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Se la Chiesa cade nelle mani di Soros


Eshin
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Se la Chiesa cade nelle mani di Soros

di Riccardo Cascioli
28-08-2016

Il finanziere George Soros ha dato consistenti contributi ad organizzazioni cattoliche per «spostare le priorità della Chiesa cattolica americana» dai temi vita e famiglia a quelli della giustizia sociale: occasione particolare, la visita di Papa Francesco negli Usa nel settembre 2015. È quanto emerso nei giorni scorsi, in aggiunta alle precedenti rivelazioni, dai numerosi documenti riservati hackerati alla sua Open Society Foundation. La notizia è circolata soprattutto negli Stati Uniti, focus dell’azione di Soros, ma merita di essere ripresa e conosciuta ovunque perché le sue implicazioni riguardano la Chiesa universale.

Partiamo dai fatti contenuti nei documenti pubblicati da DC Leaks: nell’aprile 2015 la Open Society ha versato 650mila dollari nelle casse di due organizzazioni legate ad ambienti cattolici progressisti, PICO e Faith in Public Life (Fpl), con lo scopo di «influenzare singoli vescovi in modo da avere voci pubbliche a sostegno di messaggi di giustizia economica e razziale allo scopo di iniziare a creare una massa critica di vescovi allineati con il Papa». Le due organizzazioni destinatarie dei versamenti sono state scelte, spiegano i documenti, perché impegnate in progetti a lungo termine che hanno lo scopo di cambiare «le priorità della Chiesa cattolica statunitense». La grande occasione è data dalla visita del Papa negli Stati Uniti e la fondazione di Soros punta esplicitamente ad usare i buoni rapporti di PICO con il cardinale honduregno Oscar Rodriguez Maradiaga, tra i principali consiglieri di papa Francesco, per «impegnare» il Pontefice sui temi di giustizia sociale e anche avere la possibilità di inviare una delegazione in Vaticano prima della visita di settembre in modo da far ascoltare direttamente al Papa la voce dei cattolici più poveri in America.

C’è poi un Rapporto del 2016, un bilancio dell'anno precedente, in cui la fondazione di Soros si ritiene soddisfatta di come sia andata la precedente campagna in vista della visita del Papa e anche per il numero di vescovi che, in vista delle presidenziali, hanno apertamente criticato i candidati che puntano sulle paure della popolazione, con evidente riferimento a Donald Trump ed altri candidati repubblicani.

Se questa soddisfazione sia giustificata o meno e quanto la visita del Papa sia stata effettivamente influenzata da questa azione di lobby, è certo materia di discussione. Ma ognuno può trarre le sue conclusioni ripercorrendo discorsi, incontri, conferenze stampa e polemiche legate a quella visita. Quello che qui preme sottolineare sono invece due realtà che tali documenti portano alla luce e che hanno un valore ben oltre la contingenza di una visita papale.

Il primo e più importante è il grande investimento che organizzazioni filantropiche tradizionalmente anti-cattoliche stanno facendo per sovvertire l’insegnamento della Chiesa. È questo il vero scopo del cambiamento di priorità invocato, dai temi su famiglia e vita a quelli di giustizia sociale. In questo Soros si colloca nel solco di una tradizione ultradecennale che vede protagoniste le principali fondazioni americane, dai Rockefeller ai Ford, dai Kellog a Turner e così via. È un progetto di “protestantizzazione” che il sottoscritto aveva già documentato in un libro pubblicato venti anni fa (Il complotto demografico, Piemme). Il motivo? La Chiesa cattolica che, in sede di organizzazioni internazionali ha come obiettivo fondamentale di difendere la dignità dell’uomo, è l’ultimo baluardo che si oppone all’instaurazione di un nuovo ordine mondiale che vuole ridurre l’uomo a semplice strumento nelle mani del potere.

Parte fondamentale di questo progetto è la diffusione universale del controllo delle nascite, dell’aborto come diritto umano, della distruzione della famiglia e della promozione dell’ideologia di genere. Proprio negli anni ’90 del secolo scorso, in un ciclo di conferenze internazionali dell’ONU (dal vertice di Rio de Janeiro sull’ambiente nel 1992 fino al summit di Roma sull’alimentazione nel 1996) si scatenò una battaglia diplomatica senza precedenti tra Stati Uniti e Unione Europea da una parte e Santa Sede dall’altra proprio su questi temi. Sebbene possiamo oggi notare come quell’agenda abbia fatto passi da gigante a livello mondiale, la strenua resistenza della Chiesa, che aveva trascinato con sé molti Paesi in via di sviluppo (vittime di questo neo-colonialismo) ha ritardato e sta ostacolando quel progetto. Molto lo si deve a Giovanni Paolo II, il quale ha sempre avuto chiaro che la famiglia e la vita sono oggi il principale terreno su cui si gioca la battaglia per la dignità dell’uomo. Vale la pena ricordare per inciso che proprio per questo motivo e per questa battaglia, il Papa istituì allora il Pontificio Consiglio per la Famiglia e anche l’Istituto per gli studi su Matrimonio e Famiglia presso la Pontificia Università Lateranense (l’Istituto Giovanni Paolo II che nei giorni scorsi ha visto un cambiamento significativo alla sua guida).

Si può capire quindi come si siano intensificati gli sforzi internazionali per indebolire la Chiesa su questo fronte. Negare l’esistenza di princìpi non negoziabili e la promozione quasi esclusiva della giustizia sociale a scapito dei temi di famiglia e vita è la via maestra per raggiungere questo scopo. E i soldi di Soros sono parte di questi sforzi che però vanno ben oltre l’attività della sua Fondazione.

Del resto - e qui è la seconda questione - questi personaggi e queste organizzazioni trovano una facile sponda all’interno della Chiesa stessa in certi ambienti progressisti che già per conto loro condividono questo approccio. Proprio le due organizzazioni finanziate da Soros nel 2015 ne sono una dimostrazione. PICO, ad esempio, è stata fondata nel 1972 dal padre gesuita John Baumann e si propone di affrontare i problemi sociali attraverso l’organizzazione di cellule fondate sulle comunità delle varie religioni presenti, per intenderci un modello evoluto di comunità di base di sudamericana memoria. Proprio per questo PICO si è guadagnata il supporto del cardinale Maradiaga (c’è un video promozionale del 2013 in cui il cardinale invita a sostenere PICO). Ma tale organizzazione è anche ispirata dal “guru” comunista Saul Alinski, conosciuto come il “profeta” dell’organizzazione delle comunità di base e delle minoranze etniche. Del resto nell’elenco dei finanziatori di PICO troviamo le Fondazioni Ford e Kellogg in aggiunta a un’altra decina di fondazioni dalla forte identità liberal. Curiosamente, poi, si trova Alinski anche all’origine della carriera politica di Hillary Clinton e non può quindi sorprendere l’impegno di PICO, tra l’altro, nella campagna elettorale per le presidenziali.

Impegno ancora più esplicito per l’altra organizzazione finanziata da Soros, Faith in Public Life, che tra i successi del 2015 – oltre alla “preparazione” della visita del Papa, tra cui un sondaggio ad hoc sui cattolici americani teso a supportare l’agenda liberal – cita anche la mobilitazione per bloccare la legge sulla libertà religiosa della Georgia, finalizzata tra l’altro a garantire l’obiezione di coscienza contro l’imposizione dell’ideologia gender e delle nozze gay.

Quanto il cardinale Maradiaga e altri esponenti dell’episcopato sono coscienti o partecipi di questo disegno decisamente anti-cattolico? Non lo sappiamo e non ci azzardiamo a processarne le intenzioni. Possiamo solo notare come certi esponenti ecclesiali di primo piano vengano individuati come omogenei ai progetti di chi vuole distruggere la Chiesa, a prescindere poi dal successo o meno che abbiano certi tentativi di approccio.

Però qui corre l’obbligo di aggiungere un dato inquietante ai documenti rivelati. Si può infatti facilmente capire che di tale progetto di cambiamento nella dottrina della
Chiesa faccia parte anche un'opera di infiltrazione di specifici personaggi nei centri decisionali della Chiesa. E non si può non andare immediatamente al caso di Jeffrey Sachs, l’economista dell’ONU e direttore dell’Earth Institute che ha avuto un ruolo importante nell’enciclica “Laudato Sii”, tanto da essere chiamato dal Vaticano sia per le presentazioni dell’enciclica sull’ambiente sia per i convegni internazionali sullo sviluppo sostenibile.

La sua inspiegabile onnipresenza è stata contestata nei mesi scorsi – oltre che dal nostro giornale (clicca qui, qui e qui) – dalle principali organizzazioni pro-life e pro-family internazionali perché Sachs è ben noto come grande sostenitore delle politiche di controllo delle nascite. Ma è stato difeso a spada tratta dal presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, il vescovo argentino Marcelo Sanchez Sorondo, che ne ha anche sponsorizzato la nomina da parte di papa Francesco nella Pontificia Accademia da lui presieduta. Ebbene, ciò che forse non è stato detto, è che Sachs è anche conosciuto per essere un uomo di Soros (peraltro entrambi sono ebrei originari dell’Est Europa), da diversi decenni impegnato nella concezione e diffusione di teorie economiche a sostegno dell’Open Society perseguita da Soros.

Alla luce dei documenti che attestano le strategie di Soros nei confronti della Chiesa cattolica, la presenza di Sachs nei piani alti del Vaticano risulta meno inspiegabile, sebbene ancora più inquietante. A questo punto sarebbe però opportuno che a spiegarsi siano il vescovo Sorondo, il cardinale Maradiaga e quanti altri sono coinvolti in questa rete.

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-se-la-chiesacade-nelle-mani-di-soros-17242.htm#.V8LenVCZU3c.facebook


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MarioG
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3055
 

Quanto il cardinale Maradiaga e altri esponenti dell’episcopato sono coscienti o partecipi di questo disegno decisamente anti-cattolico? Non lo sappiamo e non ci azzardiamo a processarne le intenzioni. Possiamo solo notare come certi esponenti ecclesiali di primo piano vengano individuati come omogenei ai progetti di chi vuole distruggere la Chiesa, a prescindere poi dal successo o meno che abbiano certi tentativi di approccio.

Non ha voluto citare esplicitamente quello di primissimo piano...


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1Al
 1Al
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 633
 

Certi esponenti, in Italia per esempio nella politica e nella finanza sono tutti esponenti che stanno distruggendo l'Italia, anzi l'hanno già distrutta.


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venezia63jr
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1229
 

dopo duemilanni scaduti i termini del contratto, le due religioni di massa si
riuniscono alla casa madre, quindi i cristiani convertiti si mettano il cuore
in pace e di inchinino a coloro che gli hanno dato una fede e anni di buio
spirituale.


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oriundo2006
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3170
 

C’è da chiedersi chi prevalga tra le diverse religioni concorrenti, in realtà alla ricerca di modus vivendi ( prima di finire nel museo della storia ) riposizionato su di un ideale massonico: l’unione fraterna di tutti gli uomini, ultima ideologia di questa morente società occidentale, sua veste che pare un epitaffio funebre entro cui racchiudere le spoglie mortali della ‘democrazia’, altra ancella un tempo utile al grande piano ed oggi talmente prostituita da esserne tenuta lontana: ma sempre utile ad una sua eventuale immolazione in nome del predetto ‘ideale'...
Va da sè poi che esistono poi altri che sono piu’ ‘fratelli’, esistono per cosi’ dire gradi diversi di iniziazione: come in una matrioska, la parte esterna rappresenta coloro che, opportunamente posizionatisi in una dimensione fideistica di buona fede, di accorta ed interessata buona fede, ne sono gli araldi per il grande pubblico mentre poi a gradi successivi si perviene al nucleo centrale, laddove secondo certune testimonianze ( http://fawkes-news.blogspot.it/2016/08/la-franc-maconnerie-eglise-de-la.html#more ) si procede a rituali esoterici anche della ‘mano sinistra’. Nulla viene lasciato al caso e nulla viene trascurato per realizzare infine l’ideale dell’unità del genere umano.
Ma è davvero necessario oggi ? Non siamo forse tutti uniti nel segno della tecnica, tantè che da Lagos in Nigeria come al Polo si possono seguire programmi televisivi del resto del globo, telefonare a tutti a qualsiasi ora in pochi istanti, e quant’altro ? Non è poi il genere umano unito da sempre da migrazioni nei diversi continenti e da guerre ed invasioni ? E l’istruzione, e la cultura, e la lingua comune a tutti, oggi l’inglese, e la scienza stessa ?
Cio’ che si vuole è altro: unione IN NOME di certi principi ‘metafisici’, in primis il riconoscimento del ruolo e dell’ ‘unicità’ del grande Architetto dell’Universo, sempre pronto a mettere il cappello ovunque ( per nascondere le corna ) ed unione spirituale, ideologica del genere umano: unità totale di idee, sentimenti, visioni della vita, pensieri: tutta la parte spirituale, quella che ci fa ‘uomini’ sottomessa ad un unico principio ed ad un' unica catena di comando e di introiezione di cio’ che è da accettare e cio’ che no. Perchè pensare quando devi semplicemente accettare ? Tutto il resto ti sarà dato in sovrappiu’...
Chiunque puo’ vedere che qui si apre il rischio totale e drammatico delle sorti dell’Umanità ed il fatto che i Papa, come altri uomini di religione, si lasci ‘guidare’, per cosi’ dire, consigliare od anche ‘fraternamente’ indirizzare da Soros o da altri indica quanto poco queste religioni siano davvero ‘spirituali’ e quanto invece siano oramai vuoti formulari di dogmi e ridicole pretese.


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