Notifiche
Cancella tutti

Sanzioni = niente grano


Primadellesabbie
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 5039
Topic starter  

Segnalo questo articolo dalla Tass:

(trad. quasi automatica)

SANZIONI ANTIRUSSE  30 MAGGIO, 16:52

Putin ha confermato a Erdogan che la Russia può esportare cibo se le sanzioni vengono revocate — Cremlino

I presidenti hanno anche discusso della situazione in Ucraina con l'obiettivo di fornire una navigazione sicura nel Mar Nero e nel Mar d'Azov

 

MOSCA, 30 maggio. /TASS/. Il presidente russo Vladimir Putin ha confermato lunedì, nella conversazione telefonica con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, la disponibilità da parte russa ad esportare fertilizzanti e alimenti se le sanzioni saranno revocate, ha affermato il servizio stampa del Cremlino.

"Alla luce dei problemi sul mercato alimentare globale verificatisi in conseguenza dell'imprudente politica finanziaria ed economica degli stati occidentali, è stato confermato che la Russia può esportare volumi considerevoli di fertilizzanti e prodotti agricoli nel caso in cui le relative sanzioni anti-russe vengano revocate", ha detto il Cremlino.

Putin ed Erdogan hanno discusso della situazione in Ucraina focalizzandosi su assicurare una navigazione sicura nel Mar Nero e nel Mar d'Azov e sull'eliminazione della minaccia di mine nelle loro acque, ha aggiunto il servizio stampa del Cremlino. "Vladimir Putin ha sottolineato la disponibilità della parte russa a facilitare il transito marittimo senza ostacoli di merci in coordinamento con i partner turchi. Ciò riguarda anche l'esportazione di grano dai porti ucraini", ha osservato il servizio stampa.

 

Da qui:

https://tass.com/politics/1458035


Rugge hanno apprezzato
Citazione
cedric
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1697
 

Ormai è chiaro a tutti: la terza guerra mondiale è già iniziata.

Ma forse era quanto si voleva già da parecchio: svuotare territori in africa ed asia facendo morire di fame centinaia di milioni di persone. Il che poi è quel che prevedeva il testo del club di Roma del 1972. 

Se però India, Pakistan e Cina si sentiranno minacciate dalla carestia e dalla fame, non esiteranno a lanciare le loro atomiche (perchè anche loro ce le hanno) sugli stati uniti e sulla russia.

Se morte per fame dovrà essere, allora che morte sia ma per tutti e meglio se per radiazioni atomiche.

 


RispondiCitazione
R66
 R66
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 153
 

@Cedric non credo che i cinesi o i pakistani aventi accesso al famoso bottone rosso caleranno di un solo grammo.


RispondiCitazione
Primadellesabbie
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 5039
Topic starter  

Puoi star certo che coloro (le classi sociali, non gli stati) che sono candidati a morire di fame non dispongono del bottone rosso, quindi la cosa va ripensata.

Ho scoperto di recente che il grano ucraino (non più granaio d'Europa quindi) viene abitualmente, e sorprendentemente direi, esportato in toto nel terzo mondo.


RispondiCitazione
cedric
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1697
 

Ci si puo' consolare visto che l'italia usa prevalentemente grano duro per la produzione di pasta e per alcuni tipi di pane.

Fortunatamente il grano duro è solo per il 5% della produzione mondiale di grano (l'altro 95% è grano tenero). Il grano duro viene prodotto prevalentemente nei paesi del mediterraneo (italia, Francia, Turchia, Marocco, Algeria e Tunisia ), qualcosa in russia (!) e kazakistan, nel Punjab indiano. Ci sono molte coltivazioni di grano duro nel nord america, in messico, california e soprattutto in canada e nel montanadove fanno il kamut, un ottimo grano duro iraniano (!) IGP (Indicazione Geografica Protetta) e biologico ad alta concentrazione di selenio. Peccato che sia un marchio registrato.

In ucraina di grano duro non se ne coltiva e quindi la produzione di pasta per l'uso interno e l'esportazione (che vale poco più della metà della produzione) è abbastanza protetta. Da ucraina e russia viene solo grano tenero usato in italia per i prodotti da forno (pane comune, pizza, merendine e farina), tutto sommato si puo' andare avanti con la sola pasta secca e il pane di semola (farina di grano duro) anche se i prezzi per il consumatore a fine anno saranno quadruplicati. Si dovrà fare a meno della pizza a meno di pagare 50 euro per una margherita, pazienza.

Il vero problema delle produzioni agricole russe ed ucraine sono il mais per i mangimi bovini e i fertilizzanti per i campi, servirà rivedere la zootecnia e le tecniche di coltivazione. L'olio di girasole (russo ed ucrainao) per l'industria alimentare sarà sostituito dall'olio di palma asiatico e la piccola greta piangerà parecchio. La carne sarà riservata ai veri ricchi (150-200 euro al chilo) mentre  la gente normale tornerà a mangiare il quinto quarto se vuole un pò di proteine animali (lingua, trippa, lampredotto, coratella, coda, paiata, ecc). I vegani e vegetariani si rassegneranno a soia e tofu esclusivamente OGM, i fagioli si troveranno ancora naturali.

Sempre che qualche atomica ben piazzata in europa non renda tutto radioattivo.

 


RispondiCitazione
Condividi: