologica che vediamo, dalle applicazioni future del grafene alla rinnovata conquista dello spazio, dai nuovi materiali e le nuove armi, le nanotecnologie, la manipolazione genetica e la virtualità del metamondo, stanno arrivando tutte insieme e tutte concentrate nelle mani di chi fino a ieri non ha fatto altro che dipendere dall'esercizio del potere. Per ciò non potremo fare altro che venire travolti da queste novità in tale chiave (aumento del potere di chi ne ha goduto fin'ora) come sulla spiaggia dei bambini che vengano colti alla sprovvista da uno tsunami. Cos'altro puoi pretendere da dei bambini? Sono già terrorizzati e non serve terrorizzare ancora e ancora.
Allora, facciamoci forza e facciamo di necessità virtù. Se siamo riusciti a guardare il demonio in faccia senza crepare subito dall'orrore, allora vuol dire che possiamo anche guardargli i pori della pelle se necessario, per cercare ovunque possibile delle vie di fuga di mezzo il marciume e la repellenza dell'apparente inevitabilità.