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Sarkozy arrestato, Le Pen sorride


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
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L'ex presidente francese sotto inchiesta per aver fatto pressioni sulla magistratura in un processo in cui è coinvolto. L'UMP, il suo partito, minato dagli scandali, non ha candidati per il 2017. Ad approfittarne è l'estrema destra del Front National

Parigi - Nicolas Sarkozy è in stato di fermo e si trova coinvolto in una maxi inchiesta in cui si profilano i reati di concussione e violazione del segreto istruttorio. Assieme a lui, coinvolte altre tre persone che hanno giocato un ruolo chiave nella vicenda: si tratta di Gilbert Azibert, magistrato presso la Corte di Cassazione, dell'avvocato generale della Corte di Cassazione Patrick Sassoust e di Thierry Herzog, potente avvocato difensore di Nicolas Sarkozy. E’ la prima volta nella storia della V Repubblica che un ex capo di stato francese viene messo in stato di fermo (normalmente è protetto dall'immunità fin quando è in carica). Per il reato di concussione Sarkozy rischia cinque anni di prigione e 500.000 euro di multa.

Tutto inizia con le intercettazioni effettuate sul cellulare di Nicolas Sarkozy nell’ambito di un’inchiesta su un eventuale finziamento libico della campagna presidenziale del 2007. Nelle registrazioni gli inquirenti hanno passato al setaccio le conversazioni dell’ex capo dello stato e del suo avvocato con il magistrato della Corte di Cassazione Gilbert Azibert. Nel dettaglio Sarkozy è sospettato d’aver più volte sollecitato il magistrato allo scopo di ottenere informazioni in merito all’andamento del processo Bettencourt presso la Corte di Cassazione, processo nel quale lui stesso si trova coinvolto. In cambio, Azibert avrebbe chiesto a Sarkozy di sponsorizzare la sua candidatura per ottenere un posto nel Principato di Monaco. I giudici incaricati dell’inchiesta avrebbero poi scoperto, nel corso di uan perquisizione nell’ufficio della seconda camera civile della Corte di Cassazione, l’esistenza di diversi documenti e stralci del processo Bettencourt nell’hard disk del magistrato. Che ci facevano nel suo computer visto che non aveva alcun incarico nell’ambito di quel processo? Nel corso della stessa perquisizione gli inquirenti avrebbero scoperto anche stralci di conversazioni tra il magistrato Gilbert Azibert e Patrick Ouart, ex consigliere per la giustizia di Nicolas Sarkozy all’Eliseo. I giudici Tournaire e Grouman sorvegliavano attentamente Sarkozy, il cui cellulare era stato messo sotto controllo tempo prima, ma avevano notato che l’ex presidente s’era fatto molto, troppo discreto al telefono. In realtà l’ex premier disponeva di una seconda linea, una linea segreta, a nome di un certo Paul Mismuth, una linea con la quale discuteva segretamente con il suo avvocato. La linea segreta di Sarkozy ha portato alla scoperta di un’altra linea segreta, quella del suo avvocato, sulla quale poi sono state intercettate le telefonate con il magistrato Azibert.

Gli effetti politici dello stato di fermo di Nicolas Sarkozy non si sono fatti attendere nel centro-destra dove l’UMP, nonostante i buoni risultati ottenuti negli ultimi mesi, non navigava già in buone acque. Favorito artificialmente dalla debolezza cronica dei socialisti e del presidente Hollande (sceso nelle preferenze degli elettori del PS al 3% come prossimo candidato alle elezioni del 2017 secondo un sondaggio effettuato da OpinionWay per FigaroMagazine) l’UMP aveva già subito un duro colpo con l’affaire Bygmalion in cui si sono trovati coinvolti i vertici del partito nell’ambito di presunti finanziamenti illeciti dell’UMP alla campagna presidenziale di Sarkozy del 2012. Un affare torbido che aveva portato, in seguito ad un’agitata riunione dell’ufficio politico dell’UMP, alle dimissioni dell’allora segretario Jean-François Copé. Minato da questa inchiesta, bersagliato dalla stampa ed indebitato per cifre dell’ordine di 80 milioni di euro (un handicap che secondo Fillon indebolirebbe considerevolmente la sua attività), l’UMP sta cercando con grande difficoltà di uscire dalle sabbie mobili in cui si trova oramai impantanato. I nuovi dirigenti del partito, Raffarin, Juppé, Chatel e Fillon, dovranno inoltre restaurare la fiducia degli elettori i quali invece vorrebbero un rinnovamento radicale del partito (l’80% secondo un sondaggio BVA), o almeno un cambio del nome (il 45%). E c’è addirittura chi chiede la sua dissoluzione (il 15% secondo lo stesso sondaggio).

Chi esce incredibilmente rafforzato da queste vicende è il Front National. “Nicolas Sarkozy oggi è completamente screditato per la corsa alla presidenza” ha tuonato oggi la Le Pen “l’UMP è in piena dissoluzione, nel caos più totale”. Non si può darle torto. Un ex presidente debole, minato da decine e decine di scandali (per citarne solo qualcuni: Karachi, Takieddine, Clearstream, Bettencourt, Wildenstein ma la lista è molto lunga) può guidare l’UMP alle prossime presidenziali? E se non lui chi può farlo al suo posto? Non sembrano esserci nomi all’orizzonte capaci di invertire la tendenza. Né a destra né a sinistra. E intanto il Front National, che ha già stupito alle ultime europee, continue a progredire. Oggi come oggi quasi il 45% dei francesi si dichiara pronto a votare ad un’elezione locale o nazionale per il Front National (secondo un recente sondaggio per il magazine ). Dopo le europee e gli scandali il vento sta oramai cambiando in Francia.

Marco Cesario
Fonte: http://www.pagina99.it/
1.07.2014

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Citazione
dana74
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 14639
 

"Ad approfittarne è l'estrema destra del Front National "

detto così sembra sia colpa della Marine che abbia istigato Sarkosy a compromettersi

Ci manca solo che rimproveri la magistratura per aver fatto crollare l'unico "muro" per arginare il FN....


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