Notifiche
Cancella tutti

Perché milioni di cattolici ancora credono che Gesù sia riso

Pagina 7 / 8

Giovina
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2001
 

Giovina, hai illustrato in modo stupendamente semplice . Condivido totalmente tutto quello che hai scritto.

Grazie, uno prova ad esprimersi, a dire il vero mi capita a volte di sentirmi dire che non si capisce niente di quel che scrivo. Non siamo perfetti e allora bisogna fare piu' attenzione nel comunicare.


RispondiCitazione
Giovina
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2001
 

Giovina, potrei sostituirti ai tanti pseudo e falsi guru che in ogni parte del mondo albergano e crescono come funghi, sicuro che il risultato sarebbe grandemente superiore, quantomeno valido, buono, sicuro, degno.

Tecniche, si, metodo, volontà.

L'attenzione, forma di energia potente, deve essere posta verso un determinato obiettivo, focalizzando.
La mente deve cessare e fare spazio all'osservatore, che per certi aspetti io chiamo "agente di causa".

L’attenzione cosciente e’ una tecnica. Ma non per conseguire un obiettivo preciso, un possesso, uno scopo ad esempio materiale o di potere diverso: essenzialmente per sviluppare la capacita’ dell’attenzione cosciente stessa. Provare a mantenere l’attenzione cosciente su una lancetta dei secondi che si muove, ad esempio, e’ piu’ difficile di quel si immagina, infatti subito un pensiero o una sensazione arrivano a distogliere l'attenzione, si tratta di accorgersene, di prenderne coscienza, e non di gara di resistenza nel tempo di attenzione.
Poi esiste anche la tecnica della ricostruzione, nel pensiero, di un oggetto creato dall’uomo, per ripercorrerne le principali tracce creative e quindi il suo concetto. Non e’ importante l’oggetto che si pensa quanto poter vivere e sperimentare la forza dinamica del concetto, dell’idea creativa e quindi la forza del pensiero. Sono alcune delle tecniche per educare il pensare. Ne esistono anche altre per l’educazione della percezione, o meglio del percepire, da non confondere col primo esercizio sopra accennato, sono atteggiamenti diversi per permettere a cio’ che ci viene incontro e ci si presenta davanti di trasmetterci il massimo in verita’ senza i nostri veli e preconcetti.

Si usano molto questi termini, Guru, Maestro……Ognuno di noi insegna, anche senza volere, qualcosa all’altro.
L’importante e’ stare lontano da coloro che pretendono di insegnarci qualcosa proponendoci di mettere i loro pensieri al posto dei nostri. Il massimo sarebbe essere il Maestro di se’ stessi.
Direi che posso fermarmi qui, non vorrei essere scambiata per una "venditrice". E poi siamo andati pure fuori tema :).


RispondiCitazione
Giovina
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2001
 

Giovina, penso sia più giovevole un minuto intenso di ascolto dell'essere che un corso di mille ore per apprendere tecniche di meditazione. Certo è che non è facile.

Sono d’accordo Zret.
Ma l’uomo e’ capace di rendere un affare e di vendere qualsiasi cosa. Ci sono robacce e veleni piu’ tra gli spiritualisti che tra gli allergici allo spirituale. Per questo e’ importante saper discernere.

Puri come colombe ma prudenti come serpenti. 🙂


RispondiCitazione
MM
 MM
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1555
 

"L’attenzione cosciente e’ una tecnica. Ma non per conseguire un obiettivo preciso, un possesso, uno scopo ad esempio materiale o di potere diverso: essenzialmente per sviluppare la capacita’ dell’attenzione cosciente stessa."

Intendo l'attenzione vada ritirata dall'ambiente esterno e anche dal proprio corpo e focalizzata al proprio interno, verso la propria interiorità, per aprirsi all'osservatore.

L'utilizzo di questa tecnica al fine di raggiungere possessi materiali non rientra nel mio desiderio, anche se essa può essere efficacemente esercitata per scopi curativi, ad esempio, nè mi interessa molto concentrare su un oggetto, lancetta o altro che sia, paesaggio, musica o che altro.
Peraltro, in gioventù riuscivo a restare in questa condizione per 3 ore circa, utilizzando l'AUM.

Per quanto riguarda il pensiero, esso è legato a schemi che formano reti neurali, occorre destrutturare la sovrastruttura prima di ristrutturare, a mio avviso, e questo, come mi pare di aver già scritto, è il compito sommo, per così dire, non facile, i condizionamenti sono tanti e molto sottili.

Si tratta, in effetti, di tecniche antiche che vengono spesso "riesumate" a scopo di lucro, si formano Scuole di Illuminazione (School of Enlightenment) che, in un solo fine settimana, sono in grado di dotarti dei mezzi per ascendere e con ciò trasferirti su un altro pianeta a scelta in attesa che il 21/12/2012 sia compiuto, il massacro terminato e il ritorno possibile e felice.
Oltre a ciò si può raggiungere l'abbondanza, la ricchezza, materializzare denaro, rimanere giovani e sani per sempre e tutto quel che si vuole: Create Your Reality, Create You Day, insegnava un certo "dio del vento".

Un fine settimana impegnativo, immagino.


RispondiCitazione
Giovina
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2001
 

L'argomento e' sommo e complesso, non molto adatto a essere sviluppato in un forum, causa possibili malintesi, dispersioni, e anche per rispetto dei contenuti stessi.
Il ruolo del cervello poi sarebbe da definire nella vita e nell'attivita' del pensare.....
Beh, davvero ora mi ritiro......
Buonanotte.


RispondiCitazione
MM
 MM
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1555
 

Sia.


RispondiCitazione
affossala
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 219
 

Il ministro nero che abbiamo in italia dice di avere 37 fratelli , pensate se gli atei invece di predicare i preservativi in africa e le politiche di pianificazione familiare , avessero imposto il semplice matrimonio monogamico come merce di scambio per ricevere aiuti finanziari. sarebbe eliminata cosi la poligamia ,avremmo avuto molti più risultati anche per quanto riguarda i diritti umani,l'aiuto alla donna e alll unita della famiglia . Niente più orfanotrofi , niente più bambini che vivono per strada , niente piu fame !


RispondiCitazione
affossala
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 219
 

L'uomo è stato costruito secondo dei principi fisio-logico- spirituali che noi, secondo un giudizio che è alla fine etico ,non possiamo dire non buono .
Bisogna solo che lui rispetti questo principio logico - razionale che è in lui ,ma che non sé stato lui a darsi ...


RispondiCitazione
yahuwah
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1142
 

Udite Udite: CAPITOLO XXXI -- DEI PROFETI EBRAICI.

post pubblicato in Vera Storia: riesumata dalla fogna dove è stata messa, il 29 settembre 2010

Apologia di Giustino il Martire

CAPITOLO XXXI -- DEI PROFETI EBRAICI.

"Ci era, quindi, fra gli uomini sicuri degli ebrei che erano profeti del dio, attraverso i quali lo spirito profetico ha pubblicato in anticipo le cose che erano di venire a passare, esse non sono mai accadute .E le loro profezie, mentre sono state parlate e quando sono state emesse, i re che sono sembrati in regnare con attenzione fra gli ebrei svariate volte, le hanno conservato in loro possesso, quando erano state organizzate in libri dai profeti stessi nella loro propria lingua ebraica.
E quando il re Ptolemy dell'Egitto ha formato una biblioteca ed ha tentato di raccogliere le scritture di tutti gli uomini, ha sentito inoltre di questi profeti e trasmesso a Erode, che era a quel tempo il re degli ebrei, richiedendo che i libri dei profeti siano trasmessi a lui.
E Erode il re, effettivamente li ha trasmessi, tali scritti, che erano in lingua ebraica.
E quando la loro lettura è risultata incomprensibile agli Egiziani, ancora ha trasmesso e chiesto che degli uomini siano incaricati di tradurli in lingua greca. E quando questo è stato fatto, i libri sono rimasti con gli Egiziani, in cui sono finora.
Sono inoltre, in possesso di tutti gli ebrei nel mondo intero, ma, benchè pensino di leggere, non capiscono che cosa ci sia scritto, ma ci contano come folli e nemici, e, come voi stessi, ci uccidono e puniscono ogni volta che hanno il potere, come ben potete credere.
Per nella guerra ebrea che ultimamente si è infuriata, Barchochebas, il capo della sommossa degli ebrei, ha dato gli ordini che i cristiani da soli dovrebbero essere condotti alle punizioni crudeli, a meno che negassero il Gesù Cristo ed emettessero la bestemmia. In questi libri, dunque, dei profeti, abbiamo trovato Gesu il nostro Cristo preveduto come venuto, nato da una vergine, crescendo fino ad essere un uomo e guarire ogni malattia ed ogni malessere, arrivando a superare la morte, ed essendo odianto e non riconosciuto, crocifisso e ancora risorgendo ancora,salendo nel cielo ed essendo, ed essendo denominato, il Figlio di Dio. Abbiamo anche scoperto che sia stato predetto, che certe persone dovrebbero essere trasmesse da lui in ogni nazione per pubblicare queste cose, piuttosto fra gli uomini dei pagani [che fra gli ebrei] dovrebbero credere in lui. Ed è stato predetto prima che comparisse, 5000 anni prima ed ancora 3000, allora 2000, allora 1000, ma ancora 800, nella successione delle generazioni di profeta in profeta ."

TRATTO E TRADOTTO DA:
http://www.earlychristianwritings.com/text/justinmartyr-firstapology.html

Problema delle assurde incongruenze storiche:

1. La LXX

L'origine della traduzione è narrata leggendariamente dalla Lettera di Aristea a Filocrate. Secondo tale racconto, il sovrano egiziano ellenista Tolomeo II Filadelfo (regno 285-246 a.C.) in persona commissionò alle autorità religiose del tempio di Gerusalemme una traduzione in greco del Pentateuco per la neonata biblioteca di Alessandria. Il sommo sacerdote Eleazaro nominò 72 eruditi ebrei, sei scribi per ciascuna delle dodici tribù di Israele, (secondo altre versioni 70), che si recarono ad Alessandria e vennero accolti con grande calore dal sovrano. Stabilitisi nell'isola di Faro completarono la traduzione in 72 giorni in maniera indipendente. Al termine del lavoro comparando fra loro le versioni, si accorsero con meraviglia che le rispettive traduzioni erano identiche. Alcuni riferiscono fossero in realtà solamente cinque i traduttori, settanta invece sarebbero i membri del tribunale (sanhedrin) che approvò la parafrasi dall'originale.

Questa leggenda, improbabile circa l'effettivo contenuto storico, è tuttavia preziosa per cogliere l'alta considerazione che questa versione godeva presso l'ebraismo antico. Verosimilmente, secondo gli studiosi moderni, il Pentateuco fu tradotto ad Alessandria d'Egitto sotto Tolomeo Filadelfo (regno 285-246 a.C.). Non è necessario supporre il contributo 'dall'alto' del tempio di Gerusalemme o del re ellenista: probabilmente il lavoro fu realizzato da ebrei autoctoni di lingua greca per l'uso liturgico della nutrita comunità giudaica locale, poi accolta nella celebre biblioteca.

Per la traduzione dei restanti libri, l'opera fu realizzata da una scuola di traduttori che si occupò del salterio, sempre ad Alessandria, verso il 185 a.C.; in seguito furono tradotti Ezechiele, i Dodici Profeti Minori e Geremia. Dopodiché vennero fatte le versioni dei libri storici (Giosuè, Giudici, Re), e infine Isaia. Gli altri libri, Daniele, Giobbe e Siracide furono tradotti verso il 150 a.C. A parte il Pentateuco e il Salterio, di origine appunto alessandrina, vi sono incertezze sulla località in cui vennero tradotti gli altri libri.
Si situa invece in Palestina nel I secolo a.C. la versione del Cantico dei Cantici, delle Lamentazioni, di Rut e Ester, poi quella dell'Ecclesiaste, probabilmente di Aquila.

2.

Erode il Grande (73 a.C. – 4 a.C.) fu re della Giudea sotto il protettorato romano dal 37 a.C. alla morte, era l'anno 750 di Roma, 4 a.C.
La sua salma, con solennissima pompa, venne trasportata a Gerico all'Herodium, dove Erode aveva ordinato che venisse costruita la sua tomba. Lo storico Flavio Giuseppe riferisce di un'eclisse lunare che si osservò nel giorno della morte di Erode. Tale elemento riduce considerevolmente le date possibili per tale evento, limitandole al 13 marzo del 4 a.C., data considerata più probabile dagli studiosi ed in contrasto quindi con il calcolo della data di nascita di Gesù fatto da Dionigi il Piccolo.
Il 4 a.C. si ebbe però solo una eclissi parziale che coprì circa il 37% della superficie lunare.
Le altre date di morte possibili sono 9 gennaio dell'1 a.C., 8 novembre del 2 d.C., 4 maggio o 28 ottobre del 3 d.C., 16 ottobre del 4 d.C. d.C. e, infine, 3 marzo del 6 d.C.
L'ultimo anno è l'unico, tra le altre date possibili, in cui Erode possa essere morto tra l'eclissi e la pasqua ebraica come dice Giuseppe Flavio, vivendo contemporaneamente a Gesù Cristo.
Ma ciò vorrebbe dire che Erode avrebbe vissuto dieci anni dopo che il figlio Archelao ufficialmente salì sul trono, nel 4 a.C, forse in co-reggenza con lui come facevano molti sovrani dell'epoca. Ma questa è una teoria non condivisa dalla maggioranza degli storici.
Erode il Grande è noto per essere stato accusato di aver compiuto la presunta " strage degli innocenti ".
Unico accusatore: l'evangelista Matteo (2,1-18).
Anche ignorando le obiezioni relative all'anno e al luogo di nascita di Gesù, si può affermare che:
Erode non aveva l'autorità di emanare una condanna a morte senza l'approvazione del Sinedrio e in taluni casi importanti senza l'approvazione esplicita dei Romani.
Se Erode avesse emanato un tale ordine Roma l'avrebbe fermato, se non per umanità, sicuramente per evitare turbamenti all'ordine pubblico.
Antonio venne sconfitto da Ottaviano ad Azio il 2 settembre del 31 a.C. Erode prontamente diede aiuto al governatore della Siria impegnato nel reprimere una sommossa di seguaci di Antonio. Poi si recò a Rodi per incontrare Ottaviano e mettersi al suo servizio. Ottenne la conferma del suo regno e riebbe le terre che Cleopatra si era prese. Inoltre gli venne affidata la Samaria, le città di Ippo e Gadara, e alcune città costiere. La guardia di Cleopatra, costituita da 400 Galati, divenne la sua guardia personale.
Erode cambiò il nome di Samaria in Sebaste, sebastòs in greco significa Augusto.
Gli ebrei della Ionia avevano richiesto ai romani di essere esentati dal servizio militare, di poter considerare a tutti gli effetti festivo il sabato e quindi di non essere citati in giudizio in tale giorno, di non essere costrett
i ad assumere cariche pubbliche dispendiose, ecc. Erode nel 14 a.C. intervenne presso l'amico Agrippa e riuscì ad ottenere quanto gli ebrei chiedevano.
Nel 6 a.C. procedette contro i farisei i quali avevano vaticinato che, con la nascita del Messia, il regno di Erode sarebbe giunto alla fine.
Nel 4 a.C. alcuni giovani, spinti dai farisei, abbatterono l'aquila che Erode aveva posto all'entrata del tempio di Gerusalemme. Erode li fece prontamente arrestare e condannare.
Erode fu un re Arabo continuatore dell'opera di Alessandro Magno, ellenista convinto, nonchè venduto al potere temporale..
Per questa sua visione e per la sua origine araba, venne calunniato dai primi cristiani, che continuarono con questa tradizione.

3.

Giustino martire, Flavius Iustinus, nato a Flavia Neapolis, 100 – Roma, 162 - 168 , il nome romano dell'attuale Nablus la vecchia Shechem, i suoi due più famosi scritti Prima Apologia dei Cristiani e Seconda Apologia dei Cristiani ne fanno uno dei primi difensori del pensiero cristiano.
Giustino, che spesso si dichiarava in verità Sarmatiano/samaritano, visto il suo nome e il nome di suo padre - Bacheio - sembra piuttosto di origini latine o greche.
La sua famiglia probabilmente si era stabilita da poco in Palestina, al seguito degli eserciti romani che qualche anno prima avevano sconfitto gli Ebrei e distrutto il Tempio di Gerusalemme.
Probabilmente ha viaggiato ampiamente ed infine si è recato a Roma come insegnante cristiano.
È addotto che le sue reliquie sono alloggiate nella chiesa di San Giovanni il Battista in Sacrofano, alcuni chilometri a Nord di Roma.
Samaria divenne una città ellenistica nel 332 a.C. e migliaia di soldati macedoni furono inviati per sedare una rivolta dei samaritani.

Conclusione:

Flavius Iustinus, ne avesse azzeccata una, tra lui ed Erode ci è solo 1 secolo di differenza.
Chissà da quale storia o libro storico si è basato per cantare tutte queste menzogne oltre che alle falsità piu che evidenti.
Forse la cieca fede del suo proprio antisemitismo, per l'amore del potere osmotico del Babilonismo Romano in essere.
Stranamente, ha lo stesso nome iniziale di un'altro Samartiano/Samaritano chiamato e conosciuto con il nome di Flavius Josefus, un tal Yosef Ben Matityahu, per non parlare di Simone il Mago, altro Samartiano/Samaritano, che secondo Martin Lutero, è il vero craetore del Papato Romano.

Di certo è che la logorrea e l'ignoranza è lampante.

" Il lavaggio del cervello inizia dalla culla " Arthur Koestler.

http://criticatestuale.ilcannocchiale.it/?yy=2010&mm=9


RispondiCitazione
affossala
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 219
 

c 'è un ordine oggettivo , non il caso, fuori di noi , che va rispettato


RispondiCitazione
affossala
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 219
 

Udite Udite: CAPITOLO XXXI -- DEI PROFETI EBRAICI.

post pubblicato in Vera Storia: riesumata dalla fogna dove è stata messa, il 29 settembre 2010

Apologia di Giustino il Martire

CAPITOLO XXXI -- DEI PROFETI EBRAICI.

"Ci era, quindi, fra gli uomini sicuri degli ebrei che erano profeti del dio, attraverso i quali lo spirito profetico ha pubblicato in anticipo le cose che erano di venire a passare, esse non sono mai accadute .E le loro profezie, mentre sono state parlate e quando sono state emesse, i re che sono sembrati in regnare con attenzione fra gli ebrei svariate volte, le hanno conservato in loro possesso, quando erano state organizzate in libri dai profeti stessi nella loro propria lingua ebraica.
E quando il re Ptolemy dell'Egitto ha formato una biblioteca ed ha tentato di raccogliere le scritture di tutti gli uomini, ha sentito inoltre di questi profeti e trasmesso a Erode, che era a quel tempo il re degli ebrei, richiedendo che i libri dei profeti siano trasmessi a lui.
E Erode il re, effettivamente li ha trasmessi, tali scritti, che erano in lingua ebraica.
E quando la loro lettura è risultata incomprensibile agli Egiziani, ancora ha trasmesso e chiesto che degli uomini siano incaricati di tradurli in lingua greca. E quando questo è stato fatto, i libri sono rimasti con gli Egiziani, in cui sono finora.
Sono inoltre, in possesso di tutti gli ebrei nel mondo intero, ma, benchè pensino di leggere, non capiscono che cosa ci sia scritto, ma ci contano come folli e nemici, e, come voi stessi, ci uccidono e puniscono ogni volta che hanno il potere, come ben potete credere.
Per nella guerra ebrea che ultimamente si è infuriata, Barchochebas, il capo della sommossa degli ebrei, ha dato gli ordini che i cristiani da soli dovrebbero essere condotti alle punizioni crudeli, a meno che negassero il Gesù Cristo ed emettessero la bestemmia. In questi libri, dunque, dei profeti, abbiamo trovato Gesu il nostro Cristo preveduto come venuto, nato da una vergine, crescendo fino ad essere un uomo e guarire ogni malattia ed ogni malessere, arrivando a superare la morte, ed essendo odianto e non riconosciuto, crocifisso e ancora risorgendo ancora,salendo nel cielo ed essendo, ed essendo denominato, il Figlio di Dio. Abbiamo anche scoperto che sia stato predetto, che certe persone dovrebbero essere trasmesse da lui in ogni nazione per pubblicare queste cose, piuttosto fra gli uomini dei pagani [che fra gli ebrei] dovrebbero credere in lui. Ed è stato predetto prima che comparisse, 5000 anni prima ed ancora 3000, allora 2000, allora 1000, ma ancora 800, nella successione delle generazioni di profeta in profeta ."

TRATTO E TRADOTTO DA:
http://www.earlychristianwritings.com/text/justinmartyr-firstapology.html

Problema delle assurde incongruenze storiche:

1. La LXX

L'origine della traduzione è narrata leggendariamente dalla Lettera di Aristea a Filocrate. Secondo tale racconto, il sovrano egiziano ellenista Tolomeo II Filadelfo (regno 285-246 a.C.) in persona commissionò alle autorità religiose del tempio di Gerusalemme una traduzione in greco del Pentateuco per la neonata biblioteca di Alessandria. Il sommo sacerdote Eleazaro nominò 72 eruditi ebrei, sei scribi per ciascuna delle dodici tribù di Israele, (secondo altre versioni 70), che si recarono ad Alessandria e vennero accolti con grande calore dal sovrano. Stabilitisi nell'isola di Faro completarono la traduzione in 72 giorni in maniera indipendente. Al termine del lavoro comparando fra loro le versioni, si accorsero con meraviglia che le rispettive traduzioni erano identiche. Alcuni riferiscono fossero in realtà solamente cinque i traduttori, settanta invece sarebbero i membri del tribunale (sanhedrin) che approvò la parafrasi dall'originale.

Questa leggenda, improbabile circa l'effettivo contenuto storico, è tuttavia preziosa per cogliere l'alta considerazione che questa versione godeva presso l'ebraismo antico. Verosimilmente, secondo gli studiosi moderni, il Pentateuco fu tradotto ad Alessandria d'Egitto sotto Tolomeo Filadelfo (regno 285-246 a.C.). Non è necessario supporre il contributo 'dall'alto' del tempio di Gerusalemme o del re ellenista: probabilmente il lavoro fu realizzato da ebrei autoctoni di lingua greca per l'uso liturgico della nutrita comunità giudaica locale, poi accolta nella celebre biblioteca.

Per la traduzione dei restanti libri, l'opera fu realizzata da una scuola di traduttori che si occupò del salterio, sempre ad Alessandria, verso il 185 a.C.; in seguito furono tradotti Ezechiele, i Dodici Profeti Minori e Geremia. Dopodiché vennero fatte le versioni dei libri storici (Giosuè, Giudici, Re), e infine Isaia. Gli altri libri, Daniele, Giobbe e Siracide furono tradotti verso il 150 a.C. A parte il Pentateuco e il Salterio, di origine appunto alessandrina, vi sono incertezze sulla località in cui vennero tradotti gli altri libri.
Si situa invece in Palestina nel I secolo a.C. la versione del Cantico dei Cantici, delle Lamentazioni, di Rut e Ester, poi quella dell'Ecclesiaste, probabilmente di Aquila.

2.

Erode il Grande (73 a.C. – 4 a.C.) fu re della Giudea sotto il protettorato romano dal 37 a.C. alla morte, era l'anno 750 di Roma, 4 a.C.
La sua salma, con solennissima pompa, venne trasportata a Gerico all'Herodium, dove Erode aveva ordinato che venisse costruita la sua tomba. Lo storico Flavio Giuseppe riferisce di un'eclisse lunare che si osservò nel giorno della morte di Erode. Tale elemento riduce considerevolmente le date possibili per tale evento, limitandole al 13 marzo del 4 a.C., data considerata più probabile dagli studiosi ed in contrasto quindi con il calcolo della data di nascita di Gesù fatto da Dionigi il Piccolo.
Il 4 a.C. si ebbe però solo una eclissi parziale che coprì circa il 37% della superficie lunare.
Le altre date di morte possibili sono 9 gennaio dell'1 a.C., 8 novembre del 2 d.C., 4 maggio o 28 ottobre del 3 d.C., 16 ottobre del 4 d.C. d.C. e, infine, 3 marzo del 6 d.C.
L'ultimo anno è l'unico, tra le altre date possibili, in cui Erode possa essere morto tra l'eclissi e la pasqua ebraica come dice Giuseppe Flavio, vivendo contemporaneamente a Gesù Cristo.
Ma ciò vorrebbe dire che Erode avrebbe vissuto dieci anni dopo che il figlio Archelao ufficialmente salì sul trono, nel 4 a.C, forse in co-reggenza con lui come facevano molti sovrani dell'epoca. Ma questa è una teoria non condivisa dalla maggioranza degli storici.
Erode il Grande è noto per essere stato accusato di aver compiuto la presunta " strage degli innocenti ".
Unico accusatore: l'evangelista Matteo (2,1-18).
Anche ignorando le obiezioni relative all'anno e al luogo di nascita di Gesù, si può affermare che:
Erode non aveva l'autorità di emanare una condanna a morte senza l'approvazione del Sinedrio e in taluni casi importanti senza l'approvazione esplicita dei Romani.
Se Erode avesse emanato un tale ordine Roma l'avrebbe fermato, se non per umanità, sicuramente per evitare turbamenti all'ordine pubblico.
Antonio venne sconfitto da Ottaviano ad Azio il 2 settembre del 31 a.C. Erode prontamente diede aiuto al governatore della Siria impegnato nel reprimere una sommossa di seguaci di Antonio. Poi si recò a Rodi per incontrare Ottaviano e mettersi al suo servizio. Ottenne la conferma del suo regno e riebbe le terre che Cleopatra si era prese. Inoltre gli venne affidata la Samaria, le città di Ippo e Gadara, e alcune città costiere. La guardia di Cleopatra, costituita da 400 Galati, divenne la sua guardia personale.
Erode cambiò il nome di Samaria in Sebaste, sebastòs in greco significa Augusto.
Gli ebrei della Ionia avevano richiesto ai romani di essere esentati dal servizio militare, di poter considerare a tutti gli effetti festivo il sabato e quindi di non essere citati in giudizio in tale giorno, di non ess
ere costretti ad assumere cariche pubbliche dispendiose, ecc. Erode nel 14 a.C. intervenne presso l'amico Agrippa e riuscì ad ottenere quanto gli ebrei chiedevano.
Nel 6 a.C. procedette contro i farisei i quali avevano vaticinato che, con la nascita del Messia, il regno di Erode sarebbe giunto alla fine.
Nel 4 a.C. alcuni giovani, spinti dai farisei, abbatterono l'aquila che Erode aveva posto all'entrata del tempio di Gerusalemme. Erode li fece prontamente arrestare e condannare.
Erode fu un re Arabo continuatore dell'opera di Alessandro Magno, ellenista convinto, nonchè venduto al potere temporale..
Per questa sua visione e per la sua origine araba, venne calunniato dai primi cristiani, che continuarono con questa tradizione.

3.

Giustino martire, Flavius Iustinus, nato a Flavia Neapolis, 100 – Roma, 162 - 168 , il nome romano dell'attuale Nablus la vecchia Shechem, i suoi due più famosi scritti Prima Apologia dei Cristiani e Seconda Apologia dei Cristiani ne fanno uno dei primi difensori del pensiero cristiano.
Giustino, che spesso si dichiarava in verità Sarmatiano/samaritano, visto il suo nome e il nome di suo padre - Bacheio - sembra piuttosto di origini latine o greche.
La sua famiglia probabilmente si era stabilita da poco in Palestina, al seguito degli eserciti romani che qualche anno prima avevano sconfitto gli Ebrei e distrutto il Tempio di Gerusalemme.
Probabilmente ha viaggiato ampiamente ed infine si è recato a Roma come insegnante cristiano.
È addotto che le sue reliquie sono alloggiate nella chiesa di San Giovanni il Battista in Sacrofano, alcuni chilometri a Nord di Roma.
Samaria divenne una città ellenistica nel 332 a.C. e migliaia di soldati macedoni furono inviati per sedare una rivolta dei samaritani.

Conclusione:

Flavius Iustinus, ne avesse azzeccata una, tra lui ed Erode ci è solo 1 secolo di differenza.
Chissà da quale storia o libro storico si è basato per cantare tutte queste menzogne oltre che alle falsità piu che evidenti.
Forse la cieca fede del suo proprio antisemitismo, per l'amore del potere osmotico del Babilonismo Romano in essere.
Stranamente, ha lo stesso nome iniziale di un'altro Samartiano/Samaritano chiamato e conosciuto con il nome di Flavius Josefus, un tal Yosef Ben Matityahu, per non parlare di Simone il Mago, altro Samartiano/Samaritano, che secondo Martin Lutero, è il vero craetore del Papato Romano.

Di certo è che la logorrea e l'ignoranza è lampante.

" Il lavaggio del cervello inizia dalla culla " Arthur Koestler.

http://criticatestuale.ilcannocchiale.it/?yy=2010&mm=9

Il TAU e lo sterminio di Gerusalemme
Signore gli disse: «Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme e segna un tau sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono per tutti gli abomini che vi si compiono». 5 Agli altri disse, in modo che io sentissi: «Seguitelo attraverso la città e colpite! Il vostro occhio non perdoni, non abbiate misericordia. 6 Vecchi, giovani, ragazze, bambini e donne, ammazzate fino allo sterminio: solo non toccate chi abbia il tau in fronte; cominciate dal mio santuario!». Incominciarono dagli anziani che erano davanti al tempio. 7 Disse loro: «Profanate pure il santuario, riempite di cadaveri i cortili. Uscite!». Quelli uscirono e fecero strage nella città. 8 Mentre essi facevano strage, io ero rimasto solo: mi gettai con la faccia a terra e gridai: «Ah! Signore Dio, sterminerai tu quanto è rimasto di Israele, rovesciando il tuo furore sopra Gerusalemme?».
9 Mi disse: «L'iniquità di Israele e di Giuda è enorme, la terra è coperta di sangue, la città è piena di violenza. Infatti vanno dicendo: Il Signore ha abbandonato il paese: il Signore non vede. 10 Ebbene, neppure il mio occhio avrà compassione e non userò misericordia: farò ricadere sul loro capo le loro opere». 11 Ed ecco l'uomo vestito di lino, che aveva la borsa al fianco, fece questo rapporto: «Ho fatto come tu mi hai comandato».

(Ez. 9,1-8)


RispondiCitazione
Zret
 Zret
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2925
 

Giovina, penso sia più giovevole un minuto intenso di ascolto dell'essere che un corso di mille ore per apprendere tecniche di meditazione. Certo è che non è facile.

Sono d’accordo Zret.
Ma l’uomo e’ capace di rendere un affare e di vendere qualsiasi cosa. Ci sono robacce e veleni piu’ tra gli spiritualisti che tra gli allergici allo spirituale. Per questo e’ importante saper discernere.

Puri come colombe ma prudenti come serpenti. 🙂

E' vero. La frode e la malizia nonché la meschinità ed il settarismo allignano più spesso tra gli "spiritualisti" che tra i "materialisti".

Passo e chiudo su consiglio di Wittgenstein.

Ciao


RispondiCitazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

Giovina, penso sia più giovevole un minuto intenso di ascolto dell'essere che un corso di mille ore per apprendere tecniche di meditazione. Certo è che non è facile.

Sono d’accordo Zret.
Ma l’uomo e’ capace di rendere un affare e di vendere qualsiasi cosa. Ci sono robacce e veleni piu’ tra gli spiritualisti che tra gli allergici allo spirituale. Per questo e’ importante saper discernere.

Puri come colombe ma prudenti come serpenti. 🙂

E' vero. La frode e la malizia nonché la meschinità ed il settarismo allignano più spesso tra gli "spiritualisti" che tra i "materialisti".

Passo e chiudo su consiglio di Wittgenstein.

Ciao

Continui a discutere con delle pecore ignoranti ?

Ciao


RispondiCitazione
Zret
 Zret
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2925
 

Il nodo dipende dalla negazione del male: se si nega il male, non dico come elemento ontologico, ma anche solo come risvolto dell'universo, per quanto secondario, si cade in una visione in cui l'etica non ha alcun senso. Tutto è perfetto, tutto è lecito e tutto è così come deve'essere: è una concezione alla Leibniz, alla Pangloss. Il Mahabharata non si riferisce alla reincarnazione come la si intende volgarmente. Le dottrine che si riferiscono a reincarnazione, all'anima che si incarna per maturare esperienza etc. non sono tradizionali, ma New age.


RispondiCitazione
Zret
 Zret
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2925
 

Con rispetto per tutti gli interlocutori

“L’ambiguità del reale è tale che il Bene stesso può generare il Male.” (Schelling)

E’ estenuante il dibattito con gli assertori della “verità”: estenuante ed inutile. Ora, mi chiedo come sia possibile essere sicuri di possedere verità ontologiche (non empiriche) per dispensarle ai profani. Come spesso avviene, la pietra d’inciampo è il problema del male.

I dogmatici, per avere ragione in modo definitivo, invece di ricorrere ai funambolismi dei teologi, che tentano di spiegare il mysterium iniquitatis, scivolando in conclusioni più insanabili delle già antinomiche premesse, negano il male tout court. E’ uno stratagemma molto efficace, ma pur sempre uno stratagemma.

Se si obietta che resta comunque una dose di male che pare assurdo, inesplicabile, i negatori ti rispondono, con Leibniz e Pangloss che “tutto è perfetto così com’è”. “viviamo nel migliore dei mondi possibili”. Non solo, tali asserzioni sono postulati che non abbisognano di alcuna dimostrazione. Il male è solo il frutto di una visione limitata e soggettiva. Sarà… Se si propone l’esempio di un bambino ucciso, dopo essere stato seviziato magari per anni, coloro replicano nel modo seguente: in primo luogo quel bambino ha deciso di nascere per maturare un’ istruttiva esperienza che prevedeva la sua morte dopo una lunga tortura. Inoltre essi affermano che il male incarnato in tale vissuto è del tutto illusorio, più inconsistente di un’ombra.

Ora, è anche possibile, in linea teorica, che costoro abbiano ragione: la realtà è così irrazionale che il male stesso potrebbe essere giustificato con argomenti così irragionevoli. Quanto contesto in modo reciso è l’atteggiamento dogmatico, apodittico, categorico dei negatori: essi non propongono il loro pensiero come un’eventuale risposta, ma come la RISPOSTA. Questo è oltremodo irritante nonché una bestemmia nei confronti degli esseri viventi tutti che soffrono pene indicibili. Onestà intellettuale vorrebbe che, al cospetto delle più atroci manifestazioni del male, si sospendesse il giudizio o si ventilassero delle ipotesi. Onestà intellettuale vorrebbe si evitasse di addurre come prova di quanto bandito il Pensiero tradizionale che viene piegato (e stuprato) per sentenziare e persino per giudicare.

I seguaci di Plotino, di Agostino, di Leibniz etc. sostengono che il male è non-essere, assenza di Bene, essendo privo di sostanza. Lo ripeto: potrebbe essere così, ma, mentre i filosofi citati, se non altro, inquadrano la loro interpretazione, in una dottrina filosofica, chi ne ha solo orecchiato le idee, manca del tutto di inclinazioni a definire una visione coerente, semmai impastando un po’ di pseudo-concetti della New age più becera.

Prova ne è la gigantesca incognruenza in cui si impastoiano. I negatori del male sono nel contempo propugnatori del libero arbitrio, quindi dell’etica. Se, però, tutto è armonico, tutto è solo come dev’essere, allora tutto è lecito: non intercorre alcuna differenza tra una carneficina ed il salvataggio di mille vite umane. Sono due azioni del tutto intercambiabili, poiché ambedue consentono di maturare esperienze e di “evolvere”. Del tutto intercambiabili sono anche un criminale ed un benefattore.

Per carità, sono il primo a vedere nella morale il preludio del moralismo. Sono il primo anche a propendere per la fallacia circa il convincimento del “libero arbitrio”, optando, invece, per una concezione fatalista. Tuttavia le mie sono mere congetture o, al limite, intuizioni: so che non possono né potranno mai essere avvalorate in modo definitivo né d’altro canto confutate. Ammetto pure che non è per nulla facile dirimere certe controversie, preferendo il dubbio umano ad una “verità” sacerdotale.

Sentirei di avvicinarmi, come ho già scritto, a quelle concezioni, secondo cui il male è inerente alla creazione (o emanazione stessa): questa idea, prima di essere gnostica, è in Anassimandro. Riconosco che non è non il non plus ultra come chiarimento, ma è sempre meglio sia delle stitiche delucidazioni New age sia dell’esegesi ebraico-cristiana-musulmana, secondo cui il male sarebbe dovuto ad una scelta di Adamo ed Eva. I progenitori avrebbero violato un precetto divino, quando ancora il male non era entrato nel mondo. Da dove spunta poi il Serpente tentatore? Lo creò Dio? Se è così, nell'Eterno alberga un lato oscuro? Il Signore non sapeva, nella sua onniscienza, che Eva avrebbe ceduto alle lusinghe del Serpente? Etc. Insomma lasciamo tali quesiti a chi interpreta la Bibbia sulla base di traduzioni raffazzonate e grottesche.

Essere umani significa riconoscere che talune questioni non possono essere del tutto intese. I dogmatici sono la negazione dell’umanità, poiché si reputano eguali a Dio stesso, di cui conoscono intenzioni, fini, persino i più reconditi pensieri. La condizione umana è, invece, insufficienza ed incompletezza: altrimenti non sarebbe una condizione propriamente umana, nel bene e… nel male.

Anger never dies


RispondiCitazione
Pagina 7 / 8
Condividi: