Referendum in Svizzera, 28 novembre 2021. La vittoria sarebbe un simbolo per tutti i cittadini del mondo.
childrenshealthdefense.eu
"In Svizzera il referendum del 28 novembre 2021 è già iniziato. Molti cittadini stanno già votando per posta, altri andranno alle urne il 28 novembre. Tre le cose all'ordine del giorno: un'iniziativa per rafforzare l'assistenza, un'iniziativa per nominare i giudici tramite estrazione a sorte e l'"Emendamento alla legge sul Covid-19 del 19 marzo 2021".
Questa terza domanda implica l'accettazione del certificato Covid o "passaporto sanitario" e l'introduzione di una clausola di emergenza che viola i diritti costituzionali dei cittadini e le competenze dei Cantoni. Secondo l'avvocato svizzero Philipp Kruse si tratterebbe di un emendamento costituzionale, ma senza che questo venga detto.
Vaccinato o non vaccinato, poco importa perché il QR code non riguarda la salute, riguarda il controllo. Si vede già in molti paesi europei come il “Certificato Covid” venga utilizzato come arma contro la democrazia e la libertà. In Italia non è rilasciato dal Ministero della Salute, ma dal Ministero delle Finanze. Il Covid ID è necessario per poter lavorare o studiare, anche per chi fa telelavoro. La Slovenia ha implementato una politica "no pass, no gas", che vieta la guida alle persone non vaccinate, e anche i membri eletti del Parlamento europeo e tutto il personale delle istituzioni dell'UE non sono autorizzati a svolgere il proprio lavoro senza che venga presentato il famigerato "QR-Code"
La Svizzera è l'unico paese in Europa in cui la popolazione ha ancora l'opportunità di difendersi da questo programma malvagio.
È di cruciale importanza che il popolo svizzero voti NO alle modifiche alla legge sul Covid in questo referendum e invii un messaggio forte al mondo: rifiutiamo questo biglietto della schiavitù del Covid!
Per saperne di più sul referendum svizzero
Catherine Austin Fitts: “Il certificato Covid serve per rubare la tua ricchezza. Sei un cittadino vaccinato? Il Certificato Covid fa parte di una rete di controllo delle transazioni finanziarie che ti deruberà della tua ricchezza. Sei un cittadino svizzero non vaccinato? È lo stesso. Siamo tutti sulla stessa barca… Prego che gli svizzeri votino contro questo strumento di schiavitù”.
Repubblica dice che han votato per il "Sì" al green pass. E fine delle belle speranze. Anzi, adesso, se lo tengono ad libitum, e che nessuno protesti, è la volontà popolare! Sti referendum son sempre dei passi falsi, non si fa un referendum per mantenere dei diritti universali; di buone intenzioni è lastricato il selciato dell'inferno. Grosso, grossissimo errore porco d'un cane.
Tra l'altro sapendo che l'esito si può taroccare senza problemi (in Svizzera convergono troppi interessi finanziari, economici, politici perché da lì possano arrivare "cattivi" esempi come un NO al green pass).
A proposito di business legati al vaccino, che rendono difficoltoso ostacolare le iniziative dell'industria farmaceutica e di tutto il mondo che si muove alle spalle di quest'ultima, in Svizzera c'è il caso del colosso Novartis, accordatosi con Pfizer per la produzione dei sieri
https://www.tio.ch/svizzera/attualita/1507908/vaccino-produzione-accordo-novartis-azienda
le pressioni che Novartis avrà esercitato attraverso i media ed i più disparati settori sono immaginabili. Nel board troviamo Ann Fudge, che lavora anche per il Brookings Institute, specialità: manipolazione dell'opinione pubblica all'ennesima potenza (e possiamo scommettere che ha influito sul raggiungimento di quel 60%). Insomma solita storia, i ragazzi ci sanno fare...
https://www.novartis.com/about/board-directors/ann-fudge
Ammirevole l'impegno dei cittadini, purtroppo le armi legate al diritto in questo momento sembrano spuntate, manca la massa critica ed il grimaldello per forzare le loro difese. Bisognerà escogitare altre soluzioni.
Sempre relativamente a Novartis, il CEO Vasant Narasimhan è consulente per la Rockefeller Foundation (tra le altre cose finanziatrice dell'Aspen Institute, di cui fanno parte innumerevoli politici e uomini d'affari italiani, di ogni "schieramento").
https://www.hup.harvard.edu/results-list.php?author=8319
Ciò significa mezzi illimitati, lobbysmo livello champions league.
Ottima segnalazione. Al di là dell'esito della questione svizzera, che mi auguro vada in direzione opposta a quanto temessi, bè questa faccenda dimostra una volta di più come per i giornalisti italiani servirebbe quel gaberiano "schiaffo di Dio che appiccica al muro"
https://www.youtube.com/watch?v=VxmbDNYu13E
Io se fossi Dio
Maledirei davvero i giornalisti
E specialmente tutti
Che certamente non sono brave persone
E dove cogli, cogli sempre bene
E lo scriveva 40 anni fa, se vedesse come sono ridotti oggi i paladini della "libertà di stampa"...
https://t.me/AllesAusserMainstream/16682
Scandalosa manipolazione? È quello che sostiene Roger Köppel del settimanale "Die Weltwoche", riferendosi alla formulazione del quesito del referendum del 28 novembre 2021, in cui si chiede all'elettore se vuole accettare l'emendamento della precedente legge Covid. Nella domanda non viene menzionato il certificato Covid, ma soltanto tutti gli aiuti finanziari a diverse categorie di lavoratori, artigiani e artisti. Questo sarebbe fuorviante e scandaloso.
Mi chiedo se i promotori del referendum fossero o no a conoscenza di come sarebbe stata formulata la domanda sul certificato elettorale. Se si legge senza pregiudizi il quesito stampato, si ha l'impressione che, votando per il no, si sarebbe stati contrari agli aiuti finanziari alle diverse categorie colpite dalle restrizioni Covid.
È possibile che le autorità abbiano volutamente ridotto a poche righe la formulazione del quesito sul certificato elettorale per fuorviare gli elettori?
Di certo questo referendum andava ben oltre una semplice decisione sul green pass, di seguito qualche dettaglio in più
https://www.edi.admin.ch/edi/it/home/dokumentation/abstimmungen/covid-19-gesetz.html
alcuni aspetti possono apparire un po' fumosi, del resto i cavilli giuridici sono i principali puntelli del potere, assieme a finanza e media. Forse i favorevoli al SI son stati poco accorti e son caduti in un classico trappolone, non ho seguito a sufficienza i dibattiti pre-votazione per esprimere un parere in merito.
Detto ciò, l'ineffabile stampa italiana si è guardata bene dal specificare la complessità della situazione ed ha banalizzato il tutto in un green pass vs no green pass, pura strumentalizzazione dell'esito del referendum.
Credo che gran parte del pessimismo che aleggia in Italia sia dovuto al fatto di trovarci nell'epicentro della tempesta, siamo tra i Paesi maggiormente asserviti al piano pandemico, con esecutivo e mass media tra i più collaborazionisti in assoluto, gli articoli inerenti il voto svizzero sono solo l'ennesima riprova. In altri contesti la cappa non è così soffocante, sul sito ho segnalato la notizia dei due giudici americani che hanno imposto lo stop all'obbligo vaccinale per i sanitari
ecco un sonoro ceffone gaberiano a Biden, roba che qui, in pieno conformismo covidiano, sembra fantascienza.
Mentre negli USA la Resistenza è attiva anche ad altissimi livelli e si espone pubblicamente, dominando la scena in numerosi Stati, in Italia il palinsesto è appestato 24 h su 24 da amebe come Speranza, che da due anni ripete come un pappagallo "giorni non semplici, siamo in piena pandemia". Purtroppo ciò ha un effetto deleterio, soprattutto su quella fetta di popolazione che segue acriticamente o quasi la TV e sa poco o nulla di quel che si sta verificando all'estero (o peggio, ne ha un'immagine totalmente distorta in negativo, dato che i bollettini rai farebbero pensare che nel resto del globo siano più o meno tutti morti o in terapia intensiva).
Continuiamo a tener duro, senza farci scoraggiare dall'aria mefitica che tira nello Stivale ed in vari Stati europei, non siamo il centro dell'universo e se il meccanismo si inceppa negli States potrebbero esser dolori anche per la cricca nostrana.
"l'ineffabile stampa italiana si è guardata bene dal specificare la complessità della situazione ed ha banalizzato il tutto in un green pass vs no green pass, pura strumentalizzazione dell'esito del referendum."
Anch'io non conoscevo i quesiti del referendum e non avevo sentito parlare della questione dei sussidi alle diverse categorie di danneggiati dalla "pandemia", sebbene abbia seguito la conferenza stampa e un discorso di un esponente della seguente associazione, Aletheia:
https://aletheia-scimed.ch/Medizin-und-Wissenschaft-fur-Verhaltnismassigkeit
Votando contro l'istituzione delle basi giuridiche del certificato Covid, gli elettori hanno votato automaticamente contro l'elargizione dei sussidi. Penso che i promotori abbiano considerato i sussidi un fatto secondario di fronte alla mostruosità del certificato Covid e non mi sento di biasimarli, perché non c'era un'altra via.
Il non aver menzionato il certificato Covid sul documento di voto può aver fatto la differenza per spostare l'ago della bilancia a favore del sì, ragion per cui sottoscrivo l'indignazione di Roger Köppel. Vedremo se ci saranno degli ulteriori sviluppi.
Riguardo agli USA, è vero, là tira un'aria diversa fortunatamente, ma qui in Europa Italia, Austria e Germania sono, a mio avviso, nello stesso calderone, questione di poche settimane e le poche differenze che ancora sussistono, svaniranno. Oggi dovrebbero iniziare in Austria e Germania degli scioperi ad oltranza. Si consiglia a coloro che non hanno il coraggio di scioperare, di mettersi in malattia. Nel frattempo, in Austria ci sono manifestazioni oceaniche. L'avvocato Holger Fischer dal suo blog chiede se qualcuno ha rapporti con il consolato di un Paese senza restrizioni che voglia accogliere milioni di profughi. Non so se dica sul serio...
Gli svizzeri avrebbero potuto bloccare sviluppi simili a questo:
"La Svizzera inasprisce le regole di ingresso con effetto immediato
Da oggi, le persone vaccinate possono entrare in Svizzera solo con un test PCR negativo. Alcune persone che non sono state vaccinate non sono nemmeno ammesse nel paese. L'Associazione Svizzera del Turismo teme perdite a causa del regolamento introdotto improvvisamente."
https://www.n-tv.de/politik/Schweiz-verschaerft-ab-sofort-Einreise-Regeln-article22976555.html
E non sappiamo cosa accadrà domani...
Certo che provvedimenti simili farebbero pensare ad un abbandono, magari temporaneo (ma non semplice da recuperare), dell'agenda global, o quantomeno ad una sua significativa modifica in alcuni dei punti che parevano colonne portanti del mondialismo (e questa potrebbe essere una conferma delle tesi di Andrea Cecchi, un deciso rallentamento economico per la gestione della bolla REPO).
Non si possono tenere in piedi due narrazioni che confliggono in maniera evidente, almeno in alcuni fondamentali aspetti:
- una spingeva verso lo spostamento quasi incontrollato di merci e persone, una progressiva abolizione delle frontiere, il traguardo pareva il famigerato Governo Unico, ottenuto con l'assenso della popolazione. Un governo che si mostra alla luce del sole, non celato dietro le trame delle banche d'affari e delle corporations, e abile nel risolvere problemi e garantire sicurezza e relativo benessere, esattamente l'opposto di quanto osserviamo in questa caotica fase storica;
- la narrazione pandemica invece sta conducendo ad una diminuzione degli spostamenti (tra un po', se sprovvisti di pass, vaccini ecc, avremo più possibilità di esser accolti in altre nazioni come clandestini che come normali cittadini) e, in generale, ad un atteggiamento di chiusura via via più diffuso, in Europa e in altre macroregioni. Una chiusura politica ma soprattutto psicologica, per ovvi motivi, data l'incertezza che regna sovrana e i timori diffusi da media, specialisti e politicanti vari.
Hanno calcolato tutto al millesimo, pensando di poter ripartire a tempo debito con la vecchia musica global? Ne dubito, praticamente impossibile valutare tutte le conseguenze a medio-lungo termine di un evento di queste proporzioni, per quanto manipolato dal principio.
Le merci continuano a spostarsi (favorendo quasi esclusivamente i colossi dei vari settori), non è però sufficiente per cementare la fiducia attorno ad istituzioni con ambizioni di controllo planetario ma "apparentemente" incapaci perfino di arginare un virus, piuttosto è vero il contrario, aumenta la diffidenza. Una pandemia "controllata" non è quindi compatibile con l'ottenimento dell'assenso di cui parlavo, neanche con tutta la propaganda ed il bis-pensiero di questo mondo;
A livello sociale è normale che si stia diffondendo una mentalità che cozza con quella necessaria a promuovere il NWO e a renderlo addirittura desiderabile presso l'opinione pubblica. Se vogliono proseguire nel metter in scena entrambe le recite, bè la governance globale dovranno imporla con la forza o con il graduale utilizzo di "emergenze" di tipo diverso (più credibili quelle profetizzate da Attali nel suo "Breve storia del futuro"); in caso contrario il top cui potranno giungere è una sorta di daneistocrazia analoga a quella già al potere ma ancor più dispotica, che avrà giocoforza delle basi fragili, di sicuro mai l'agognato riconoscimento popolare (e non sono ancora nelle condizioni di poterne fare a meno, "Io Robot" non è proprio dietro l'angolo, per quel che ne sappiamo).
In un contesto del genere crisi come quella dei REPO saranno sempre più frequenti per la natura stessa del sistema, ed una di queste prima o poi potrebbe sfuggir loro di mano costringendoli a trovarsi strumenti di dominio diversi dalla finanza e dall'high-tech. Non ci saranno epidemie o catastrofi climatiche che terranno, tutto da rifare...
Insomma potrebbero essersi infilati in un vicolo cieco. In tale scenario si spera che quante più persone possibili si liberino dalla morsa della propaganda, acquistino un pensiero autonomo che le porti a non accettare acriticamente ciò che viene imposto dall'alto. Altrimenti non saremo mai in grado di sfruttare le falle delle loro strategie, e il parziale risveglio cui stiamo assistendo risulterà vano.