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Putin torna. Meno male!


yahuwah
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Secondo i risultati del sondaggio elettoralie condotto per questa settimana dall’Istituto di Statistica Russo VZIOM, Vladimir Putin continua a guidare la gradutatoria delle intenzioni di voto alle prossime presidenziali e la sua percentuale é cresciuta di quattro punti passando dal 48% al 52%.

In crescita anche il numero uno del Partito Comunista Gennadij Zjuganov, che passa dal 10% al 11%. Stabile invece il leader del partito liberal-democratico Vladimir Žirinovskij, che rimane al 9%. Stando ai dati dell’ultima rilevazione nella corsa alle presidenziali tirano invece il fiato i leader dei partiti “Russia Giusta” e “Jabloko”: il primo, Sergej Mironov, ha perso un punto percentuale e si ferma al 4%, mentre Grigorij Javlinskij passa dal 2% al 1%. In flessione anche l’uomo d’affari Mikhail Prokhorov, che raccoglie il 2% dei potenziali voti – un punto percentuale in meno di sette giorni fa.

Infine rimangono stabili, ma nulli, gli indicatori relativi agli altri candidati. Il governatore della regione di Irkutsk Dmitrij Mezencev e la leader del partito non registrato Volja (Libertá) restano bloccati allo 0%.

Il sondaggio condotto dall’Istituto VZIOM ha coinvolto un campione rappresentativo della popolazione russa composto da 1600 persone residenti in 153 localitá diverse di 46 diverse regioni russe. La soglia dell’errore statistico non supera il 3,4 %.

http://italian.ruvr.ru/2012/01/20/64245145.html

Nuove priorità dei servizi segreti russi

“I cambiamenti intervenuti nel mondo hanno reso oggettivamente necessario correggere le priorità nel lavoro dei servizi segreti ed i meccanismi della loro realizzazione”, ha dichiarato il generale Igor Sergun, capo del dipartimento centrale dei servizi d’informazione presso lo Stato maggiore generale delle Forze Armate della Russia.

Sono oggetto di controllo da parte dei servizi d’informazione prima di tutto i punti caldi, dove operano gruppi terroristici ed estremisti, le zone con situazioni di crisi ed anche le fonti e gli itinerari di diffusione illegale di materiali nucleari e di elementi delle armi di distruzione di massa.

Mosca si colloca al quarto posto fra le quindici mete turistiche di maggiore successo nel mondo. Nei primi nove mesi del 2011 l’afflusso di turisti e’ aumentato del 11% per un numero commplessivo di 3 milioni e 400 mila.

L’Iran aiuta la Siria nell’esportazione di petrolio in aggiramento dell’embargo sulle sue forniture verso gli USA e verso i paesi dell’UE. Nel mese scorso più di 100 mila tonnellate di petrolio siriano sono state importate dall’Iran. Il petrolio viene venduto, presumibilmente, come iraniano ma il ricavo ritorna in Siria.

In risposta alle accuse l’Iran ha dichiarato che non esistono sanzioni internazionali contro la Siria che l’Iran sia obbligato a rispettare. Ancor prima esponenti ufficiali siriani hanno parlato dei piani di vendere petrolio attraverso la Russia.

Nella tarda sera di ieri a Mosca si e’ svolta una manifestazione, organizzata dal Comitato del 19 gennaio e dal Fronte della sinistra per ricordare l’assassinio dell’avvocato Serghej Markelov e della giornalista Anastasia Baburova che risale a tre anni fa.

No ad ogni razza di fascismo, dalla strada ai vertici del potere!

L'antifascismo non e' reato!

La democrazia e il nazismo sono incompatibili!

Questi sono gli slogan scanditi dalla folla. Numero record di partecipanti, da venti citta’ della Russia e dell’area postsovietica, da Parigi e da Berlino.

Bisogna ricordare piu’ spesso quanto sia necessaria la lotta alla xenofobia e al neonazismo. Ricordare le vittime delle repressioni politiche e del terrore ideologico. Ricordarlo ogni giorno. Ogni minuto:

"Non e’ da escludere, dice Serghej Udalzov, leader del Fronte della sinistra, che questi avvenimenti possano ripetersi. Nessuno e’ al sicuro, fino a quando nella societa’ esiste la xenofobia, manca la tolleranza, e le autorita’ a volte preferiscono chiudere un occhio. Per questo bisogna parlarne, ricordare le vittime. Oggi i giovani non sono indifferenti nei confronti delle illegalita’ che accadono nel paese. Ed e’ bellissimo. Una societa’ che non rimane indifferente e invece punta al progresso del paese e’ il pegno che la Russia non precipitera’ nel degrado e nel caos."

I partecipanti alla manifestazione a volte hanno sentito sulla loro pelle, cos’e’ l’intolleranza. Fra questi la giovane Olga Ruben che confessa che un tempo aveva paura di uscire di casa:

"E’ successo negli anni ’90. Vivevo in una casa costruita in cooperativa. Per cui i vicini (brave persone, molto amichevoli) si conoscevano tutti. Molti erano ebrei. E un giorno una signora che mi conosceva da tanti anni, mi annunciò: Vattene nel tuo Israele. Per me e’ stato uno shock."

Gli organizzatori avevano chiesto di non politicizzare questa manifestazione civile. Ma dopo le proteste del dicembre scorso una manifestazione di massa senza politica e’ praticamente impossibile.

La divisione della popolazione per nazionalita’ e’ diventata una moneta di scambio dei giochi politici. Ad esempio, il famoso blogger ed esponente dell’opposizione Aleksej Navalnyj si definisce “nazionalista russo”. E non e’ solo nelle file dell’ultradestra.

Benche’ abbiano uno scarso sostegno della popolazione, bisogna stare attenti, dice Lev Ponomariov, attivista per i diritti umani:

"La Russia sta attraversando un periodo di transizione, dai residui del totalitarismo allo stato democratico. In questi condizioni, quando il nazionalismo russo punta ai vertici del potere, dobbiamo essere molto vigili."


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dana74
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Benche’ abbiano uno scarso sostegno della popolazione, bisogna stare attenti, dice Lev Ponomariov, attivista per i diritti umani:

"La Russia sta attraversando un periodo di transizione, dai residui del totalitarismo allo stato democratico. In questi condizioni, quando il nazionalismo russo punta ai vertici del potere, dobbiamo essere molto vigili."

ok, attivista dei diritti umani quindi che c'entra Putin?
E' fascista? Speriamo faccia luce sui soldi arrivati agli attivisti dei diritti umani dagli USA, stato talmente democratico che esporta con le bombe

Stranamente per certa gente che ovviamente non ha secondi fini, il fascismo è ovunque non siano loro al potere, peccato che spesso il loro potere sia "rappresentato" da soggetti ambigui, dai Gasparov ai Khodorkovsky, quindi chi si oppone al dominio della finanza totalitaria è fascista.Tutti sudditi o arriva il fascismo che ostacola la circolazione dei capitali.
Si sì certo, è una questione di diritti umani, come no.


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Levdtrotzkij
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yahuwah
Noble Member
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Benche’ abbiano uno scarso sostegno della popolazione, bisogna stare attenti, dice Lev Ponomariov, attivista per i diritti umani:

"La Russia sta attraversando un periodo di transizione, dai residui del totalitarismo allo stato democratico. In questi condizioni, quando il nazionalismo russo punta ai vertici del potere, dobbiamo essere molto vigili."

ok, attivista dei diritti umani quindi che c'entra Putin?
E' fascista? Speriamo faccia luce sui soldi arrivati agli attivisti dei diritti umani dagli USA, stato talmente democratico che esporta con le bombe

Stranamente per certa gente che ovviamente non ha secondi fini, il fascismo è ovunque non siano loro al potere, peccato che spesso il loro potere sia "rappresentato" da soggetti ambigui, dai Gasparov ai Khodorkovsky, quindi chi si oppone al dominio della finanza totalitaria è fascista.Tutti sudditi o arriva il fascismo che ostacola la circolazione dei capitali.
Si sì certo, è una questione di diritti umani, come no.

Cara Dana74, ho postato un collage di notizie di oggi direttamente dalla Voce della Russia. Personalmente sono pro-Putin, del resto.......... si capisce da soli.


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