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Referendum, la denuncia di Pelù: "Matita cancellabile". E scoppia il caso


Maia
 Maia
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"La matita che ho usato per votare era cancellabile. Dopo aver provato su un foglio e averlo constatato ho denunciato la cosa al presidente del mio seggio", scrive sulla sua pagina Facebook il cantante toscano, che posta la foto della sua denuncia e quella delle matite usate nel seggio. "Il votante PieTro Pelù tessera elettorale n. 078449246 ha posto il problema che la matita per la votazione data in dotazione facendo una prova su un foglio risulta NON-INDELEBILE" si legge sulla nota a verbale. Nei commenti però c'è chi fa notare che la matita è cancellabile su carta normale ma non sulla scheda. E Matteo Salvini cavalca immediatamente la protesta: "Pazzesco! cominciano ad arrivare segnalazioni (le prime da Roma e Mantova) di matite elettorali che si possono cancellare con una semplice gomma!". E in giro per i seggi italiani scoppia la protesta. Cittadini provano le matite e si rifiutano di votare. Da Vibo Valentia a Catania dove tre lotti di matite sono stati sostituiti nei seggi allestiti per il referendum nella scuola Dante Alighieri. Ad intervenire sono stati i funzionari della prefettura etnea dopo una segnalazione da parte della Digos che aveva raccolto la denuncia di un elettore
04 dicembre 2016
http://www.repubblica.it/speciali/politica/referendum-costituzionale2016/2016/12/04/foto/referendum_pelu_matita_cancellabile-153411109/1/#1

Il perché della matita non ho mai capito
e scrive uno su una pagina fb

N.B. il segno tracciato con l'apposita matita "elettorale" è cancellabile allorquando la punta non viene inumidita. Infatti se la punta viene preventivamente bagnata, il tratto lasciato da quella speciale matita sulla scheda sarà di colore Blu scuro (proprio come l'inchistro non cancellabile). Se cio non viene fatto, il tratto che lascerà sulla carta, sarà come il classico grigio della comune matita da disegno in grafite. A mio avviso nel seggio dovrebbe essere predisposto un umidificatore da ufficio per consentire la corretta procedura.

Uso nelle elezioni e nelle scritture contrattuali. Le matite copiative sono utilizzate in tutte le elezioni italiane degli ultimi 60 anni, a partire dal referendum fra monarchia e repubblica del 1946. La modalità di votazione con la matita copiativa venne in seguito stabilita con il Testo Unico del 5 febbraio 1948, n. 26. Le disposizioni in merito al loro utilizzo non sono state modificate dalle leggi elettorali aprovate dal dopoguerra ad oggi. Il Consiglio di Stato ha stabilito che il voto è valido solo se la matita copiativa è stata umettata (Sez. V, n. 660, del 26 ottobre 1987), ovvero bagnata con saliva o con la spugna per francobolli che, fino al 2005, era consegnata nel materiale elettorale. Solo in quel caso, infatti, il tratto a matita è realmente indelebile, e il voto è quindi valido e soprattutto infalsificabile. In passato, non essendo allora diffusa la penna biro, ed essendo poco agevole votare con penna e calamaio, il legislatore individuò nella matita copiativa un mezzo uniforme e difficilmente cancellabile per esprimere il voto. Le matite copiative erano comunemente utilizzate per firmare contratti e atti pubblici, prima dell’invenzione della penna a sfera. La matita copiativa lascia un segno blu indelebile, se bagnata ad esempio con saliva o con una spugna per francobolli, quest’ultima normalmente fornita nel materiale elettorale in dotazione dei seggi, anche se nei manuali per i membri del seggio non è esplicitamente fatto obbligo di usarla in questo senso. La mina della matita deve essere inumidita al seggio, o direttamente dall’elettore, prima di segnare ogni nuova scheda elettorale.

P.S "Mentre la matita normale ha la mina di sola grafite, quella della matita copiativa contiene anche coloranti derivati dall'anilina e dei pigmenti, solubili in acqua. Il segno che ne risulta può essere cancellato solo per abrasione."


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cedric
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Il Consiglio di Stato ha stabilito che il voto è valido solo se la matita copiativa è stata umettata (Sez. V, n. 660, del 26 ottobre 1987), ovvero bagnata con saliva o con la spugna per francobolli che, fino al 2005, era consegnata nel materiale elettorale. Solo in quel caso, infatti, il tratto a matita è realmente indelebile, e il voto è quindi valido e soprattutto infalsificabile.

Non è vero.

È valido il voto espresso con matita umettata. (Sez. V, n. 660, del 26 ottobre 1987).

Il che significa che è valido il voto espresso ANCHE con la matita umettata e non che sia valido il voto espresso SOLO con la matita umettata

Per la cronaca il Consiglio di Stato ha detto anche

Sentenza n. 28 del 29.11.1979 – n. 457 del 16.10.1981 – n. 39 del 18.03.1985
Il voto espresso con mezzo diverso dalla matita copiativa fornita dall'Ufficio elettorale (nella specie, penna a sfera) può costituire idoneo mezzo di identificazione ell'elettore, ed è pertanto nullo (Adunanza Plenaria, n. 28 del 29.11.1979; Sez. V, n. 457, del 16/10/1981; Sez. V, n. 39, del 18.3.1985).

Diffidate di tutto e di tutti e andate sempre a leggere le fonti, oggi con internet basta un pò di buona volontà.....

http://www.consiglioregionale.calabria.it/regionali/NORMATIVA/libro/Parte%20quarta.htm
http://www.darfoboarioterme.gov.it/upload/darfoboarioterme_ecm8/gestionedocumentale/A0_Guida_completa_784_3857.pdf


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Maia
 Maia
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Su Focus
Perché si vota con la matita?
Le matite usate per votare sono “copiative”, cioè fatte da un impasto di colorante solubile in acqua (blu di metilene o violetto di metile), misto a talco e a un collante (gomma adragante) che conferisce resistenza. Sono particolarmente adatte per votare perché il loro tratto non è cancellabile. Quindi non è possibile compiere brogli alterando le schede già votate.

Inoltre, essendo le matite uguali per tutti, non è possibile identificare l’elettore dal tratto che compare sulla scheda, garantendo anche così la segretezza del voto.
In effetti oggi si potrebbero usare anche altri mezzi di scrittura, come le penne biro con inchiostro indelebile, ma queste si sono diffuse solo a partire dagli anni Sessanta, mentre la tradizione della matita è più antica, e rimane la preferita dal ministero degli Interni.
http://www.focus.it/cultura/curiosita/perche-si-vota-con-la-matita

WIKI https://it.wikipedia.org/wiki/Matita_copiativa
Le matite copiative erano comunemente utilizzate per firmare contratti e atti pubblici, prima dell'invenzione della penna a sfera.

Oggi sono soprattutto utilizzate per l'espletamento delle operazioni di voto durante le elezioni: infatti, in passato, non essendo diffusa la penna a sfera, ed essendo poco agevole votare con penna e calamaio, fu individuato nella matita copiativa un mezzo uniforme e difficilmente cancellabile per esprimere il voto.


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cedric
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Stavolta nulla da eccepire, visto che non si fa alcun riferimento alla "leccata della matita"

Giusto per ampliare il discorso in Italia gli scrutini elettorali sono (ancora) pubblici e che ogni parte interessata può far assistere i propri osservatori previo accreditamento formale. Ai bei tempi erano famosi gli osservatori/scrutatori del PCI che approvavano o contestavano ogni singolo voto espresso. Atri tempi.

Spero davvero che i comitati del NO e, per onestà intellettuale anche i comitati del SI, abbiano accreditato i propri osservatori in ciascun seggio per verificare la corretta attribuzione dei voti.


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Giancarlo54
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Pelù si limiti a cantare evitando figure barbine come questa. Che cialtroni che ci sono in giro.


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